Prestiti personali senza conto corrente bancario o postale
In Italia le normative sulle liberalizzazioni non hanno a volte raggiunto l’obiettivo di “liberare” realmente il principale fruitore di un bene o di un servizio. Tuttavia nell’ambito finanziario qualche buon risultato c’è stato. In particolare dal 2012 ad oggi, le banche non possono più obbligare un potenziale “finanziato” (cioè chi richiede un prestito personale o finalizzato) ad aprire un conto corrente come condizione fondamentale per l’ottenimento della cifra richiesta.
Con la legge sulle liberalizzazioni è stato mantenuto il principio che chiunque deve essere libero di scegliere le condizioni economicamente vantaggiose, potendo quindi avere il conto con una banca e il prestito con un’altra. Quindi non solo ottenere prestiti senza conto corrente è oggi possibile, ma c’è anche la possibilità di ottenere un prestito personale direttamente online.
E’ inoltre possibile utilizzare per l’addebito delle rate anche le carte con Iban abilitate. Alcune prepagate sono infatti dotate di Iban ma non permettono una vera e propria operatività e quindi sono limitate nel pagamento delle rid.
Conviene non avere il conto con la stessa banca finanziatrice?
Le ragioni per cui si può decidere di mantenere il conto corrente con la banca della quale si è già clienti possono essere molteplici. In primis se c’è un buon rapporto con il proprio istituto di credito difficilmente si deciderà di cambiare abitudini, nonostante oggi sia molto facile traslocare il proprio conto. Di contro in molti casi avere conto e prestito con al stessa banca conviene perché si beneficia di veri e propri sconti. Un esempio si ha con Ing Direct, che così come ha già fatto per il Mutuo, anche per i prestiti prevede l’applicazione di uno sconto nei confronti di coloro che rimborsano la rata con il suo Conto Corrente Arancio. Si tratta di un risparmio discreto, dal momento che il Tan viene scontato di mezzo punto percentuale. Quindi prima di scartare a priori la possibilità di aprire un conto corrente con un’altra banca è meglio farsi due calcoli e vedere da che parte pende il fattore “convenienza” e/o risparmio.
Come rimborsare le rate senza conto corrente?
Altra situazione riguarda coloro che non hanno un conto corrente postale e/o bancario, perché non possono oppure non vogliono averlo. Ma anche in questo caso, come scritto all’inizio, si ha ugualmente la possibilità di richiedere un prestito personale o un finanziamento. E’ infatti possibile utilizzare come strumento una carta conto con Iban abilitata alla funzione di pagamento delle rid.
In alcuni casi ci sono anche forme di finanziamento che sono previste proprio per chi ha una carta conto evoluta, sulla scia dell’esperienza inizialmente lanciata da Poste Italiane con la Postepay e la SpecialCash. Oggi il miglior esempio lo troviamo con Unicredit e la sua Genius Card (vedi anche Carta Kataweb), che può essere usata per rimborsare i vari tipi di finanziamenti della linea Credit Express, tanto per la tipologia veloce del piccolo prestito (Mini) che per quelle più elevate (come ad esempio il tipo Dynamic).
Un’alternativa al conto per il rimborso delle rate del prestito è il pagamento tramite bollettini postali: questo metodo è sempre meno utilizzato anche a causa degli eccessivi costi che gravano sui debitori.