Carte di credito poste: Classica, Oro e Più

Carte di credito poste: tre alternative revolving a confronto

Nella sezione carte di credito di Poste Italiane, troviamo varie proposte che al di là di opinioni personali, mantengono una certa identità nel corso del tempo.

logo bancoposta

Ricordiamo che la richiesta di una carta di credito di Poste Italiane è subordinata alla titolarità di un conto corrente Bancoposta.

Indice

L’offerta base, oro e rateale

All’8 febbraio 2022 troviamo tre tipologie di carte di credito di Poste Italiane, che sono:

  • BancoPosta Classica, che costituisce l’offerta base. Il rimborso per questa credit card è a saldo (l’estratto conto viene addebitato sul conto il mese successivo a quello degli acquisti) o revolving. Il circuito di appartenenza è MasterCard;
  • BancoPosta Oro, ha caratteristiche simili alla versione Classica ma è dotata di un plafond molto più ampio. Il circuito è sempre MasterCard;
  • BancoPosta Più, questa card permette di scegliere se rimborsare a saldo oppure a rate, potendo anche trasferire il saldo disponibile, in tutto o in parte, dalla card al conto. Anche in questo caso il circuito è MasterCard.

Attenzione: carta Bancoposta Più è ancora presente sul sito ufficiale, mentre nella sezione trasparenza risulta non più sottoscrivibile. In quest’ottica è preferibile verificarne la disponibilità direttamente in filiale.

Carta di credito BancoPosta Classica

immagine carta classica

Questa carta viene emessa da Deutsche Bank e mensilmente permette di decidere come rimborsare in tutto o in parte le spese effettuate. Le alternative di rateizzazione sono due e cioè:

  • rimborso di un importo minimo di 50 euro per saldi a debito fino a 900 euro oppure 1/18 del saldo a debito per saldi di importo superiore a 900 euro;
  • rimborso di un importo a scelta ma senza poter comunque scendere sotto la soglia di 50 euro (il piano di ammortamento varierà di conseguenza).

Per scegliere una delle due soluzioni suddette si deve chiamare il Servizio Clienti BancoPosta e PostePay (numero 0432 744255, dal 1 al 15 di ogni mese). In qualsiasi momento si può decidere di tornare al rimborso a saldo. La carta è dotata di coperture assicurative, come specificato nell’apposito foglio informativo.

Requisiti
Per poterla richiedere bisogna essere titolari di un conto corrente Bancoposta. Come ulteriori requisiti è necessario:

  • avere residenza in Italia;
  • non possedere un’altra carta di credito BancoPosta della stessa tipologia;
  • avere l’accredito dello stipendio/pensione sul conto BancoPosta se dipendenti/pensionati, oppure nel caso di lavoratori autonomi avere un anno di anzianità lavorativa e 6 mesi di anzianità di conto corrente.

Documenti richiesti

Come documenti si devono presentare sia quelli personali che reddituali. Non si tratta quindi di una carta di credito senza reddito dimostrabile. Nel particolare abbiamo:

  • personali: documento di identità in corso di validità (come Carta d’identità, Patente, e Passaporto); fotocopia del Codice Fiscale/Tessera sanitaria; permesso di soggiorno (nel caso di cittadini non comunitari);
  • reddituali: fotocopia ultima busta paga per i dipendenti; ultimo cedolino della pensione o copia del certificato pensione per i pensionati; fotocopia del Modello Unico e fotocopia dell’iscrizione all’albo o copia del tesserino di iscrizione all’ordine per i liberi professionisti. Per tutti gli altri tipi di lavoratori autonomi oltre ai documenti relativi al reddito è necessario presentare anche la fotocopia dell’iscrizione alla Camera di Commercio.

Condizioni e costi

Come condizioni troviamo il plafond pari a 1600 euro (può essere aumentato con apposita istruttoria). Per quanto riguarda i costi invece troviamo:

  • canone carta principale 37 euro annui;
  • carta aggiuntiva: 25 euro annui;
  • costo comunicazioni via posta: 1,2 euro;
  • commissione anticipo contante: 4%;
  • commissione carburante: 0 euro.

(Fonte: sito ufficiale Bancoposta – Data: 8 febbraio 2022)

Contatti per furto o smarrimento

Per bloccare la carta bisogna chiamare il numero verde 800.851.166 dall’Italia e il numero a pagamento +39.0432.744.109 se si sta chiamando dall’estero.

Carta di credito BancoPosta Oro

immagine carta oro

Viene sempre emessa da Deutsche Bank (che offre invece in modo diretto la nota db Comfort), ha caratteristiche e requisiti identici a quelli della versione Classica, ma è pensata per chi ha delle esigenze maggiori. Infatti tra le poche differenze, oltre alla colorazione oro della card, troviamo il plafond di partenza di 5200 euro e i costi associati.

Variazioni verso l’alto anche per quanto riguarda le alternative revolving che sono comunque sempre due:

  • rimborso min. 500 euro fino a 2.000 euro o un quarto per cifre superiori a tale importo;
  • rimborso di un importo a scelta sempre con un minimo di 500 euro.

I contatti per bloccarla in caso di furto e smarrimento sono gli stessi della versione Classica così come la documentazione richiesta per la valutazione.

Costi

Per questa carta troviamo:

  • canone carta principale 55 euro annui;
  • carta aggiuntiva: 35 euro annui;
  • costo comunicazioni via posta: 1,2 euro;
  • commissione anticipo contante: 4%;
  • commissione carburante: 0 euro.

(Fonte: sito ufficiale Bancoposta – Data: 8 febbraio 2022)

Carta di credito BancoPosta Più

esempio carta più

Questa carta di credito viene emessa da Compass Spa, sempre a coloro che sono correntisti Bancoposta. Pur avendo la doppia possibilità di rimborso a saldo o a rate, prevede una formula più schematica, dovendo semplicemente decidere in quanti mesi rimborsare tra: 6-12-18 o 24 mesi, a seconda degli importi. Ad esempio un piano di ammortamento pari a 2 anni è riservato ad importi superiori a 720 euro.

Tuttavia la scelta è abbastanza facile da esercitare dato che si deve solo chiamare l’800.00.33.22 entro 2 giorni precedenti la chiusura dell’estratto conto. In più si ha la possibilità, sempre con telefonata o da area clienti (dove ci si deve registrare), di chiedere il trasferimento di una parte del saldo disponibile (o residuo) sul conto dove viene addebitato il rimborso della carta stessa. Il costo del canone annuo è di 37 euro.

(Fonte: sito ufficiale Bancoposta – Data: 8 febbraio 2022)

Blocco per furto o smarrimento

Per bloccare la carta si deve contattare il numero 800.822.056 se si chiama dall’Italia o il numero +39.02.608.43768 se si chiama dall’estero.

Prodotti Poste Italiane

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Klarna Italia: è davvero a tasso zero?

Klarna: come pagare in 3 rate a tasso zero online e in negozio

Il marchio commerciale Klarna appartiene all’omonima banca svedese che tramite esso offre la possibilità di fare acquisti a rate senza interessi.

Si tratta di una dilazione di pagamento semplice da utilizzare, al pari di altri prodotti e servizi concorrenti come quelli proposti da Scalapay e Clearpay. Con quest’ultimo ha in comune anche il numero delle rate disponibili: in entrambi i casi, indipendentemente dall’importo rateizzato, le rate del piano di ammortamento sono infatti fissate a 3.

logo klarna

Indice

Come funziona e requisiti

Per poter rateizzare con Klarna bisogna innanzitutto fare acquisti in uno dei numerosi negozi che hanno stipulato un accordo per il suo utilizzo, come ad esempio Pandora, Trony, Coin o H&M. Mancano ancora, però, alcune catene molto note, come ad esempio Unieuro o Decathlon. Per conoscere preventivamente gli e-commerce aderenti si può andare sul sito ufficiale e cercare nella sezione ‘Negozi’. Al momento dell’acquisto è comunque essenziale controllare che Klarna sia presente tra le opzioni di pagamento e in questo caso, prima di procedere al checkout, si dovrà biffarla.

Altro requisito è quello di avere una carta di credito o di debito evoluta da associare all’account Klarna al momento della registrazione.

La registrazione va fatta solo la prima volta. Quando si è creato l’account si potrà infatti usarlo per ogni acquisto in cui è prevista questa possibilità.

I requisiti per creare l’account sono:

  • essere maggiorenne;
  • avere uno smartphone con un sistema operativo compatibile con l’app (Android o iOs).

In fase di acquisto ci potrebbero invece essere delle limitazioni legate agli importi minimi e massimi dilazionabili. Questi variano da negozio a negozio e sono quindi da valutare caso per caso. Se l’importo non fosse rateizzabile l’opzione Klarna non sarà selezionabile.

Unica soluzione o 3 rate?

La comodità di pagare a rate senza interessi può non rappresentare sempre la soluzione ideale. Per questa ragione è prevista la possibilità anche di selezionare la funzione Paga Ora che può essere usata anche con rateizzazione in corso per anticipare il rimborso delle rate rispetto alla normale scadenza.

Ma perché scegliere il pagamento in unica soluzione? Per esempio in caso di rimborsi, per sfruttare la tutela che viene offerta da Klarna in caso di problemi sull’acquisto fatto.

Ricordiamo che la rateizzazione non ha delle date fisse in quanto la prima rata viene addebitata al momento della spedizione dei prodotti acquistati. Di conseguenza la seconda rata viene addebitata a 30 giorni dall’addebito della prima mentre la terza a 60 giorni dalla prima rata (30 giorni dalla seconda).

N.B. L’addebito avviene in modo automatico, ma Klarna invia una comunicazione in cui ricorda l’imminente pagamento in scadenza, per permettere di assicurarsi di avere copertura sulla carta affinché il pagamento vada a buon fine. E’ possibile effettuare i rimborsi in modo anticipato anche tramite bonifico bancario.

Come effettuare la registrazione

Bisogna distinguere due situazioni e cioè:

  • creazione di un account prima di fare acquisti;
  • registrazione quando si è sul negozio in cui acquistare.

Nel primo caso si va direttamente sul sito di Klarna e qui si deve scegliere la funzione Registrazione. Nel secondo caso invece si viene reindirizzati dall’e-commerce all’apposita pagina di Klarna.

esempio di app di klarna

In entrambi i casi si devono inserire i dati personali, le informazioni di contatto (indirizzo e-mail e numero di smartphone dove si scarica l’app per l’associazione), registrare la carta di credito o debito compatibile e scegliere le credenziali per poter fare ogni volta il login.

Ma attenzione, la procedura deve essere seguita in tutto o in parte (in questo caso si parte da Pc) tramite l’app Klarna che va scaricata sul proprio smartphone. Terminata la fase di registrazione c’è quella di verifica che, come evidenziato dal sito ufficiale, può prevedere anche l’upload di una foto di un documento di identità.

Non sono richiesti in nessuna fase elementi giustificativi del proprio reddito, per cui ci troviamo di fronte ad un finanziamento immediato senza dover presentare documenti reddituali.

Quanto costa?

Al di là delle recensioni, un aspetto fondamentale per valutare la convenienza di una dilazione di pagamento è rappresentato dai costi. Klarna sotto questo punto di vista non delude visto che non sono previsti costi ed è a tasso zero).

Dal sito ufficiale sono previste solo le commissioni legate al ritardo di pagamento. Queste sono variabili in funzione dell’importo della rata da pagare:

  • rata minore di 100 euro: 3 euro;
  • rata tra 100 euro e 199,99 Euro: 5 euro;
  • rata superiore ai 200 euro: 8 euro.

(Fonte: sito ufficiale Klarna; Data rilevazione 06/02/2022)

Anche in negozio?

Alla pari di alcuni prodotti similari concorrenti  (come ad esempio Pagodil di Cofidis) anche Klarna può essere utilizzato in un negozio fisico. Il servizio è attivo in 13 Stati e l’Italia da sito ufficiale risulta essere compresa. La procedura di pagamento può avvenire in 3 modi e cioè:

  • integrazione su Pos se questo è un terminale Verifone;
  • Pos virtuale ‘cloud’ Vend;
  • attraverso app.

Focalizziamoci su quest’ultima ipotesi che rappresenta sicuramente la prassi più comune. Nel particolare è sufficiente che il personale del negozio invii un apposito link al cliente (sms, mail o Qr Code) che completerà il pagamento col proprio smartphone grazie all’accesso all’app Klarna.

(Fonte: sito ufficiale Klarna; Data rilevazione 06/02/2022)

Contatti

Klarna, per quanto riguarda l’Italia, ha una sede a Milano e un servizio clienti dedicato. Può essere infatti contattata in lingua italiana tramite e-mail ([email protected]) oppure numero di telefono (023 792 12 40), ma anche con chat (si attiva dall’interno dell’app dopo aver fatto il login). Telefono e chat sono contattabili nelle fasce orarie in cui risponde un operatore ovvero dal Lunedì al Venerdì dalle ore 09:00 alle ore 17:00.

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Clearpay: come funziona e quanto costa?

Clearpay: dilazione di pagamento fino a quattro rate

logo clearpay

Anche per quanto riguarda gli acquisti online i servizi di dilazione di pagamento stanno conoscendo un’ampia diffusione. Tra questi troviamo Clearpay, una soluzione di pagamento ideata per integrarsi facilmente con gli e-commerce in modo da raggiungere vari obiettivi, tra i quali:

  • aumentare il volume delle vendite;
  • aumentare la spesa media da parte degli acquirenti;
  • fidelizzare la clientela.

Fin qui ciò che offre è in linea con servizi più o meno simili, come Klarna, Scalapay e APPpago. Vediamo se è in grado di offrire alcuni vantaggi in più rispetto a queste alternative.

Indice

Requisiti

I requisiti necessari per utilizzare Clearpay sono:

  • essere titolari di una carta di credito o di debito Visa o MasterCard (non sono accettate le prepagate);
  • avere la residenza in Italia;
  • disporre di un numero di cellulare italiano;
  • effettuare l’acquisto presso un e-commerce o negozio fisico che offra Clearpay tra i metodi di pagamento.

Per avviare la procedura si dovrà selezionare Clearpay nella lista delle varie alternative di pagamento.

Come fare la registrazione

Con il primo acquisto si dovrà effettuare la registrazione per creare le credenziali di accesso.
Si hanno due possibilità:

  1. effettuare la registrazione sullo store al momento di chiudere un acquisto: spuntando Clearpay (solo la prima volta) si viene reindirizzati nella pagina dove è possibile registrarsi tramite inserimento in un apposito form dei dati richiesti (nome e cognome, numero di cellulare, gli estremi del documento d’identità e della tessera sanitaria, numero della carta di pagamento sulla quale addebitare le rate;
  2. effettuare preventivamente la registrazione sul sito Clearpay: la registrazione avviene sempre con inserimento dei vari dati richiesti, identici a quelli previsti con modalità subordinata ad un acquisto. Una volta create le credenziali si faranno poi i pagamenti negli stores come se si trattasse di un acquisto successivo al primo, ovvero accedendo direttamente con il login alla propria area personale, dato che le credenziali esistono già.

Le procedure sono entrambe semplici e molto veloci (parliamo quindi di un finanziamento immediato senza dover presentare documenti reddituali), atte a creare le credenziali per l’utilizzo ed al contempo verificare l’identità del richiedente e la titolarità della carta di pagamento inserita nella registrazione stessa.

Come riportato dallo stesso sito ufficiale in alcuni casi può essere richiesto anche l’invio di una copia del documento inserito. Per la verifica di identità sono accettati i seguenti documenti:

  • passaporto;
  • carta d’identità (purché UE);
  • patente di guida;
  • permesso di soggiorno valido.

Dove acquistare

Una volta creato l’account si potranno effettuare acquisti in tutti gli in e-commerce o store convenzionati seguendo le procedure indicate. Clearpay è utilizzabile sia presso gli e-commerce che negli store tradizionali, sempre se il negozio in questione è partner del servizio di dilazione. Sul sito non esiste una lista degli store convenzionati anche perché il numero è in continuo aumento.

Come avviene il pagamento

Se la breve valutazione viene superata, come con qualsiasi altro metodo di pagamento il prodotto scelto va in spedizione (o può essere ritirato negli store tradizionali). Il pagamento avverrà con addebito a cadenza bisettimanale (ogni 14 giorni) sulla carta associata al servizio, fino ad un massimo di 4 rate. A riguardo ci possono essere delle eccezioni: per esempio Pandora si attiene alle 4 rate mentre Shein offre solo tre rate.

Ciò che non cambia, indipendentemente dal numero delle rate, è che il prezzo di vendita non è maggiorato da spese o interessi ma viene fedelmente suddiviso per il numero di rate, che quindi saranno di importo identico tra loro (parliamo quindi di un finanziamento tasso zero). La prima rata viene addebitata subito.

Alla pari di molte altre soluzioni similari si tratta di un metodo di pagamento che è integrato già con il sistema di vendita dell’e-commerce, per cui non è necessario scaricare l’apposita app per procedere ai pagamenti. Anche per questo può essere utilizzato dai vari device senza limitazioni, a prescindere dal sistema operativo in possesso.

Il discorso cambia se l’acquisto avviene presso uno store fisico in quanto per utilizzare Clearpay sarà necessaria l’omonima app precedentemente scaricata sul proprio smartphone Android o iOS. Si deve infatti accedere all’app per chiedere la generazione di un codice a barre da mostrare in cassa per perfezionare l’acquisto, che avverrà sempre tramite rateizzazione in 4 rate. Ovviamente ribadiamo che lo store fisico deve offrire Clearpay come modalità di pagamento.

Come gestire i pagamenti

Il sistema prevede il pagamento della prima rata con addebito contestuale all’acquisto e poi le altre con cadenza programmata bisettimanale. Tuttavia tramite app si può procedere anche al pagamento anticipato di una o più rate, semplicemente fornendo l’autorizzazione richiesta.

Eventuali problemi si possono creare solo se la carta di pagamento indicata non dovesse presentare un plafond sufficiente per pagare le rate in scadenza. In questo caso, per il ritardato pagamento, la relativa rata viene maggiorata di 6 euro, ai quali si aggiungono altri 6 euro (12 in tutto) se il ritardo di pagamento eccede i successivi 7 giorni. Tuttavia l’addebito deve rientrare al massimo entro una maggiorazione pari al 25% del prezzo dell’importo totale.

Contatti per l’assistenza

Clearpay è un servizio di pagamento di origine anglosassone (la società ha sede in Gran Bretagna). Quindi le possibilità di contatti sono limitate per lo più a eventuali reclami o richieste di supporto. In caso di reclami i riferimenti da usare sono:

  • indirizzo e-mail: [email protected]
  • indirizzo di posta: Servizio clienti Clearpay, Via Leopardi 3, 20123 Milano (MI)

Per ottenere supporto la mail può essere inviata all’indirizzo di posta elettronica [email protected]

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Dynamica Retail: come funziona la cessione del quinto online

Cessione del quinto a distanza con Dynamica Retail: alternative e funzionamento

La cessione del quinto online dello stipendio o della pensione ormai da qualche tempo è diventata una realtà. Tuttavia non sono ancora molti gli Istituti di credito che offrono questa modalità di richiesta. Dynamica Retail S.p.A. è proprio una delle rare eccezioni a riguardo.

Questa società presenta diverse agenzie sul territorio ma, a causa dell’emergenza Covid-19, si è preferito limitare il contatto diretto, previo appuntamento, solo alle emergenze e alle situazioni non gestibili a distanza.

La sede legale è a Roma e la società risulta regolarmente iscritta all’Albo degli intermediari finanziari ex art. 106 TUB con il nr. 181.

logo di Dynamica retail

Cosa propone

Dynamica Retail si è specializzata nella cessione del quinto e nel prestito con delega di pagamento (quest’ultima indirizzata solo ai dipendenti statali). Ma attenzione, solo la cessione del quinto prevede una procedura interamente a distanza.

La cessione del quinto dello stipendio e pensione

Per la cessione del quinto vengono proposte addirittura due modalità, idonee entrambe a gestire l’intera procedura a distanza:

  • Vysta: tutto l’iter avviene a distanza e in modalità digitale;
  • Dynamica Express: la gestione a distanza si avvale anche dell’uso di documentazione cartacea.

E’ necessario sottolineare alcune limitazioni comuni ad entrambe le soluzioni:

  • per i dipendenti privati l’azienda deve avere almeno 16 dipendenti;
  • per i dipendenti l’età massima prevista è di 65 anni;
  • per i pensionati l’età massima è di 83 anni.

Dal sito ufficiale si evince invece la possibilità di richiesta da parte dei dipendenti di cooperative.

Non è presente un tool per la simulazione per cui le reali condizioni possono essere valutate solo via preventivo ufficiale. Di contro vengono proposti esempi generici per vari importi che evidenziano tassi più bassi per i dipendenti rispetto ai pensionati.

Da segnalare infine possibili convenzioni con svariate categorie lavorative (ad esempio medici, forze armate, insegnanti) ma anche in questo caso i vantaggi possono essere appurati solo tramite consulenza e relativo preventivo.

Vysta

Questa modalità sfrutta la firma elettronica, per cui l’intera procedura è al 100% digitale. La prima fase è simile a quella della Dynamica Express, in quanto per prima cosa bisogna contattare un consulente per ottenere un preventivo. Si può fare compilando il form sul sito per poi venire ricontattati oppure chiamando direttamente il numero verde generico.

Una volta richiesto il preventivo, in allegato si riceve anche la lista di documenti che andranno inviati via whatsapp oppure all’indirizzo e-mail fornito. L’avanzamento della pratica può essere costantemente monitorato. Quando si arriva alla fase di firma del contratto si hanno due ultimi passaggi:

  • videochiamata avviata dal consulente per la verifica di identità del richiedente la cessione;
  • ricevimento via sms di un codice alfanumerico che va inserito (come OTP) per la firma elettronica;

Si ha così la conclusione della pratica con liquidazione dell’importo del finanziamento direttamente sul conto corrente.

Dynamica Express

In questo caso le prime fasi sono identiche a quanto appena visto: richiesta di contatto, proposta di un preventivo da parte di un consulente (sempre a distanza), fino all’istruzione della pratica per la quale serve l’invio dei documenti richiesti via whatsapp o per e-mail.

A questo punto però la procedura diventa cartacea ma ciò non significa che bisogna uscire di casa. Infatti, a spese proprie, Dynamica Retail invia un corriere espresso che consegna la documentazione e il contratto cartaceo. Si ha quindi tutto il tempo necessario per leggerlo e procedere (se si vuole) alla firma. Una volta firmato si dà comunicazione alla società romana ed un nuovo corriere viene a ritirare il plico che sarà consegnato all’ufficio centrale per la valutazione. Una volta terminato l’iter, in caso di valutazione positiva l’importo è accreditato sul conto corrente.

In generale la cessione del quinto prevede la possibilità (indipendentemente dal canale utilizzato) di ottenere fino al 90% di anticipo sull’importo richiesto.

Delega di pagamento

Il meccanismo a distanza funziona per la parte legata al contatto con un consulente (sempre tramite compilazione del form sul sito e attesa di ricontatto oppure chiamando il numero verde), per ricevere informazioni e un preventivo. Non è necessario avere una cessione del quinto in corso con Dynamica Retail, fermo restando che senza avere una cessione del quinto non si può ottenere il prestito con delegazione di pagamento.

Approfondimento: Cessione del quinto con taeg basso

Contatti disponibili

Per avere contatti diretti telefonici, che si affiancano alla possibilità di compilare il form, come numeri troviamo le seguenti alternative:

  • numero fisso del centralino romano 06 9652051;
  • numero di fax 06 96520591
  • il numero Verde 800 011 444

Si può anche inviare una mail all’indirizzo [email protected] (a novembre 2021 dal sito ufficiale non risulta esserci un indirizzo PEC).

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Smallpay: cosa cambia dalle altre dilazioni di pagamento?

Smallpay: ecco come funziona la dilazione di pagamento a tasso zero

Le possibilità di pagamento dilazionato negli anni sono aumentate, con nuove formule e nuove proposte tra le quali si fa spazio SmallPay. Di cosa si tratta? Di un servizio proposto tramite una piattaforma digitale ed ideato con lo scopo di fornire agli esercenti tutta una serie di opzioni utili a sostenere le vendite, soprattutto grazie alla vendita a rate.

logo smallpay

Potrebbe sembrare un sistema complesso, ma tra gli imperativi che hanno caratterizzato la nascita e l’organizzazione di Smallpay c’è proprio quello della semplificazione e facilità di uso.

Indice

Come funziona Smallpay?

Al centro del servizio troviamo appunto la piattaforma omonima che fa da tramite tra gli esercenti che vogliono accedere ai vari servizi (dalla semplice rateizzazione al lancio di promozioni create ad hoc, fino alla pubblicazione di listini) e gli acquirenti.

Focalizzandoci sull’opzione a rate possiamo subito evidenziare come si goda di una certa flessibilità potendo innanzitutto definire il numero di rate che si vuole proporre ad ogni acquirente. Sono disponibili comunque anche abbonamenti caratterizzati da pacchetti con importo e tempistiche prefissati.

Questi aspetti rendono parzialmente differente Smallpay rispetto ad altri servizi concorrenti di dilazione dei pagamenti come ad esempio Klarna, Scalapay o Pagodil.

Alla pari dei due noti prodotti appena citati, siamo davanti ad una dilazione che prevede la suddivisione del prezzo di acquisto in un certo numero di rate (quota capitale) con la quota interessi pari a zero. Ciò significa che in base al numero di rate scelto (o proposto) il prezzo di acquisto verrà semplicemente suddiviso per il loro numero, senza aggiunta di interessi. Parliamo quindi di una dilazione a tasso zero.

Se si è un venditore, per potervi accedere (e quindi proporre anche questa possibilità tra i metodi di pagamento), è necessario procedere alla stipula di una convenzione con Smallpay, scegliendo tra molteplici servizi accessori o aggiuntivi.

Se si è un acquirente si dovrà scegliere un negozio che ha in attivo una convenzione con la società italiana e che quindi la propone come alternativa di pagamento (vedi anche Prestito online senza busta paga ). Parliamo quindi di un finanziamento immediato.

Costi e scadenze

L’acquirente non sostiene costi e, come già detto, non affronta nemmeno il surplus del rimborso degli interessi passivi. Il venditore invece acquista uno o più servizi da Smallpay facendosi carico del relativo costo (che dipende dal tipo e dal numero di opzioni scelte).

Il pagamento delle rate avviene con addebito diretto il 5 di ogni mese sulla carta di credito registrata (N.B. A partire da quello successivo al pagamento, sia che sia stato fatto il 6 o il 31 del mese precedente).

(Data: 21 ottobre 2021 – Fonte: sito ufficiale Smallpay)

Che cosa si deve fare?

Il venditore deve contattare Smallpay, scegliere i pacchetti di servizi da acquistare e seguire le istruzioni per proporli agli acquirenti. L’acquirente invece deve effettuare una registrazione per creare l’account personale e fare il collegamento della carta di credito. Parliamo quindi di una procedura ‘standard’ rispetto a prodotti più o meno simili.

Approfondimento: Finanziamento con carta di credito.

Come registrarsi

Per procedere con la fase di registrazione e creazione dell’account si deve:

  • seguire la procedura guidata su SmallPay: inserire il proprio nome e cognome, l’indirizzo e-mail e il numero di cellulare (necessario per le conferme)
  • scegliere Smallpay come metodo di pagamento, quindi inserire i dati richiesti di una carta di credito (è importante fare attenzione alla data di scadenza, poiché se la carta scade il sistema si blocca);
  • inserire codice CVV e il numero unico associato sulla carta di credito;
  • stampare il contratto di dilazione di pagamento.

N.B. Tramite account si è sempre informati sul numero di rate e importo che viene man mano rimborsato.

Pacchetti disponibili per venditori

Al momento, come specificato dal sito ufficiale Smallpay, ci sono varie opzioni tra cui scegliere (Data: 21 ottobre 2021) e cioè:

Vendita On Line

Per questa opzione ci sono tre ulteriori alternative:

  • U-comm (si tratta dell’accesso all’e-commerce, che diventa operativo entro 24 ore). La rateizzazione può essere presente oppure no;
  • Plug in e-Commerce: prevede l’integrazione del pagamento rateale con SmallPay nel sito, nella lista e nelle modalità di pagamento (le opzioni scelte possono essere cambiate in qualsiasi momento). Il tutto tramite il download del ‘plug in’ apposito (questo può essere scaricato su Marketplace come Woocommerce, Prestashop e Magento);
  • Link To Pay: si tratta di un sistema che genera un link che viene inviato all’acquirente via mail, quindi basta cliccarci sopra per procedere al pagamento.

Vendita al Desk

Anche in questo caso troviamo tre pacchetti tra cui scegliere:

  • SmallPay Base (per la vendita di abbonamenti, che hanno un listino ed una rateizzazione già preimpostati dal venditore);
  • SmallPay Open (senza listino prezzi fisso collegato alla rateizzazione, ma si deve scegliere il prodotto, poi si deve selezionare un numero di rate voluto entro il numero minimo e massimo disponibile);
  • SmallPay One Pro (come la versione Open ma in più si aggiunge la possibilità di definire le rate tramite la possibilità di poter inserire un importo di acconto ‘libero’).

Contatti utili

I servizi di assistenza sono raggiungibili tramite diversi canali. La società veneta è contattabile attraverso:

    • il form che va compilato sul sito. L’obiettivo è l’essere ricontattati da un consulente che ha una formazione specifica al tipo di necessità indicato nelle motivazioni;
    • telefono fisso: si deve chiamare lo 049 8932833 (oppure usare il fax: 049 8939089);
    • indirizzo e-mail: [email protected].

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APPpago Banca Sella: come funziona e quanto costa?

APPpago: cos’è e come funziona la dilazione di pagamento di Sella Personal Credit

Banca Sella ha da qualche tempo arricchito la propria offerta di finanziamenti con il servizio denominato APPpago, offerto per la precisione da Sella Personal Credit. Di cosa si tratta?

Di un servizio che permette di procedere alla dilazione dei pagamenti effettuati presso i negozi ed esercenti che hanno il proprio Pos appoggiato su un conto con Banca Sella ed hanno attivato il servizio.

logo apppago

Ribadiamo quindi che si tratta di una possibilità offerta a tutti i propri clienti ‘business’ da Banca Sella, ma per poterla usare bisogna prima richiederne l’attivazione.

Indice

Caratteristiche della dilazione

Partiamo dai costi per il cliente. Questa dilazione di pagamento, alla pari di altre situazioni simili come Pagodil e Scalapay, non applica per il cliente dei costi aggiuntivi o degli interessi (vedi anche Finanziamenti tasso zero).

Tuttavia si differenzia dalle altre per il fatto che il numero delle rate non è stabilito a monte e soprattutto non è standardizzato per tutti i clienti. Ricordiamo ad esempio che Scalapay prevede solo 3 rate, mentre Pagodil applica a tutti i clienti di un determinato negozio solo le alternative di durata concordate con Cofidis.

Con APPpago è invece il venditore a personalizzare il piano di ammortamento per ogni cliente al momento di perfezionare l’acquisto, ovviamente entro il numero di rate che la convenzione con Banca Sella prevede di poter offrire (in un range tra un minimo ed un massimo predefinito).

Altra peculiarità è data dalla possibilità di poter rateizzare solo una parte del prezzo, pagando subito un acconto che viene decurtato dal prezzo che sarà poi oggetto della rateizzazione stessa. In tal senso può rappresentare una valida alternativa al classico ‘credito al consumo‘.

Modalità per la richiesta

In realtà l’acquirente deve fare poco o nulla visto che la procedura deve essere attivata dall’esercente che userà il proprio Pos. Non è neppure necessario registrarsi al servizio o all’app, come avviene ad esempio con Klarna.

E’ però necessario avere con sé un documento d’identità, per il quale si ha ampia scelta tra carta di identità elettronica, carta di identità cartacea, passaporto oppure la patente (tutti i documenti non devono essere scaduti). Il documento esibito dall’acquirente dovrà essere fotografato dall’esercente tramite lo smartphone sul quale è stata scaricata l’apposita app per gestire APPpago.

L’acquirente come scelte da fare si limiterà a decidere la carta di pagamento elettronico con la quale effettuare il pagamento (carte di debito, carte di credito e Postamat). Il venditore, prima di passare la carta nel Pos, dovrà scegliere la funzione integrata di APPpago e poi andare nel sottomenù “Nuova Richiesta”. Solo a questo punto si inserisce la carta di pagamento nel Pos, invitando il cliente a digitare il Pin.

Si dovrà quindi attendere un breve lasso di tempo perché la procedura del Pos termini. Una volta finita la fase di verifica, l’esercente dovrà passare la tessera sanitaria del cliente, quindi stampare lo scontrino e darne una copia al cliente, confermando di aver ottemperato sia alla consegna della copia che all’informativa sulla cessione del credito, facendo OK sul terminale Pos. Per completare il tutto si torna sullo smartphone aprendo l’app di Axerve per:

  • caricare i documenti fotografati (documento di riconoscimento e tessera sanitaria);
  • indicare il numero di rate scelto;
  • fare l’upload delle foto e dello scontrino che è stato stampato con il Pos;
  • confermare il tutto.

Come ultime fasi troviamo l’inserimento del numero di telefono, dell’indirizzo e-mail e dei dati anagrafici del cliente. Questi riceverà un codice OTP che deve inserire per la firma digitale.

A questo punto si torna di nuovo al Pos per stampare il riepilogo della dilazione. Questa va firmata sia dall’acquirente che dal venditore. Infine si usa lo smartphone e sempre tramite l’app di Axerve si fotografa lo scontrino firmato, si carica e si invia.

Approfondimento: Finanziamento con carta di credito

Che funzione ha Sella Personal Credit?

Tramite APPpago il venditore cede il credito a Sella Personal Credit, quindi ottiene subito il prezzo che ha dilazionato. L’acquirente rimborserà il numero di rate pattuito all’istituto di credito del gruppo biellese, attraverso un addebito automatico sul conto (in caso di carta di debito) o su carta di credito. Non possiamo quindi parlare di un prestito personale senza conto corrente.

A chi rivolgersi?

Come già più volte evidenziato, l’acquirente deve scegliere un negozio convenzionato ma non ci sono liste sul sito ufficiale, per cui bisogna informarsi all’occorrenza. Invece gli esercenti che vogliono offrire anche questa come modalità di pagamento possono chiamare il numero verde preposto 800653365.

Per i già correntisti è possibile usare per la richiesta anche la Pec. La mail deve essere inviata a [email protected]. Nel corpo della mail certificata si devono inserire come dati:

  • la volontà di fare la convenzione con APPpago;
  • nome e cognome del/dei rappresentante/i della società;
  • numero di cellulare del/dei rappresentante/rappresentanti;
  • partita IVA;
  • IBAN;
  • PEC;
  • ragione sociale e c.f. dell’esercizio che ha il Pos;
  • il tipo di cessione: con firma congiunta o disgiunta.

Approfondisci

Soisy Spa: una valida alternativa ai prestiti tradizionali?

Soisy Spa: quali vantaggi per clienti, venditori e per chi vuole investire?

Pagamenti smart, investimenti per privati e rateizzazione di acquisti fatti su e-commerce: tutte queste possibilità confluiscono in Soisy, il ‘marketplace’ nato proprio per mettere in contatto queste differenti esigenze.

Proprio questa commistione di proposte la rende diversa rispetto ad altre S.p.A che offrono la possibilità di dilazionare i pagamenti come per esempio Scalapay, Klarna e Pagodil. Con Soisy, infatti, chi finanzia gli acquisti a rate, andando subito a saldare il prezzo dovuto al venditore al posto dell’acquirente, sono i privati che vogliono fare questo tipo di investimento diversificato.

logo soisy

Per quanto riguarda i vantaggi della dilazione, gli aspetti positivi sono simili a quelli degli altri prodotti appena citati. Nel particolare:

  • i venditori hanno la possibilità di aumentare le vendite grazie a pagamenti ‘diluiti nel tempo’;
  • gli acquirenti sfruttano la comodità di un pagamento a rate senza dover affrontare i limiti di determinate categorie merceologiche e i tempi di una normale istruttoria.

Indice

Cos’è Soisy Spa?

La società che gestisce la piattaforma è l’omonima Soisy Spa, una società di prestito tra privati che opera con regolare autorizzazione ed è quindi quindi sottoposta alla vigilanza della Banca d’Italia.

Quindi la società milanese non svolge solo la funzione di ‘contenitore’ ovvero ambiente virtuale che mette in relazione le tre realtà (venditore, acquirente, prestatore privato), ma svolge anche mansioni specifiche attive tra cui:

  • valutazione del merito creditizio degli acquirenti che stanno richiedendo il pagamento rateale su negozi (e-commerce) convenzionati;
  • gestione diretta dei flussi di denaro (investimento-prestito-pagamento-rimborso), senza demandare la gestione a terzi.

prsone che fanno acquisti online

Come investire ed acquistare a rate

Il punto in comune qualsiasi sia il tipo di ‘ruolo’ che si vuole avere nel marketplace (investitore, venditore o acquirente) è l’apertura di un conto presso Soisy. Questo servirà per:

  • versare denaro destinato agli investimenti;
  • ottenere i rimborsi da parte del venditore;
  • scegliere la rateizzazione degli acquisti su e-commerce e di conseguenza effettuare i rimborsi.

L’apertura del conto è sempre gratuita.

(Fonte: sito ufficiale Soisy – Data: 3 ottobre 2021)

Per chi vende

In particolare per il venditore al momento della convenzione viene richiesta l’apertura di questo conto che viene associato all’azienda. Sempre su tale account, una volta approvata la rateizzazione, si otterranno le somme delle vendite dilazionate, potendo fare il trasferimento al proprio conto bancario associato.

persone che investono online

Per chi investe

Se si desidera investire nel marketplace Soisy, bisogna aprire il conto associato e poi ricaricarlo (l’importo minimo è di 10 euro). La ricarica del conto presso Soisy è possibile con una delle seguenti modalità:

  • bonifico: all’IBAN IT79S0326801603052132685751 intestato a Soisy Spa. Bisogna inserire nella causale il proprio codice fiscale;
  • ricarica dall’area personale, selezionando il tasto Ricarica Conto Soisy, scegliendo l’importo e dando conferma. La piattaforma genera in modo automatico un addebito di pari importo su conto corrente bancario associato a quello di Soisy.

I tempi di ricarica nel caso di un bonifico sono di 1 o 2 giorni, mentre nel caso della ricarica su conto è di 5 o 7 giorni (come evidenziato dal sito ufficiale in alcuni casi si può arrivare anche a 10 giorni).

(Fonte: sito ufficiale Soisy – Data: 3 ottobre 2021)

Come fare per richiedere il pagamento a rate?

Ricordiamo che bisogna avere due requisiti obbligatori:

  1. avere un conto corrente associato al servizio
  2. rivolgersi ad uno dei negozi convenzionati.

Bisogna quindi scegliere i prodotti da acquistare e fare una richiesta di ‘preventivo’. Nel particolare il venditore potrà fornire un link di collegamento od offrire direttamente la possibilità di generare un preventivo/simulazione nel carrello (attraverso un semplice plugin).

Se si vuole procedere con la richiesta della rateizzazione si dovrà spuntare la voce corrispondente al pagamento rateale (presente tra le opzioni di pagamento) e seguire le istruzioni per l’inserimento dei dati (sono essenziali i dati anagrafici, il codice fiscale e l’importo da rateizzare). In questo modo si ha la determinazione della rata. Fatto questo si deve:

  1. confermare accettando la rata proposta;
  2. continuare con l’inserimento degli ulteriori dati richiesti;
  3. caricare i documenti necessari e cioè quelli di reddito, quelli personali e la foto del codice fiscale.

Si passa quindi ad una fase di attesa della risposta per conoscere se c’è stato o meno il via libera. Qui avviene la valutazione del merito creditizio che definisce anche il tasso attribuito (ai fini della convenienza per gli investitori).

Con esito positivo di tale valutazione si passa alla firma del contratto (con firma digitale) e si ha l’accesso al marketplace, dove avviene il confronto con i possibili finanziatori privati. Quando si trova il punto di incontro tra offerta e domanda si ottiene l’accredito della somma finanziata direttamente sul conto del venditore convenzionato e poi sul conto del finanziato parte l’addebito dei pagamenti delle rate.

Quanto costa?

Soisy applica dei costi diversificati a seconda del destinatario. Più esattamente:

  • per il finanziato: importo massimo commissione del 4,6% del prestito;
  • per l’esercente convenzionato: 0% se il ‘carrello’ riporta un saldo maggiore o
    uguale a 2000,00 euro; 2% se è maggiore o uguale a 250,00 euro ma minore di 2000,00 euro; 4% se è minore di 250,00 euro (nel caso di finanziamenti a tasso zero si applicano rispettivamente l’1%, il 3% e il 4,5%);
  • per l’investitore: applicazione di una commissione del 10% sui rendimenti realizzati.

Contatti utili

Come contatti i riferimenti sono i seguenti:

  • Carlo e team commerciale per convenzioni: la mail va inviata a [email protected];
  • Federica e team supporto: per assistenza per i pagamenti rateali, gli investimenti o gli ordini rateizzati la mail va inviata a [email protected].

È possibile anche usare la chat, che è attiva dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle ore 12:30 e dalle ore 14:30 alle ore 17:30 (festivi esclusi).

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Anticipo cessione del quinto: è davvero possibile?

Anticipo della cessione del quinto: conviene davvero?

L’anticipo della cessione del quinto è possibile e permette di ottenere una somma in ‘acconto’, in attesa che tutte le procedure del finanziamento siano ultimate con la conseguente erogazione dell’importo rimanente.

È quindi ovvio che l’anticipo verrà decurtato dalla somma totale, per cui non cambia l’importo che complessivamente si potrà ottenere.

Cambiano però i tempi di erogazione delle somme e quindi si anticipa, per una parte, la possibilità di utilizzo. Si tratta di una possibilità che è utile soprattutto se si ha una particolare emergenza e se si ha bisogno di una somma urgente.

coppia felice di medià età

Caratteristiche generali

La possibilità di richiedere ed ottenere l’anticipo per la cessione del quinto (stipendio o pensione) è prevista dalla tipologia stessa di finanziamento, anche se ci possono essere delle restrizioni sull’importo che si potrà ottenere (calcolato in percentuale).

L’anticipo della cessione del quinto non va confusa con l’anticipo del Tfr. Ricordiamo infatti che l’anticipo del Tfr si può fare solo se ricorrono alcune necessità specifiche (acquisto casa, spese mediche, funebri, ecc) e può essere richiesto se si ha un accantonamento maturato in 8 anni di lavoro sempre nella stessa azienda.

Invece per la cessione del quinto l’anticipo non richiede particolari requisiti. Come appena detto, i limiti sull’importo dipendono dalla società finanziatrice o banca, mentre i tempi dal datore di lavoro. Aspetti, entrambi, che tuttavia non ne inficiano la possibilità di ottenerlo o meno.

Gli step per ottenere un anticipo

La richiesta dell’anticipo va fatta prima che si arrivi alla delibera per l’erogazione dell’importo. I tempi generalmente indicati sono compresi entro i 15 giorni dal momento in cui viene consegnata tutta la documentazione per il completamento della pratica.

Questo perché per arrivare all’erogazione della somma i tempi vanno in media tra i 15 giorni e i 30 giorni successivi (che spesso possono anche andare oltre fino a 45 giorni o 60 giorni).

Attenzione: non stiamo parlando di un acconto, ma di un anticipo che tecnicamente è diverso e lo è anche dal punto di vista burocratico. Infatti l’anticipo sulla cessione del quinto richiede la stipula di un contratto di prefinanziamento, che poi viene estinto con la somma complessiva versata dalla quale si deve decurtare l’importo stesso dell’anticipo (proprio per questo alla fine di tutto il procedimento si ottiene sempre la stessa somma richiesta in origine).

C’è un ‘però’, che dovrebbe emergere proprio dal fatto che si firma un prefinanziamento: si tratta di un contratto ‘aggiuntivo’ che prevede l’applicazione di interessi e questi interessi si calcolano giornalmente, per cui prima si arriva all’erogazione della cessione e meno sarà il loro ‘peso’ sull’operazione nel suo complesso (da valutare con apposito preventivo).

Da un punto di vista della convenienza bisogna fare attenzione anche all’importo richiesto a titolo di anticipo, dato che in alcuni si può arrivare anche fino al 70% della somma totale (maggiore è l’anticipo maggiori saranno gli interessi passivi che nel frattempo potranno maturare).

banconote da 20, 50 e 100 euro

Convenienza e possibilità di successo

Il discorso della convenienza va misurato in base alle proprie reali necessità. Non si può dare un giudizio a priori considerando che:

  • si pagheranno degli interessi che tuttavia possono essere quantificati solo dopo aver visionato il contratto di prefinanziamento. Si tratta di una valutazione da fare sul momento (vedi anche Tassi cessione);
  • la convenienza ‘economica’ non va spesso di pari passo con quella personale legata all’urgenza e ai motivi che costringono a chiedere un prestito personale o una cessione del quinto dello stipendio. Se l’aspetto personale è molto importante e poco flessibile (non si può attendere o derogare) allora bisogna guardare proprio a quest’ultimo aspetto come prioritario in assoluto;
  • c’è molta differenza di criteri e di trattamento da parte delle varie finanziarie e banche, per cui bisogna fare le valutazioni a monte, preferibilmente in fase di richiesta di preventivo.

Per quanto riguarda gli aspetti legati alle possibilità di avere successo nella richiesta (e non una cessione rifiutata), i fattori da considerare sono ancora di più, perché coinvolgono anche il datore di lavoro.

Approfondimento: Sospensione cessione del quinto

La variabile del datore di lavoro

Abbiamo già accennato più volte a delle limitazioni sui tempi di erogazione nel caso dei dipendenti, soprattutto nell’ambito del settore privato. Questo perché, anche nel caso dell’anticipo, l’istituto di credito dovrà valutare l’affidabilità/solidità dell’azienda per la quale si lavora.

Il livello di solidità influenzerà non solo il buon fine della pratica ma può fare una grande differenza anche sulla percentuale che potrà essere accordata come anticipo. Anche questo aspetto può variare molto tra le varie banche o finanziarie ed è perciò bene discuterne con chi segue la pratica.

Minori problemi ci dovrebbero essere nel caso della richiesta di una cessione del quinto della pensione visto che in questo caso è l’Inps a doversi interfacciare con l’istituto di credito.

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Cessione del quinto BPER: perché sceglierla?

Richiedere una cessione del quinto BPER: vantaggi e svantaggi

Cerchi una cessione del quinto? BPER tra i suoi prestiti prevede anche questa alternativa sia per quanto riguarda lo stipendio che la pensione ( i lavoratori autonomi devono invece riferirsi ad altre tipologie di prestito). Per poter fare un preventivo (che è differente da una semplice simulazione) bisogna prendere appuntamento in una delle tante filiali, sempre più numerose a seguito di una lunga serie di acquisizioni di altri gruppi bancari.

In alternativa si può passare anche per:

Scegliendo una delle due ultime alternative si dovrà considerare anche il costo del compenso per l’attività di intermediazione (assente in caso di filiale). In tutti i casi comunque la cessione verrà erogata da BiBanca.

Indice

Caratteristiche e condizioni

La cessione del quinto BPER, presenta le caratteristiche tipiche di questa tipologia di prestito che, ricordiamo, è regolamentato a livello legislativo (anche per questo occupa un posto particolare nell’ambito dei ‘prestiti personali’). Ricapitolando, le peculiarità principali sono le seguenti:

  • durata fino a 120 mensilità, a partire da un minimo di 36 mesi;
  • tasso fisso per tutta la durata;
  • assicurazione obbligatoria (caso morte per dipendenti e pensionati, e caso rischio perdita lavoro per i soli dipendenti);
  • rata costante per tutta la durata;
  • nessuna necessità di presentare un garante;
  • esclusione delle pensioni con carattere sociale e assistenziale (come quelle di invalidità, accompagnamento, ecc).

logo di banca Bper

Per quanto riguarda gli importi massimi che si possono ottenere invece abbiamo:

  • 75 mila euro per pensionati e dipendenti statali;
  • 55 mila euro per i dipendenti privati.

Per tutte e tre le categorie l’importo minimo è fissato a 3.600 euro. Ovviamente la possibilità di raggiungere gli importi massimi suddetti dipende da vari fattori tra cui in primis:

  • durata massima che può essere ottenuta considerata la propria età anagrafica;
  • importo della pensione (al netto della quota cedibile) e dello stipendio netto (la rata massima deve rientrare nel 20% dello stipendio o pensione);
  • l’ammontare del Tfr accumulato per i dipendenti privati (vedi anche Prestiti INPS per dipendenti privati ).

(Fonte: sito ufficiale Bper – Data: 27 dicembre 2022)

Costi accessori

Per quanto riguarda le condizioni economiche accessorie agli interessi applicati bisogna considerare soprattutto le seguenti voci:

  • eventuali costi di intermediazione che sono calcolati con commissione del 2% sulla somma richiesta;
  • costi di istruttoria che si calcolano con commissione del 3% sulla somma richiesta;
  • premio assicurativo (costo del 26% su rischio vita caso morte e 15% per il rischio perdita di impiego).

Come si può notare non ci sono costi per le comunicazioni. I costi accessori saranno dovuti solo in caso di concessione della cessione del quinto e nel momento in cui si ottiene la somma richiesta.

Richiesta preventivo e finanziamento

Sul sito è presente un form di richiesta di informazioni che non permette però di fare una simulazione. BPER è quindi allineata con la maggioranza delle banche, che prediligono il canale tradizionale in filiale per ottenere un vero e proprio preventivo. Una volta preso l’appuntamento bisogna presentarsi muniti dei documenti necessari. E’ quindi da escludere, almeno per il momento, la possibilità di ottenere con BPER una cessione del quinto online o semplicemente una cessione del quinto a distanza.

Documenti necessari e requisiti

disegno di documento e punto interrogativo

Proprio in base alla normativa vigente, anche nel caso della cessione del quinto con BPER bisogna avere dei requisiti specifici per procedere alla richiesta. Proprio per questo si devono presentare come documenti obbligatori :

  1. documento d’identità valido (con una scadenza preferibilmente non inferiore a 6 mesi);
  2. codice fiscale (con tesserino del c.f. oppure la tessera sanitaria) in originale;
  3. ultima busta paga (cessione del quinto dello stipendio) o l’ultimo cedolino della pensione (cessione del quinto della pensione);
  4. codice IBAN del conto corrente per l’accredito della somma accordata;
  5. ultimo CUD in caso di un dipendente oppure ultimo modello OBIS/M per un pensionato (indispensabile per determinare la quota cedibile);
  6. certificato di stipendio o attestato di servizio per i lavoratori dipendenti;
  7. per gli extracomunitari permesso di soggiorno a tempo indeterminato.

(N.B. Eventuale ulteriore documentazione può essere richiesta qualora occorresse)

(Fonte: sito ufficiale Bper – Data: 27 dicembre 2022)

Tornando ai requisiti che bisogna avere, oltre ad essere dipendenti o pensionati, si deve ottemperare ai seguenti aspetti:

uomo anziano con cuffie e zaino

Requisiti necessari dipendenti:

  • residenza in Italia;
  • maggiore età;
  • essere titolari di un contratto a tempo indeterminato con anzianità di almeno sei mesi.

Requisiti necessari pensionati:

  • residenza in Italia;
  • avere una pensione non inferiore a 600 euro mensili;
  • età massima al momento della richiesta del prestito di 79 anni.

Concludendo

La cessione del quinto BPER non può presentare troppe differenze rispetto all’offerta media di altre banche e finanziarie (è quindi richiedibile anche da chi ha avuto segnalazioni Crif). Si può sicuramente valutarne la validità, ma per farlo bisogna passare per la richiesta di un preventivo fatto su misura, per cui è necessario comunque rivolgersi ad una filiale BPER.

È sempre consigliato non limitarsi ad un solo preventivo, ma con un po’ di pazienza farsi fare preventivi anche da altre banche e finanziarie e poi scegliere la soluzione più in linea con le proprie necessità, per quanto riguarda soprattutto la componente economica.

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Prestiti Cofidis: personali, finalizzati e cessione del quinto

Prestiti Cofidis: le alternative a Pagodil anche senza busta paga

Il nome Cofidis viene associato in modo quasi diretto al credito al consumo, dove ha da molti anni ricoperto un ruolo centrale, come testimoniano le numerose recensioni che si trovano nel web. Oggi quando parliamo di ‘prestiti Cofidis’ ci riferiamo invece ad un’offerta completa che si è arricchita negli anni anche con varie altre tipologie di prestito personale tra cui il prestito revolving e la cessione del quinto, oltre a sistemi di agevolazione dei pagamenti (lo storico Centax e PagoDil).

Un po’ di storia

Cofidis è una società finanziaria che vanta quasi 40 anni di storia, essendo nata nel 1982. Tuttavia nel 2010 il Gruppo Cofidis è stato acquisito (per la quota di maggioranza) dalla banca Crédit Mutuel Alliance Fédérale. Questo passaggio ha portato alla nascita della Cofidis Participations che comprende anche Monabanq e Créatis.

logo cofidis
Qual’è l’offerta?

Cofidis prevede sia la possibilità di richiedere i suoi prestiti online che in modo tradizionale. Per alcuni prodotti l’accesso diretto online è molto limitato (un esempio lo troviamo con PagoDil, che prevede solo qualche esperienza digitale, e con la cessione del quinto).

Ricapitolando, a fine luglio 2021, vediamo che le alternative complessivamente proposte sul proprio sito comprendono:

Indice

Analizziamo ora nel particolare le caratteristiche peculiari delle varie alternative dell’offerta della finanziaria francese
(Fonte: sito ufficiale Cofidis – Data: 25 luglio 2021):

Il Prestito Personale

Si tratta di un finanziamento classico come durata (fino a max 84 rate) e come importo (max 30 mila euro). Per la richiesta si deve passare online (procedura via web al 100 per cento) sfruttando la firma digitale. Il tutto prevede un iter breve che sul sito ufficiale viene stimato in circa 3 minuti di tempo. Alla richiesta segue la pre valutazione pressoché immediata anche se poi si deve aspettare la delibera. Tuttavia non si dovrà attendere troppo a lungo in quanto la durata della procedura è di circa 24 ore.

La Cessione del quinto

È disponibile sia nella versione di cessione del quinto dello stipendio (per dipendenti pubblici e privati) che in quella della pensione (Cofidis è convenzionata con l’Inps). Come durata andiamo da un minimo di 24 rate fino a un massimo di 120, mentre come somma l’importo massimo che si può richiedere è fissato a 75 mila euro. Per conoscere il tasso bisogna farsi fare un preventivo (non parliamo quindi di una cessione del quinto a distanza).

In generale vale il principio in base al quale i tassi più bassi sono quelli dei dipendenti pubblici, seguono quelli per i pensionati, e infine quelli dei privati. Questo prestito per la richiesta necessita il passaggio in agenzia o l’incontro con un mediatore autorizzato. Online si può solo chiedere di essere contattati compilando l’apposito form. Tale richiesta non è comunque impegnativa e si può usare anche per ottenere informazioni dettagliate da parte di un consulente dedicato.

CreditLine

Si tratta di una linea di credito che sfrutta la modalità del prestito ricaricabile: ottenuta la linea di credito si potrà decidere come e quando spenderla, iniziando solo dall’utilizzo dell’importo il rimborso delle rate (composte di una quota capitale e una quota interessi). L’importo che si può ottenere è tra i 100 euro e i 1500 euro da restituire fino a un massimo di 24 mensilità.

Da qualche tempo il nome di CreditLine è associato soprattutto a Amazon. Con questo finanziamento è infatti possibile rateizzare i propri acquisti sul colosso dell’e-commerce . Logicamente possono esserci eccezioni legate ad alcune categorie merceologiche (queste sono segnalati sul sito stesso dell’ecommerce) ma tendenzialmente è possibile utilizzare Creditline per pagare i propri acquisti di importo compreso tra 100 e 1500 euro.

Comunque per prima cosa bisogna richiedere che la linea di credito venga attivata inserendo i dati richiesti ( estremi del documento personale valido, Iban dove avviene l’addebito delle rate e la tessera sanitaria per il codice fiscale). Si tratta di un ‘prestito’ che si richiede online con procedura digitale al 100 per cento (parliamo di un prestito potenzialmente anche senza busta paga).

Power Credit

Power Credit rientra sempre nella categoria dei prestiti ricaricabili, per cui valgono sempre le seguenti regole:

  • la rata si rimborsa solo quando le somme vengono in tutto o in parte utilizzate;
  • a mano a mano che si rimborsano le rate, per la quota capitale, si ripristina la linea di credito.

La linea di credito che si può ottenere è fissata a 2 mila euro, con un numero di rate massimo che dipende dall’importo da rimborsare, e dal fatto che la rata di rimborso è fissa e pari a 60 rate (anche se si aumenta l’importo da rimborsare con la richiesta di altri importi). Anche in questo caso la richiesta viene fatta on line, e la stima della procedura come tempistica è sempre dei circa 3 minuti (inserimento di dati personali e del documento, firma digitale e dell’iban).

logo Pagodil

PagoDil

È una dilazione di pagamento, che permette di comprare dei prodotti e servizi a rate senza l’applicazione di interessi.

Tuttavia per poterlo usare come modalità di pagamento bisogna rivolgersi a venditori che devono aver stipulato un’apposita convenzione con Cofidis, dalla quale dipenderanno:

  • durata della rateizzazione (numero delle rate);
  • importo minimo e massimo che si può dilazionare.

In generale le rateizzazioni sono proposte a 3, 6 o 10 rate, ma si possono incontrare comunque anche durate differenti. La procedura di richiesta è guidata dal venditore (se ne occupa lui stesso) e prevede come documenti necessari solo la tessera sanitaria e un documento di identità, un numero di telefono e/o un indirizzo e-mail (il numero di telefono e l’indirizzo e-mail servono per la fase di riconoscimento e di conferma).

Approfondimento: Prestiti su misura

Con Pagodil non servono invece documenti reddituali, poiché Cofidis decide basandosi sul conto corrente del richiedente dato che bisogna inserire nel Pos il bancomat (o il numero di un assegno che non deve essere compilato). Sul conto corrente del mezzo di pagamento verranno poi addebitate le rate qualora la procedura si concludesse con successo.

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