Come richiedere un prestito per protestati: guida pratica
In Italia non ci sono leggi che precludono la possibilità di poter richiedere prestiti se si è protestati, anche in caso di autonomi, che in più hanno lo svantaggio di essere senza busta paga. Invece il fatto di accedere all’iter di richiesta con garante o senza garante può fare una grande differenza sulla fattibilità e procedibilità della domanda di finanziamento. Inoltre c’è una grande differenza anche a seconda che si rientri tra i cattivi pagatori che i protestati, specialmente quando ci si avvicina ad alcune tipologie di finanziamento ben specifiche.
Indice articolo
- Black list e registro protesti: conseguenze e limitazioni
- La cessione del quinto dello stipendio
- Delega e prestito cambializzato, le soluzioni alternative
- Prestito tra privati
Black list e registro protesti: conseguenze e limitazioni
Come già detto essere inserito nella black list dei cattivi pagatori o dei soggetti protestati non è, di per sé, un vincolo per poter richiedere ed ottenere un prestito (vedi anche Protesto della cambiale). Nella realtà però quando si rientra nelle categorie dei cattivi pagatori o dei protestati automaticamente si viene giudicati come non affidabili, e quindi ottenere “credito” e fiducia è un’impresa molto più complicata.
Esistono, però alcune tipologie di finanziamento studiate ad hoc per le necessità di questo tipo di clienti o che risultino quanto meno accessibili.
A causa dell’inasprirsi della crisi degli anni scorsi, molte famiglie e lavoratori autonomi non sono state in grado di risarcire il debito, ma non per questo con un nuovo prestito si dovrà obbligatoriamente ripetere la medesima situazione.
Diversamente rispetto a qualche anno fa, quando gli istituti di credito non vedevano assolutamente di buon occhio le richieste di prestito da parte dei protestati, con le dovute garanzie i cattivi pagatori oggi possono avere libero accesso al credito.
La cessione del quinto dello stipendio
Nonostante un precedente protesto, non ancora decaduto o sanato, i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato presso le aziende del settore privato o pubblico, possono richiedere un prestito tramite la cessione del quinto dello stipendio.
Unico vincolo, aver maturato un’anzianità biennale, se si parla di privato, o semestrale, in caso di assunzione nel pubblico (condizioni comunque variabili a seconda delle scelte interne delle anche o delle finanziarie). L’ottenimento del prestito sarà facilitato in quanto la trattenuta della rata avverrà direttamente dallo stipendio, che il cliente riceverà decurtato del 20%. In questo modo il garante diventa, indirettamente, il datore di lavoro che verserà materialmente la rata all’istituto di credito o alla finanziaria che ha erogato il prestito.
Si possono avere forme del tipo con garanzia da Tfr oppure no Tfr, e sono previste anche le possibilità di richiesta del rinnovo se ricorrono determinate ipotesi. Chi ha bisogno di aumentare l’importo concedibile potrà vedere di ottenere una “cessione del doppio quinto”.
Quindi anche se tecnicamente il lavoratore dipendente richiederà un prestito senza garanzie, di fatto rientra tra quelli con garanzie più che solide (stipendio e datore di lavoro), ma comunque senza garante (per la somma erogata si valuta solo lo stipendio). L’unico limite è dato dal canale di accesso dal momento che si tratta di un tipo di prestito difficilmente offerto online. Comunque si può sempre provvedere a una richiesta almeno di preventivo on line e poi decidere come procedere successivamente. Anche se la concessione della cessione del quinto non prende in considerazione la valutazione del merito creditizio, può essere rifiutata per altre ragioni differenti, quindi in caso di necessità va sempre prevista anche una soluzione alternativa di ripiego.
Delega e prestito cambializzato, le soluzioni alternative
Un’altra soluzione per ottenere in modo immediato il prestito è scegliere la formula definita delega (vedi anche Preventivo prestito con delega), molto simile alla cessione del quinto, ma diversificata per alcune importanti caratteristiche: si tratta di una richiesta che può essere rifiutata anche in funzione di una valutazione del merito; presuppone la preesistenza della cessione del quinto dello stipendio, del cui 20% va aggiungere anche il suo 20% massimo, portando la percentuale impegnata del reddito mensile ad un massimo del 40%. La legge comunque impone che la soglia massima oltre la quale non si può andare, se esistono trattenute di altro tipo (come anche pignoramenti, alimenti, ecc) è del 50%. Quindi la somma del 40% può risultare in parte ridotta ad una percentuale inferiore.
Esiste, inoltre, un’ulteriore forma di finanziamento ideale per i soggetti protestati, il prestito cambializzato. In questo caso il rimborso del debito avviene tramite effetti cambiari depositati presso l’istituto al momento dell’erogazione della somma.
Per i lavoratori autonomi, invece, che sono ovviamente senza busta paga, c’è la possibilità di accedere al prestito per protestati tramite doppia firma di un garante che si accolla la responsabilità del pagamento in caso di insolvenza del richiedente.
In tutte le diverse forme di prestito per cattivi pagatori e protestati, la soglia massima che può essere richiesta è 50 mila euro, per un tempo massimo di restituzione che non può superare i 10 anni. Nella maggior parte dei casi il tasso di interesse previsto per questo tipo di ammortamenti è fisso, anche se nel mercato è possibile trovare qualche piano variabile, soprattutto per piccoli importi.
Approfondimenti: Prestiti cambializzati tra privati.
Se il settore bancario e finanziario può dimostrarsi e presentarsi particolarmente ostile e poco clemente nei giudizi, rimane comunque la possibilità di richiedere un prestito tra privati.
E’ consigliata la redazione di un contratto scritto (anche se tra parenti), e se è prevista l’applicazione degli interessi passivi in aggiunta al capitale da rimborsare, vanno fatte le registrazioni all’Agenzia delle Entrate e assolti i pagamenti delle imposte dovute.
Tuttavia se si applicano interessi che sono al di sotto del tasso di usura e non ci sono garanzie richieste dal finanziatore “sproporzionate” o pregiudizievoli per il richiedente, si tratta di prestiti che sono legali e che possono essere usati, rispettando criteri di trasparenza e chiarezza, senza particolari timori.
I prestiti tra privati possono essere fatti anche tramite l’uso delle cambiali. Il funzionamento e le condizioni da rispettare, oltre a quelle indicate sul contratto, prevedono anche il rispetto della compilazione delle informazioni obbligatorie, si deve stabilire prima se saranno con o senza possibilità di girata, e soprattutto bisogna fare attenzione al pagamento del bollo dovuto. Tra l’altro il suo calcolo è diventato molto semplice da quando è subentrata la forma del pagamento “virtuale” dell’imposta per lo più sostituita dalle classiche marche da bollo usate in precedenza.