Consolidamento debiti: conviene unire in una rata più prestiti?

Unire la rata di più prestiti: conviene il consolidamento debiti?

È una delle domande che si pongono spesso i soggetti che hanno in corso più situazioni debitorie (vedi anche Prestito per protestati e cattivi pagatori). La risposta generalmente è sì, ma cerchiamo di capire nel dettaglio come funziona il consolidamento del debito.

Indice

Di cosa si tratta?

spiegazione consolidamento debiti

È un nuovo finanziamento che può essere richiesto allo scopo di estinguere due o più prestiti in corso, per ottenere un’ulteriore dilazione nel tempo del debito e quindi una rata mensile che risulti più bassa rispetto alla somma delle rate precedentemente dovute. In più si semplifica la gestione mensile dei pagamenti dovuti, accorpandoli tutti in un‘unica rata. In alcuni casi è possibile spuntare tassi vantaggiosi rispetto a quelli di cui si era usufruito in passato e, se necessario, è possibile contestualmente ottenere liquidità aggiuntiva.

Uno dei vantaggi principali del consolidamento debiti è, quindi, la possibilità di ottenere un minor impatto economico mensile, ovviando in alcuni casi alla pressione delle singole rate spesso non più sostenibile.

Criteri di valutazione e requisiti

requisiti consolidamento debiti

Trattandosi di un prestito personale a tutti gli effetti, la richiesta darà il via alla fase di istruttoria durante la quale l’istituto di credito a cui ci si è rivolti effettuerà le dovute valutazioni sul richiedente secondo i seguenti criteri:

  • specifica politica di rischio: banche e finanziarie valutano la percentuale di rischio legate ad un determinato tipo di finanziamento in base ai dati statistici in loro possesso (credit scoring) con l’obiettivo di ridurre al minimo i casi di insolvenza;
  • reddito percepito dal richiedente e percentuale impegnata in eventuali altri finanziamenti che non si desidera consolidare;
  • merito creditizio (eventuali mancati pagamenti relativi ai prestiti da consolidare, presenza di segnalazioni al Crif).

Può non essere necessaria alcuna forma di garanzia reale (pegni o ipoteche su beni e immobili) e può essere richiesta la firma di un coobbligato o una fideiussione. Più raramente banche e finanziarie propongono prestiti cambializzati.

Banche e finanziarie seguono politiche interne per la valutazione delle richieste, ma in linea di massima, affinché la fase di istruttoria abbia esito positivo, il richiedente deve rientrare nei seguenti requisiti:

  • avere un’età compresa tra i 18 e i 75 anni;
  • disporre di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, con un’anzianità di almeno 6 mesi per i dipendenti privati e almeno 1 anno per i lavoratori autonomi;
  • vantare una buona posizione creditizia.

Nel caso in cui non si disponga di busta paga o si sia stati recentemente segnalati al Crif come cattivi pagatori, in mancanza di un ottimo garante o meglio ancora di un coobbligato l’accesso a tale forma di finanziamento risulta difficoltoso.

I dipendenti o i pensionati segnalati o pignorati potranno, però, risolvere comunque le loro difficoltà economiche accedendo alla cessione del quinto, che non si basa sul merito creditizio, ma sulle trattenute in busta paga/cedolino della pensione. Col credito ottenuto potranno estinguere autonomamente i precedenti finanziamenti in corso.

Tempistiche e documentazione richiesta

tempi consolidamento debiti

Prima della scelta, è opportuno richiedere due o tre preventivi in istituti diversi in modo tale da individuare l’offerta economicamente più vantaggiosa dal punto di vista dei tassi applicati (TAN e soprattutto TAEG).

Inoltre, chi desidera sfruttare l’opportunità del consolidamento del debito deve farlo con un certo anticipo rispetto alle reali necessità: questo perché i tempi per ottenere il consolidamento del debito sono spesso più lunghi rispetto alla normale concessione di un prestito in quanto la fase di istruttoria è più complessa, dovendo essere valutato non solo il merito creditizio del richiedente, ma anche la fattibilità stessa dell’intera operazione.

Dovranno infatti essere forniti all’istituto di credito scelto, oltre al documento d’identità, codice fiscale e documenti reddituali, anche tutta la documentazione relativa ai finanziamenti da estinguere, con i relativi conteggi estintivi. Recuperare tale documentazione porta via tempo, ma se il richiedente firma una delega a favore dell’istituto di credito che sta procedendo al consolidamento, i conteggi potranno essere reperiti direttamente dalla banca o finanziaria.

Terminata questa fase, potranno essere proposti più piani di rimborso, con durate differenti, per cercare di trovare l’importo più confortevole da rimborsare. Quindi, scelto quello che sembra essere il più adatto, a richiesta accettata, la banca rimborserà direttamente i vari finanziamenti da estinguere anticipatamente sostituendoli in pratica con il proprio. Al finanziato non rimarrà che pagare ogni mese la nuova rata più leggera, potendo così riorganizzare le proprie finanze.
Solo nel caso in cui la richiesta di consolidamento debiti fosse accompagnata anche dalla domanda di maggiore liquidità, ci sarà un accredito sul conto del finanziato per una somma pari a questo surplus.

Quando conviene?

I finanziamenti vengono rimborsati usando l’ammortamento alla francese. Ciò implica che estinguere anticipatamente un prestito giunto quasi a conclusione non è spesso conveniente, poiché gli interessi passivi sono stati pressoché tutti rimborsati e si finirebbe solamente con il dover rinunciare al vantaggio di pagare a rate un importo su cui ormai non si devono più interessi. Quindi inserire i prestiti che sono verso la fine naturale della durata del piano di ammortamento è chiaramente poco vantaggioso.

Occorrerà anche valutare le eventuali penali da versare per l’estinzione anticipata del debito, anche se nella maggior parte dei casi queste non sono dovute quando si estingue un finanziamento per intero.

Sarà opportuno valutare anche, nel caso si intendano estinguere finanziamenti coperti da assicurazione, se con l’estinzione anticipata si potranno recuperare gli oneri assicurativi non goduti.

Il consolidamento debiti conviene maggiormente se si può sfruttare al contempo un modesto allungamento dei tempi di rimborso e una riduzione del tasso di interesse applicato.

A chi rivolgersi?

consulenza consolidamento debiti

E’ consigliabile valutare più preventivi, in modo tale da individuare l’offerta migliore presente sul mercato. Tra le banche e le finanziarie che attualmente offrono il consolidamento debiti troviamo, tra le altre:

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Carta Attiva di Agos Ducato: conviene davvero?

Cartaattiva revolving di Agos Ducato: quali novità?

La Carta Attiva di Agos Ducato ha rappresentato, senza dubbio, uno dei prodotti di punta della finanziaria: una carta di credito pratica, da utilizzare con comodità, che però, analizzando bene l’offerta, non era priva di alcune criticità atte a rendere, nel complesso, l’intera proposta poco allettante. Offriva solo 1.500 euro di plafond ma, grazie anche al circuito Visa, era un passe-partout sia negli esercizi commerciali tradizionali che online (vedi anche Conviene il prestito online?).

immagine di carta attiva unicef

Oggi, tra le carte istituzionali di Agos non troviamo più la versione standard della Carta Attiva, sostituita dalla nuova linea di carte di credito Agospay. Tra le solidali abbiamo invece ancora la versione Cartaattiva UNICEF. Scopriamo insieme le sue caratteristiche.

Nome Carta Costo annuo Fido Modalità di rimborso Commissione anticipo di contante Numeri Utili
Cartaattiva UNICEF 15 euro 1.500 euro Addebito diretto in conto corrente 4% dell’importo prelevato
  • Blocco carta per furto o smarrimento: Numero verde Italia 800 82.20.56, estero +39 02 6084 3768
  • Attivazione carta: 800 12.90.10
  • Informazioni e servizio clienti: 800 65.30.42

(Fonte: sito ufficiale Agos; Data rilevazione:26/01/2022)

Indice

Cosa cambia con la versione UNICEF?

Si tratta di una Carta Attiva con tutte le caratteristiche della storica credit card di casa Agos (1.5000 euro di fido massimo e circuito Visa) che in più punta ad aiutare l’Unicef. In che modo? È Agos che rinuncia a una parte dei propri guadagni. Per la precisione la finanziaria devolve ad Unicef i 15 euro della quota associativa annuale (per ogni carta) più il 10% dell’importo del monte interessi (dovuto alla rateizzazione) che i titolari delle carte devono ad Agos stessa.

Opzione revolving: come funziona e quali tassi?

Una delle particolarità di Carta Attiva è proprio il servizio revolving: ciò significa che il cliente, una volta utilizzata la carta, può selezionare se rimborsare il debito in un’unica soluzione (a saldo) o su più mensilità. In questo secondo caso scattano gli interessi sull’anticipo del credito: un TAN fisso al 14,50% e un TAEG di circa il 20% sono abbastanza in linea con la media del mercato.

I dati sono relativi ad un esempio riportato sul sito ufficiale per una rateizzazione di 1500 euro in 12 mesi. Tra i costi va considerato anche 1,25 euro dovuti per ogni mese in cui si ha l’opzione di rateizzazione in corso. Per quanto riguarda l’importo della rata non si può andare sotto a 5% dell’importo da rateizzare quindi, ad esempio, nel caso di 1500 euro rateizzabili, la rata minima sarà pari a non meno di 75 euro.

(Fonte: sito ufficiale Agos; Data rilevazione:26/01/2022)

Le altre Card Attiva

In realtà a gennaio 2022 nel catalogo Agos ci sono altre due carte superstiti della linea Attiva: la Genoa Card Attiva e l’Arca Card Attiva.

immagine genoa card attiva

Come si evince dal nome, la Genoa Card Attiva è destinata ai tifosi della squadra di calcio ligure. Proprio per questo garantisce promozioni personalizzate per i tifosi stessi. Le promo possono variare nel tempo e devono perciò essere valutate al momento della richiesta. Le condizioni revolving sono in linea con la versione UNICEF con un Taeg che si assesta intorno al 20%.

immagine arca card attiva

La Card Attiva Arca è invece una carta Affinity, sviluppata cioè in collaborazione con Arca Enel. Il principale vantaggio lo si ottiene proprio nel caso di acquisti Arca con rateizzazione: infatti sarà Arca Enel stessa a farsi carico degli interessi con conseguente tasso zero per l’acquirente titolare della carta.

La card, accessibile ai soci Arca Enel, ha un plafond di 5000 euro. Di questi, 3500 euro possono essere utilizzati normalmente sul circuito Visa. Ricordiamo che anche questa carta funziona sia a saldo che in modalità revolving e in quest’ultimo caso (per acquisti non Arca) presenta un Taeg intorno al 17%.

(Fonte: sito ufficiale Agos; Data rilevazione:26/01/2022)

Tempi di istruttoria

Quando si richiede una carta di credito, solitamente, i tempi di attesa da parte del cliente non sono lunghi. Infatti è sempre poco prima della partenza per un viaggio, o durante il periodo dei saldi, per potersi farsi numerosi regali, che scatta in testa l’idea di dotarsi di una carta di credito per raggiungere i propri obiettivi in tutta tranquillità.

Con Carta Attiva UNICEF, quali sono le tempistiche? La risposta non può essere univoca. Si tratta infatti di una situazione che può variare a seconda di differenti fattori: ad esempio nel caso dei già clienti, quindi già censiti, saranno previsti tempi di istruttoria più brevi così come per coloro che hanno già una certa reputazione creditizia positiva nell’uso di carte di credito o finanziamenti.

Contatti utili

Per informazioni o ricevere assistenza (tranne il caso di denuncia o comunicazione di furto o smarrimento, per i quali è previsto il numero di contatto dedicato indicato in tabella) si possono contattare i seguenti numeri:

  • da telefono fisso: 800 12 90 10 (raggiungibile lunedì al venerdì dalle ore 09:00 alle ore 21:00 e il sabato dalle ore 09:00 alle ore 18:00);
  • da cellulare e dall’estero: 02 69 94 30 01 (raggiungibile dal lunedì al venerdì dalle ore 09:00 alle ore 21:00 e il sabato dalle ore 09:00 alle ore 18:00).
Prodotti Agos Prodotti Unicredit

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Piccolo prestito Inpdap: tempi di erogazione e calcolo rata

Prestiti Inpdap: conviene il piccolo prestito?

Il piccolo prestito Inpdap è una delle forme di credito a importo contenuto più diffuse in Italia. Tale prestito è concesso ai lavoratori ed ai pensionati pubblici ivi compresi i militari) da parte del Fondo Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, organizzato presso l’Inpdad.

Il piccolo prestito, inoltre, è particolarmente utile per fronteggiare situazioni di necessità immediata di liquidità (vedi anche Ho bisogno di soldi urgentemente). Non solo: tra le caratteristiche di questo tipo di finanziamento spiccano i tassi altamente agevolati e le durate, fisse su 12, 24, 36 o 48 rate, o, in casi eccezionali, a 5 e 10 anni, corredate da specifiche motivazioni e spese documentate, il tutto confermato anche per il 2015.

Come ottenere un piccolo prestito Inpdap

Per ottenere un piccolo prestito Inpdap è necessario essere in possesso di particolari requisiti, primo tra tutti l’iscrizione alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, oltre a un minimo di 4 anni di versamenti contributivi.

I lavoratori ed i pensionati pubblici rientranti in questa categoria possono avanzare richiesta tramite specifica domanda all’Ufficio provinciale o territoriale dell’Inps Gestione Dipendenti Pubblici, o attraverso la piattaforma web dedicata (vedi anche Guida al prestito personale online), per ridurre i tempi di attesa di valutazione della pratica.

Sia online che presentata per forma cartacea, l’erogazione del piccolo prestito Inpdad, una volta accettata la domanda, avviene in tempi brevissimi, tramite accredito diretto sul conto corrente del soggetto che ne ha fatto richiesta. Uno strumento finanziario, quindi, che strizza l’occhio alla praticità ed è in grado di soddisfare, nel breve termine, le esigenze di liquidità dei dipendenti e dei pensionati pubblici.

Durata finanziamento e calcolo rata

Le tipologie di ammortamento del piccolo prestito Inpdap sono numerose: i richiedenti, infatti, possono avanzare domanda per ottenere un credito da rimborsare su base annuale, biennale, triennale o quadriennale o, nei casi eccezionali, si possono richiedere i prestiti pluriennali con scadenze quinquennali e decennali, che arricchiscono ulteriormente il panorama dei prestiti Inpdap.

A seconda della durata viene calcolato l’importo massimo erogabile che, in modo crescente, sarà di importo pari a 1, 2, 3 o 4 volte il reddito mensile percepito (vedi anche Finanziamenti da 10000 euro). Inoltre, nel caso non sussistano sulla pensione o sulla stipendio ritenute dovute a cessioni del quinto, è possibile ottenere cifre doppie per ciascuna categoria di richiesta.
Qualunque sia la scelta sulla durata di rimborso, sulla somma complessiva verrà applicato un tasso di interesse annuo del 4,25%, a cui aggiungere un percentuale dello 0,50% come quota per le spese di amministrazione, ed una relativa al contributo del fondo rischi, secondo la normativa vigente.

Gli importi delle spese relative all’amministrazione e al contributo per il fondo rischi, vengono applicate ad inizio contratto, con trattenuta sull’importo erogato.

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Prestiti per giovani: i 5 migliori finanziamenti del 2024

Prestiti a giovani: guida alla scelta

Al giorno d’oggi i giovani incontrano grandi ostacoli nell’acquisto di una casa o nel finanziare il proprio corso di studi. Questo a causa della difficoltà a trovare un lavoro o a causa della tipologia dei contratti di lavoro ottenuti (lavoro atipico, in alcuni casi senza busta paga o a tempo determinato). Qualche strada risulta essere comunque percorribile, soprattutto se ci si riferisce a specifiche agevolazioni, che ultimamente sembrano essere in leggero aumento.

Infatti, considerando proprio le difficoltà di accesso al credito incontrata da questa categoria 2fragile”, varie grandi banche (come UniCredit, Intesa Sanpaolo, Bper, Bnl, ecc) hanno creato un’offerta dedicata ad una fascia di età che si colloca soprattutto tra i 18 e i 35 anni (solo pochi si fermano oramai a 30 anni), in vari casi anche per recepire gli interventi del legislatore che da diversi anni cerca di sostenere la platea dei più giovani nell’acquisto della loro abitazione (come ad esempio con l’introduzione del Plafond Casa).

Per quanto riguarda i prestiti giovani per l’avvio di un’attività invece i canali più forniti di offerte possono essere quelli ‘istituzionali’ e precisamente:

  • i fondi regionali;
  • i fondi statali.

Per entrambe le tipologie la formula secca del fondo perduto non è quasi più utilizzata, ma si preferisce concedere dei prestiti agevolati nella restituzione e nella componente degli interessi con l’azzeramento in toto o in parte della quota interessi (una specie di tasso zero) e la restituzione della sola quota capitale.

Rispetto ad un decennio fa è diventato invece molto difficile trovare un prestito d’onore con finanziamento completamente a fondo perduto.

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Offerta privata di banche e finanziarie

L’offerta privata, ovvero quella delle banche, dipende dalla finalità per cui si richiede il finanziamento dividendosi in:

  • prestiti giovani per spese di tipo personale (come acquisto casa o di un’auto). Questi possono prevedere condizioni agevolate ma quasi sempre passano anche per la presentazione di opportune garanzie (quindi se il giovane non ha un reddito dimostrabile probabilmente dovrà presentare un garante);
  • prestiti giovani “d’onore” per lo studio: in base ad accordi con gli atenei aderenti a specifiche convenzioni, gli studenti che hanno alcuni requisiti di merito, possono ottenere un finanziamento per proseguire gli studi o fare percorsi di specializzazione, senza dover rimborsare il finanziamento subito e, soprattutto, senza la necessità di garanti;
  • prestiti giovani per avvio dell’attività: le banche che prevedono questa possibilità necessitano di business plan validi e possono richiedere requisiti e garanzie specifiche, che variano a seconda del tipo di richiesta, importo, clientela, ecc.

Esempi offerta delle banche

Se si cerca un tasso zero per fare acquisti, l’essere giovani non offre particolari agevolazioni ma tutto dipenderà dalla presenza di promozioni di specifiche finanziarie o banche (ad esempio Agos e Findomestic e Cofidis per la dilazione di pagamento con PagoDil).

Per gli altri finanziamenti, le banche hanno delle politiche di credito soggette alle strategie che i consigli di amministrazione decidono di seguire ma è indubbio constatare che alcuni gruppi bancari hanno mostrato costanza nel prevedere nella propria offerta dei prestiti per giovani.
Vediamo alcuni di questi esempi.

Intesa Sanpaolo

logo intesa sanpaolo

Con XME Prestito Giovani si possono ottenere fino a 30 mila euro da rimborsare al massimo entro 10 anni, con tasso dedicato. Non sono previste spese di comunicazione mentre quelle di istruttoria sono pari all’2% (per un importo compreso al massimo tra 100 e 500 euro). Se si procede alla richiesta online si può accedere a dei tassi promozionali. Da segnalare la presenza dell’opzione Cambio rata che gratuitamente permette di modificare o posticipare la rata.

(Fonte: sito ufficiale Intesa Sanpaolo – Data 09/01/23)

BNL

logo bnl

La Banca Nazionale del Lavoro ha creato un ecosistema di soluzioni dedicate ai giovani che vogliono mettere su casa e famiglia, potendo finanziarie dal matrimonio, all’acquisto della casa e del suo arredo. Si chiama BNL Abito, e permette di avere per gli under 36 anni (non compiuti):

  • da 5.000 € a 100.000 €
  • rimborso fino a 10 anni
  • zero spese di istruttoria

(Fonte: sito ufficiale BNL – Data 09/01/23)

Banca Etica

logo banca etica

Questa banca, per sostenere spese personali, offre un prestito under 35 anni a un prezzo smart, ovvero a tasso agevolato. L’importo massimo è di 30 mila euro, la restituzione in 10 anni e l’istruttoria prevede una commissione dello 0,75%.

(Fonte: sito ufficiale Banca Etica – Data 09/01/23)

BPER: prestito agevolato fino a 40 anni

logo bper

Per i giovani il gruppo BPER propone un classico prestito per studenti con la particolarità di arrivare fino a 40 anni come età massima. L’importo massimo è di 25 mila euro mentre le finalità sono i corsi di laurea, post laurea, Master e studio della lingua straniera. L’importo richiesto è erogato a tranche (cifra compresa tra 3 e 5 mila euro).

(Fonte: sito ufficiale BPER – Data 09/01/23)

UniCredit: spazio agli studi

logo unicredit

Grazie al prestito UniCredit Ad Honorem, coloro che studiano presso le università convenzionate possono ottenere un credito fino a 27.700 euro da restituire in un periodo compreso tra 12 e 180 mesi. Come peculiarità segnaliamo la possibilità di spostare l’inizio del piano di ammortamento di uno o due anni. Gli atenei in questione sono:

  • Atenei Piemontesi COREP;
  • ER.GO – Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori;
  • Johns Hopkins University;
  • MIB School of Management Trieste;
  • MIP Politecnico di Milano;
  • Università di Bologna;
  • Università Bocconi di Milano;
  • Università Luiss di Roma.

Da segnalare infine la tipologia CreditExpress Master il cui importo va da 2 mila a 15 mila euro da restituire entro 8 anni.

(Fonte: sito ufficiale UniCredit – Data 09/01/23)

Offerta pubblica: fondi regionali e Invitalia

A livello statale i fondi sono ormai concessi tramite Invitalia, un’agenzia che è stata appositamente creata per sostenere l’avvio di nuove attività, con un occhio di riguardo proprio per giovani e donne.

Invece i fondi regionali oggi sfruttano soprattutto la via del Microcredito. Un esempio lo troviamo con Nuovo Fondo Futuro della regione Lazio. Non si tratta di una novità ma di un finanziamento che è stato già usato in precedenza, riproposto con lo stanziamento di nuovi fondi. Riferendoci alla versione lanciata nel 2022, fino ad esaurimento fondo è stato previsto un tasso zero per somme comprese tra 5 mila e 25 mila euro di finanziamento. I giovani, anche in questo caso, sono tra le categorie destinatarie di questa iniziativa.

(Fonte: sito regione Lazio – Data 09/01/23)

Conclusioni

I prestiti giovani oggi sono una realtà consolidata, anche se non sempre sono realmente accessibili senza qualche difficoltà. Se si ha bisogno di un finanziamento per l’avvio dell’attività i canali pubblici rimangono, ancora oggi, la soluzione migliore, per cui è consigliato andare periodicamente sul canale di Invitalia e su quello della propria Regione.

Approfondimenti: Ho bisogno di soldi urgentemente, Carte revolving senza reddito dimostrabile, Come ottenere subito un prestito di 10000 euro.

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Cessione del quinto Findomestic: 3 motivi per evitarla!

Cessione del quinto di Findomestic Banca: conviene?

I dipendenti del settore pubblico e privato oltre che i pensionati possono prendere in considerazione la richiesta della cessione del quinto Findomestic. Per i dipendenti del settore pubblico ci sono inoltre delle agevolazioni soprattutto a livello di tassi in virtù di alcuni convenzioni. Tuttavia per chi è in attività è necessario avere un contratto a tempo indeterminato a differenza di altre società, come ad esempio Fiditalia, che valutano questo tipo di prodotto anche per chi ha contratti a tempo determinato. Per i pensionati è in vigore la convenzione con l’Inps.

Che particolarità hanno le cessioni?

La cessione del quinto dello stipendio è una delle forme più comode di prestito presenti nel fitto mercato del credito. La praticità e la semplicità sono alla base di uno strumento che le banche e le finanziarie prediligono: le garanzie reali, infatti, vengono ottenute già al momento della domanda, grazie alla busta paga del richiedente.

Non solo: una volta ottenuto il prestito, è il datore di lavoro ad avere l’onere di versare verso l’istituto erogatore le rate mensili. Per queste ragioni, legate agli aspetti della sicurezza di rimborso, la cessione del quinto dello stipendio è proposta con forza da numerosissime finanziarie e banche, compresa Findomestic.

A riguardo non possiamo trascurare che questa banca fa parte del gruppo Bnp Paribas, al quale appartiene anche Bnl, che vanta una lunga tradizione di convenzioni dedicate soprattutto a chi lavora nel settore pubblico. Per questi ultimi non ci sono esempi sul sito Findomestic, ma bisogna rivolgersi alla propria amministrazione (ad esempio sull’intranet) per conoscere le condizioni del momento o usare il sistema NoiPa.

Per i dipendenti privati e pensionati è invece possibile riferirsi ad esempi pratici proposti dallo stesso sito ufficiale che variano a seconda del momento. Nel particolare al 13-04 2018, nel caso di un dipendente per un importo di 13 mila euro richiesti e durata di 10 anni, il tasso Taeg è pari al 6,11%. Nella tabella i dati più nel dettaglio:

Importo richiesto 13.000 euro
Importo restituito in totale 17.280 euro
Rata mensile 144 euro
Tan 5,95%
Taeg 6,11%

Per quanto riguarda i pensionati alla stessa data viene proposta una simulazione basata su una cifra di 12 mila euro da restituire in 10 anni. In questo caso avremo:

Importo richiesto 12.000 euro
Importo restituito in totale 16.320 euro
Rata mensile 136 euro
Tan 6,46%
Taeg 6,65%

Condizioni economiche

I tassi proposti dalla banca appartenente al gruppo francese variano in funzione:

  • della situazione del mercato dei tassi;
  • del richiedente (dipendente o pensionato);
  • dal possibile accesso a specifiche convenzioni.

Solitamente non sono applicati costi accessori come: costi di istruttoria, imposta di bollo (comunicazioni e sostitutiva) o spese di gestione della pratica. (Fonte: sito ufficiale Findomestic – Data: 13/04/2018)

Per quanto riguarda i tassi, se ci si vuole fare un’idea sul livello applicato, dovendo comunque passare prima per una richiesta del preventivo, si può controllare la tabella dei tassi medi presente sul sito ufficiale per fare un semplice confronto.

Ad esempio, secondo la tabella per la cessione del quinto i tassi medi applicati fino a fine dicembre 2017 sono stati di 11,75% per importi inferiori a 15 mila euro e 8,83% per importi superiori a 15 mila euro (Data rilevazione: 13/04/2018 – Fonte: sito ufficiale Findomestic). Ovviamente la scelta probabilmente migliore è quella di chiedere più preventivi con più società e fare un confronto tra i vari risultati.

Come ottenere un preventivo on line?

E’ possibile ottenere il preventivo on line, e cliccando sul pulsante verde Fai Richiesta presente sul sito Findomestic

Successivamente bisognerà compilare in tutti gli spazi obbligatori il form di richiesta

Bisogna inserire con precisione tutti i dati, soprattutto quelli sul datore di lavoro o amministrazione (oppure ente pensionistico per i pensionati). Una volta inviato il tutto, secondo quanto affermato dal sito ufficiale, i tempi di risposta sono relativamente brevi: il tempo di risposta non è quantificabile a priori visto che le esperienze personali raccolte sui forum sono anche molto variabili.

La risposta di Findomestic, con il preventivo non sarà logicamente vincolante. Se invece si vorrà procedere nell’e-mail saranno riportate le informazioni su come formalizzare la richiesta. Si deve comunque ricordare che la durata del preventivo è limitata e che bisognerà prendere una decisione entro la data di validità riportata nel preventivo stesso.

A chi rivolgersi?

Come già detto il primo passo può essere fatto on line. Tuttavia ci si può rivolgere fin dalle prime battute anche a un’agenzia Findomestic previo appuntamento oppure a un consulente (o mediatore abilitato) regolarmente iscritto allo OAM. Per trovare l’agenzia più vicina si può andare sul sito Findomestic e nell’apposita sezione compilare lo spazio con la propria Regione d’interesse.

A questo punto è sufficiente selezionare quella ubicata all’indirizzo più comodo da raggiungere e cliccarci sopra così da conoscere i dati necessari che riguardano gli orari e i numeri da contattare per chiedere informazioni oppure fissare già un appuntamento.

Sempre online, una volta ottenuto il prestito, può essere richiesta una copia del proprio contratto. Questo potrà avvenire accedendo alla sezione preposta dell’area clienti oppure compilando il form presente alla pagina dedicata del sito Findomestic che necessiterà l’inserimento di pochi semplici dati.

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Prestito 10000 euro: orientarsi tra le varie alternative

Confronto prestiti da 10.000 euro: quale banca o finanziaria offre la rata più bassa?

Ci sono delle tipologie di importo, come nel caso di un prestito da 10000 euro, che sono molto richieste anche a prescindere dal momento ‘storico’. Questo perché tale cifra risponde ad un ampio ventaglio di necessità: da quelle della vita quotidiana (vedi anche Ho bisogno di soldi: come fare?), a una spesa legata all’auto, alla ristrutturazione, ad una vacanza e molto altro ancora.

Quando si parla di prestito, tuttavia, la frenesia di ottenere somme a breve termine spinge molti richiedenti a commettere errori che possono pregiudicare il buon fine della richiesta. Non solo, per affrettare i tempi si finisce in alcuni casi per scegliere prestiti altamente costosi, che danno solo l’illusione di migliorare la situazione economica di tutti i giorni, ma che poi presentano il conto nel lungo periodo, portando al sovraindebitamento.

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I parametri da valutare

Nonostante un prestito di 10000 euro possa sembrare una somma ‘piccola’ e quindi ‘semplice’ da ottenere, non è assolutamente così. Inoltre, come per ogni altro importo, valgono sempre le stesse regole per capire se quella somma è giusta per la nostra necessità e quali sono le condizioni da valutare con molta attenzione prima di inoltrare la richiesta.

Per unire alle esigenze di liquidità la convenienza è bene sempre verificare il TAN, ovvero il tasso annuale nominale degli interessi a cui è necessario rimborsare il debito ed il TAEG, l’indicatore di costo del prestito, che ingloba al suo interno, in forma percentuale, le eventuali spese accessorie non direttamente connesse con il piano di ammortamento del prestito (come l’istruttoria).

mazzetta da 500 euro

Sono molti gli Istituti di credito che, di tanto in tanto, propongono offerte e promozioni, interessanti sul piano degli interessi, da non farsi scappare (vedi anche Carte revolving senza reddito dimostrabile). Ma attenzione, spesso questi benefit possono essere limitati nel tempo o, di contro, possono interessare una platea di clienti limitata.

In generale, quindi, le scelte migliori (o meglio quelle più consapevoli) sono rappresentate dal confronto dei listini base degli operatori (cioè senza promo transitorie): in questo modo è più semplice comprendere la convenienza dei prodotti disponibili sul mercato, a prescindere dal momento e dalle contingenze.

L’importanza del confronto: i calcola rata online

Fortunatamente il web ci viene in aiuto attraverso i comparatori ed i vari calcola rata online presenti all’interno dei siti dei principali Istituti di credito specializzati nell’erogazione di finanziamenti. In alcuni casi verranno proposti veri e propri preventivi mentre in altri semplici simulazioni utili comunque per comprendere l’adeguatezza delle condizioni proposte in base alle proprie necessità.

Per chiarezza ad aprile 2022 abbiamo fatto anche noi una ricerca simulando una richiesta di 10.000 euro da rimborsare in 5 anni (orizzonti lunghi come ad esempio 10 anni non hanno invece molte alternative), per un lavoratore dipendente a tempo indeterminato.

Abbiamo individuato così tre esempi di finanziamenti attualmente presenti sul mercato. Non rientrano nella nostra panoramica Intesa Sanpaolo e Poste Italiane perché non dispongono di un simulatore online, così come anche Compass che non permette di identificare un piano di ammortamento preciso.

Scopriamole insieme.

Banca o Finanziaria Importo rata Durata finanziamento TAN TAEG
Findomestic 196,00 euro 60 mesi 6,69% 6,79%
Agos 192,87 euro 60 mesi 5,93% 6,81%
Unicredit 194,00 euro 60 mesi 5,99% 6,16%

* Le informazioni contenute nella tabella sono aggiornate al 4 aprile 2022. Precisiamo che i dati possono essere soggetti a variazioni e pertanto invitiamo gli interessati a contattare la banca o finanziaria di riferimento.

Nel confronto tra Tan e Taeg, soprattutto tra Agos e Unicredit notiamo una certa differenza tra i rispettivi tassi applicati. Sicuramente il fattore economico pesa sulla scelta, ma insieme all’esperienza personale pregressa e ad eventuali recensioni indipendenti.

Infatti a volte si noteranno delle differenze di trattamento sulle condizioni anche a seconda che si abbia o meno una storia positiva con altri prodotti già utilizzati (per esempio si ottengono proposte ad hoc).

Questo vale tanto per i prestiti Agos che per quelli Unicredit od ancora nel caso dei Prestiti online Findomestic (o altro Istituto di credito).

Conclusioni

Riassumendo, per prima cosa non si deve cadere nell’errore di pensare che un prestito di 10000 euro da restituire in 5 o più anni sia un importo facile da ottenere. Anzi, ad esclusione della cessione del quinto della pensione o dello stipendio, parliamo di un finanziamento quasi impossibile da ottenere da cattivi pagatori, protestati o da chi è senza busta paga o senza garanzie.

In quest’ottica è indispensabile prendersi tutto il tempo necessario per fornire la documentazione utile (personale e reddituale) ed aumentare così le possibilità che la richiesta possa andare a buon fine.

Per quanto riguarda la scelta, si deve far attenzione alle offerte con condizioni particolari (per esempio subordinate alla sottoscrizione di altri prodotti) e soprattutto non ci si deve affidare senza riserve alle recensioni di altri utenti perché ogni esperienza è a sé nel bene e nel male.

Infine, il discorso della convenienza economica va coniugato con quello della concreta possibilità di poter ottenere la somma di cui si ha bisogno in tempo utile per non andare incontro a disguidi o altri problemi.

Come ultima raccomandazione, bisogna fare attenzione a non sovraindebitarsi entrando in un circolo vizioso da cui poi è molto difficile uscire.

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Carta Flexia: conviene il prestito revolving di Unicredit?

Carta di credito revolving Unicredit: recensione Carta Flexia

E’ senza dubbio una delle novità più interessanti lanciate sul mercato negli ultimi tempi da parte del colosso bancario UniCredit: stiamo parlando della carta di credito Flexia, uno strumento, come si intuisce dal nome, flessibile e pratico, ideale per adattarsi al meglio alle caratteristiche e alle necessità di ciascun cliente.

Grazie alla doppia natura natura di rimborso a saldo o revolving Carta Flexia offre una grande flessibilità nei pagamenti: i possessori possono decidere, ogni mese, la modalità migliore per rimborsare le spese effettuate fino a quel momento, scegliendo tra 3 metodologie specifiche.

A saldo, revolving o optional revolving?

Si parte con il metodo a saldo, il classico rimborso delle carte di credito tradizionali, in un’unica soluzione durante il mese successivo di utilizzo, per passare ad un’opzione ibrida, scegliendo di rateizzare alcune delle spese effettuate durante il mese precedente, o tutto a rate, la cosiddetta modalità revolving.

Ma conviene davvero rateizzare le spese attraverso l’opzione revolving di Carta Flexia Classic? Scopriamolo insieme e vediamo come funziona.

Quota annua Affidamento TAN TAEG Validità Commissione anticipo contante Estratto conto
38,00 (azzerabile) da 1.000 a 5.000 euro 13,90% 14,82% 5 anni 4 % min. 2,50€
  • Online: Gratuito
  • Cartaceo: 0.62 euro

Fonte: sito ufficiale UniCredit – Data: 08/05/2018.

Funzionamento rimborso a saldo

Con questa modalità di rimborso ogni mese si effettuerà il pagamento dell’intero saldo delle spese sostenute nel mese precedente, entro il plafond massimo concesso che varia in funzione della tipologia di carta Flexia richiesta. Analizziamo perciò le differenti situazioni evidenziando anche i principali costi.

Carta Flexia Classic

Nel caso di quella che possiamo definire come versione ‘standard’ il plafond va da un minimo di 1000 a un massimo di 5000 euro. In questo caso i costi da considerare sono ad esempio:

  • canone annuo carta (sia quella principale a 38 euro che quella aggiuntiva a 28 euro);
  • commissione di anticipo contante (4% con minimo 2,5 euro).

Con le stesse condizioni e pari plafond si può scegliere anche la versione WWF o la Etica: la prima dona il 3 per mille calcolato sugli acquisti fatti con la card al WWF mentre la seconda il 2 per mille in donazione alle associazioni no profit. (Fonte: sito ufficiale UniCredit – Data: 08/05/2018)

Carta Flexia Gold

Se si sceglie una delle versioni di Carta Flexia di fascia superiore, come la Gold, le condizioni variabili cambiano di poco mentre il plafond si alza considerevolmente. Nel particolare avremo:

  • plafond da 3000 a 15 mila euro;
  • costo annuo carta 73 euro per la principale e 53 per quella aggiuntiva;
  • commissione anticipo contante 4% con minimo 2,5 euro.

(Fonte: sito ufficiale UniCredit – Data: 08/05/2018)

Carta Flexia Miles&More

Infine per chi vuole un plafond ancora più elevato c’è la Miles&More che prevede un plafond che va da 5 mila a 30 mila euro, offrendo anche una serie di vantaggi sulla maturazione dei punti “miglia”. I costi in questo caso saranno:

  • 100 euro per la carta principale e 70 euro per quella aggiuntiva;
  • commissione anticipo contante 4% con minimo 2,5 euro.

(Fonte: sito ufficiale UniCredit – Data: 08/05/2018)

Carta Flexia Giovani

UniCredit prevede un’offerta pensata per i giovani non solo per la carta conto Genius, ma anche sulla gamma della carta Flexia. A cambiare è:

  • il plafond che va da un minimo di 750 euro ed un massimo di 5 mila euro;
  • il costo della quota annuale che scende a 23 euro.

(Fonte: sito ufficiale UniCredit – Data: 08/05/2018)

Rimborso Revolving ‘classico’

Per tutte le carte il tasso di interesse applicato alla componente di rimborso rateale resta invariato ed è unico anche a prescindere dalla cifra. Questo permette facilmente di valutare la convenienza e quindi di decidere di sfruttare questa modalità di rimborso. L’eventuale cambio dalla condizione di default ‘a saldo’ in revolving deve essere effettuata entro l’ultimo giorno lavorativo del mese. La rata minima viene definita in base alla cifra da rimborsare partendo da 50 euro (per cifre fino a 1000 euro) ed arrivando a 500 euro per importi superiori ai 5 mila.

(Fonte: sito ufficiale UniCredit – Data: 08/05/2018)

Rimborso optional Revolving

Con la funzione optional revolving la rateizzazione può essere riferita ad un solo acquisto, a più acquisti mensili od ancora a tutta la cifra spesa nel mese. Anche in questo caso bisogna comunicare la propria scelta per tempo attraverso uno dei canali che vedremo tra poco.

Per questa opzione bisogna raggiungere delle soglie minime di spesa (comprese comunque tra i 250 ed i 5000 euro) e optare per una durata delle rate che varia da 3 a 20 mesi, con l’applicazione di una commissione variabile a seconda dell’importo scelto come rata e della lunghezza del piano di ammortamento.

(Fonte: sito ufficiale UniCredit – Data: 08/05/2018)

Come cambiare rimborso?

Per passare da una modalità di rimborso (come detto la carta in default è data con rimborso a saldo) ad un’altra si hanno diversi canali che sono:

  • home banking di UniCredit banca con la modalità via Internet dalla propria area clienti;
  • telefonando al Numero Verde 800.078.777;
  • usando la funzione presso gli sportelli automatici ATM BancoSmart;
  • tramite Filiale.

Quali sono i costi del revolving di Flexia

Utilizzare con la massima libertà il proprio plafond della carta di credito e rimborsare gli importi spesi in modo dilazionato nel corso del tempo è già di per sé un vantaggio in termini di praticità, soprattutto per quei clienti che in alcuni periodi dell’anno possono soffrire di un calo della liquidità disponibile. Detto questo la convenienza dovrà essere valutato in base alle proprie attitudini e necessità.

Conviene davvero il prestito revolving di UniCredit?

Sebbene non è sempre facile rintracciare sul mercato le forme di prestito più convenienti, la Carta Flexia ha diverse funzionalità e caratteristiche interessanti, tali da renderla un valido supporto per i consumatori.

Con la carta di credito revolving di UniCredit è possibile acquistare ovunque, in Italia e nel mondo, presso milioni di esercizi aderenti al circuito MasterCard (sia per la versione standard che per quella gold) anche utilizzando la tecnologia contactless, che consente di completare un acquisto senza dover strisciare la carta nel pos. Tra l’altro con carta Flexia è possibile usufruire anche dei pagamenti di ultima generazione Apple Pay e Samsung Pay.

Non solo: non sono previste commissioni per i rifornimenti di carburante, così come l’estratto conto, che diventa gratuito per chi decide di riceverlo online. Altro aspetto interessante è quello della possibilità di spostare, pagando 2 euro, la data del pagamento dal 10 al 27 del mese successivo a quello in cui le spese sono state sostenute.

Il canone annuo della carta Flexia standard è di 38 euro, ma può essere azzerato per i titolari del conto corrente MyGenius Platinum o azzerato per il prima anno per i sottoscrittori del conto online UniCredit in versione Gold (la Flexia rimarrà gratis anche negli anni successivi se si raggiungono almeno 2 mila euro di spesa annuali). Ricordiamo che per chi apre il conto on line MyGenius c’è una promozione che prevede:

  • azzeramento canone di 1 euro;
  • bonifici Sepa o giroconti fatti con internet banking gratis.
  • Rappresenta quindi un buon investimento per ottenere una linea di credito considerevole, fino a 5 mila euro (o fino a 15 o 30 mila euro a seconda della card scelta), comoda da rimborsare grazie alle rate mensili della modalità revolving.

(Fonte: sito ufficiale UniCredit – Data: 08/05/2018)

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Conviene il rinnovo cessione del quinto? I motivi per evitarlo

Guida al rinnovo della cessione del quinto dello stipendio o pensione

Alcuni finanziamenti seguono delle normative specifiche. Nel particolare per alcuni di essi il rinnovo può essere fatto solo nel rispetto di una serie di condizioni. In questo articolo ci focalizzeremo proprio sul rinnovo della cessione del quinto dello stipendio per il quale le condizioni d’accesso più importanti sono:

  • la durata del piano di ammortamento scelto (il che determina dopo quanti anni si può fare il rinnovo);
  • l’età anagrafica del richiedente (raggiunto l’età massima di servizio come dipendente e l’età massima per i pensionati non è possibile rinnovare);
  • l’importo già rimborsato del capitale ottenuto il prestito.

Vediamo innanzitutto in che modo è necessario rispettare questi ‘paletti’ prima di procedere al rinnovo.

disegno di una banca e del numero cinque

Indice

Durata del piano di ammortamento e capitale già rimborsato

Questi due ‘limiti’ sono da considerare sia uniti che separati. Infatti se si è già rimborsato il 40% del capitale avuto in prestito con la cessione del quinto si può procedere al rinnovo, senza dover rispettare altre condizioni particolari. Detto questo, se si passa da un rimborso di 60 mesi a un rinnovo con un finanziamento in 120 mesi non è necessario rispettare il rimborso di almeno il 40%.

Età massima anagrafica del richiedente

Per quanto riguarda questo punto il discorso è alquanto semplice. Per la precisione raggiunta l’età massima anagrafica (dipende da quanto deciso dalle finanziarie e banche proponenti) non si può fare un rinnovo superiore al limite di età stessa. Per esempio se rimangono due anni all’età anagrafica massima, allora un rinnovo sarebbe pari al massimo a 2 anni, aprendo varie domande sull’aspetto della convenienza.

Oltre a chiedersi se possibile è necessario anche capire se conviene

Affrontiamo questo aspetto evidenziando subito come la cessione del quinto dello stipendio è una delle più diffuse forma di finanziamento privato, grazie alla sua semplicità di utilizzo (sia per quanto riguarda i privati che i dipendenti pubblici). Questa tipologia di prestito presenta infatti:

  • tasso fisso;
  • rimborso diretto da parte del datore di lavoro o ente pensionistico (importi trattenuti a monte);
  • rate costanti sullo stipendio (rata pari a max un quinto dello stipendio netto mensile);
  • facilitazione per l’accesso al credito anche per chi cattivo pagatore o protestato.

Si tratta di vari aspetti innegabilmente ‘positivi’ che sono in parte condizionati dal fatto che la busta paga rappresenta, già di per sé, un’ampia garanzia per questo tipo di finanziamento.Quindi i richiedenti non hanno necessità di presentare garanti o forme di garanzia ulteriori all’istituto.

Oltre agli aspetti più positivi, però, esistono alcune ragioni per cui, arrivati alla scadenza del finanziamento o in caso di necessità di nuova liquidità, non conviene procedere al rinnovo della cessione del quinto. Dal tasso, alle spese accessorie, i motivi per cui non farlo sono diversi: scopriamoli anche in questo caso insieme.

calcolatrice e penna

Gli interessi ricapitalizzati

Il rinnovo della cessione del quinto dello stipendio può essere effettuato non appena decorrono i primi 2/5 della durata totale del contratto (quindi ad esempio il rinnovo prima dei quattro anni in caso di cessione del quinto decennale non è possibile). In questo caso il richiedente ha la possibilità di rinegoziare l’importo, ottenendo una maggiore liquidità a fronte di una nuova richiesta. Tale tipologia di rinnovo, però, espone il cliente ad una ricapitalizzazione degli interessi. Ciò significa che il costo totale del rimborso potrebbe aumentare in modo esponenziale, rendendo poco conveniente il prestito.

Le spese accessorie duplicate

Non solo rinnovare una cessione del quinto dello stipendio, in particolare se l’ammortamento in corso non è stato ancora concluso, espone il richiedente ad altissimi costi aggiuntivi (e ciò vale anche in caso di cessione Inps o Inpdap che usano comunque l’ammortamento alla francese). Infatti, per la banca o per la società erogatrice del finanziamento, un rinnovo è a tutti gli effetti una nuova pratica.

Le spese di apertura di istruttoria, le spese assicurative e le commissioni legate all’attività bancaria vengono duplicate e di conseguenza, raddoppiano il peso dei costi sui clienti. E’ fondamentale, in questi casi, verificare come si modifica il TAEG della cessione del quinto: molto spesso, infatti, conviene optare per soluzioni alternative, più convenienti, piuttosto che preferire un rinnovo della cessione del quinto della pensione o dello stipendio.

N.B. Per quanto riguarda l’assicurazione il suo rimborso avviene per la parte dei premi già pagati ma non goduti (quelli relativi al periodo di ‘rinnovo’). Tuttavia molto spesso bisogna procedere ad un’apposita richiesta di rimborso perché, benché prevista dalla normativa può capitare che in assenza della richiesta esplicita la compagnia di assicurazione, per la polizza legata alla cessione che si va a sostituire con il rinnovo, non provveda in modo autonomo.

Conclusioni: fare attenzione al ‘momento’

Il fatto che si possa chiedere il rinnovo nel rispetto di alcune condizioni non deve far spostare l’attenzione sul fatto che anche se parliamo di ‘rinnovo’ di fatto l’operazione che si farà è quella di un’estinzione anticipata della cessione del quinto della precedente cessione e sostituzione con una nuova. Questo espone agli effetti dell’ammortamento alla francese soprattutto se la scelta di rinnovo viene fatta poco prima della scadenza naturale, quando si è rimborsato già quasi tutto il monte interessi.

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Cessione quinto Unicredit: tassi e convenzioni 2024

Prestito con Cessione del Quinto Unicredit dello stipendio o pensione

UniCredit è uno dei gruppi finanziari più importanti in Europa ed è una delle banche leader sul territorio nazionale. Filiali appartenenti al gruppo e uffici di rappresentanza sono presenti in tutti e cinque i continenti, anche se, ovviamente, la presenza nella UE è decisamente più marcata.

Uno dei punti di forza di UniCredit è, proprio la presenza capillare sul territorio, al fine di facilitare il rapporto tra istituto di credito e cliente, sia esso un privato o un’impresa, in modo da poterlo sostenere con servizi dedicati e ritagliati su misura delle varie esigenze personali e locali.

In questo scenario si colloca il Prestito Cessione del Quinto UniCredit, che fa parte della linea di prodotti finanziari rivolti alla clientela retail, studiato per soddisfare le esigenze di tutti i giorni e distribuito da MyAgents, l’esclusiva rete commerciale di Agenti UniCredit.

Chi la può richiedere?

La Cessione Quinto UniCredit si basa ovviamente, alla pari di tutte le altre cessioni del quinto, sui principi generali che regolamentano questa tipologia di finanziamento a livello legislativo. Questo a partire dal fatto che tale prestito non è accessibile per i lavoratori autonomi ma richiedibile da parte dei dipendenti pubblici, dipendenti privati e pensionati. Per poterne fare richiesta, inoltre, non servono garanzie, né patrimoniali né immobiliari, e non bisogna presentare alcun giustificativo di spesa, perché il prestito non è finalizzato.

disegno di consulente che accoglie clienti

Tre sono le proposte rivolte alla clientela, diverse fra di loro negli importi erogabili, nei tassi applicati e nella durata del contratto, a seconda delle condizioni economiche e lavorative/pensionistiche del richiedente. Nel particolare abbiamo:

  • cessione del quinto dipendenti pubblici;
  • cessione del quinto dipendenti privati;
  • cessione del quinto della pensione.

Anche l’età anagrafica dei richiedenti condiziona l’importo che si può ottenere, considerato che l’importo massimo pari ad un quinto degli emolumenti netti va moltiplicato per il numero di rate che si possono richiedere, in funzione dei limiti di età anagrafica raggiunti.

In particolare come età massima accettata (che va considerata a fine piano di ammortamento) sono previste le seguenti condizioni:

  • 75 anni per i dipendenti pubblici;
  • 66 anni per i dipendenti privati;
  • 85 anni per i pensionati.

Ricordiamo anche che Unicredit è tra le banche che ha una convenzione Inps dedicata proprio alla cessione del quinto per pensionati al fine di garantire tassi agevolati.

Sempre in base al regolamento vigente, la Cessione Quinto UniCredit è rimborsabile con un minimo di 24 rate e un massimo di 120 rate, logicamente all’interno dei limiti imposti dalla durata del contratto o dall’entità della quota dello stipendio o della pensione che può essere dedicata al prestito.

(Data rilevazione: 29/09/2021 – Fonte: sito UniCredit)

Preventivo e appuntamento

Ricordiamo, come abbiamo già detto in apertura, che per richiedere la Cessione Quinto UniCredit è necessario entrare in contatto con uno degli Agenti della rete distributiva MyAgents. Stesso discorso per richiedere un preventivo gratuito e senza impegno (Non si tratta comunque di una cessione a distanza o online).

L’appuntamento può essere fissato tramite il Servizio Clienti di UniCredit chiamando il numero verde 800.32.32.85.

Tassi e condizioni

Per quanto riguarda il tasso di interesse e le condizioni economiche bisogna fare riferimento ai fogli informativi che vengono consegnati dall’Agente dedicato. In generale il TAEG applicato è più vantaggioso per la cessione del quinto per dipendenti pubblici, mentre quello più alto è riservato ai dipendenti privati (vedi anche Cessione del quinto con taeg basso).

(Data rilevazione: 29/09/2021 – Fonte: sito UniCredit)

A puro titolo esemplificativo riportiamo l’esempio presente sul sito di UniCredit, con condizioni differenti a seconda che il richiedente sia un dipendente pubblico, privato od ancora un pensionato. La simulazione riporta le condizioni sia per una cessione di importo inferiore a 15mila euro che superiore a tale importo. Nel particolare al 29 settembre 2021 abbiamo (Fonte: sito UniCredit):

Dipendente privato

Esempio fino a 15000 euro: è possibile ottenere fino a 7474,86 euro da restituire in rate pari a 100 euro per un piano di ammortamento decennale (l’importo alla fine del piano di ammortamento sarà quindi 12mila euro). Sia il Tan che il Taeg sono superiori al 10%.

Esempio oltre 15000 euro: l’importo ottenibile sale a 23.381,78, così come la rata aumenta a 300 euro. Sempre in un orizzonte temporale decennale l’importo totale da restituire sarà pari a 36 mila euro (TAN 9,30%).

uomo che disegna auto e casa

Dipendente pubblico

Rifacendosi alle situazioni precedenti a parità di rata (e quindi di importo totale da restituire) aumentano le cifre massime ottenibili con la cessione in funzione di un abbassamento dei tassi d’interesse. Per la precisione nel primo caso sarà possibile ottenere oltre 9000 euro (TAN 5,30) e nel secondo 27.8973,87 euro (TAN 5,90%).

Pensionati

Come già accennato ci troviamo in una situazione intermedia tra i casi precedenti visto che il TAN sarà 7,90% per l’esempio sotto i 15mila euro e 6,90% per l’esempio oltre tale cifra. Ciò porterà rispettivamente alla possibilità di ottenere circa 9900 euro e 20.762,37 euro, sempre per una cessione del quinto da 120 rate.

Per quanto riguarda le condizioni della cessione del quinto della pensione Unicredit è da sottolineare come gli esempi si riferiscano a pensionati con un’età compresa tra 75 e 79 anni alla fine del piano di ammortamento.

Rifinanziamento, estinzione anticipata e diritto di recesso

In piena trasparenza e per la tutela dei consumatori è possibile esercitare il diritto di recesso, senza dover pagare penali o fornire giustificazione, entro 14 giorni dalla firma del contratto; ovviamente, nel caso in cui il capitale sia già stato erogato, deve essere restituito entro 30 giorni, comprensivo degli interessi maturati.

La Cessione Quinto UniCredit si estingue naturalmente alla scadenza del contratto: nel caso in cui si desideri richiedere l’estinzione anticipata del debito residuo è nel diritto del cliente poterlo fare con il pagamento di una penale pari all’1% del dovuto se manca più di un anno alla naturale scadenza, mentre dello 0,5% se mancano meno di 12 mesi. Nel caso in cui il calcolo del capitale residuo da restituire sia inferiore a 10.000 € nessuna penale è dovuta.

Analizziamo, in ultimo, la possibilità di rinnovare la Cessione Quinto UniCredit sottoscritta, ricordando che questa procedura è anch’essa regolamentata su base legislativa. Nel particolare il rinnovo è possibile se:

  • è trascorso un minimo di tempo di 2/5 della durata complessiva concordata, ossia almeno il 40% del debito è stato restituito;
  • si chiede un finanziamento di 120 mesi e la Cessione da rinnovare ha una durata residua pari o inferiore a 60 mesi.

(Data rilevazione: 29/09/2021 – Fonte: sito UniCredit)

Conclusione

Alla pari di tutte le altre cessioni del quinto si consiglia di leggere con attenzione tutta la documentazione fornita dall’Agente collocatore e di fare riferimento al Decalogo Cessione del Quinto dello Stipendio o della Pensione messo a disposizione da UniCredit.

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Ho bisogno di soldi urgentemente: 12 alternative


Ho bisogno di soldi – Ecco come fare

Ognuno di noi, nell’arco della propria vita, si trova prima o poi davanti a situazioni in cui si necessità di liquidità. Tale bisogno di soldi può riguardare piccoli o ingenti importi e le motivazioni possono essere le più disparate: il bagno che necessita di lavori, l’acquisto di un’auto o di una vacanza, la perdita del lavoro o il sopraggiungere di problemi di salute. Chiunque può avere bisogno di soldi, ma non per tutti si aprono le stesse possibilità di accesso al credito. Alcune categorie di consumatori potrebbero vedersi chiudere in faccia una porta dietro l’altra con il rischio di cadere nelle mani di truffatori a causa della necessità e di mancanza di informazioni. Nel seguente articolo passerò in rassegna alcune possibili alternative e le situazioni ambigue da rifuggire.

Indice

  1. Prestito personale
  2. Prestito di consolidamento
  3. Prestito finalizzato
  4. Pagodil
  5. Cessione del quinto
  6. Fido bancario
  7. Carta di credito
  8. Prestito pre-valutato e/o credito rotativo
  9. Parenti o conoscenti
  10. Banco dei pegni, Compro oro, Vendita usato
  11. Social lending
  12. Crowdfunding

Consigli per evitare truffe e sovraindebitamento

1. Prestito personale

immagine di uomo con banconote

E’ la forma di credito al consumo più diffusa in Italia, in quanto permette di richiedere anche cospicue somme di denaro senza dover fornire giustificativi di spesa, ideale quindi per soddisfare qualsiasi necessità. E’ una strada percorribile da tutti i consumatori che dispongano di una fonte di reddito dimostrabile, di una buona valutazione del merito creditizio e, nei casi in cui fosse richiesto, di un parente o conoscente disposto a fungere da garante. Proposti sia a tasso fisso che a tasso variabile, generalmente offrono la possibilità di richiedere fino a 75.000€ da restituire in massimo 120 mesi.

Sono sempre più diffuse forme flessibili, con la possibilità di saltare o modificare l’importo di una o più rate durante la vita del finanziamento, per venire incontro ad eventuali difficoltà economiche che dovessero sopraggiungere nel tempo. E comunque è possibile tutelarsi da inconvenienti futuri accostando al prestito personale una polizza CPI (Creditor Protection Insurance) facoltativa.

Non si tratta di prestiti rapidi, in quanto la banca, in seguito alla richiesta di finanziamento, avvia una fase di istruttoria che può durare anche alcuni giorni, durante i quali l’istituto in questione si accerta che siano presenti tutti i requisiti necessari alla concessione del credito.

2. Prestito di consolidamento

immagine di pezzi di un puzzle

Appartiene sempre alla categoria dei prestiti personali ed è particolarmente indicato quando ci si trova nella situazione di avere in corso due, tre o più finanziamenti e di avere difficoltà nella gestione e nel pagamento di più rate al mese. In questo caso è possibile richiedere un nuovo prestito personale col quale andare ad estinguere anticipatamente i precedenti prestiti, in modo tale da accorpare tutte le rate in un’unica mensilità. L’operazione può inoltre permettere non solo di spuntare tassi più vantaggiosi sfruttando le eventuali variazioni positive del mercato ma anche, se necessario, richiedere liquidità aggiuntiva.

3. Prestito finalizzato

disegni di beni di consumo

Più rapido di un prestito personale e spesso anche più conveniente, è la soluzione ideale per finanziare l’acquisto di un bene o servizio, come elettrodomestici, arredamento, auto e vacanze. Presenta la comodità di poterlo richiedere e sottoscrivere direttamente in negozio al momento dell’acquisto, usufruendo spesso anche di promozioni dedicate, come TAN e alle volte anche TAEG 0%. Anche in questo caso si tratta, però, di una strada percorribile dai consumatori in grado di dimostrare un reddito stabile e che non abbiano avuto in un passato recente problemi di insolvenza.

4. Pagodil

logo pagodil

Possono, invece, usufruire di Pagodil anche i consumatori che non dispongono di busta paga. Si tratta del pratico e veloce servizio di dilazione di pagamento, senza applicazione di interessi o costi aggiuntivi, offerto ai propri clienti da tutti i negozi convenzionati Cofidis. Unico requisito per accedervi è essere titolari di un conto corrente bancario a cui è collegata una carta bancomat abilitata. Presentando quest’ultima in cassa al momento di pagare, l’operatrice provvederà ad attivare il servizio Pagodil e l’esito sarà immediato (è Cofidis a valutare in tempo reale la fattibilità dell’operazione).

5. Cessione del quinto

rappresentazione di un quinto

I dipendenti pubblici o privati e i pensionati possono accedere al credito anche tramite la cessione del quinto dello stipendio/pensione. In virtù della particolare modalità di restituzione dell’importo dovuto a mezzo di trattenute in busta paga/cedolino della pensione da parte del datore di lavoro o dell’Inps, questa tipologia di finanziamento è accessibile anche a quei consumatori che in passato siano stati segnalati al Crif come cattivi pagatori o addirittura pignorati, infatti l’erogazione non richiede la valutazione del merito creditizio ma è obbligatorio sottoscrivere una copertura assicurativa vita e/o impiego.

6. Fido bancario

Se la necessità di liquidità si ripresenta spesso ma per periodi di tempo limitati, una soluzione valida potrebbe essere rappresentata dall’apertura di credito in conto corrente, il cosiddetto fido bancario. La richiesta è soggetta all’approvazione della banca presso cui si dispone del conto, la quale stabilisce l’importo concesso in affidamento al suo cliente dopo un’attenta fase di istruttoria. Sebbene i tassi applicati siano generalmente più alti rispetto a quelli di un tradizionale prestito personale, il fido ha il vantaggio che tali interessi si applicano solo sulle somme effettivamente utilizzate ed unicamente nei giorni in cui si attinge al fido. E’ utile quindi per quei correntisti che in alcuni mesi dell’anno si trovano puntualmente ad affrontare uscite superiori alle entrate, che però potranno rimborsare facilmente con l’arrivo del successivo stipendio. Proprio in virtù di queste sue caratteristiche, il fido è un ottimo strumento di credito anche per le aziende e le attività commerciali.

7. Carta di credito

immagine carta di credito e simbolo del dollaro

Per soddisfare piccole o medie esigenze di liquidità, i consumatori, anche in questo caso con reddito dimostrabile e buon merito creditizio, possono richiedere una carta di credito. Con o senza canone, quelle con opzione a saldo anticipano ad ogni utilizzo importi di denaro entro il plafond concesso al cliente, il quale è tenuto a restituire il tutto in un’unica soluzione il mese successivo, senza corrispondere alcun interesse, mentre quelle ad opzione revolving non solo anticipano il denaro, ma ne permettono la restituzione in piccole rate spalmate nei mesi successivi, in questo caso applicando un tasso di interesse quasi sempre più alto di quello a cui è soggetto un tradizionale prestito personale. La comodità di avere accesso ad una linea di credito già valutata e immediatamente disponibile ha ovviamente il suo costo, per questo è sempre consigliabile valutare attentamente TAN e TAEG previsti.

8. Prestito pre-valutato e/o credito rotativo

Anche senza sobbarcarsi il canone di una carta di credito, è possibile accedere ad una linea di credito pre-valutata e rotativa (detto anche prestito rotativo) sia attivandola sul proprio conto corrente presso le banche che offrono il servizio (ad esempio Ubi Banca e Widiba) che richiedendo le “carte conto” che prevedono questa opzione (come CompassPay o Hype, che sta attualmente testando il servizio Credit Boost). Anche in questo caso, come per le carte di credito, attenzione ai tassi applicati.

9. Parenti o conoscenti

immagine di familiari e parenti

Se non si dispone di reddito dimostrabile o se in passato si ha avuto qualche problema di insolvenza, effettivamente molte delle alternative fin qui analizzate potrebbero essere accessibili con molte difficoltà, soprattutto se non si dispone di un valido garante.

In questo caso potrebbe essere tentata la strada del prestito in famiglia o, al massimo, da un conoscente. Per la serenità di tutte le parti coinvolte è sempre opportuno stendere una scrittura privata in cui siano riportate tutte le caratteristiche del prestito: importo, modalità di rimborso ed interessi applicati. Il parente che funge da creditore, per tutelarsi ulteriormente, potrebbe richiedere la firma di cambiali da parte del ricevente e la pratica è assolutamente legale. Ovviamente, soprattutto in caso di prestiti tra familiari e conoscenti, è quanto mai opportuno essere corretti e responsabili prima di firmare, per evitare di ritrovarsi nell’impossibilità di adempiere ai propri obblighi andando inevitabilmente ad incrinare legami di sangue o amicizia.

(Approfondimento: Prestiti cambializzati tra privati)

10. Banco dei pegni, Compra oro, Vendita usato

immagini di oggetti di valore

Un’altra via percorribile, soprattutto per chi non riesce ad accedere al credito tradizionale, potrebbe essere quella di far fruttare dei beni mobili (ad esempio gioielli, orologi, tappeti, quadri) o titoli di credito in proprio possesso.

Gli istituti di credito che svolgono il servizio di Banco dei Pegni si sono moltiplicati nell’ultimo periodo a causa della recente crisi economica. E’ un metodo rapido e discreto per accedere a somme di denaro anche cospicue, se il bene in proprio possesso lo permette. Occorre solo il documento d’identità e il codice fiscale e può accedervi chiunque, anche i cattivi pagatori, in quanto è il bene stesso a fungere da garanzia. Nel migliore dei casi si riesce ad ottenere fino ai ⅘ del valore dell’oggetto dato in pegno e per riscattare l’oggetto depositato occorre restituire la somma ricevuta più i dovuti interessi, generalmente entro 6 mesi. Se ciò non è possibile e se non si desidera rinnovare il pegno, il creditore provvederà alla vendita all’asta dell’oggetto in questione per recuperare il mancato rimborso, con un sicuro margine di guadagno.

Altra alternativa sono i Compro Oro. Vendere vecchi gioielli in oro o manufatti d’argento di famiglia può permettere di ottenere denaro in tempi rapidi. L’importante è procedere a questa operazione dopo essersi opportunamente documentati. Occorre conoscere la quotazione dell’oro in corso tenendo presente che l’oro quotato è quello a 24 carati, mentre l’oro di gioielleria è meno puro, di solito a 18 carati. Quindi per conoscere la giusta quotazione da ricercare in negozio occorre informarsi sull’attuale valore dell’oro 24 carati e sottrarre ad esso circa il 30% per individuare orientativamente la quotazione onesta che dovrebbero offrirti al Compro Oro.

E tieni sempre ben a mente che l’oro in tuo possesso è limitato e una volta venduto ormai è perso.

Un’altra via eco-sostenibile e spesso divertente per procurarsi piccole somme di denaro è rappresentata dai vari mercatini dell’usato locali accessibili via Facebook oppure tramite piattaforme nazionali come ad esempio Subito.it su cui mettere in vendita oggetti in buone condizioni ma che non si utilizzano più: i costosi passeggini e seggioloni di figli ormai cresciuti, pezzi d’arredamento che si desidera sostituire, regali non graditi o ricevuti a doppio. Con una rapida compravendita online e un pò di faccia tosta si può provare a vendere di tutto recuperando anche più del 50% della somma spesa in passato per acquistare l’oggetto in questione.

11. Social lending

immagine di stretta di mano tra computer

Sempre dal mondo delle community online arriva un’altra possibilità per richiedere liquidità: sto parlando delle piattaforme di Social Lending, ovvero di prestiti tra privati. Si tratta a tutti gli effetti di prestiti personali ma, poichè viene a mancare l’intermediazione bancaria, i costi del finanziamento si riducono rendendoli spesso più vantaggiosi. Di fatto si stipula un contratto privato tra il richiedente ed un gruppo di investitori che finanziano contemporaneamente piccole parti di più prestiti, al fine di diversificare e limitare al massimo i rischi, ed il rimborso avviene come in un tradizionale finanziamento attraverso il pagamento di rate mensili di importo fisso con addebito in conto corrente. Le piattaforme di questo tipo sono nate nel 2005 in Inghilterra e negli anni si sono moltiplicate anche in Italia. Tra le altre possiamo menzionare: Smartika, Prestiamoci, Younited Credit e Blender.

12. Crowdfunding

immagine che rappresenta tante mani diverse che finanziano un'idea

Si basa sempre sulla collaborazione della community online, ma il Crowdfunding presente caratteristiche differenti rispetto al social lending. Consiste infatti in una raccolta fondi aperta sulle apposite piattaforme da chiunque abbia un progetto artistico, economico o anche personale e che chiede alla community di contribuire al reperimento dei fondi necessari, spesso in cambio di biglietti per l’evento che si andrà a realizzare o dell’oggetto che si andrà a produrre o di gadget (“ricompense”) legati al progetto stesso, come magliette autografate, incontro con l’eventuale scrittore o attore…Non offre garanzie di riuscita e i tempi possono essere notevoli. Tra le più note piattaforme di Crowdfunding ricordiamo Kickstarter, BeCrowdy, Eppela ed Ulule.

Consigli per evitare truffe o sovraindebitamento

Quando si necessita di denaro, soprattutto se la propria situazione economica è notevolmente compromessa, rischiare di fare scelte avventate e rischiose nel tentativo di prendere una boccata d’aria sull’immediato è un pericolo concreto.

E’ fondamentale agire sempre con consapevolezza ed oggettività, considerando non solo il vantaggio del momento ma anche la sostenibilità dell’impegno assunto per gli anni a venire.

Sovraindebitarsi o peggio ancora trovarsi impelagati in truffe ed usura sono trappole da evitare a tutti i costi. Alcune linee guida per individuare in anticipo le situazioni a rischio ed evitarle il più possibile sono:

  • rivolgersi sempre a banche e finanziarie regolarmente autorizzate dalla Banca d’Italia e verificare che l’eventuale mediatore creditizio o agente in attività finanziarie che ci sta proponendo il finanziamento sia regolarmente iscritto nei registri ed elenchi dello OAM (Organismo Agenti e Mediatori);
  • diffidare da chi promette condizioni economiche troppo vantaggiose o un facile accesso al credito per chiunque;
  • valutare attentamente tutte le voci del preventivo fornito sul Modulo Secci (importo, durata, TAN e TAEG, spese accessorie) onde evitare spiacevoli sorprese;
  • per verificare se i tassi applicati sono al di sotto della soglia di usura e in linea con i tassi medi del momento è opportuno consultare il bollettino trimestrale dei TEGM (Tassi Effettivi Globali Medi), che viene regolarmente pubblicato ogni tre mesi sulla Gazzetta Ufficiale, sul sito della Banca d’Italia e su quello del Ministero dell’economia e delle finanze;
  • se è possibile che la propria situazione economica possa subire dei colpi durante la durata del finanziamento che si desidera accendere, è consigliabile stipulare a tutela del credito anche una polizza CPI (sebbene solo facoltativa) che provveda ad estinguere il debito al posto nostro in caso di perdita del lavoro, gravi problemi di salute o morte prematura;
  • prima di accendere ancora un finanziamento è importantissimo valutare oggettivamente la propria situazione economica per non rischiare di impegnare in totale una parte troppo grande delle proprie entrate mensili, trovandosi poi impossibilitati a pagare tutto il dovuto;
  • se ormai è tardi e ci si è indebitati al di sopra delle proprie possibilità è opportuno rivolgersi ad apposite associazioni (come Codacons o Adiconsum) che possono indirizzarci verso leggi e procedure, come il Saldo e Stralcio o il Piano del Consumatore, che potrebbero aiutarci ad uscire dall’impasse economico in cui siamo caduti.

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