Polizza CPI – Quanto costa e perchè conviene?

Polizza CPI – Perchè conviene?

Quando si decide di accendere un finanziamento, o ancor più un mutuo, ovviamente ci si concentra soprattutto sulla ricerca delle migliori condizioni economiche offerte tra quelle in circolazione. Ed è giusto cercare di ottenere il massimo al minor costo possibile, ma questo non deve far trascurare un altro aspetto quando ci si “indebita”e soprattutto quando la durata del finanziamento è particolarmente lunga: la tutela della propria capacità futura di rimborso.

Una cosa è, infatti, firmare per un piccolo prestito da rimborsare in 12/24 mesi, ben altra quando ci impegniamo a rimborsare mensilmente cifre importanti per 20 o addirittura 30 anni, come avviene nei mutui. Si parla di un lasso di tempo enorme, in cui effettivamente può succedere di tutto, sia a livello lavorativo, soprattutto oggigiorno, che a livello di salute.

Ed a maggior ragione chi ha famiglia vuole dormire sonni tranquilli tutelando i propri cari in caso di imprevedibili, ma pur sempre possibili, problemi futuri. Ed è qui che entrano in gioco le polizze CPI (Credit Protection Insurance), che hanno proprio lo scopo di subentrare al debitore nel pagamento delle rate nel caso in cui questi sia impossibilitato a farlo per cause di forza maggiore, ben circoscritte dal contratto assicurativo sottoscritto. L’offerta in questo ramo è vasta, sia presso le agenzie di assicurazioni che presso gli istituti bancari o finanziarie. Come orientarsi? Cosa valutare al momento della scelta? Quali sono i costi? Scopriamolo insieme.

Indice articolo

Cos’è una CPI e quando la si deve sottoscrivere?

Le CPI vengono sottoscritte in concomitanza con l’accensione di un finanziamento o di un mutuo con lo scopo appunto di estinguere il debito al posto del debitore nel caso in cui questi sia impossibilitato a farlo (approfondimento: Estinzione anticipata prestito). Solitamente tali polizze coprono gravi eventi che possono colpire l’assicurato, come ad esempio malattia, infortunio, invalidità o decesso.

Alcune possono comprendere nel pacchetto anche la perdita dell’impiego.

In questa tipologia di polizza compaiono tre figure:

  1. il contraente: può essere la banca/finanziaria (polizza collettiva, la più diffusa e solitamente più accessibile economicamente) o il sottoscrivente il finanziamento (polizza individuale, il cui premio sale notevolmente con l’aumentare dell’età dell’assicurato e per questo poco utilizzata);
  2. l’assicurato: è colui che ha contratto il debito con la banca o la finanziaria e che versa il premio dovuto;
  3. il beneficiario: è la persona che l’assicurato indica come destinatario dell’indennizzo. Nel caso di decesso di solito si indica un familiare e per legge il beneficiario non può essere la banca/finanziaria che eroga il finanziamento/mutuo nel caso in cui sia anche intermediaria dell’assicurazione, onde evitare conflitti d’interesse. In caso di morte del debitore, il parente indicato, con il capitale ricevuto dall’assicurazione, potrà scegliere se rimborsare il debito residuo in un’unica soluzione o continuare a versare le rate secondo il piano di ammortamento originale.

E’ obbligatoria?

No. La legge non prevede alcun obbligo di assicurazione per chi accende un prestito. Assicurare il finanziamento è una scelta individuale. Nel caso di un mutuo è obbligatoria solo la sottoscrizione di una polizza scoppio/incendio per tutelare l’immobile ipotecato. E’ anche vero, però, che sempre più banche oggigiorno, soprattutto quando si parla di mutuo, fanno pressioni affinchè si decida di accostare al finanziamento una CPI, perchè ciò le tutela da problemi futuri. Alle volte tale polizza diventa una “conditio sine qua non” per ottenere il finanziamento. In questo caso tieni bene a mente che non sei obbligato a sottoscrivere la polizza proposta dall’istituto bancario presso cui stai richiedendo il finanziamento/mutuo: se lo desideri, potrai rivolgerti altrove cercandone una che offra le medesime coperture, ma magari ad un costo inferiore e la banca ha l’obbligo di accettarla.

Inoltre il contraente la polizza può usufruire del diritto di recesso entro 30 giorni dalla firma del contratto ed avrà diritto entro 30 giorni dalla ricezione della disdetta da parte dell’agenzia alla restituzione del premio versato, al netto delle commissioni dovute all’intermediario se espressamente indicate al momento della stipula. E’ quindi importante richiedere che tale costo sia ben quantificato nel contratto onde evitare controversie future.

Costi e modalità di pagamento

protezione polizza cpi

Se hai già fatto un giro tra agenzie di assicurazioni e istituti bancari, avrai notato che i costi delle CPI variano anche parecchio tra loro. Maggiore è la copertura, più alto sarà il premio da corrispondere. Le più economiche solitamente coprono solo la vita e costano all’incirca il 2,5% dell’importo assicurato. Il prezzo però sale con l’aggiunta della copertura infortunio e ancor più con la protezione dell’impiego. Comunque si tratta di un costo onesto se si rimane tra il 2,5% e il 7% circa dell’importo.

Il premio assicurativo va corrisposto quasi sempre anticipatamente, al momento della firma del finanziamento/mutuo. Se non si dispone dei contanti necessari, si può aggiungere l’importo del premio al finanziamento che si sta richiedendo, così da pagare il dovuto spalmandone la spesa nel tempo. In tal caso, però, si dovranno corrispondere gli interessi anche sul premio, aumentandone così l’importo effettivo finale.

Cosa valutare al momento della scelta?

Ci sono alcuni aspetti della polizza assicurativa che devi controllare e valutare bene prima della firma, consultando attentamente il foglio informativo. Ad esempio:

  • la durata: controlla che la copertura assicurativa abbia una durata pari a quella del finanziamento che si sta assicurando, altrimenti potrebbero rimanere scoperte anche molte rate in caso di sinistro;
  • le condizioni: fai bene attenzione a cosa rientra nella copertura assicurativa. Ci sono limitazioni o casi di decesso non coperti? (morte all’estero, suicidio, pratica di attività pericolose…). La copertura assicurativa parte dalla firma o è previsto il cosiddetto “periodo di carenza” (di solito i 90 o 180 giorni iniziali)? Sono previste franchigie?
  • le commissioni: si tratta quasi sempre di prodotti intermediati, ma a che prezzo? Informati sempre, in quanto possono essere commissioni anche piuttosto salate.
  • tipologia della polizza: scegli quella che meglio soddisfa le tue reali esigenze. Sei un giovane single? Potrebbe essere sufficiente una polizza perdita dell’impiego. Stai accendendo un mutuo e vuoi tutelare i tuoi eredi? Ti è indispensabile una polizza vita, magari a capitale decrescente, che diminuisce man mano che rimborsi il debito, ma che fornisca comunque ai tuoi figli la sicurezza di rimborso nel malaugurato caso di un tuo decesso… Hai più esigenze? Indirizzati su un pacchetto completo.

Fai anche molta attenzione a presentare fedelmente e nel dettaglio il tuo stato di salute attuale e pregresso, onde evitare in futuro di non vederti erogato il denaro a causa di un’imprecisione o dimenticanza. Effettua le dovute visite mediche, anche se a tue spese, ne vale decisamente la pena.

In caso di sinistro cosa devo fare?

Quando si stipula una CPI di certo non ci si augura di doverla utilizzare. Ma se purtroppo ciò fosse necessario, nel contratto troverai indicate le modalità di denuncia del sinistro, la documentazione da presentare e tutte le informazioni relative ai tempi e alle modalità di erogazione dell’indennizzo. Attenzione: ci sono delle tempistiche da rispettare per la richiesta del capitale assicurato, oltre le quali si perde il diritto al beneficio. Controlla sempre tale aspetto al momento della sottoscrizione, così da non incappare in gravi dimenticanze al momento debito…

I premi delle CPI sono detraibili?

detrazioni polizza cpi

I premi assicurativi di molte tipologie di polizze sono detraibili, anche se negli ultimi anni sono stati notevolmente abbassati i tetti massimi. Ad esempio, per quanto riguarda le polizze vita e infortuni è possibile detrarre in dichiarazione dei redditi il 19% del premio, calcolato su un ammontare massimo di 530€. Sono previste limitazioni (art. 15, comma 1, lett. f, TUIR).

Opinioni

Come abbiamo visto, le polizze CPI hanno il loro costo che in parte dipende dalle commissioni degli intermediari ancora piuttosto salate e per la restante parte dalle coperture offerte. Eppure, a mio personale parere, sono utili soprattutto quando il finanziamento richiederà diversi anni per il rimborso.

E’ vero, su un mutuo di 100.000€ significherà aggiungere altri 5 o 6.000€, ma la sicurezza di non trovarsi in futuro nell’impossibilità di restituire la somma in prestito col rischio di perdere anche l’immobile di proprietà ne giustifica la spesa. L’importante è informarsi, valutare con attenzione le proprie reali esigenze e non fermarsi alla prima offerta, ma girare in cerca delle migliori condizioni economiche in circolazione a parità di servizi offerti.

Le agenzie a cui rivolgersi sono tante: Generali, Agos, UnipolSai, Axa, Genialloyd…Solo dopo aver valutato la concorrenza potrai decidere se sottoscrivere la PCI proposta dalla banca che ti sta concedendo il prestito o preferirne un’altra a tua scelta.