Come chiedere il rimborso della cessione del quinto
Avete mai sentito parlare del rimborso cessione del quinto? Sapete di cosa si tratta? Chi può richiederlo? Molte sono le domande e poche le risposte e questo articolo mira a dare le informazioni necessarie per comprendere se anche voi ne avete diritto.
Sono infatti molti i consumatori che hanno richiesto l’estinzione anticipata o la rinegoziazione di un finanziamento erogato secondo questa particolare procedura, essendo un tipo di prestito molto apprezzato dalle banche per le garanzie che offre. Molto probabilmente però molti di loro non sono a conoscenza che potrebbero aver maturato il diritto di richiedere il rimborso della cessione del quinto, o meglio di quei costi che vengono aggiunti nel conteggio estintivo anche se ciò non dovrebbe accadere.
Cerchiamo di capire meglio di cosa stiamo parlando.
Cessione del quinto ed estinzione anticipata
Ricordiamo velocemente cosa sono le cessioni è perché sono prestiti molto richiesti e concessi facilmente dalle banche e dalle finanziarie.
Prima di tutto va detto che sono dedicati esclusivamente a chi ha una busta paga (se cessione dello stipendio), relativa ad un contratto a tempo indeterminato o un cedolino della pensione, in quanto proprio questi due documenti rappresentano la garanzia che tutela la banca ed evita al cliente di dover fornire garanzie accessorie, reddituali e/o personali.
La rata dovuta viene infatti trattenuta direttamente dal datore di lavoro il quale si impegna a versarla all’ente erogante, ponendosi quindi come intermediario e garante del debito.
Per legge è possibile chiedere l’estinzione anticipata o la rinegoziazione di una cessione del quinto in qualsiasi momento versando alla lista tutto di credito il capitale residuo e l’eventuale penale di estinzione, se prevista dal contratto e mai comunque superiore all’1%.
Quali sono le spese che devono essere rimborsate
Delle spese che sono state sostenute dal cliente in fase di stipula ve ne sono alcune che non possono essere rimborsate ed altre invece che per legge dovrebbero essere restituite ma che spesso non vengono inserite nel conteggio estintivo presentato dalla banca o dalla finanziaria.
Nella prima categoria troviamo le spese di istruttoria della pratica, che in effetti è stata istruita, e le imposte di bollo, che sono dei tributi fiscali dovuti; nella seconda categoria invece rientrano quelle spese che sono soggette a maturazione nel tempo, come l’assicurazione sulla vita, almeno per la parte di premio non goduta, le commissioni bancarie, le commissioni finanziarie e le spese definite “accessorie”, voci di spesa che su un prestito di 20.000,00 euro possono ammontare anche a 3.000/4.000 euro.
Purtroppo molto spesso l’istituto di credito non restituisce spontaneamente quanto dovuto e mette il cliente nella posizione di dover richiedere il rimborso cessione del quinto.
Vedi anche Come si può rinnovare la cessione del quinto.
Come chiedere
Se si vuole ottenere il congruo rimborso della cessione del quinto bisogna dunque procedere nel seguente modo:
- calcolare, o farsi calcolare da agenzie preposte, quanto deve essere restituito;
- inoltrare richiesta all’istituto erogante;
- attendere risposta;
- nel caso questa non soddisfi le richieste o la somma offerta fosse inferiore a quanto calcolato è possibile all’Arbitro Bancario Finanziario e fare ricorso compilando l’apposito modulo seguendo le istruzioni;
- attendere la decisione dell’Arbitro che, a meno che non ci siano casi eccezionali, intima alla banca o alla finanziaria di versare il dovuto.