Prestiti personali Intesa SanPaolo: non solo PerTe e XME

Prestito perTe Intesa Sanpaolo: guida alla scelta

Nel vasto mondo dei prestiti personali offerti da banche o istituti finanziari, quelli di Intesa San Paolo si distinguono perché sono molto differenziati e pensati per qualsiasi esigenza dei richiedenti: impegni familiari improvvisi, prestiti pensati per i giovani, mancanza di un lavoro fisso, pensionamento (o per i pensionati), etc. Bene, per ognuna di queste tipologie Intesa SanPaolo ha pensato ad uno o più prodotti. Vediamo insieme le varie alternative.

Linee di prestiti PerTe e XME, specifiche per ogni esigenza

Due sono le grandi linee dei prestiti personali Intesa SanPaolo e cioè PerTe e XME, che mirano a soddisfare le esigenze più specifiche di qualsiasi cliente, con numerose alternative tra cui Prestito Facile, l’ ex Facile Superflash (ora PerTe Giovani), Prestito in Tasca, XMe Prestito Pensionati Inps e XME cessione del quinto Dipendenti ed altri ancora. Entriamo nel particolare proprio di queste alternative.

PerTe Prestito Facile

Prestito A chi è rivolto? Età Importi Durata
PerTe Prestito Facile Lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati da 18 a 80 anni* da 2.000 a 75.000 euro da 2 a 10 anni

Si rivolge a tutti i lavoratori dipendenti (anche a tempo determinato), autonomi (quindi titolari di reddito senza busta paga) o pensionati, dai 18 agli 80 anni in possesso di un conto corrente, anche non Intesa SanPaolo, che devono affrontare delle spese impreviste (vedi anche Piccoli prestiti), purché non di immobili o di beni per la professione.

Va da 2.000 a 75.000 euro e può essere restituito, con rate mensili addebitate sul conto corrente, da 2 a 10 anni, con tasso fisso per cifre fino a 50.000 euro, fisso o variabile per importi superiori. Interessanti le due opzioni Posticipo Rata e Cambio Rata, attivabili dopo il pagamento delle prime 12 rate.

(Fonte: sito ufficiale Intesa Sanpaolo – Data: 20 agosto 2021)

logo intesa sanpaolo
Prestito Per Te Giovani

Prestito A chi è rivolto? Età Importi Durata
PerTe Giovani Giovani residenti in Italia da almeno un biennio, che hanno lavorato almeno 18 negli ultimi 24 mesi da 18 a 35 anni da 2.000 a 30.000 euro da 2 a 10 anni

E’ forse la soluzione di prestito personale più conosciuta di Intesa SanPaolo, poiché si rivolge a giovani dai 18 ai 35 anni anche senza un lavoro fisso (ma che hanno lavorato almeno 18 mesi nell’ultimo biennio) , residenti in Italia da almeno due anni, ed è stata una delle prime nel panorama finanziario italiano.

Le condizioni sono simili a quelle di Prestito Facile, con la differenza che si arriva ad un massimo di importo elargito di 30.000 euro ed il tasso di interesse è sempre fisso (vedi anche Prestiti veloci).

(Fonte: sito ufficiale Intesa Sanpaolo – Data: 20 agosto 2021)

PerTe Prestito in Tasca

Prestito Come si sottoscrive? Importi Durata
PerTe Prestito in Tasca Online, da smartphone o presso le filiali da 1.000 a 5.000 euro fino a 4 anni

Chi invece ha bisogno solo di piccole cifre per piccole spese può richiedere (la linea di credito) Prestito in Tasca, sottoscrivibile anche online o via smartphone per chi è titolare di conto e-banking, oppure in filiale: eroga da 1.000 a 5.000 euro subito disponibili e rimborsabili in 12, 18, 24, 36 o 48 rate. Al termine del piano di rimborso, l’importo può ritornare disponibile.

(Fonte: sito ufficiale Intesa Sanpaolo – Data: 20 agosto 2021)

ragazza che lavora
Pensionati Inps e dipendenti

Banca Intesa SanPaolo ha pensato anche a prestiti più specifici, come le cessione del quinto che prende il nome di XMe Prestito Pensionati Inps e Dipendenti. Nel particolare tutti i pensionati fino ad 83 anni ( ed al termine del prestito con un’età non superiore ad 85 anni), anche non correntisti Intesa SanPaolo, possono richiedere somme rimborsabili mensilmente fino ad un massimo di 1/5 dell’importo netto della pensione, da 24 a 120 mesi. Qui è inclusa anche una copertura assicurativa in caso di decesso del richiedente.

Prestito A chi è rivolto? Età Durata
XMEPrestito Pensionati INPS Pensionati Inps Richiedibile fino a 83 anni da 24 a 120 mesi

La cessione dello stipendio è invece dedicata ai dipendenti pubblici, parasubordinati o privati con un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Gli importi richiesti sono restituibili con rate di importo fisso in un orizzonte temporale che va da un minimo di 2 anni ad un massimo di 10. La copertura assicurativa obbligatoria è a carico di Intesa Sanpaolo.

Prestito A chi è rivolto? Durata
XME Prestito Dipendenti Dipendenti pubblici, statali e privati da 2 a 10 anni

(Fonte: sito ufficiale Intesa Sanpaolo – Data: 20 agosto 2021)

Per importi maggiori: Exclusive (ex Maxi)

Prestito A chi è rivolto? Età Importi Durata
Prestito Exclusive Dipendenti, autonomi e pensionati da 18 a 80 anni fino a 100.000 euro da 2 a 10 anni

Ci sono poi alcune persone che necessitano di somme molto alte, per spese personali di diverso tipo. Per costoro Banca Intesa SanPaolo mette a disposizione Prestito Exclusive. Per quest’ultimo le condizioni sono identiche a quelle di Prestito Facile ad eccezione dei seguenti elementi:

  • finanziamenti fino a 300.000 euro;
  • durata del rimborso previsto dai 2 ai 15 anni.

(Fonte: sito ufficiale Intesa Sanpaolo – Data: 20 agosto 2021)

I Prestiti ‘dedicati’

Come già accennato all’inizio alcuni prestiti di Intesa Sanpaolo sono dedicati in modo mirato a specifiche situazioni o categorie. Tra le numerose alternative presenti al 20 agosto 2021 ricordiamo (Fonte: sito ufficiale Intesa Sanpaolo):

  • le soluzioni per lo studio e la formazione: XME Studio Station (per sostenere gli studi senza gravare troppo sul budget familiare) e X Merito (per aiutare chi ha la stoffa per proseguire con studi più avanzati);
  • Mamma Work: per sostenere le mamme che riprendono l’attività lavorativa con i bimbi piccoli, per sostenere le spese di quanti li accudiscono;
  • X Cura (per sostenere le spese di che ha bisogno di assistenza sanitaria) e X Esempio (per finanziare a condizioni agevolate chi ha svolto il servizio civile);
  • Prestito Moto ConMe e Viaggia ConMe per finanziare le spese dell’assicurazione moto o viaggi;
  • X Crescere: destinato ad agevolare il futuro dei propri figli fin da piccoli.

Per tutte le info e i dettagli si può visitare il sito www.intesasanpaolo.com.

Prodotti e servizi Intesa Sanpaolo

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Finanziamenti Start up: le novità 2023

Finanziamenti agevolati per start-up innovative: quali alternative nel 2023?

Per start up innovativa, così come indicato dal Ministero delle Imprese, si intende un’impresa giovane, ad alto contenuto tecnologico e con forti potenzialità di crescita.

Rientrano nella categorie di start up innovative le società:

  • costituite da non più di 5 anni;
  • con sede produttiva o filiale in Italia;
  • con un fatturato annuo inferiore ai 5 milioni di euro;
  • che non distribuiscono utili e non lo hanno mai fatto;
  • che producono e commercializzano un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico.

Inoltre devono possedere almeno uno dei seguenti 3 requisiti soggettivi:

  • investire in Ricerca & Sviluppo;
  • impiegare personale altamente qualificato (almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale);
  • disporre di almeno un brevetto o essere titolare di un software registrato.

Poiché tali tipologie di società sono considerate strategiche per la crescita dell’economia italiana e per la riduzione della disoccupazione, ogni anno il governo prevede una serie di agevolazioni in loro favore, per accedere alle quali le start up devono risultare iscritte per via telematica alla sezione speciale del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio della propria provincia.

Le alternative 2023

Smart&Start Italia

L’incentivo Smart&Start Italia rappresenta un’ottima opportunità per sostenere la creazione e lo sviluppo delle startup innovative. Si tratta di un finanziamento agevolato a tasso zero (gestito da Invitalia in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico) che finanzia progetti da 100.000 euro in su, fino ad un massimo di 1,5 milioni di euro. La copertura finanziaria, senza richiesta di garanzie, può arrivare fino all’80% delle spese ammissibili o fino al 90% nel caso di startup interamente composte da donne e/o giovani sotto i 35 anni, o se uno dei soci possiede un titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente), lavora all’estero ma desidera rientrare in Italia.

Particolare attenzione è rivolta alle startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, che possono beneficiare di un contributo a fondo perduto pari al 30% del prestito, consentendo loro di restituire solo il 70% dell’importo ricevuto. La restituzione del finanziamento avviene in un periodo di 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota di finanziamento ricevuto.

Per accedere al finanziamento le startup innovative devono presentare domanda esclusivamente online attraverso la piattaforma di Invitalia. Oltre al finanziamento, le startup innovative costituite da meno di 12 mesi possono beneficiare anche di un tutoraggio tecnico-gestionale.

Fondo di Garanzia per le PMI

Il Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese ha lo scopo di supportare le PMI (start up innovative comprese) che incontrano difficoltà nell’accesso al credito bancario a causa di garanzie insufficienti. Questo strumento offre, infatti, la garanzia gratuita e diretta dello Stato Italiano facilitando la concessione dei finanziamenti necessari. È fondamentale notare che sulla parte garantita dal Fondo non possono essere richieste garanzie reali, assicurative o bancarie.

N.B. Il Fondo non interviene su tassi di interesse e condizioni di rimborso, aspetti lasciati in toto alla contrattazione tra le parti.

La garanzia offerta dal Fondo va richiesta in concomitanza con la presentazione della domanda di finanziamento presso una qualsiasi banca ( Unicredit, Deutsche Bank, BPER..). In alternativa, è possibile rivolgersi a un Confidi convenzionato che fornirà una garanzia iniziale per poi procedere alla richiesta della controgaranzia al Fondo.
Ad esempio, l’intervento del Fondo di Garanzia per le PMI può essere richiesto dalle start up innovative che presentano domanda per NeoImpresa di Intesa Sanpaolo, un finanziamento destinato sia alle neonate imprese che alle imprese giovani (età inferiore a 24 mesi). Nel caso di start up innovative, il finanziamento arriva a coprire fino all’80% del piano di investimento beneficiando anche di spese di istruttoria ridotte. Può essere a scelta tra tasso fisso o variabile e prevede un piano di rimborso massimo di 10 anni, comprensivo dell’eventuale periodo di preammortamento (max. 24 mesi).

CresciSI

Sempre Invitalia, attraverso la sua società Mediocredito Centrale S.p.A, eroga anche CresciSI, finanziamento a medio/lungo termine dedicato alle Startup innovative che ne fanno richiesta online sull’apposito portale https://easypmi.mcc.it/easypmi/
Il finanziamento va da un minimo di 30.000€ ad un massimo di 500.000€. E’ a tasso variabile, con una durata tra 18 e 72 mesi (compreso l’eventuale periodo di preammortamento) e prevede rate mensili o trimestrali.

Come condizione alla stipula, la start up deve disporre di mezzi propri pari almeno al 20% del piano finanziario o dell’importo del finanziamento. Inoltre, per concedere il finanziamento Banca Mediocredito Centrale deve ottenere anche l’attivazione del Fondo di Garanzia PMI sul finanziamento in questione.

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Opinioni prestiti online Ing Direct: vantaggi e svantaggi

Prestito Ing Direct: requisiti, tempi di erogazione e agevolazioni correntisti Arancio

Se devi far fronte ad una spesa imprevista o desideri finalmente realizzare quel progetto che ti sta particolarmente a cuore, potresti aver bisogno di un prestito personale. Tra le numerose proposte in circolazione voglio oggi parlarti del Prestito Arancio di ING Italia.

Indice articolo

Chi è ING Italia

ING Italia è la banca online che appartiene alla ING Group, gruppo olandese ampiamente diffuso a livello mondiale. E’ approdato in Italia nel 2001 proponendo inizialmente un conto corrente online, il conto corrente Arancio. Si tratta di una banca che opera interamente on line, ma che col tempo ha aperto anche filiali fisiche sul territorio italiano, punti vendita finanziari e stand mobili nei principali centri commerciali.

Caratteristiche del Prestito Arancio

Importo da 3.000€ a 50.000€
Numero rate 12/84 mesi
Apertura pratica 0€
Commissione istruttoria 0,75% dell’importo erogato (min.35€ max. 200€)
Imposta di bollo annuale 0€
Imposta fine rapporto 0€
Imposta sostitutiva da 0€ allo 0,25% dell’importo erogato
Rimborso anticipato 0€

Data rilevazione: 28/05/2019 – Fonte: sito ufficiale Ing Direct

Prestito Arancio è la proposta di prestito personale non finalizzato offerta dalla ING Bank. E’ a disposizione sia dei nuovi clienti che dei correntisti ING Direct e puoi richiederlo online sul sito della banca, telefonicamente al numero 02.9996.7020 o nei punti vendita.

L’importo erogabile parte da 3.000€ fino ad arrivare a 50.000€, da restituire in un lasso di tempo a tua scelta che va dai 12 agli 84 mesi.
Le spese accessorie alla richiesta e all’erogazione del prestito sono ridotte, infatti c’è poca differenza tra il TAN e il TAEG del finanziamento. Tra le voci da considerare ti ricordo:

  • apertura della pratica gratuita;
  • la commissione d’istruttoria è pari allo 0,75% dell’importo erogato, con un minimo di 35€ ed un massimo di 200€;
  • nessuna imposta di bollo annuale o di fine rapporto;
  • imposta sostitutiva: se il finanziamento ha una durata fino a 18 mesi tali imposta è gratuita se al momento della richiesta hai addebitato le rate sul tuo Conto corrente Arancio, altrimenti è pari a 16€. Se la durata del finanziamento va oltre i 18 mesi, tale imposta è sempre dovuta ed è pari allo 0,25% dell’importo erogato. In ogni caso l’imposta sostitutiva sarà versata in un’unica soluzione con la prima rata del finanziamento.
  • nel caso in cui volessi rimborsare anticipatamente il prestito non sono previste commissioni aggiuntive.

Trattandosi di una banca on line, attualmente e fino al 31/05/2019 ci sono agevolazioni su TAN e TAEG applicati per i clienti ING che lo richiedono utilizzando il web o il telefono, e ulteriori vantaggi per chi accredita le rate su un conto corrente Arancio.
Da tenere presente che nel caso di mancato pagamento sarà applicato al tasso del finanziamento un tasso di mora aggiuntivo del 5%.

Tale prestito ti permette di usufruire di due opzioni interessanti, che potrebbero aiutarti in un eventuale periodo di difficoltà economica:

  • Salta Rata: previa comunicazione alla banca con 15 giorni di anticipo, per tre volte durante il finanziamento potrai avvalerti della possibilità di saltare il pagamento di una rata posticipandola;
  • Riduci Rata: sempre previa comunicazione alla banca, potrai richiedere due volte nell’arco del finanziamento una riduzione dell’ammontare della rata per non più di 12 mesi consecutivi e senza poter però prolungare il finanziamento oltre il limite massimo di 84 mesi.

In fase di richiesta potrai inoltre aggiungere a tua discrezione una copertura assicurativa AXA che proteggerà la tua capacità di rimborso delle rate nel caso di sinistri e malattia. Il costo dell’assicurazione sarà accorpato alla rata mensile del finanziamento e ciò che sarà coperto dalla polizza varia in base al fatto che tu sia lavoratore dipendente, autonomo o pensionato.

Sul canale Youtube ufficiale di Ing Italia 6 mesi fa è stato caricato un video esplicativo su una versione Business del prestito Arancio, con caratteristiche leggermente diverse per modalità di richiesta, importo erogabile e tempistiche di rimborso.

Sul sito ufficiale della banca olandese però in data 28/05/2019 non sono presenti approfondimenti.

Come richiedere il Prestito Arancio

Puoi richiedere il Prestito Arancio sia presso le filiali o i punti vendita ING che naturalmente via internet. Sul sito troverai anche un calcolatore che ti aiuterà a simulare una richiesta di prestito verificando anticipatamente l’ammontare della rata a seconda dell’importo e dei mesi inseriti. Potrai anche valutare di quanto aumenta la rata se volessi aggiungere il servizio accessorio della polizza assicurativa.

Se i dati ottenuti soddisferanno le tue esigenze potrai immediatamente inoltrare la richiesta aggiungendo i tuoi dati personali, codice fiscale, documento d’identità e IBAN su cui accreditare le rate.

Attualmente, in data 28/05/2019, però devo segnalare che il sito della banca non sta accettando attività relative all’acquisizione di nuovi clienti, ed infatti provando io stessa a richiedere un prestito, una volta indicato nuovo cliente, non mi è stato possibile proseguire.

Sul sito ufficiale è evidenziato che una prima risposta, affermativa o negativa che sia, circa la tua richiesta ti sarà inoltrata entro 5 minuti e che, se sul tuo conto corrente Arancio hai accreditato il tuo stipendio di almeno 750€ al mese, anche l’effettiva erogazione sarà velocissima. Sul foglio informativo invece si parla di tempi di erogazione del finanziamento di 30 giorni lavorativi a partire dall’accettazione della richiesta. Per verificare a che punto è la pratica relativa al tuo prestito, oltre che online, puoi farlo telefonando al numero 02.9996.7698 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 18.

Conclusioni

Se stai cercando un prestito personale, Prestito Arancio offre la possibilità di richiedere anche una cifra consistente a tassi competitivi e con spese accessorie contenute. E’ un finanziamento che presenta dei vantaggi relativi alla semplicità delle modalità di richiesta e alla velocità di erogazione, con la possibilità di tutelarsi con l’aggiunta di una copertura assicurativa.Tra gli svantaggi c’è da considerare il fatto che attualmente può essere richiesto solo da chi è già cliente ING perchè sono momentaneamente (fino a data da definirsi) interrotte le acquisizioni di nuovi clienti.

Approfondimenti:

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Microcredito: fondi di garanzia per le imprese

Finanziamenti agevolati per imprese: come accedere al microcredito

Con il prolungarsi del periodo di crisi economica e finanziaria, l’accesso al credito per le imprese e i professionisti è divenuto sempre più difficile.

A chi è rivolto? Durata Importo Sito di riferimento
Imprese e Professionisti con partita iva 7 anni 25.000 euro* Fondo di Garanzia – Sezione Microcredito

* In caso di erogazione frazionata il finanziamento può arrivare a 35.000 euro.

In particolar modo, quando si tratta d’imprese nascenti e il cui sviluppo è determinato da una capacità economica in divenire, l’accesso al credito diviene un elemento imprescindibile per il proseguimento delle attività imprenditoriali ma, laddove non si sia in possesso di garanzie da proporre agli istituti bancari in cambio dei finanziamenti richiesti (vedi anche Prestiti online immediati), ecco che decade qualsiasi possibilità di avviamento e sviluppo d’impresa: è la ragione primaria per cui molte piccole e medie imprese nazionali, hanno chiuso i battenti sul nascere.

Dopo un’attenta analisi avviata dal Ministero dello Sviluppo Economico (mise), relativamente il tema delle garanzie per il microcredito dedicato alle PMI, fra il 2014 e il 2015 si è pensato di integrare alla Legge di riferimento, la 662/96 che regola all’art. 2 comma 100 lettera a, l’accesso ai fondi di garanzia pubblici per le imprese, alcune semplificazioni, che troviamo all’interno del Testo Unico Bancario (TUB) e del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze n.176 del 17/10/2014, oltre a un’ulteriore revisione realizzata nel Marzo 2015.

In questo modo, si vuole semplificare l’iter di domanda per accedere ai fondi destinati non tanto al finanziamento alle imprese, quanto al porsi di una garanzia – per le banche erogatrici dei finanziamenti – costituita da un fondo pubblico, generato per una parte da finanziamenti che provengono dal Ministero per lo Sviluppo Economico – per l’anno in corso si tratta di 30 mln di euro – e per la restante parte, da fondi versati in forma volontaria da cittadini, Enti, associazioni e società.

Le imprese che non posseggono alcun tipo di garanzia proponibile per accedere ai finanziamenti bancari (vedi anche Fido bancario), usufruiscono quindi di questo fondo, che si fa garante per le somme che vengono erogate dagli istituti bancari.

Ma quali sono i requisiti per essere ammessi al fondo di garanzia per il microcredito, confermati anche per il 2015? Vediamoli insieme.

Le imprese che presentato istanza, devono essere costituite da non più di 5 anni. Lo stesso vale per i liberi professionisti, la cui partita i.v.a. al momento della richiesta di usufruire del fondo di garanzia, non deve essere stata aperta da più di cinque anni.

Altro criterio è il numero di dipendenti: sia nel caso delle imprese come in quello dei professionisti, essi non devono superare le 5 unità. Numero che sale a 10, solo nel caso in cui i richiedenti siano società di persona, cooperative o s.r.l. semplificate.

Requisiti Patrimoniali

Per ciò che riguarda la situazione patrimoniale, i criteri sono i seguenti:

  • Attivo patrimoniale non superiore 300.000 euro
  • Ricavi lordi fino a 200.000 euro
  • Livello di indebitamento fino a 100.000 euro

In ultimo, solo per ciò che riguarda i professionisti, essi devono essere iscritti ai vari ordini professionali nazionali o, in mancanza di iscrizione all’ordine, è necessaria l’adesione alle associazioni professionali iscritte nello specifico elenco del Ministero per lo Sviluppo Economico.

Durata ed importi

Per ciò che riguarda la durata della garanzia, il limite è fissato in 7 anni e l’ammontare massimo è di 25.000 euro, salvo i casi in cui il finanziamento viene erogato attraverso il versamento rateale: in questo caso, l’ammontare massimo della garanzia, è fissato in 35.000 euro.

A chi chiedere l’ammissione al fondo di garanzia? Agli istituti bancari, agli intermediari finanziari o al confidi – consorzio di garanzia collettiva dei fidi – che espleteranno l’iter di richiesta per conto di imprese e professionisti in possesso delle caratteristiche sopra riportate.

Secondo i dati evinti da uno studio realizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico, ad oggi oltre il 99% delle imprese e dei professionisti che hanno presentato domanda di accesso al fondo di garanzia per il microcredito , ha ottenuto accesso al credito pur non avendo alcun tipo di garanzia reale da proporre all’istituto bancario. Un successo, da non sottovalutare.

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Prestiti per aziende: 5 regole per ottenere finanziamenti subito

Prestiti per aziende: 5 regole per ottenere finanziamenti subito

Nell’ambito dei prestiti per aziende, in molti casi è importante avere la disponibilità di liquidità nel breve periodo. E’ possibile quindi stilare 5 regole principali molto semplici per far in modo di ottenere l’erogazione del finanziamento in tempi brevi, ferme restando le differenze dettate dalla ragione sociale (se snc, sas, o srl) e l’ambito in quale operano (ad esempio agricole, commerciali, di servizi, ecc):

  1. Essere titolare di un conto
    Per richiedere un prestito per la propria azienda, ridurre i tempi e trarne vantaggio, il cliente deve essere titolare di un conto corrente presso la banca erogante (nel caso in cui ovviamente ad erogare il credito sia una banca), con eccezioni specifiche per le microimprese (come nel caso di Intesa Sanpaolo), cioè quelle aziende che esercitano un’attività economica che comprende l’occupazione di 10 persone o meno e che realizza un fatturato annuo inferiore a 2.000.000 euro. Bisogna ricordare però che ogni banca ha i propri regolamenti da rispettare.
  2. Esperienza lavorativa
    Nei prestiti per aziende, è importante dimostrare che la maggioranza dei soci abbia un minimo di esperienza lavorativa nel settore di cui l’azienda si occupa, poichè la possibilità che la banca (o l’istituto finanziante) eroghi subito un finanziamento ad un’azienda i quali soci non sono specializzati è davvero molto bassa. E’ quindi consigliato frequentare prima, dov’è possibile, dei corsi di formazione.
  3. Business Plan
    Altro passo importante per ottenere velocemente un finanziamento per la propria azienda è predisporre di un “Business Plan” dettagliato, allegando una stima del fatturato e dei costi (di avviamento e di gestione) in modo da dare una garanzia alla banca, un efficace prospetto economico – finanziario. E’ fondamentale quindi avere chiarezza nelle idee da sviluppare per giustificare la richiesta di credito.
  4. Contratto di rete
    Nel caso in cui si vantano ben poche garanzie, si potrebbe valutare l’ipotesi di sottoscrivere un contratto di rete per aumentare la propria solvibilità. Oltre a trarne vantaggi per quanto riguarda il finanziamento, è utile anche all’impresa stessa per accrescere la competitività sul mercato.
  5. Un prestito per volta
    Per assicurarsi il via libera da parte della banca, in un arco di tempo abbastanza contenuto è necessario non essere impegnati in altri prestiti: gli istituti di credito farebbero fatica ad erogare un ulteriore prestito per l’elevato rischio di insolvenza.

Insomma, come principio generale, per ottenere subito dei prestiti basta dimostrare di voler dare vita ad un’azienda sana e con prospettive di crescita, aver voglia di fare e di creare qualcosa di grande per il futuro. In questi casi la presentazione è la chiave principale per il successo!

Altri articoli: Crowdfunding.

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Credito al consumo: 5 consigli per evitare tassi alti

Guida al credito al consumo: consigli e novità

Parlando di credito al consumo, la prima cosa che salta alla mente è come evitare di avere dei tassi di interesse eccessivamente elevati, visto il periodo di crisi che il nostro paese sta attraversando.

Ecco quindi 5 consigli semplici ma efficaci per evitare tassi troppo alti, per il 2016 e per gli anni a venire.

1 – Preferire la Banca ed evitare il tasso usurario.
Per evitare tassi alti di interesse è consigliabile, al momento della scelta dell’istituto di credito, preferire come ente erogatore del finanziamento un istituto bancario piuttosto che una finanziaria, poichè quest’ultima prevede generalmente interessi più alti. Si può tuttavia aggirare il problema con i finanziamenti online, dove non mancano delle buone promozioni. E’ comunque importante tutelarsi dal tasso usurario, e per scoprire se quello proposto è a rischio, basta utilizzare gli appositi calcolatori disponibili online.

2 – Confrontare le differenti offerte

Non fermarsi alla proposta della propria banca, ma ci si deve informare sulle differenti proposte delle banche concorrenti e confrontarle tra loro, in modo da avere un quadro più ampio, chiedendo in ogni occasione il documento di informazioni Europeo.

3 – Maggiore importanza al tasso a regime

Può capitare che Spesso le banche propongano delle promozioni con un tasso di ingresso piuttosto basso per le prime rate, che però è destinato ad aumentare nel momento in cui il periodo di promozione termina. Queste offerte pubblicitarie potrebbero quindi sembrare inizialmente convenienti, per poi non rivelarsi tali. Bisogna quindi non lasciarsi condizionare dalle “occasioni imperdibili”, ma dare maggiore importanza al tasso a regime, cioè il tasso reale che sarà applicato dalla banca nel corso del prestito.

4 – Ridurre il preammortamento

Il Preammortamento è periodo del piano di rimborso del credito al consumo ricevuto che prevede il pagamento di rate composte da soli interessi e che viene solitamente applicato dalle banche per motivi tecnici riguardanti l’allineamento delle scadenze. Consiste nel pagamento di rate iniziali più basse, ma di conseguenza i costi finali saranno molto più elevati. Più lungo è il periodo di preammortamento, maggiori saranno i costi.

5 – Attenzione ai costi accessori e non solo ai tassi

Le voci che incidono sull’onerosità del prestito nel suo complesso sono diverse ed estremamente variabili, anche all’interno delle banche dello stesso gruppo, come ad esempio quelle del gruppo Bcc, o come nel caso di Bnl, Findomestic ed Unicredit . Concentrarsi solo sul tasso nominale (generalmente indicato con il Tan) può fuorviare nella scelta, visto che non comprende i costi di rid (che possono arrivare a superare i 5 euro per ogni rata) e quelli di istruttoria.

Questi costi “fissi” possono sembrare di poco conto sulla carta, ma vanno considerati alla luce della durata e dell’importo complessivo che viene richiesto, quindi a parità di altre condizioni vanno preferiti quelli con un Tan leggermente più alto ma costi fissi accessori nulli o molto più bassi. Per semplificare la comparazione non si deve far altro che andare a mettere a confronto il Taeg (la cui definizione è tasso effettivo globale), ed ovviamente preferire quello più basso.

Ma il consiglio più importante (e più semplice) consiste nel leggere sempre molto attentamente le condizioni proposte dalla banca per la stipula del contratto di credito al consumo, così da evitare in seguito spiacevoli ed inaspettate sorprese.

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Carte revolving senza conto corrente: è davvero possibile?

Carta revolving senza conto bancario o postale

Le carte di credito sono uno strumento finanziario molto comodo: ci consentono di acquistare ciò che desideriamo senza preoccuparci troppo del costo di un oggetto, consapevoli che la banca sta anticipando quella cifra che noi andremo a rimpiazzare in periodi successivi, secondo il plafond ed il contratto pattuito. Ad una condizione: quella di possedere un conto corrente, ed anche, molto spesso, un reddito costante e dimostrabile. Come fare allora se non rientriamo in questi parametri? È davvero possibile ottenere delle carte di credito senza conto corrente? Ecco qualche informazione utile.

Carte ricaricabili e carte revolving: cosa sono

Esistono due modi per poter usufruire di una carta di pagamento anche se non si è titolari di un conto corrente. La più semplice riguarda le carte ricaricabili. Queste si comportano come delle comunissime carte di debito (quelle che scalano i soldi direttamente dalla somma a disposizione, senza alcun credito verso la banca, per intenderci), in mancanza, però, di un conto corrente.

In pratica si richiede la carta, molto spesso anche semplicemente on line, rilasciando i dati della propria carta di identità e del codice fiscale, e la si carica con una certa cifra, fino ad un limite fissato dagli istituti di credito o dalle finanziarie. Le ricariche possono essere eseguite in banca o presso altri sportelli abilitati (come nel caso delle Poste o del Paypal).

Diverso il discorso per le carte revolving. In questo caso si tratta infatti di una vera e propria carta di credito al consumo messa a disposizione da banche o finanziarie ma, non possedendo il titolare un conto corrente, le rate di rimborso possono essere pagate o attraverso dei bollettini postali premarcati inviati a casa dalla stessa finanziaria, oppure tramite dei bollettini scaricabili online e saldati volta per volta (vedi anche Piccoli prestiti).

Come attivare ed utilizzare una carta revolving

Per attivare una carta revolving senza un conto corrente bisogna compilare dei moduli presso l’istituto bancario o finanziario scelti per l’emissione. Questi ultimi potrebbero richiedere delle garanzie, quali buste paga di parenti, possedimenti di immobili o terreni, avallo di un conoscente affidabile.

Una volta attivata la carta si può scegliere di spendere la cifra accordata secondo il proprio bisogno, ed in seguito di restituirla in rate mensili (con messa in conto di tassi di interesse) o in un’unica soluzione.

Normalmente le carte revolving vengono accordate a colui che richiede somme non troppo alte, di solito dai 1000 ai 5000 euro (vedi anche Prestito 5000 euro), secondo le differenze da istituto ad istituto. In ogni caso si tratta di uno strumento utile a chi si trova in momentanee difficoltà economiche oppure ha bisogno di far fronte a spese improvvise.

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Cessione del quinto Agos Ducato: confronto tassi 2024

Opinioni cessione del quinto dello stipendio o pensione Agos

La cessione del quinto Agos rientra in un tipo di offerta molto ricca di competitor. Anzi, potremmo quasi affermare che la cessione del quinto, ovvero un finanziamento con una rata non superiore al quinto dello stipendio o della pensione mensile, è il prestito personale più offerto da banche, finanziarie e mediatori vari. Il tutto a condizioni più o meno ‘standardizzate’.

Maggiori differenze si possono incontrare per la versione destinata ai pensionati, per la quale ci sono anche le convenzioni che l’Inps stipula con le società che vogliono aderirvi. Tra queste troviamo Agos (fonte sito Inps – Data rilevazione: 31 marzo 2022).

Indice

Di cosa si tratta?

Tornando ad un discorso generale, con la cessione del quinto si autorizza di fatto il soggetto finanziatore a richiedere direttamente al datore di lavoro o ente pensionistico la quota stabilita per la restituzione del credito. Questo rende più sicura la restituzione delle cifre ‘erogate’, così gli Istituti di credito ne consentono l’accesso anche a cattivi pagatori e protestati, compresa Agos Ducato.

Per chi non la conoscesse si tratta di una società finanziaria italiana, appartenente al gruppo francese Credit Agricole, che si occupa principalmente di offrire soluzioni di credito alle famiglie e privati.

foto di dipendenti e pensionati

Requisiti per poter accedere alla cessione del quinto

Per quanto riguarda i requisiti, per Agos Ducato, così come per altre finanziarie e banche, ciò che conta principalmente è la busta paga o cedolino pensione. A testimonianza di questo basti pensare che, come detto poc’anzi, possono accedere al finanziamento anche coloro che hanno avuto precedenti inadempienze o che semplicemente hanno avuto difficoltà ad ottenere un credito.
La richiesta può essere fatta da:

  • dipendenti del settore privato;
  • dipendenti statali o parastatali;
  • pensionati (anche protestati).

Il range dell’età accettato è tra gli 18 e gli 80 anni (l’età massima deve essere raggiunta entro la fine del piano di rimborso).
Anche con Agos nel caso di cessione del quinto dello stipendio la garanzia del Tfr viene richiesta solo ai dipendenti privati, a tutela dell’Istituto di credito.

Caratteristiche del prestito

Innanzitutto si tratta di una forma di prestito semplice da richiedere. Non necessita di particolari finalità, e non si ha il bisogno di giustificare le spese. L’importo che si può richiedere dipende dallo stipendio o dalla pensione netta percepite e dalla durata del contratto di cessione che varia da un minimo di 24 mesi fino ad un massimo di 120 rate (Fonte sito ufficiale Agos – Data; 31 marzo 2022).

Documenti necessari

Bisogna avere una busta paga/cedolino pensione, il Cud, un documento di identità e il codice fiscale o la tessera sanitaria. Per quanto riguarda il certificato di quota cedibile, obbligatorio per i pensionati, non c’è la necessità di chiederlo all’Inps.
Come infatti detto all’inizio la cessione del quinto Agos rientra tra quelle convenzionate con l’ente previdenziale e sfrutta per questo una procedura telematica che consente l’evasione di questo tipo di pratiche da parte della stessa finanziaria.

screenshot di pagina di richiesta valutazione

Valutazione delle offerte

Per valutare la convenienza è sempre consigliata la richiesta di un preventivo. Solo in questo modo si può determinare con una certa sicurezza che la proposta sia adeguata alle proprie necessità e successivamente (logicamente se le condizioni ci soddisfano) si può procedere alla richiesta formale di cessione. La richiesta di preventivo potrà avvenire in filiale oppure online. Vediamo insieme entrambe le strade:

Richiesta del preventivo

Per ottenere un preventivo sulla cessione del quinto Agos si hanno due alternative:

  • fissare un appuntamento presso una delle agenzie;
  • fare la richiesta di preventivo online.

Vediamole nel particolare:

Filiale

Per fissare un appuntamento in filiale attraverso il quale richiedere un preventivo è possibile:

    • usare la funzione presente sul sito cliccando su un immagine simile a questa:

foto di un ingresso filiale agos

    • visualizzare la mappa interattiva che apparirà;
    • selezionare la zona d’interesse;
    • finalizzare la ricerca per comune o per cap avendo un risultato tipo questo:

(Fonte sito ufficiale Agos – Data; 31 marzo 2022)

  • cliccare sopra le agenzie o le filiali proposte per individuarne gli indirizzi così da scegliere quella più vicina.

In alternativa si può chiamare il numero verde 800 12 90 10 (da telefonia fissa) oppure il numero 02-6994.3001 (da telefonia mobile) dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 21.00, ed il sabato dalle 09.00 alle 18.00.

Preventivo online

All’interno del sito della società, nella pagina dedicata a questa tipologia di prestito trovate un form da compilare per poter ricevere un preventivo (Fonte sito ufficiale Agos – Data: 31 marzo 2022).

In questo caso è necessario avere a portata di mano i propri documenti e i dati relativi al datore di lavoro (o all’ente di previdenza per i pensionati). Il preventivo, a differenza dei prestiti personali di Agos, non viene rilasciato attraverso l’utilizzo dell’apposito tool ‘calcola rata’. Bisognerà invece compilare una richiesta di finanziamento non impegnativa grazie alla quale inserire tutti i dati necessari:

Solo in base al preventivo ricevuto si potrà decidere se procedere o meno alla richiesta vera e propria. I tempi di risposta, dal preventivo all’eventuale approvazione per chi decide di formalizzare la richiesta, variano anche a seconda della tipologia di richiedente: pensionati e dipendenti statali hanno un iter che tende a essere più breve rispetto ai dipendenti privati.

Come evidente, non si può procedere ad una semplice simulazione online per apprezzare le condizioni offerte. Non parliamo comunque di una cessione in 24 ore.

All’interno del sito della società, nella pagina dedicata a questa tipologia di prestito trovate un form da compilare per poter ricevere un preventivo (Fonte sito ufficiale Agos – Data: 31 marzo 2022).

La copertura assicurativa

Per legge la cessione del quinto deve avere una copertura assicurativa sul credito. Nel caso di pensionati la copertura è solo per caso morte, mentre per i dipendenti oltre al caso morte deve coprire anche la perdita di impiego. Al momento Agos Ducato si fa carico dei costi del premio assicurativo.

(Fonte: sito ufficiale Agos – 31 marzo 2022).

Condizioni economiche

Per quanto concerne il tasso di interesse applicato, questo varia a seconda dell’importo richiesto e del numero di rate (approfondimento: Prestiti personali online). Per conoscere in modo preciso le condizioni, considerate anche le convenzioni Inps e l’offerta diretta ai dipendenti del settore pubblico, si dovrà obbligatoriamente passare per la richiesta del preventivo.

Contatti utili

Per ottenere informazioni, prendere appuntamenti o ancora per contattare Agos a seconda delle necessità, i canali da usare sono:

  • la mappa interattiva presente sul sito ufficiale;
  • il già citato numero verde 800 12 90 10 (da telefono fisso oppure il numero 02-6994.3001 (da mobile);
  • la chat live;
  • la e-mail.

Come evidenziato dallo stesso sito ufficiale Agos quest’ultima soluzione risulta essere la via preferenziale ad esempio per la richiesta dei conteggi estintivi, dell’estinzione vera e propria delle liberatorie oppure per le informazioni legate al rifiuto del finanziamento. Non parliamo comunque ne di una cessione online e ne a distanza.

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Nella vita può capitare di dover affrontare delle spese impreviste. Non sempre si hanno a disposizione dei risparmi e la soluzione più rapida e indolore è quella di richiedere un piccolo prestito.

Il piccolo prestito ha la comodità di essere richiesto per qualsiasi tipo di spesa, e spesso può essere richiesto comodamente online. Che si tratti di una riparazione della propria vettura, di un piccolo intervento di ristrutturazione ma anche dell’acquisto di un elettrodomestico o anche per frivolezze come la prenotazione di una vacanza.

Come ottenere un piccolo prestito (cifre da 1000 a 3000 euro)

Ottenere un prestito da 1000 euro, considerando la cifra relativamente bassa, è abbastanza facile e veloce. Normalmente nel giro di qualche giorno si ottiene l’approvazione ed il conseguente accredito della somma.

C’è anche la possibilità di ricevere la somma senza che la banca richieda tutte le garanzie necessarie (ovvero anche senza busta).

Chiaramente se si richiede questo tipo di prestito dando tutte le garanzie del caso si avranno dei tassi di interesse minori. Senza garanzie gli interessi aumenteranno fino a sfiorare i livelli massimi stabiliti per legge. Il perchè è facile da capire. La banca si assume un rischio più elevato che dev’essere almeno in parte tutelato.

Se volete un consiglio richiedete il finanziamento direttamente alla banca presso la quale avete il vostro conto. Sicuramente ci saranno elevate probabilità di avere un esito positivo.

Migliori prestiti da 1000 euro

Essendo cambiate le esigenze degli utenti, oggi come oggi, le cifre richieste alle banche sono molto basse. Non più grossi mutui per piccoli prestiti. Ecco perchè quasi tutti gli istituti di credito hanno offerte che riguardano queste forme di finanziamento.

Banca o Finanziaria TAN TAEG

Durata Importo rata
Prestito Findomestic 9,44% 9,86% 18 mesi 59,80 euro
Prestito Banca Marche 10,41% 9,86% 18 mesi 60,15 euro
Prestito Unicredit 11,90% 14,95% 18 mesi 60,94 euro

* I dati riportati in tabella sono soggetti a variazioni e pertanto consigliamo di visitare i siti ufficiali delle banche o finanziarie sopra indicate.

Interessante è la proposta di Unicredit

Credit Express Mini è la forma pensata da Unicredit per le piccole somme comprese tra 1000 e 3000 euro. Gli importi erogati potranno essere resi in piccole rate da un minimo di 18 mesi ad un massimo di 36.
Per quanto concerne i tassi applicati, Unicredit propone un Tan fisso pari all’ 11.90%. Il Taeg è variabile a seconda del numero di rate scelte. Per una cifra di 2000 euro da restituire in 24 rate il suo valore è pari al 14.95%.

Ottima l’offerta di Findomestic che si conferma molto competitiva nei piccoli prestiti. Per una cifra di 1000 euro da restituire in 18 rate propone un Tan fisso pari al 9.44% e un Taeg pari al 9.86%. In totale si pagheranno 1076.4 euro con rata mensile di 59.8 euro. Meno convenienti, ma da prendere in considerazione a seconda delle specifiche necessità, sono anche i prodotti Rataweb (per cifre superiori a 2750 euro) e Compass.

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Considerando il gran numero di società finanziare (comprese le banche) presenti sul mercato, una domanda che ci si pone è come trovare quella effettivamente più conveniente per le nostre esigenze?
Il compito in effetti è arduo, in quanto ci sono da valutare moltissimi parametri e la variabilità delle soluzioni è notevole.

Proviamo a capirci qualcosa in merito trovando i migliori finanziamenti per la cifra di 5000 euro.

Come scegliere il miglior prestito

Uno dei primi parametri da valutare è indubbiamente il tasso annuale nominale TAN, ovvero il tasso di interesse che l’istituto di credito applica al capitale e che va a determinare l’importo della rata.

In realtà è opportuno considerare anche un altro parametro, ovvero il TAEG che tiene conto del tasso nominale ma anche delle spese accessorie che spesso incidono in maniera comunque rilevante. Per spese accessorie si intendono tutti quei costi di gestione della pratica, quali istruttoria, gestione rata, eventuale assicurazione, bolli e quant’altro.

C’è da considerare poi il numero delle rate. Questo incide in maniera significativa sui costi. Se spalmate su più rate il prestito avrete una rata sicuramente più bassa ma vedrete applicato un tasso più elevato e quindi complessivamente andrete a pagare un totale maggiorato (vedi anche Prestiti online immediati).

Infine verificate attentamente la presenza o meno dell’assicurazione. Molte società di credito la considerano obbligatoria, altre facoltativa. Il consiglio è quello di farvela conteggiare. Avrete così maggiori tutele.

Miglior prestito per una cifra pari a 5000 euro

Consideriamo un caso tipo, partendo dal presupposto che si tratta di una somma discreta, per cui senza garanzie (ad eccezione di situazioni limite come quelle del fondo nuovi nati) difficilmente si riuscirà ad ottenere la promozione della propria richiesta.

Dipendente con contratto a tempo indeterminato che richiede la somma di 5000 euro da restituire in 60 rate.

Consideriamo il caso di assicurazione facoltativa.

Migliori prestiti: Fiditalia e Rataweb

  • Fiditalia applica un TAN fisso pari all’8.6% con Taeg del 9.1%. Per quanto concerne le spese, abbiamo zero costi di istruttoria, 16 euro di bollo e spese annuali contenute in 3.2 euro. In definitiva per una richiesta di 5000 pagherete 6187 euro con importo mensile di 102.58 euro.
  • Rataweb si mantiene su questi livelli con Tan del 5.91% e Taeg del 7.61%. In definitiva pagherete un totale di 6090 euro con una rata di 97.40 euro.

Le due società creditizie primeggiano anche se decidete di inserire la polizza assicurativa.In questo caso la rata mensile sale a circa 102 euro per entrambe le finanziarie.

Diciamo che per cifre relativamente basse queste due società rappresentano il miglior compromesso.

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