Prestiti 60 mesi – Come fare una simulazione online?
Le durate concesse per il rimborso di un prestito possono andare da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 10 anni. I prestiti di 60 mesi sono tra quelli più diffusi come accessibilità, soprattutto grazie ad un legame abbastanza stretto che hanno mantenuto per un lungo periodo con la cessione del quinto. Si deve infatti al 2005 e successive modifiche, l’introduzione della possibilità di scegliere per la cessione del quinto una qualsiasi durata purché compresa tra le 24 e le 120 rate.
Sul piano dei prestiti personali la durata di 5 anni (ovvero 60 mesi) è solitamente disponibile, fatta eccezione per quelle forme di prestito pensate per durare poco tempo perché legate a importi ridotti. Anche per i finanziamenti finalizzati la possibilità di poter scegliere un piano di 60 rate è spesso al centro di offerte interessanti, specialmente in alcuni settori come ad esempio quello delle auto e dell’arredamento, considerati gli importi anche piuttosto elevati che si devono richiedere per acquistare questi prodotti.
Caratteristiche e condizioni economiche
Per i prestiti di 60 mesi va fatta una distinzione in due settori: i prestiti di cessione del quinto e quelli di altro genere sia personali che finalizzati. In seno a quest’ultima categoria troviamo quelli collegati all’importo richiesto e quelli svincolati. Per queste due tipologie le differenze sugli interessi, sull’importo della rata e sui tassi applicati possono essere considerevoli.
Finanziamento a 5 anni: meglio la cessione o un prestito ‘tradizionale’?
Per prima cosa andiamo a vedere le peculiarità che caratterizzano una cessione del quinto a 60 mesi. La prima è legata alla possibilità di rinnovo prima della scadenza del contratto. A differenza dei prestiti personali generici quando si vuole rinnovare la cessione del quinto bisogna aver raggiunto una percentuale di rimborso minima pari al 40% della rimanente durata. Tuttavia se è stata fatta una cessione del quinto con durata massima non superiore ai 60 mesi e si vuole fare un rinnovo per passare ad una decennale non si dovrà rispettare alcuna quota di rimborso già realizzato ma potrà essere richiesta in qualsiasi momento.
Ancora oggi, inoltre, per i prestiti pluriennali ex Inpdap per finanziare alcuni bisogni specifici (come ad esempio acquisto auto, nascita di un figlio, matrimonio, funerale, cerimonia, ecc) si dovrà scegliere per forza la versione a 60 mesi perché quella a 10 anni è legata ad altri tipi di motivazione.
Per quanto riguarda gli altri prestiti personali e finalizzati questo orizzonte temporale permette di individuare molte alternative, presenti sia nell’offerta tradizionale che in quella online. Ovviamente per quest’ultima diventa molto più semplice fare un calcolo o una simulazione, per decidere se passare ad un preventivo ed eventualmente alla richiesta di prestito vera e propria.
Ricordiamo comunque che il preventivo non risulta in alcun modo impegnativo e non porta a una segnalazione nel sistema di una richiesta di prestito in corso. Non solo, rappresenta un passaggio irrinunciabile per comprendere appieno la convenienza di un prestito rispetto ad un altro e per permettere di valutare con attenzione la sostenibilità della rata alla luce di tutti gli impegni che si hanno già in corso.
Prestito Agos, WeBank e Findomestic
Agos e Findomestic offrono un servizio atto a garantire un calcolo rapido online ma con delle condizioni differenti non solo sul lato dei tassi applicati. Se Agos permette di svincolare l’importo richiesto dalla durata, Findomestic invece mantiene proprio questo tipo di legame (ad esempio per somme basse sarà difficile ottenere un piano di ammortamento della durata massima prevista ovvero le 120 rate). Tuttavia le 60 rate saranno quasi sempre disponibili per importi bassi, medi ed elevati.
Simulazione 1
Consideriamo una richiesta di 20 mila euro da restituire in 60 mesi.
In base a questi parametri, con il calcolo fatto al 26-09-2017 sul sito ufficiale Findomestic, avremo una rata da 409,90 euro con un Tan all’8,45% e un Taeg 8,79%
Se andiamo a considerare l’offerta di Agos invece ci troveremo davanti a una situazione con una rata di 403 euro con Tan 6,91% e Taeg 8,30% (Fonte: sito ufficiale Agos – data rilevazione 30/09/2017)
Una simulazione di questo tipo ci permette di capire il peso delle spese accessorie visto lo scarto che c’è tra Tan e Taeg.
Simulazione 2
Il secondo esempio prende come riferimento una somma pari a 10 mila euro da restituire in 60 mesi. Con queste condizioni consideriamo anche WeBank.
- Agos: rata da 192,10 euro un Tan 4,92% e Taeg 6,45% (Fonte: sito ufficiale Agos – data rilevazione 30/09/2017)
- Findomestic: rata 194,50 euro un Tan 6,25% e taeg 6,43% (Fonte: sito ufficiale Findomestic – data rilevazione 30/09/2017)
- Webank: rata da 198,01 euro, Tan 7% e Taeg 7,29%. (Fonte: sito ufficiale WeBank – data rilevazione 30/09/2017)
E’ quindi evidente che per una durata intermedia, come nel caso di 60 rate, le differenze delle condizioni economiche sui tassi applicati diventano notevoli con il diminuire dell’importo, arrivando a quasi il 2% in meno se si dimezza la somma richiesta.
Al di là del calcolo che può essere condizionato dalle condizioni e dai tassi del momento, queste differenze vanno attentamente valutate spingendo a richiedere la somma “giusta” (ovvero quella che serve effettivamente) e a non prolungare più del dovuto la durata del piano di ammortamento.
Conclusioni
La scelta che si può incontrare quando si cercano prestiti da restituire in 60 rate è ampia, andando ad attraversare quasi ogni tipologia di finanziamento, dalla cessione del quinto al prestito finalizzato all’acquisto di un’auto, passando persino per un mutuo. Di contro si devono fare molte più valutazioni già a partire dalla fase di calcolo e/o di simulazione, consigliate ancor prima di arrivare alla richiesta di preventivo vera e propria.
Purtroppo questa possibilità non è offerta da tutte le banche e da tutte le finanziarie. Si può sopperire al problema usando calcolatori indipendenti, facendo però attenzione alla politica dei tassi che quella società applica. Per l’aspetto della sostenibilità si deve invece sempre valutare l’entità della rata esclusivamente in funzione della propria disponibilità economica, tranne che nel caso della cessione del quinto dove il rapporto rata e reddito per legge viene vincolato all’entità del reddito netto percepito in media al mese.