Carte revolving senza reddito dimostrabile: le migliori 3

E’ possibile ottenere una carta di credito rateale senza reddito dimostrabile?

immagine di mano che mostra una carta revolving

Per carta di credito revolving si intende una carta di pagamento con la quale effettuare acquisti, sia nei negozi fisici che online, senza esborso immediato di denaro, ma con l’avvio di un rimborso rateale sul quale vengono applicati degli interessi. Quindi potremmo definire le carte revolving come un “finanziamento già approvato e pronto in tasca”, che, entro i limiti del fido accordato, può essere utilizzato all’occorrenza senza istruttoria e senza attese.

Trattandosi di un finanziamento, al momento della richiesta di una carta revolving si è soggetti ad una valutazione del merito creditizio ed occorre:

  • possedere un reddito dimostrabile che garantisca il rimborso della linea di credito che si sta richiedendo;
  • essere titolari di un conto corrente bancario.

I redditi cosiddetti “dimostrabili” sono la classica busta paga per i dipendenti pubblici e privati, il cedolino per i pensionati e il Modello Unico o il 730 per i lavoratori autonomi.

E chi non dispone di un reddito dimostrabile?

Ci sono infatti persone che, pur non avendo una busta paga o una pensione, vantano comunque un flusso di entrate costante: i lavoratori in nero, disoccupati proprietari di un immobile affittato, i percettori di un assegno di mantenimento, i titolari di rendite, gli studenti che svolgono lavoretti per mantenersi…

In tal caso, la concessione di una carta di credito revolving può essere più difficile, ma non impossibile. Innanzitutto è fondamentale disporre di un conto corrente da almeno 6/7 mesi che dimostri la presenza di queste entrate costanti. Inoltre il poter fornire la garanzia di una terza persona o dimostrare di possedere immobili può aumentare le possibilità di esito positivo della richiesta, la cui concessione resta comunque sempre a discrezione della banca/finanziaria a cui ci si è rivolti.

N.B. Nell’eventualità in cui non si disponga di alcuna entrata, né di immobili, né di terze persone disposte a fare da garanti, è davvero molto improbabile che l’istituto di credito interpellato conceda una carta revolving.

Attenzione però: poiché ogni istituto di credito ha le sue politiche aziendali, l’aver ricevuto esito negativo presso una banca o finanziaria non significa che non si possa ottenere una risposta diversa presso un altro istituto con limitazioni meno stringenti. Quindi, per non perdere tempo prezioso, può essere utile informarsi prima sui requisiti richiesti presso più istituti di credito e inoltrare la richiesta laddove sulla carta sembra esserci maggiore “elasticità”. Solitamente una maggiore elasticità la si incontra con le carte revolving richiedibili solo online.

Vista la particolare natura delle carte di credito revolving, ed il fatto che possono essere utilizzate sia per pagamenti nei negozi fisici e online sia per prelevare contante dagli sportelli automatici, al di là della flessibilità di utilizzo, bisogna valutare con attenzione i tassi di interesse che possono essere molto elevati.

Riportiamo di seguito 3 esempi di carte di credito revolving che con buona possibilità potrebbero essere ottenute anche da chi non dispone di un reddito dimostrabile.

Carta YOU Advanzia Bank S.A.

immagine carta you

Carta di credito con doppia opzione, sia a saldo (senza quindi l’applicazione di interessi) che revolving. Come requisiti per la concessione sul sito ufficiale si parla solo di maggiore età e residenza in Italia. Sarà però effettuata una valutazione di solvibilità al CRIF.

Ecco le principali condizioni economiche:

  • canone zero
  • zero commissioni, anche all’estero
  • opzione revolving: TAN 18,4% TAEG 24,45%, importo minimo rata di rimborso 30€

(Fonte: sito ufficiale cartayou.it; Data rilevazione 02/08/2023)

Carta Flexia Unicredit

immagine carta flexia unicredit

Questa è una carta di credito comoda e flessibile che vi darà la possibilità di scegliere la modalità di rimborso che preferite. È una delle carte revolving con i migliori tassi d’interesse, il che non significa che sono bassi, ma rispetto ad altre sono più abbordabili.

La carta può essere richiesta da chi ha un conto corrente presso l’istituto bancario Unicredit. In caso non si abbia un reddito dimostrabile si dovranno comunque fornire garanzie alternative come quelle spiegate precedentemente. Ecco i vantaggi di questa carta.

  • Per prima cosa si tratta di una carta di credito flessibile, quindi vi permette di cambiare l’importo mensile delle vostre rate nel caso scegliate la modalità rimborso rateale e non a saldo;
  • La carta è sicura, infatti dispone del servizio gratuito sms alert;
  • Prevede un canone annuo di 35 euro e un costo di emissione di 10€. La modalità di pagamento prevede sia la funzione a saldo che revolving, ma non solo, si può rateizzare anche il singolo acquisto o un gruppo di acquisti;
  • TAN fisso 13,90% e TAEG 14,82%;
  • Linea di credito massima 5 mila euro;
  • Validità 5 anni;

(Fonte: sito ufficiale Unicredit; Data rilevazione 02/08/2023)

Carta Eureka Fiditalia

immagine di generica carta fiditalia

In questo caso per attivare carta Eureka si dovrà avere l’avallo di un familiare od essere possessori di un bene immobile. Carta Eureka è una carta molto vantaggiosa, non tanto per il TAN e il TAEG che rientrano nella media, ma per l’azzeramento di tutti gli altri costi. Infatti se sceglierete questa carta revolving non dovrete pagare nessun canone annuo, non dovrete pagare niente per la sua attivazione né per ricevere l’estratto conto. Inoltre l’imposta di bollo è assolta da Fiditalia. Non si pagano commissioni aggiuntive se non per il prelievo presso gli sportelli ATM. Ecco le principali condizioni economiche:

  • Canone annuo euro zero;
  • Modalità di pagamento: 3%, 4%, 5% della linea di credito concessa;
  • TAN fisso 16,80% e Taeg 18,16%.

L’emissione della carta di credito è soggetta alla valutazione da parte della Banca del merito di credito del Cliente.

(Fonte: sito ufficiale Fiditalia; Data rilevazione 02/08/2023)

Informazioni in archivio

Solitamente per ottenere una di queste carte occorre avere un reddito dimostrabile, in alcuni casi però vengono concesse o per fideiussione o previe ulteriori garanzie che cambiano da istituto a istituto. Come scegliere tra le varie proposte? Ecco le migliori 3.

Classifica 2016

Nome Carta TAN TAEG Banca o Finanziaria
Visa Altroconsumo 9,00% fino a 9,91% Banca Sella in convenzione con Altroconsumo
Carta Eureka 16,80% 18,16% Fiditalia
Cartaattiva 16,00% fino a 18,80% Agos Ducato
Carta Flexia 13,90% fino a 19,14% Unicredit

I tassi indicati in tabella sono soggetti variazioni e pertanto si consiglia di visitare il sito della Banca o Finanziaria emittente per informazioni aggiornate.

Visa Altroconsumo (Banca Sella)

La carta Visa Altroconsumo vi consente di restare sempre con la vostra banca, non c’è bisogno di aprire un nuovo conto, e vi offre un credito di massimo 800 euro al mese da rimborsare in comode rate. È una carta del circuito Visa, quindi accettata ovunque. L’unica condizione per attivarla è quella di essere soci di Altroconsumo, ma diciamo che in questo caso vale ben la pena, essendo anche una delle tipologie più facilmente concessa senza un reddito dimostrabile. Ecco un riepilogo delle condizioni economiche e dei costi.

  • Canone annuale di 12 euro;
  • Non si paga per l’invio dell’estratto conto online, mentre si paga 0,71 euro per l’invio del cartaceo;
  • Bloccare la carta costa 15,49 euro, mentre la sostituzione è gratuita;
  • Prelievo sportelli automatici dell’area non europea euro 2, appartenenti all’eurozona 2% della somma prelevata;
  • TAN 9% e TAEG da 9,52% a 9,91%.

Approfondisci

Blue American Express: opinioni e costi carta revolving Amex

Carta revolving Blue American Express: quanto costa davvero?

American Express è senza dubbio una delle principali società al mondo operanti nel settore del credito tramite carte di pagamento. Una tradizione ed un’esperienza che si è evoluta negli anni e che porta il colosso americano ad offrire prodotti sempre più in linea con le crescenti esigenze della clientela.

Uno degli ultimi gioielli lanciati da American Express è la carta Blue, una carta di credito revolving non solo conveniente, ma vantaggiosa, grazie alla possibilità di guadagnare ad ogni acquisto: grazie alla modalità cashback, infatti, con Blue American Express l’1% del denaro speso verrà riaccreditato.

Inoltre, per i primi 12 mesi, la nuova carta revolving Amex è gratis ovvero ha il canone azzerato (insomma una proposta che non la rende gratuita a vita ma che ne permette una prova a costo praticamente zero), per poter pagare nel mondo in piena sicurezza e al massimo livello di risparmio.

Opzione revolving, per la massima libertà di pagamento

La caratteristica principale della carta Blu Amex riguarda la massima libertà di scelta nelle opzioni di rimborso. Grazie alla modalità revolving, infatti, ogni cliente può scegliere se pagare l’intero importo in un’unica soluzione o decidere di dilazionarlo su più mensilità.

La praticità di Blue Amex, inoltre, si concretizza anche con la possibilità di ottenere la carta senza dover aprire un conto corrente aggiuntivo.

Il fido massimo utilizzabile ogni mese è di 1.500 euro. Inoltre, utilizzando Blu American Express, si potrà usufruire di un set di servizi aggiuntivi messi a disposizione dall’azienda statunitense tra cui spiccano gli Alert, che avvertono i clienti via mail e sms ogni volta che la carta è utilizzata, e l’EstrattOnline, che dà l’opportunità di consultare, in qualsiasi momento ed in tempo reale, l’estratti conto direttamente online.

Unica pecca della carta revolving Amex è il TAEG di rimborso in caso di utilizzo dell’opzione revolving, pari al 23,69%.

Blue Amex, condizioni e requisiti minimi

La nuova carta Blu American Express può essere richiesta sia online, attraverso il sito ufficiale di Amex, che negli istituti convenzionati. Per poter fare richiesta del prodotto revolving è necessario essere residenti in Italia, possedere un conto corrente bancario o postale e dimostrare, tramite tradizionale CUD, di poter contare su un reddito annuale lordo superiore agli 11 mila euro complessivi ed ovviamente essere maggiorenne.

Concluso il primo anno, il canone annuale per l’utilizzo della carta è di 35 euro, da aggiungere agli eventuali costi previsti per il prelievo dei contanti.

Approfondisci

Consolidamento debiti: conviene unire in una rata più prestiti?

Unire la rata di più prestiti: conviene il consolidamento debiti?

È una delle domande che si pongono spesso i soggetti che hanno in corso più situazioni debitorie (vedi anche Prestito per protestati e cattivi pagatori). La risposta generalmente è sì, ma cerchiamo di capire nel dettaglio come funziona il consolidamento del debito.

Indice

Di cosa si tratta?

spiegazione consolidamento debiti

È un nuovo finanziamento che può essere richiesto allo scopo di estinguere due o più prestiti in corso, per ottenere un’ulteriore dilazione nel tempo del debito e quindi una rata mensile che risulti più bassa rispetto alla somma delle rate precedentemente dovute. In più si semplifica la gestione mensile dei pagamenti dovuti, accorpandoli tutti in un‘unica rata. In alcuni casi è possibile spuntare tassi vantaggiosi rispetto a quelli di cui si era usufruito in passato e, se necessario, è possibile contestualmente ottenere liquidità aggiuntiva.

Uno dei vantaggi principali del consolidamento debiti è, quindi, la possibilità di ottenere un minor impatto economico mensile, ovviando in alcuni casi alla pressione delle singole rate spesso non più sostenibile.

Criteri di valutazione e requisiti

requisiti consolidamento debiti

Trattandosi di un prestito personale a tutti gli effetti, la richiesta darà il via alla fase di istruttoria durante la quale l’istituto di credito a cui ci si è rivolti effettuerà le dovute valutazioni sul richiedente secondo i seguenti criteri:

  • specifica politica di rischio: banche e finanziarie valutano la percentuale di rischio legate ad un determinato tipo di finanziamento in base ai dati statistici in loro possesso (credit scoring) con l’obiettivo di ridurre al minimo i casi di insolvenza;
  • reddito percepito dal richiedente e percentuale impegnata in eventuali altri finanziamenti che non si desidera consolidare;
  • merito creditizio (eventuali mancati pagamenti relativi ai prestiti da consolidare, presenza di segnalazioni al Crif).

Può non essere necessaria alcuna forma di garanzia reale (pegni o ipoteche su beni e immobili) e può essere richiesta la firma di un coobbligato o una fideiussione. Più raramente banche e finanziarie propongono prestiti cambializzati.

Banche e finanziarie seguono politiche interne per la valutazione delle richieste, ma in linea di massima, affinché la fase di istruttoria abbia esito positivo, il richiedente deve rientrare nei seguenti requisiti:

  • avere un’età compresa tra i 18 e i 75 anni;
  • disporre di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, con un’anzianità di almeno 6 mesi per i dipendenti privati e almeno 1 anno per i lavoratori autonomi;
  • vantare una buona posizione creditizia.

Nel caso in cui non si disponga di busta paga o si sia stati recentemente segnalati al Crif come cattivi pagatori, in mancanza di un ottimo garante o meglio ancora di un coobbligato l’accesso a tale forma di finanziamento risulta difficoltoso.

I dipendenti o i pensionati segnalati o pignorati potranno, però, risolvere comunque le loro difficoltà economiche accedendo alla cessione del quinto, che non si basa sul merito creditizio, ma sulle trattenute in busta paga/cedolino della pensione. Col credito ottenuto potranno estinguere autonomamente i precedenti finanziamenti in corso.

Tempistiche e documentazione richiesta

tempi consolidamento debiti

Prima della scelta, è opportuno richiedere due o tre preventivi in istituti diversi in modo tale da individuare l’offerta economicamente più vantaggiosa dal punto di vista dei tassi applicati (TAN e soprattutto TAEG).

Inoltre, chi desidera sfruttare l’opportunità del consolidamento del debito deve farlo con un certo anticipo rispetto alle reali necessità: questo perché i tempi per ottenere il consolidamento del debito sono spesso più lunghi rispetto alla normale concessione di un prestito in quanto la fase di istruttoria è più complessa, dovendo essere valutato non solo il merito creditizio del richiedente, ma anche la fattibilità stessa dell’intera operazione.

Dovranno infatti essere forniti all’istituto di credito scelto, oltre al documento d’identità, codice fiscale e documenti reddituali, anche tutta la documentazione relativa ai finanziamenti da estinguere, con i relativi conteggi estintivi. Recuperare tale documentazione porta via tempo, ma se il richiedente firma una delega a favore dell’istituto di credito che sta procedendo al consolidamento, i conteggi potranno essere reperiti direttamente dalla banca o finanziaria.

Terminata questa fase, potranno essere proposti più piani di rimborso, con durate differenti, per cercare di trovare l’importo più confortevole da rimborsare. Quindi, scelto quello che sembra essere il più adatto, a richiesta accettata, la banca rimborserà direttamente i vari finanziamenti da estinguere anticipatamente sostituendoli in pratica con il proprio. Al finanziato non rimarrà che pagare ogni mese la nuova rata più leggera, potendo così riorganizzare le proprie finanze.
Solo nel caso in cui la richiesta di consolidamento debiti fosse accompagnata anche dalla domanda di maggiore liquidità, ci sarà un accredito sul conto del finanziato per una somma pari a questo surplus.

Quando conviene?

I finanziamenti vengono rimborsati usando l’ammortamento alla francese. Ciò implica che estinguere anticipatamente un prestito giunto quasi a conclusione non è spesso conveniente, poiché gli interessi passivi sono stati pressoché tutti rimborsati e si finirebbe solamente con il dover rinunciare al vantaggio di pagare a rate un importo su cui ormai non si devono più interessi. Quindi inserire i prestiti che sono verso la fine naturale della durata del piano di ammortamento è chiaramente poco vantaggioso.

Occorrerà anche valutare le eventuali penali da versare per l’estinzione anticipata del debito, anche se nella maggior parte dei casi queste non sono dovute quando si estingue un finanziamento per intero.

Sarà opportuno valutare anche, nel caso si intendano estinguere finanziamenti coperti da assicurazione, se con l’estinzione anticipata si potranno recuperare gli oneri assicurativi non goduti.

Il consolidamento debiti conviene maggiormente se si può sfruttare al contempo un modesto allungamento dei tempi di rimborso e una riduzione del tasso di interesse applicato.

A chi rivolgersi?

consulenza consolidamento debiti

E’ consigliabile valutare più preventivi, in modo tale da individuare l’offerta migliore presente sul mercato. Tra le banche e le finanziarie che attualmente offrono il consolidamento debiti troviamo, tra le altre:

Approfondisci

Cambiale tratta e pagherò: cos’è e come funziona

Differenze tra cambiale tratta e pagherò cambiario

La cambiale è uno dei numerosi titoli di credito accettati dall’ordinamento italiano. La principale funzione è quella di rimandare il pagamento di una certa somma di denaro ad una data prestabilita.

Questa caratteristica la differenzia da ogni altra forma di credito, come ad esempio l’assegno, pronto per l’incasso non appena emesso. Sono 2 le tipologie di cambiali riconosciute in Italia: la cambiale tratta ed il pagherò cambiario.

Il funzionamento dei diversi titoli può essere considerato praticamente opposto: nella cambiale tratta è il traente, ovvero colui che appone la firma sulla cambiale, ad emettere un ordine al debitore, il trattario, obbligato a pagare la somma di denaro indicata al portatore del titolo che, a tutti gli effetti, ne diventa beneficiario. In questo caso è il traente a garantirne il valore legale.

Succede diversamente, invece, con il pagherò cambiario in cui è l’emittente a promettere al creditore, ovvero il beneficiario del titolo, il rimborso di una somma di denaro in una data fissata. In questo caso è l’emittente a sottoscrivere con la sua firma il titolo.

Cambiale tratta e pagherò: le caratteristiche principali

La cambiale è, come definito dalla normativa, un titolo all’ordine e può essere trasferita mediante la girata, come accadeva fino a qualche anno fa anche con gli assegni, ora considerati, nella stragrande maggioranza dei casi, non trasferibili.

E’ inoltre definita come un titolo completamente autonomo perché non fa riferimento al rapporto principale che dà origine all’emissione della stessa materialità tra creditore e debitore. In aggiunta è considerata un titolo astratto, non dando alcun riferimento ai motivi ed alle ragioni per cui è emessa.

Infine è, a tutti gli effetti, un titolo esecutivo che può essere impugnato per operare nelle sedi legali l’eventuale mancata riscossione del credito.

La cambiale: i requisiti di validità

Ogni cambiale, per essere presentata all’incasso, deve possedere alcuni requisiti fondamentali (pena la non accettazione) tra cui la denominazione, che equivale alla specifica individuazione che il titolo sia o una cambiale tratta o un pagherò cambiario.

E’ necessario, quindi, che la cambiale riporti il nome di chi deve pagare l’importo indicato e la data dell’emissione. Al contrario di quanto si pensi, la scadenza è considerata un requisito accessorio, detto anche naturale: in caso di mancanza di questo dato, la cambiale dovrà essere pagata anche a vista, ovvero nel momento esatto della presentazione della stessa presso un istituto bancario (vedi Come cambiare banca).

Altri articoli: Bollo cambiale.

Approfondisci

Carta Attiva di Agos Ducato: conviene davvero?

Cartaattiva revolving di Agos Ducato: quali novità?

La Carta Attiva di Agos Ducato ha rappresentato, senza dubbio, uno dei prodotti di punta della finanziaria: una carta di credito pratica, da utilizzare con comodità, che però, analizzando bene l’offerta, non era priva di alcune criticità atte a rendere, nel complesso, l’intera proposta poco allettante. Offriva solo 1.500 euro di plafond ma, grazie anche al circuito Visa, era un passe-partout sia negli esercizi commerciali tradizionali che online (vedi anche Conviene il prestito online?).

immagine di carta attiva unicef

Oggi, tra le carte istituzionali di Agos non troviamo più la versione standard della Carta Attiva, sostituita dalla nuova linea di carte di credito Agospay. Tra le solidali abbiamo invece ancora la versione Cartaattiva UNICEF. Scopriamo insieme le sue caratteristiche.

Nome Carta Costo annuo Fido Modalità di rimborso Commissione anticipo di contante Numeri Utili
Cartaattiva UNICEF 15 euro 1.500 euro Addebito diretto in conto corrente 4% dell’importo prelevato
  • Blocco carta per furto o smarrimento: Numero verde Italia 800 82.20.56, estero +39 02 6084 3768
  • Attivazione carta: 800 12.90.10
  • Informazioni e servizio clienti: 800 65.30.42

(Fonte: sito ufficiale Agos; Data rilevazione:26/01/2022)

Indice

Cosa cambia con la versione UNICEF?

Si tratta di una Carta Attiva con tutte le caratteristiche della storica credit card di casa Agos (1.5000 euro di fido massimo e circuito Visa) che in più punta ad aiutare l’Unicef. In che modo? È Agos che rinuncia a una parte dei propri guadagni. Per la precisione la finanziaria devolve ad Unicef i 15 euro della quota associativa annuale (per ogni carta) più il 10% dell’importo del monte interessi (dovuto alla rateizzazione) che i titolari delle carte devono ad Agos stessa.

Opzione revolving: come funziona e quali tassi?

Una delle particolarità di Carta Attiva è proprio il servizio revolving: ciò significa che il cliente, una volta utilizzata la carta, può selezionare se rimborsare il debito in un’unica soluzione (a saldo) o su più mensilità. In questo secondo caso scattano gli interessi sull’anticipo del credito: un TAN fisso al 14,50% e un TAEG di circa il 20% sono abbastanza in linea con la media del mercato.

I dati sono relativi ad un esempio riportato sul sito ufficiale per una rateizzazione di 1500 euro in 12 mesi. Tra i costi va considerato anche 1,25 euro dovuti per ogni mese in cui si ha l’opzione di rateizzazione in corso. Per quanto riguarda l’importo della rata non si può andare sotto a 5% dell’importo da rateizzare quindi, ad esempio, nel caso di 1500 euro rateizzabili, la rata minima sarà pari a non meno di 75 euro.

(Fonte: sito ufficiale Agos; Data rilevazione:26/01/2022)

Le altre Card Attiva

In realtà a gennaio 2022 nel catalogo Agos ci sono altre due carte superstiti della linea Attiva: la Genoa Card Attiva e l’Arca Card Attiva.

immagine genoa card attiva

Come si evince dal nome, la Genoa Card Attiva è destinata ai tifosi della squadra di calcio ligure. Proprio per questo garantisce promozioni personalizzate per i tifosi stessi. Le promo possono variare nel tempo e devono perciò essere valutate al momento della richiesta. Le condizioni revolving sono in linea con la versione UNICEF con un Taeg che si assesta intorno al 20%.

immagine arca card attiva

La Card Attiva Arca è invece una carta Affinity, sviluppata cioè in collaborazione con Arca Enel. Il principale vantaggio lo si ottiene proprio nel caso di acquisti Arca con rateizzazione: infatti sarà Arca Enel stessa a farsi carico degli interessi con conseguente tasso zero per l’acquirente titolare della carta.

La card, accessibile ai soci Arca Enel, ha un plafond di 5000 euro. Di questi, 3500 euro possono essere utilizzati normalmente sul circuito Visa. Ricordiamo che anche questa carta funziona sia a saldo che in modalità revolving e in quest’ultimo caso (per acquisti non Arca) presenta un Taeg intorno al 17%.

(Fonte: sito ufficiale Agos; Data rilevazione:26/01/2022)

Tempi di istruttoria

Quando si richiede una carta di credito, solitamente, i tempi di attesa da parte del cliente non sono lunghi. Infatti è sempre poco prima della partenza per un viaggio, o durante il periodo dei saldi, per potersi farsi numerosi regali, che scatta in testa l’idea di dotarsi di una carta di credito per raggiungere i propri obiettivi in tutta tranquillità.

Con Carta Attiva UNICEF, quali sono le tempistiche? La risposta non può essere univoca. Si tratta infatti di una situazione che può variare a seconda di differenti fattori: ad esempio nel caso dei già clienti, quindi già censiti, saranno previsti tempi di istruttoria più brevi così come per coloro che hanno già una certa reputazione creditizia positiva nell’uso di carte di credito o finanziamenti.

Contatti utili

Per informazioni o ricevere assistenza (tranne il caso di denuncia o comunicazione di furto o smarrimento, per i quali è previsto il numero di contatto dedicato indicato in tabella) si possono contattare i seguenti numeri:

  • da telefono fisso: 800 12 90 10 (raggiungibile lunedì al venerdì dalle ore 09:00 alle ore 21:00 e il sabato dalle ore 09:00 alle ore 18:00);
  • da cellulare e dall’estero: 02 69 94 30 01 (raggiungibile dal lunedì al venerdì dalle ore 09:00 alle ore 21:00 e il sabato dalle ore 09:00 alle ore 18:00).
Prodotti Agos Prodotti Unicredit

Approfondisci

Piccolo prestito Inpdap: tempi di erogazione e calcolo rata

Prestiti Inpdap: conviene il piccolo prestito?

Il piccolo prestito Inpdap è una delle forme di credito a importo contenuto più diffuse in Italia. Tale prestito è concesso ai lavoratori ed ai pensionati pubblici ivi compresi i militari) da parte del Fondo Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, organizzato presso l’Inpdad.

Il piccolo prestito, inoltre, è particolarmente utile per fronteggiare situazioni di necessità immediata di liquidità (vedi anche Ho bisogno di soldi urgentemente). Non solo: tra le caratteristiche di questo tipo di finanziamento spiccano i tassi altamente agevolati e le durate, fisse su 12, 24, 36 o 48 rate, o, in casi eccezionali, a 5 e 10 anni, corredate da specifiche motivazioni e spese documentate, il tutto confermato anche per il 2015.

Come ottenere un piccolo prestito Inpdap

Per ottenere un piccolo prestito Inpdap è necessario essere in possesso di particolari requisiti, primo tra tutti l’iscrizione alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, oltre a un minimo di 4 anni di versamenti contributivi.

I lavoratori ed i pensionati pubblici rientranti in questa categoria possono avanzare richiesta tramite specifica domanda all’Ufficio provinciale o territoriale dell’Inps Gestione Dipendenti Pubblici, o attraverso la piattaforma web dedicata (vedi anche Guida al prestito personale online), per ridurre i tempi di attesa di valutazione della pratica.

Sia online che presentata per forma cartacea, l’erogazione del piccolo prestito Inpdad, una volta accettata la domanda, avviene in tempi brevissimi, tramite accredito diretto sul conto corrente del soggetto che ne ha fatto richiesta. Uno strumento finanziario, quindi, che strizza l’occhio alla praticità ed è in grado di soddisfare, nel breve termine, le esigenze di liquidità dei dipendenti e dei pensionati pubblici.

Durata finanziamento e calcolo rata

Le tipologie di ammortamento del piccolo prestito Inpdap sono numerose: i richiedenti, infatti, possono avanzare domanda per ottenere un credito da rimborsare su base annuale, biennale, triennale o quadriennale o, nei casi eccezionali, si possono richiedere i prestiti pluriennali con scadenze quinquennali e decennali, che arricchiscono ulteriormente il panorama dei prestiti Inpdap.

A seconda della durata viene calcolato l’importo massimo erogabile che, in modo crescente, sarà di importo pari a 1, 2, 3 o 4 volte il reddito mensile percepito (vedi anche Finanziamenti da 10000 euro). Inoltre, nel caso non sussistano sulla pensione o sulla stipendio ritenute dovute a cessioni del quinto, è possibile ottenere cifre doppie per ciascuna categoria di richiesta.
Qualunque sia la scelta sulla durata di rimborso, sulla somma complessiva verrà applicato un tasso di interesse annuo del 4,25%, a cui aggiungere un percentuale dello 0,50% come quota per le spese di amministrazione, ed una relativa al contributo del fondo rischi, secondo la normativa vigente.

Gli importi delle spese relative all’amministrazione e al contributo per il fondo rischi, vengono applicate ad inizio contratto, con trattenuta sull’importo erogato.

Approfondisci

Prestiti per giovani: i 5 migliori finanziamenti del 2024

Prestiti a giovani: guida alla scelta

Al giorno d’oggi i giovani incontrano grandi ostacoli nell’acquisto di una casa o nel finanziare il proprio corso di studi. Questo a causa della difficoltà a trovare un lavoro o a causa della tipologia dei contratti di lavoro ottenuti (lavoro atipico, in alcuni casi senza busta paga o a tempo determinato). Qualche strada risulta essere comunque percorribile, soprattutto se ci si riferisce a specifiche agevolazioni, che ultimamente sembrano essere in leggero aumento.

Infatti, considerando proprio le difficoltà di accesso al credito incontrata da questa categoria 2fragile”, varie grandi banche (come UniCredit, Intesa Sanpaolo, Bper, Bnl, ecc) hanno creato un’offerta dedicata ad una fascia di età che si colloca soprattutto tra i 18 e i 35 anni (solo pochi si fermano oramai a 30 anni), in vari casi anche per recepire gli interventi del legislatore che da diversi anni cerca di sostenere la platea dei più giovani nell’acquisto della loro abitazione (come ad esempio con l’introduzione del Plafond Casa).

Per quanto riguarda i prestiti giovani per l’avvio di un’attività invece i canali più forniti di offerte possono essere quelli ‘istituzionali’ e precisamente:

  • i fondi regionali;
  • i fondi statali.

Per entrambe le tipologie la formula secca del fondo perduto non è quasi più utilizzata, ma si preferisce concedere dei prestiti agevolati nella restituzione e nella componente degli interessi con l’azzeramento in toto o in parte della quota interessi (una specie di tasso zero) e la restituzione della sola quota capitale.

Rispetto ad un decennio fa è diventato invece molto difficile trovare un prestito d’onore con finanziamento completamente a fondo perduto.

Indice

Offerta privata di banche e finanziarie

L’offerta privata, ovvero quella delle banche, dipende dalla finalità per cui si richiede il finanziamento dividendosi in:

  • prestiti giovani per spese di tipo personale (come acquisto casa o di un’auto). Questi possono prevedere condizioni agevolate ma quasi sempre passano anche per la presentazione di opportune garanzie (quindi se il giovane non ha un reddito dimostrabile probabilmente dovrà presentare un garante);
  • prestiti giovani “d’onore” per lo studio: in base ad accordi con gli atenei aderenti a specifiche convenzioni, gli studenti che hanno alcuni requisiti di merito, possono ottenere un finanziamento per proseguire gli studi o fare percorsi di specializzazione, senza dover rimborsare il finanziamento subito e, soprattutto, senza la necessità di garanti;
  • prestiti giovani per avvio dell’attività: le banche che prevedono questa possibilità necessitano di business plan validi e possono richiedere requisiti e garanzie specifiche, che variano a seconda del tipo di richiesta, importo, clientela, ecc.

Esempi offerta delle banche

Se si cerca un tasso zero per fare acquisti, l’essere giovani non offre particolari agevolazioni ma tutto dipenderà dalla presenza di promozioni di specifiche finanziarie o banche (ad esempio Agos e Findomestic e Cofidis per la dilazione di pagamento con PagoDil).

Per gli altri finanziamenti, le banche hanno delle politiche di credito soggette alle strategie che i consigli di amministrazione decidono di seguire ma è indubbio constatare che alcuni gruppi bancari hanno mostrato costanza nel prevedere nella propria offerta dei prestiti per giovani.
Vediamo alcuni di questi esempi.

Intesa Sanpaolo

logo intesa sanpaolo

Con XME Prestito Giovani si possono ottenere fino a 30 mila euro da rimborsare al massimo entro 10 anni, con tasso dedicato. Non sono previste spese di comunicazione mentre quelle di istruttoria sono pari all’2% (per un importo compreso al massimo tra 100 e 500 euro). Se si procede alla richiesta online si può accedere a dei tassi promozionali. Da segnalare la presenza dell’opzione Cambio rata che gratuitamente permette di modificare o posticipare la rata.

(Fonte: sito ufficiale Intesa Sanpaolo – Data 09/01/23)

BNL

logo bnl

La Banca Nazionale del Lavoro ha creato un ecosistema di soluzioni dedicate ai giovani che vogliono mettere su casa e famiglia, potendo finanziarie dal matrimonio, all’acquisto della casa e del suo arredo. Si chiama BNL Abito, e permette di avere per gli under 36 anni (non compiuti):

  • da 5.000 € a 100.000 €
  • rimborso fino a 10 anni
  • zero spese di istruttoria

(Fonte: sito ufficiale BNL – Data 09/01/23)

Banca Etica

logo banca etica

Questa banca, per sostenere spese personali, offre un prestito under 35 anni a un prezzo smart, ovvero a tasso agevolato. L’importo massimo è di 30 mila euro, la restituzione in 10 anni e l’istruttoria prevede una commissione dello 0,75%.

(Fonte: sito ufficiale Banca Etica – Data 09/01/23)

BPER: prestito agevolato fino a 40 anni

logo bper

Per i giovani il gruppo BPER propone un classico prestito per studenti con la particolarità di arrivare fino a 40 anni come età massima. L’importo massimo è di 25 mila euro mentre le finalità sono i corsi di laurea, post laurea, Master e studio della lingua straniera. L’importo richiesto è erogato a tranche (cifra compresa tra 3 e 5 mila euro).

(Fonte: sito ufficiale BPER – Data 09/01/23)

UniCredit: spazio agli studi

logo unicredit

Grazie al prestito UniCredit Ad Honorem, coloro che studiano presso le università convenzionate possono ottenere un credito fino a 27.700 euro da restituire in un periodo compreso tra 12 e 180 mesi. Come peculiarità segnaliamo la possibilità di spostare l’inizio del piano di ammortamento di uno o due anni. Gli atenei in questione sono:

  • Atenei Piemontesi COREP;
  • ER.GO – Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori;
  • Johns Hopkins University;
  • MIB School of Management Trieste;
  • MIP Politecnico di Milano;
  • Università di Bologna;
  • Università Bocconi di Milano;
  • Università Luiss di Roma.

Da segnalare infine la tipologia CreditExpress Master il cui importo va da 2 mila a 15 mila euro da restituire entro 8 anni.

(Fonte: sito ufficiale UniCredit – Data 09/01/23)

Offerta pubblica: fondi regionali e Invitalia

A livello statale i fondi sono ormai concessi tramite Invitalia, un’agenzia che è stata appositamente creata per sostenere l’avvio di nuove attività, con un occhio di riguardo proprio per giovani e donne.

Invece i fondi regionali oggi sfruttano soprattutto la via del Microcredito. Un esempio lo troviamo con Nuovo Fondo Futuro della regione Lazio. Non si tratta di una novità ma di un finanziamento che è stato già usato in precedenza, riproposto con lo stanziamento di nuovi fondi. Riferendoci alla versione lanciata nel 2022, fino ad esaurimento fondo è stato previsto un tasso zero per somme comprese tra 5 mila e 25 mila euro di finanziamento. I giovani, anche in questo caso, sono tra le categorie destinatarie di questa iniziativa.

(Fonte: sito regione Lazio – Data 09/01/23)

Conclusioni

I prestiti giovani oggi sono una realtà consolidata, anche se non sempre sono realmente accessibili senza qualche difficoltà. Se si ha bisogno di un finanziamento per l’avvio dell’attività i canali pubblici rimangono, ancora oggi, la soluzione migliore, per cui è consigliato andare periodicamente sul canale di Invitalia e su quello della propria Regione.

Approfondimenti: Ho bisogno di soldi urgentemente, Carte revolving senza reddito dimostrabile, Come ottenere subito un prestito di 10000 euro.

Approfondisci

Elenco banche e finanziarie: elenco prodotti e servizi 2024

Lista aggiornata di alcune delle migliori banche e finanziarie del 2021

E’ meglio chiedere i prestiti (e i mutui) alle banche o alle finanziarie? Una domanda impossibile da rispondere in maniera univoca anche se si avesse in mano l’elenco di tutti gli istituti di credito regolamentati, e quindi iscritti e vigilati dalla Banca d’Italia. Per rispondere bisognerebbe infatti guardare con attenzione i vari prodotti offerti e rispondere a seconda delle differenti categorie di finanziamenti che si stanno cercando: carte revolving, credito al consumo, prestiti personali, finalizzati, ecc.

Indubbiamente però ognuno di noi aspira a rivolgersi agli istituti migliori, sia che si tratti di una banca o di una finanziaria. Quindi tenersi costantemente aggiornati, e comprendere anche quali sono le differenze più o meno nette sui servizi che si possono ottenere rappresenta sempre un ottimo punto di partenza.

Indice articolo

Banca o finanziaria: come scegliere?

Banche e finanziarie, due parole molto comuni, spesso accostate ed assimilabili che, talvolta però, non fermandosi alla superficialità dei termini, presentano differenze sostanziali.

Le banche, ad esempio, offrono un’ampia gamma di servizi: conti correnti, investimenti, escussione di tasse e tributi, erogazione di mutui e di prestiti. In generale le opzioni bancarie sono davvero numerose. Diversamente, invece, le finanziarie hanno, spesso, solo alcuni prodotti nel loro catalogo: cessioni del quinto dello stipendio, prestiti e poco altro.

Anche dal punto di vista dell’approccio verso il credito esistono difformità rilevanti: le banche, grazie alla loro varietà di offerta, possono proporre tassi mediamente più bassi rispetto alle tradizionali finanziarie, costrette a ritoccare verso l’alto il livello del TAN. Questa discrepanza è in parte dovuta al fatto che le banche tramite la raccolta del risparmio possono contare su costi di approvvigionamento più bassi rispetto alle stesse finanziarie. Discorso che viene a mancare se ci troviamo davanti a finanziarie che appartengono a grandi gruppi bancari, dove vige un utile e funzionale meccanismo di scambio di servizi e prodotti (ad esempio CheBanca! e Compass per Mediobanca, Cariparma e Agos per Credit Agricole, Hello Bank e Findomestic e Bnl per Bnp Paribas, ecc).

Di contro la specializzazione delle finanziarie diventa un plus nelle valutazioni del merito creditizio del cliente: le finanziarie, infatti, hanno scoring più raffinati e dettagliati rispetto alle banche, con vantaggi concreti per i richiedenti.

Inoltre, in caso di mancato pagamento, si hanno più strumenti (e tempo) per procedere ai pagamenti degli arretrati. Come si può quindi ben capire sia da una parte che dall’altra ci sono aspetti positivi e negativi.

Prima di fare una breve panoramica su alcune tra le migliori banche e/o finanziarie c’è anche da tener presente che oggi per alcuni prodotti o servizi, le banche e le finanziarie non rappresentano più i soli referenti. Ci sono infatti numerose società di diritto estero, che comunque rispettano le direttive comunitarie e sono dotate delle autorizzazioni necessarie per offrire sicurezza e tutela. Per lo più offrono conti elettronici, ma anche carte di pagamento che semplificano le gestione delle finanze ampliando le possibilità di usare strumenti di pagamento validi anche quando si hanno difficoltà ad ottenerli dalle società più tradizionali.

Prestiti personali e non: con chi ottenere e condizioni più agevolate?

I numerosi soggetti operanti in questo vasto settore del credito, siano esse banche o finanziarie, propongono un elenco di prodotti e servizi molto interessanti, studiati per soddisfare al meglio anche le esigenze più elevate e molte sono convenzionate con l’inps per agevolate i pensionati. Scopriamo insieme quali sono i prodotti e i servizi migliori del 2021.

Widiba, il conto moderno per eccellenza

Widiba, la banca online del gruppo Monte dei Paschi di Siena, ha saputo portare un’ondata di freschezza e di modernità a tutto il segmento, con la possibilità di aprire il conto corrente direttamente online, in pochi minuti. Non solo: Widiba mette a disposizione di tutti i clienti uno strumento all’avanguardia, My Money, in grado di gestire e tenere sotto controllo i risparmi, monitorando le spese e analizzando statisticamente tutti i flussi di cassa. Con Widiba la convenienza e la praticità fanno rima con tecnologia.

Rimanendo nell’ambito del “credito” troviamo anche il fido Widiba che ottiene posizioni di assoluto ‘privilegio’ anche in confronto alle banche tradizionali. Inoltre con il lancio di prodotti sempre più innovativi (come Widiexpress) riesce a sopperire a qualsiasi assenza fisica di una banca tradizionale.

Che Banca!: buon servizio clienti

Anno dopo anno Che Banca! ottiene uno dei riconoscimenti più prestigiosi riferiti agli istituti di credito: quello del miglior servizio di assistenza offerto oggi dalle banche online. Il panorama dei servizi bancari proposti è a tutto tondo, ma in cima alla lista rimangono come prodotti di punta:

  • il Conto Digital, con canone zero, bancomat incluso e prelievi gratuiti in Euro;
  • la carta Conto Tascabile che rispetto ad un conto tradizionale non ha assolutamente nulla da invidiare per completezza e qualità dei servizi offerti.

UBI PAY, lo smartphone diventa una carta di credito (Prodotto non più disponibile)

Insignito di un prestigioso premio da parte dell’ABI, il servizio UBI PAY proposto dall’omonima banca, rappresenta una delle novità assolute nel panorama creditizio. Grazie ad un’applicazione, infatti, lo smartphone può trasformarsi in una pratica e comoda carta di credito, per pagare in mobilità, con un semplice gesto. In più, è possibile trasferire soldi in real time, inviando le somme direttamente alle persone salvate nella rubrica del cellulare. Oggi non costituisce più un prodotto “raro” in Italia, ma comunque continua a rappresentare una delle versioni più rodate e funzionali.

Compass Total Flex, i sogni si realizzano con 30 mila euro

E’ uno dei prodotti più interessanti proposti dalle finanziarie italiane, Total Flex Compass permette ai clienti di poter ottenere fino a 30 mila euro, a tassi vantaggiosi, senza comunicare le finalità. Le consulenze professionali, sempre a disposizione, garantiscono inoltre massima sicurezza e affidabilità, per realizzare i propri sogni con assoluta tranquillità. Tra l’altro Compass ha recentemente cambiato veste, passando da società finanziaria a banca. Con questo cambiamento, non solo nel “nome”, sono arrivate anche delle novità interessanti per gli utenti, come la possibilità di ottenere un prestito interamente online fino a 30 mila euro. Insomma ciò che è stato a lungo richiesto senza poter essere accessibile, in una manciata di mesi è diventata una realtà di facile accesso.

(Data rilevazione: 11/11/2021; Fonte: siti ufficiali Widiba, CheBanca!, Compass)

Approfondisci

Cessione del quinto Findomestic: 3 motivi per evitarla!

Cessione del quinto di Findomestic Banca: conviene?

I dipendenti del settore pubblico e privato oltre che i pensionati possono prendere in considerazione la richiesta della cessione del quinto Findomestic. Per i dipendenti del settore pubblico ci sono inoltre delle agevolazioni soprattutto a livello di tassi in virtù di alcuni convenzioni. Tuttavia per chi è in attività è necessario avere un contratto a tempo indeterminato a differenza di altre società, come ad esempio Fiditalia, che valutano questo tipo di prodotto anche per chi ha contratti a tempo determinato. Per i pensionati è in vigore la convenzione con l’Inps.

Che particolarità hanno le cessioni?

La cessione del quinto dello stipendio è una delle forme più comode di prestito presenti nel fitto mercato del credito. La praticità e la semplicità sono alla base di uno strumento che le banche e le finanziarie prediligono: le garanzie reali, infatti, vengono ottenute già al momento della domanda, grazie alla busta paga del richiedente.

Non solo: una volta ottenuto il prestito, è il datore di lavoro ad avere l’onere di versare verso l’istituto erogatore le rate mensili. Per queste ragioni, legate agli aspetti della sicurezza di rimborso, la cessione del quinto dello stipendio è proposta con forza da numerosissime finanziarie e banche, compresa Findomestic.

A riguardo non possiamo trascurare che questa banca fa parte del gruppo Bnp Paribas, al quale appartiene anche Bnl, che vanta una lunga tradizione di convenzioni dedicate soprattutto a chi lavora nel settore pubblico. Per questi ultimi non ci sono esempi sul sito Findomestic, ma bisogna rivolgersi alla propria amministrazione (ad esempio sull’intranet) per conoscere le condizioni del momento o usare il sistema NoiPa.

Per i dipendenti privati e pensionati è invece possibile riferirsi ad esempi pratici proposti dallo stesso sito ufficiale che variano a seconda del momento. Nel particolare al 13-04 2018, nel caso di un dipendente per un importo di 13 mila euro richiesti e durata di 10 anni, il tasso Taeg è pari al 6,11%. Nella tabella i dati più nel dettaglio:

Importo richiesto 13.000 euro
Importo restituito in totale 17.280 euro
Rata mensile 144 euro
Tan 5,95%
Taeg 6,11%

Per quanto riguarda i pensionati alla stessa data viene proposta una simulazione basata su una cifra di 12 mila euro da restituire in 10 anni. In questo caso avremo:

Importo richiesto 12.000 euro
Importo restituito in totale 16.320 euro
Rata mensile 136 euro
Tan 6,46%
Taeg 6,65%

Condizioni economiche

I tassi proposti dalla banca appartenente al gruppo francese variano in funzione:

  • della situazione del mercato dei tassi;
  • del richiedente (dipendente o pensionato);
  • dal possibile accesso a specifiche convenzioni.

Solitamente non sono applicati costi accessori come: costi di istruttoria, imposta di bollo (comunicazioni e sostitutiva) o spese di gestione della pratica. (Fonte: sito ufficiale Findomestic – Data: 13/04/2018)

Per quanto riguarda i tassi, se ci si vuole fare un’idea sul livello applicato, dovendo comunque passare prima per una richiesta del preventivo, si può controllare la tabella dei tassi medi presente sul sito ufficiale per fare un semplice confronto.

Ad esempio, secondo la tabella per la cessione del quinto i tassi medi applicati fino a fine dicembre 2017 sono stati di 11,75% per importi inferiori a 15 mila euro e 8,83% per importi superiori a 15 mila euro (Data rilevazione: 13/04/2018 – Fonte: sito ufficiale Findomestic). Ovviamente la scelta probabilmente migliore è quella di chiedere più preventivi con più società e fare un confronto tra i vari risultati.

Come ottenere un preventivo on line?

E’ possibile ottenere il preventivo on line, e cliccando sul pulsante verde Fai Richiesta presente sul sito Findomestic

Successivamente bisognerà compilare in tutti gli spazi obbligatori il form di richiesta

Bisogna inserire con precisione tutti i dati, soprattutto quelli sul datore di lavoro o amministrazione (oppure ente pensionistico per i pensionati). Una volta inviato il tutto, secondo quanto affermato dal sito ufficiale, i tempi di risposta sono relativamente brevi: il tempo di risposta non è quantificabile a priori visto che le esperienze personali raccolte sui forum sono anche molto variabili.

La risposta di Findomestic, con il preventivo non sarà logicamente vincolante. Se invece si vorrà procedere nell’e-mail saranno riportate le informazioni su come formalizzare la richiesta. Si deve comunque ricordare che la durata del preventivo è limitata e che bisognerà prendere una decisione entro la data di validità riportata nel preventivo stesso.

A chi rivolgersi?

Come già detto il primo passo può essere fatto on line. Tuttavia ci si può rivolgere fin dalle prime battute anche a un’agenzia Findomestic previo appuntamento oppure a un consulente (o mediatore abilitato) regolarmente iscritto allo OAM. Per trovare l’agenzia più vicina si può andare sul sito Findomestic e nell’apposita sezione compilare lo spazio con la propria Regione d’interesse.

A questo punto è sufficiente selezionare quella ubicata all’indirizzo più comodo da raggiungere e cliccarci sopra così da conoscere i dati necessari che riguardano gli orari e i numeri da contattare per chiedere informazioni oppure fissare già un appuntamento.

Sempre online, una volta ottenuto il prestito, può essere richiesta una copia del proprio contratto. Questo potrà avvenire accedendo alla sezione preposta dell’area clienti oppure compilando il form presente alla pagina dedicata del sito Findomestic che necessiterà l’inserimento di pochi semplici dati.

Prodotti Findomestic

Approfondisci

Prestiti cambializzati per autonomi: guida alla richiesta

Prestito cambializzato per autonomi: quali garanzie sono richieste?

I prestiti cambializzati per autonomi rappresentano una tra le principali forme di credito erogate ai lavoratori non dipendenti. La mancanza di una busta paga, ovvero di un reddito continuativo e certo da parte di questi soggetti mette spesso in difficoltà gli istituti di credito che, per ottenere garanzie reali dai richiedenti, devono necessariamente fare ricorso all’opzione cambiali per poter procedere all’erogazione.

Le cambiali, infatti, sono a tutti gli effetti un titolo esecutivo in mano agli istituti: in questo modo, in caso di mancato pagamento regolare da parte dei clienti, le banche e le finanziarie possono esercitare il loro diritto di riscossione anche per vie legali. Non solo mancanza di busta paga: infatti grazie ai prestiti cambializzati i lavoratori autonomi che nel passato hanno fatto registrare situazioni problematiche sotto gli aspetti finanziari, iscritti ad esempio nelle liste dei soggetti protestati o cattivi pagatori, possono accedere con maggior facilità al credito.

Nessuna garanzia reddituale per avviare la richiesta

Uno dei principali vantaggi del prestito cambializzato, segno tangibile della massima praticità di questo prodotto di credito, che può essere richiesto senza alcuna garanzia reddituale. Già di per sé, come detto, le cambiali rappresentano un titolo reale esigibile.

Inoltre, per gli autonomi che desiderano ottenere somme consistenti è possibile ricorrere anche alla figura del garante, un soggetto terzo che si impegna, nel caso il titolare del contratto non rispetti le scadenze dei pagamenti, a coprire gli ammanchi finanziari in solido con il patrimonio personale.

Inoltre, la durata prefissata, così come l’importo e la scadenza di ciascuna cambiale, consentono a questa tipologia di prodotto di sposare al meglio le necessità di massima semplicità, anche per quei lavoratori autonomi che, tramite il prestito cambializzato, desiderano consolidare più posizioni debitorie già in essere. Ovviamente la natura particolare di questa forma di prestito innalza una barriera praticamente insormontabile per la ricerca di soluzioni on line.

Tutte le altre informazioni utili sul prestito cambializzato

Il prestito cambializzato è senza dubbio uno degli strumenti non finalizzati più diffusi dell’intero mercato. Le cambiali, di periodicità mensile, non possono superare la durata massima di 120 mesi.

I soggetti erogatori del finanziamento possono procedere, in caso di mancato pagamento, al pignoramento dei beni del debitore. Per i lavoratori autonomi, inoltre, vista l’assenza del TFR, è necessario che venga stipulata una polizza vita di durata minima di almeno 2 anni.

Non è infine necessario disporre di un conto corrente bancario per l’erogazione, grazie alla possibilità di ottenere un assegno circolare da parte dell’istituto di credito o della finanziaria.

Approfondisci