Prestiti personali: 4 consigli per trovare il meno caro

Come richiedere un finanziamento personale: guida pratica

La richiesta dei prestiti personali ha il grande vantaggio di non prevedere la presentazione di documenti o giustificativi legati alla spesa. Infatti sono il sistema più usato. Per far fronte ad un periodo poco fortunato sotto il profilo economico e dormire sonni tranquilli. Infatti sono ricercati soprattutto in caso di imprevisti per i quali l’esborso monetario non può essere in alcun modo posticipato, come per i guasti agli elettrodomestici o all’autovettura. . In tutti questi casi, o semplicemente quando si vuole un serbatoio di nuova liquidità i prestiti personali rappresentano rappresenta una delle soluzioni più efficaci ed efficienti per ottenere la liquidità necessaria e superare le difficoltà (vedi anche Prestito online senza busta paga).

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Con o senza conto corrente?

Le banche possono decidere di consentire l’accesso ad alcuni tipi di prestito solamente ai propri clienti, che siano titolari di un conto corrente. Questa scelta diventa obbligatoria ad esempio per prodotti come Credit Express Easy di Unicredit, poiché il funzionamento che mette a disposizione il finanziamento in modo istantanea. presuppone una pre-verifica antecedente alla richiesta stessa. Ciò non toglie che la maggioranza dei prestiti personali CreditExpress è senza conto corrente, e parliamo sempre di prodotti concessi da Unicredit. Quindi non c’è una regola generale: alcune banche concedono prestiti personali tranquillamente anche a chi non è correntista, altri solo ai propri clienti, ed altri fanno un discorso misto.

Cerchi un prestito? Scegli il più conveniente in base all’importo

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Come trovare e chiedere il miglior prestito personale per te?

Perché la scelta sia ottimizzata al massimo, però è bene conoscere il mercato dei prestiti, informandosi su quali siano le opzioni migliori sia sul fronte dei costi di accensione, che degli oneri da sostenere durante l’ammortamento.

In alcuni casi si avranno tassi promozionali, in altri l’azzeramento dei costi di istruttoria, ma soprattutto si devono considerare le spese di incasso delle rid. Spesso le banche per scoraggiare il rimborso poco “certo” e assolutamente fuori controllo di un proprio prestito, perché il pagamento è “esterno”, può applicare delle spese di incasso rid molto elevate, nell’ordine di 5 o 6 euro. Specialmente di fronte a prestiti personali di importo ridotto (come un tipico piccolo prestito), l’incidenza del costo fisso dell’incasso della rata rende di fatto il tipo di finanziamento poco conveniente dal punto di vista economico. A volte questo problema si risolve aprendo il conto corrente se questo è a zero spese, o comunque con un costo almeno pari alla metà della somma totale delle spese di incasso che si dovrebbero pagare in un anno.

Consigli pratici su come scegliere il finanziamento più conveniente

Seguendo 4 semplici consigli sarà possibile trovare il meno caro e quindi la soluzione l’ideale per soddisfare anche le necessità più complesse.

  1. Verificare il Tasso Annuo Nominale
    Si deve fare grande attenzione soprattutto se si tratta di un’offerta promozionale per capire quali sono le condizioni obbligatorie da rispettare per poterne beneficiare (tempi, modalità, ecc). Comunque in generale la prima regola da seguire per ottenere il finanziamento più vantaggioso è valutare il TAN. Il Tasso Annuo Nominale, infatti è l’indicatore dell’interesse al quale rimborsare il finanziamento: più basso è il TAN, quindi ed inferiore sarà l’importo delle rate mensili e, di conseguenza, l’ammontare complessivo da restituire all’istituto di credito (sia che si tratti di un istituto di credito come Bnl o una Finanziaria come Agos, oppure di uno dei prestiti personali online offerti da Findomestic, WeBank, ecc). Scegliere basandosi solo sul TAN, però, non è sufficiente per ottenere la migliore offerta disponibile sul mercato.
  2. Considerare le spese aggiuntive
    Molto spesso gli istituti di credito condiscono i contratti dei prestiti personali con spese accessorie, non legate direttamente al rimborso del capitale. Tra le più utilizzate vi sono le spese di istruttoria, di incasso rata e di chiusura rapporto che gonfiano l’importo totale da sostenere. E’ importante, quindi, valutare con attenzione anche il TAEG, che riassume il valore percentuale il TAN e l’ammontare delle spese aggiuntive. Un’altra voce da tenere sotto controllo è quella del tasso di mora in caso di ritardato o mancato pagamento. Si tratta di una ‘informazione molto utile per arrivare a determinare se il prestito usa e applica tassi che rimangono all’interno oppure che superano la soglia dell’usura.
  3. Assicurazione, quanto mi costi?
    Non parliamo certo del caso della cessione del quinto che pur rientrando nei prestiti personali prevede anche la stipula obbligatoria di un’assicurazione cpi. Molti istituti di credito, per tutelarsi maggiormente dal rischio di insolvenza dei clienti, per le altre tipologie di prestito personale dove la copertura assicurativa rimane facoltativa, tendono a vincolare l’erogazione dei prestiti alla sottoscrizione di una polizza assicurativa. E’ importante, quindi, valutare i costi della pratica, ma anche i benefici di un’eventuale assicurazione accessoria: nonostante, infatti, la spesa complessiva cresca, la polizza è anche un paracadute importante per restituire le rate con la massima tranquillità in caso si verifichino eventi avversi come infortuni o perdita del lavoro. Ovviamente ci si deve accertare che il tipo di copertura proposta sia fruibile vista la situazione dello stipulante (tipo di attività svolta, modalità di rimborso, ecc).
  4. Con un garante un tasso inferiore è più probabile
    La presenza di un garante che si accolla, attraverso una fideiussione, il mancato pagamento delle rate è un fattore sempre positivo per le finanziarie che erogano un prestito personale. La probabilità di riavere, senza intoppi, tutti i soldi secondo le modalità e i tempi stabiliti, infatti, sarà maggiore: questa leva contrattuale può giocare un ruolo fondamentale nella trattativa delle condizioni dal contratto, che potrebbero limarsi verso il basso, per un concreto risparmio per il cliente.

Conclusioni

Tutti questi consigli però saranno realmente utili solo se ci si rende conto e si conoscano bene i diritti che un consumatore ha. Quindi oltre ad essere bene informati, bisogna soprattutto conoscere le caratteristiche fondamentali che deve avere un preventivo sia sul prestito che sulla componente assicurativa.

Tutto questo dando per scontato che si sia consapevoli dell’importanza di richiedere almeno due o tre preventivi da confrontare, e ricordando che una banca può subordinare la concessione di un prestito alla stipula di un’assicurazione ma non può imporre una scelta particolare, lasciando libertà totale di scelta al richiedente. Compresi diritti e doveri, sicuramente trovare il prodotto migliore per se stessi non sarà più complicato.