Dal mutuo con la banca al debito con Equitalia: quando si può usare il saldo e stralcio?
In questo periodo di crisi economica ti sarà capitato più volte di sentir parlare di Saldo e stralcio. Se sei un debitore in difficoltà o un creditore che ha necessità di riscuotere il suo credito in tempi brevi, il Saldo e stralcio potrebbe rivelarsi una soluzione conveniente per entrambe le parti.
Indice articolo
- Di cosa si tratta
- Saldo e stralcio tra privati
- Saldo e stralcio con una banca
- Saldo e stralcio con lo Stato
- Conclusioni
Di cosa si tratta
Immaginiamo che Mario Rossi debba a Giovanni Bianchi 30.000€ per una fornitura di piastrelle. A causa di una serie di eventi, Mario non può versare il dovuto a Giovanni. A questo punto Giovanni per far valere le sue ragioni si troverebbe costretto ad avviare tramite avvocato le pratiche per un recupero forzoso del credito. Ciò però può essere rischioso per i tempi spesso sono lunghi e le spese legali onerose. Potrebbe quindi risultare vantaggioso per entrambe le parti accordarsi in maniera alternativa. Mario può proporre a Giovanni di pagare 20.000€ subito a fronte del debito iniziale di 30.000€ e vedere così definitivamente risolta la sua situazione debitoria con un risparmio sul debito di circa il 30%. A sua volta Giovanni, accettando tale proposta, vedrebbe rientrare buona parte del credito, risparmiando il denaro necessario alle spese legale.
Questa metodica di accordo prende il nome di Saldo e stralcio, proprio perchè a fronte del pagamento di una parte concordata del debito (saldo) viene cancellata definitivamente la situazione debitoria (stralcio).
Il Saldo e stralcio è un accordo che può essere stipulato sia tra privati, sia tra uno o più privati e una banca, sia tra privato e Stato, nel caso in cui il debito riguardi imposte dovute e non pagate.
Saldo e stralcio tra privati
Non è prevista dalla legge una metodologia precisa per effettuare una proposta di Saldo e Stralcio tra privati, nè una riduzione minima o massima consentita del debito. E’ opportuno però preferire la forma scritta e il canale della raccomandata con ricevuta di ritorno o pec, in modo tale da poterne lasciare traccia.
Per tutelarsi, il creditore può aggiungere una clausola in cui si informa il debitore che, in caso di mancato pagamento anche della somma ridotta pattuita, potrà tornare ad esigere la somma originaria. Ciò non è possibile nel caso in cui le due parti si siano accordate sostituendo il contratto precedente con un nuovo contratto in cui è variata solo la cifra dovuta. In tal caso il creditore, in caso di mancata riscossione del dovuto, potrà recuperare per vie legali solo il credito ridotto pattuito col nuovo contratto, non più la somma originaria. Meglio quindi farsi seguire in tale procedura da un esperto in materia, perchè le insidie sono dietro l’angolo.
Saldo e stralcio con una banca
Un pò più difficile è riuscire ad accordarsi per mezzo di Saldo e Stralcio con una banca. L’istituto di credito, prima di prendere in considerazione tale possibilità avrà avviato una procedura di sofferenza e segnalato il debitore al Crif e alla Centrale Rischi della Banca d’Italia. Inoltre, se ci sono garanti del debito, difficilmente la banca sarà propensa ad accettarne una riduzione, a meno che dovesse presentarsi come particolarmente complesso e sfavorevole il procedimento di recupero forzato.
La situazione si semplifica nel caso in cui la banca in questione abbia venduto il suo credito ad un’agenzia di recupero crediti. Tali agenzie acquistano i crediti della banca ad una cifra molto più bassa ed hanno in seguito tutto l’interesse ad accordarsi col debitore per ottenere un piccolo margine di guadagno il prima possibile.
Facciamo un esempio: Carlo ha un debito con la banca di 80.000€, la banca lo vende ad un’agenzia di recupero crediti (spesso collegate alla banca stessa) per 20.000€. A questo punto se Carlo propone all’agenzia un Saldo e stralcio di 35.000€, l’agenzia sarà ben propensa ad accettarlo, perchè ci avrà comunque guadagnato 15.000€, senza dover ricorrere all’avvocato.
La Corte di Cassazione con la sentenza 22231/134 ha stabilito inoltre che, nel caso in cui ci siano più condebitori, se uno solo sceglie di avvalersi del Saldo e stralcio, ne risultano comunque avvantaggiati anche gli altri. Ad esempio, Paolo e Anna hanno un debito con la banca per 100.000€ (50.000€ a testa, quindi), ed Anna risolve la sua situazione debitoria con Saldo e stralcio per 30.000€. A questo punto Paolo non dovrà alla banca i 70.000€ restanti, ma solo la sua quota parte che rimarrà invariata, 50.000€, perchè Anna ha pattuito con la banca che la sua quota di 50.000€ è risolta versandone solo 30.000€ subito.
Saldo e stralcio con lo Stato
Nella legge di bilancio del 2019 è prevista la possibilità di aderire alla cosiddetta Pace Fiscale, che permette a tutti quei cittadini in “grave e comprovata” difficoltà economica di risolvere la loro situazione debitoria con Saldo e stralcio delle proprie cartelle esattoriali (ad esempio versamenti iva o INPS non versati), presentando domanda all’Agenzia delle Entrate entro il 31 luglio 2019. I debiti che possono risolversi con Saldo e Stralcio sono quelli che riguardano il periodo che va dal 1° Gennaio 2000 al 31 Dicembre 2017, relativi ad imposte o contributi previdenziali non versati. I requisiti per poter aderire a tale pace fiscale sono:
- un Isee familiare di non più di 20.000€;
- procedura di liquidazione aperta al momento della presentazione della domanda.
La domanda da presentare deve contenere il modulo “SA-ST” scaricabile dal sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it compilato in tutte le sue parti e le documentazioni relative ai requisiti necessari per rientrare nella sanatoria. In tale domanda dovrà anche essere specificato se si intende pagare in un’unica soluzione o a rate. Si potrà presentare il materiale online, tramite PEC o direttamente allo sportello.
In presenza di tutti i requisiti richiesti, il debito sarà ridotto in base all’ammontare del proprio Isee:
- con un Isee non superiore agli 8.500€ , sarà dovuto il 16% debito;
- con un Isee compreso tra gli 8.500€ e i 12.500€, bisognerà versare il 20% del debito;
- con un Isee dai 12.500 ai 20.000€ si risolverà la propria situazione pendente pagando il 35% del dovuto.
In questa maniera non solo si avrà diritto ad una riduzione del debito, ma non saranno più dovute neanche le sanzioni e le more.
Una volta inviata la domanda, entro il 31 Ottobre 2019 si riceverà risposta sia in caso di esito positivo, con tutte le indicazioni su come e dove effettuare i pagamenti e le relative scadenze da rispettare, sia in caso negativo con le motivazioni del rifiuto.
Nel seguente video viene spiegata per bene tutta la procedura. Tieni presente che la data limite per presentare le domande indicata nel video è stata prorogata al 31 Luglio 2019.
Conclusioni
Nel caso in cui dovessi trovarti in difficoltà con dei pagamenti o, al contrario, avessi bisogno di riscuotere un credito in tempi brevi, il Saldo e stralcio potrebbe essere una soluzione conveniente, facile da realizzare e con costi contenuti. Naturalmente, affinchè sia davvero conveniente per entrambe le parti, è necessario che il debitore sia effettivamente in difficoltà, a tal punto che riscuotere il debito per vie legali possa risultare dispendioso e forse addirittura inconclusivo. E’ opportuno quindi che il creditore valuti attentamente la situazione economica del debitore prima di prendere qualunque decisione.