APPpago Banca Sella: come funziona e quanto costa?

APPpago: cos’è e come funziona la dilazione di pagamento di Sella Personal Credit

Banca Sella ha da qualche tempo arricchito la propria offerta di finanziamenti con il servizio denominato APPpago, offerto per la precisione da Sella Personal Credit. Di cosa si tratta?

Di un servizio che permette di procedere alla dilazione dei pagamenti effettuati presso i negozi ed esercenti che hanno il proprio Pos appoggiato su un conto con Banca Sella ed hanno attivato il servizio.

logo apppago

Ribadiamo quindi che si tratta di una possibilità offerta a tutti i propri clienti ‘business’ da Banca Sella, ma per poterla usare bisogna prima richiederne l’attivazione.

Indice

Caratteristiche della dilazione

Partiamo dai costi per il cliente. Questa dilazione di pagamento, alla pari di altre situazioni simili come Pagodil e Scalapay, non applica per il cliente dei costi aggiuntivi o degli interessi (vedi anche Finanziamenti tasso zero).

Tuttavia si differenzia dalle altre per il fatto che il numero delle rate non è stabilito a monte e soprattutto non è standardizzato per tutti i clienti. Ricordiamo ad esempio che Scalapay prevede solo 3 rate, mentre Pagodil applica a tutti i clienti di un determinato negozio solo le alternative di durata concordate con Cofidis.

Con APPpago è invece il venditore a personalizzare il piano di ammortamento per ogni cliente al momento di perfezionare l’acquisto, ovviamente entro il numero di rate che la convenzione con Banca Sella prevede di poter offrire (in un range tra un minimo ed un massimo predefinito).

Altra peculiarità è data dalla possibilità di poter rateizzare solo una parte del prezzo, pagando subito un acconto che viene decurtato dal prezzo che sarà poi oggetto della rateizzazione stessa. In tal senso può rappresentare una valida alternativa al classico ‘credito al consumo‘.

Modalità per la richiesta

In realtà l’acquirente deve fare poco o nulla visto che la procedura deve essere attivata dall’esercente che userà il proprio Pos. Non è neppure necessario registrarsi al servizio o all’app, come avviene ad esempio con Klarna.

E’ però necessario avere con sé un documento d’identità, per il quale si ha ampia scelta tra carta di identità elettronica, carta di identità cartacea, passaporto oppure la patente (tutti i documenti non devono essere scaduti). Il documento esibito dall’acquirente dovrà essere fotografato dall’esercente tramite lo smartphone sul quale è stata scaricata l’apposita app per gestire APPpago.

L’acquirente come scelte da fare si limiterà a decidere la carta di pagamento elettronico con la quale effettuare il pagamento (carte di debito, carte di credito e Postamat). Il venditore, prima di passare la carta nel Pos, dovrà scegliere la funzione integrata di APPpago e poi andare nel sottomenù “Nuova Richiesta”. Solo a questo punto si inserisce la carta di pagamento nel Pos, invitando il cliente a digitare il Pin.

Si dovrà quindi attendere un breve lasso di tempo perché la procedura del Pos termini. Una volta finita la fase di verifica, l’esercente dovrà passare la tessera sanitaria del cliente, quindi stampare lo scontrino e darne una copia al cliente, confermando di aver ottemperato sia alla consegna della copia che all’informativa sulla cessione del credito, facendo OK sul terminale Pos. Per completare il tutto si torna sullo smartphone aprendo l’app di Axerve per:

  • caricare i documenti fotografati (documento di riconoscimento e tessera sanitaria);
  • indicare il numero di rate scelto;
  • fare l’upload delle foto e dello scontrino che è stato stampato con il Pos;
  • confermare il tutto.

Come ultime fasi troviamo l’inserimento del numero di telefono, dell’indirizzo e-mail e dei dati anagrafici del cliente. Questi riceverà un codice OTP che deve inserire per la firma digitale.

A questo punto si torna di nuovo al Pos per stampare il riepilogo della dilazione. Questa va firmata sia dall’acquirente che dal venditore. Infine si usa lo smartphone e sempre tramite l’app di Axerve si fotografa lo scontrino firmato, si carica e si invia.

Approfondimento: Finanziamento con carta di credito

Che funzione ha Sella Personal Credit?

Tramite APPpago il venditore cede il credito a Sella Personal Credit, quindi ottiene subito il prezzo che ha dilazionato. L’acquirente rimborserà il numero di rate pattuito all’istituto di credito del gruppo biellese, attraverso un addebito automatico sul conto (in caso di carta di debito) o su carta di credito. Non possiamo quindi parlare di un prestito personale senza conto corrente.

A chi rivolgersi?

Come già più volte evidenziato, l’acquirente deve scegliere un negozio convenzionato ma non ci sono liste sul sito ufficiale, per cui bisogna informarsi all’occorrenza. Invece gli esercenti che vogliono offrire anche questa come modalità di pagamento possono chiamare il numero verde preposto 800653365.

Per i già correntisti è possibile usare per la richiesta anche la Pec. La mail deve essere inviata a [email protected]. Nel corpo della mail certificata si devono inserire come dati:

  • la volontà di fare la convenzione con APPpago;
  • nome e cognome del/dei rappresentante/i della società;
  • numero di cellulare del/dei rappresentante/rappresentanti;
  • partita IVA;
  • IBAN;
  • PEC;
  • ragione sociale e c.f. dell’esercizio che ha il Pos;
  • il tipo di cessione: con firma congiunta o disgiunta.

Approfondisci

Soisy Spa: una valida alternativa ai prestiti tradizionali?

Soisy Spa: quali vantaggi per clienti, venditori e per chi vuole investire?

Pagamenti smart, investimenti per privati e rateizzazione di acquisti fatti su e-commerce: tutte queste possibilità confluiscono in Soisy, il ‘marketplace’ nato proprio per mettere in contatto queste differenti esigenze.

Proprio questa commistione di proposte la rende diversa rispetto ad altre S.p.A che offrono la possibilità di dilazionare i pagamenti come per esempio Scalapay, Klarna e Pagodil. Con Soisy, infatti, chi finanzia gli acquisti a rate, andando subito a saldare il prezzo dovuto al venditore al posto dell’acquirente, sono i privati che vogliono fare questo tipo di investimento diversificato.

logo soisy

Per quanto riguarda i vantaggi della dilazione, gli aspetti positivi sono simili a quelli degli altri prodotti appena citati. Nel particolare:

  • i venditori hanno la possibilità di aumentare le vendite grazie a pagamenti ‘diluiti nel tempo’;
  • gli acquirenti sfruttano la comodità di un pagamento a rate senza dover affrontare i limiti di determinate categorie merceologiche e i tempi di una normale istruttoria.

Indice

Cos’è Soisy Spa?

La società che gestisce la piattaforma è l’omonima Soisy Spa, una società di prestito tra privati che opera con regolare autorizzazione ed è quindi quindi sottoposta alla vigilanza della Banca d’Italia.

Quindi la società milanese non svolge solo la funzione di ‘contenitore’ ovvero ambiente virtuale che mette in relazione le tre realtà (venditore, acquirente, prestatore privato), ma svolge anche mansioni specifiche attive tra cui:

  • valutazione del merito creditizio degli acquirenti che stanno richiedendo il pagamento rateale su negozi (e-commerce) convenzionati;
  • gestione diretta dei flussi di denaro (investimento-prestito-pagamento-rimborso), senza demandare la gestione a terzi.

prsone che fanno acquisti online

Come investire ed acquistare a rate

Il punto in comune qualsiasi sia il tipo di ‘ruolo’ che si vuole avere nel marketplace (investitore, venditore o acquirente) è l’apertura di un conto presso Soisy. Questo servirà per:

  • versare denaro destinato agli investimenti;
  • ottenere i rimborsi da parte del venditore;
  • scegliere la rateizzazione degli acquisti su e-commerce e di conseguenza effettuare i rimborsi.

L’apertura del conto è sempre gratuita.

(Fonte: sito ufficiale Soisy – Data: 3 ottobre 2021)

Per chi vende

In particolare per il venditore al momento della convenzione viene richiesta l’apertura di questo conto che viene associato all’azienda. Sempre su tale account, una volta approvata la rateizzazione, si otterranno le somme delle vendite dilazionate, potendo fare il trasferimento al proprio conto bancario associato.

persone che investono online

Per chi investe

Se si desidera investire nel marketplace Soisy, bisogna aprire il conto associato e poi ricaricarlo (l’importo minimo è di 10 euro). La ricarica del conto presso Soisy è possibile con una delle seguenti modalità:

  • bonifico: all’IBAN IT79S0326801603052132685751 intestato a Soisy Spa. Bisogna inserire nella causale il proprio codice fiscale;
  • ricarica dall’area personale, selezionando il tasto Ricarica Conto Soisy, scegliendo l’importo e dando conferma. La piattaforma genera in modo automatico un addebito di pari importo su conto corrente bancario associato a quello di Soisy.

I tempi di ricarica nel caso di un bonifico sono di 1 o 2 giorni, mentre nel caso della ricarica su conto è di 5 o 7 giorni (come evidenziato dal sito ufficiale in alcuni casi si può arrivare anche a 10 giorni).

(Fonte: sito ufficiale Soisy – Data: 3 ottobre 2021)

Come fare per richiedere il pagamento a rate?

Ricordiamo che bisogna avere due requisiti obbligatori:

  1. avere un conto corrente associato al servizio
  2. rivolgersi ad uno dei negozi convenzionati.

Bisogna quindi scegliere i prodotti da acquistare e fare una richiesta di ‘preventivo’. Nel particolare il venditore potrà fornire un link di collegamento od offrire direttamente la possibilità di generare un preventivo/simulazione nel carrello (attraverso un semplice plugin).

Se si vuole procedere con la richiesta della rateizzazione si dovrà spuntare la voce corrispondente al pagamento rateale (presente tra le opzioni di pagamento) e seguire le istruzioni per l’inserimento dei dati (sono essenziali i dati anagrafici, il codice fiscale e l’importo da rateizzare). In questo modo si ha la determinazione della rata. Fatto questo si deve:

  1. confermare accettando la rata proposta;
  2. continuare con l’inserimento degli ulteriori dati richiesti;
  3. caricare i documenti necessari e cioè quelli di reddito, quelli personali e la foto del codice fiscale.

Si passa quindi ad una fase di attesa della risposta per conoscere se c’è stato o meno il via libera. Qui avviene la valutazione del merito creditizio che definisce anche il tasso attribuito (ai fini della convenienza per gli investitori).

Con esito positivo di tale valutazione si passa alla firma del contratto (con firma digitale) e si ha l’accesso al marketplace, dove avviene il confronto con i possibili finanziatori privati. Quando si trova il punto di incontro tra offerta e domanda si ottiene l’accredito della somma finanziata direttamente sul conto del venditore convenzionato e poi sul conto del finanziato parte l’addebito dei pagamenti delle rate.

Quanto costa?

Soisy applica dei costi diversificati a seconda del destinatario. Più esattamente:

  • per il finanziato: importo massimo commissione del 4,6% del prestito;
  • per l’esercente convenzionato: 0% se il ‘carrello’ riporta un saldo maggiore o
    uguale a 2000,00 euro; 2% se è maggiore o uguale a 250,00 euro ma minore di 2000,00 euro; 4% se è minore di 250,00 euro (nel caso di finanziamenti a tasso zero si applicano rispettivamente l’1%, il 3% e il 4,5%);
  • per l’investitore: applicazione di una commissione del 10% sui rendimenti realizzati.

Contatti utili

Come contatti i riferimenti sono i seguenti:

  • Carlo e team commerciale per convenzioni: la mail va inviata a [email protected];
  • Federica e team supporto: per assistenza per i pagamenti rateali, gli investimenti o gli ordini rateizzati la mail va inviata a [email protected].

È possibile anche usare la chat, che è attiva dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle ore 12:30 e dalle ore 14:30 alle ore 17:30 (festivi esclusi).

Approfondisci

CreditLine su Amazon: come funziona e quanto costa

Conviene comprare con CreditLine su Amazon? La nostra recensione

logo creditline

Comprare a rate su Amazon è possibile, oltre che utilizzando carte revolving, anche tramite la richiesta di un vero e proprio finanziamento che viene concesso da Cofidis e che si chiama CreditLine. Si tratta di una linea di credito che si richiede a Cofidis e che permette di rateizzare il proprio acquisto di prodotti ‘finanziabili’, rispettando i seguenti limiti:

  • l’importo finanziabile deve essere compreso tra un minimo di 100 euro e un massimo di 1.500 euro;
  • l’importo minimo della rata deve essere di 15 euro (il che può limitare nella scelta del numero di rate);
  • la durata massima del piano di ammortamento è di 24 mesi, quella minima di 3 mesi.

(Fonte: sito ufficiale Cofidis – Data: 20 gennaio 2021)

Indice

Come funziona la richiesta?

Diamo per scontato che sia stato già scelto ciò che vogliamo acquistare su Amazon a rate. Il primo passo è quello di accertarsi che l’importo da pagare (considerando solo i prodotti indicati come rateizzabili) sia compreso complessivamente tra 100 euro e 1500 euro. A questo punto dobbiamo seguire questi semplici step:

  • arrivare nella pagina di pagamento;
  • biffare la voce CreditLine tra le opzioni di pagamento disponibili;
  • inserire tutte le informazioni necessarie e gli estremi dei documenti di identità oltre che reddituali nella pagina dove si viene automaticamente indirizzati (quella da cui far partire la richiesta di rateizzazione);
  • confermare la richiesta inviandola a Cofidis perché faccia una rapida valutazione.

Se si supera questa fase si ottiene la risposta positiva (se negativa si dovrà scegliere un altro metodo di pagamento) andando direttamente al checkout. L’ordine si conclude come con qualsiasi altro metodo di pagamento accettato dal colosso statunitense e va in preparazione per l’invio. Si inizieranno poi a pagare le rate secondo il piano di ammortamento approvato, con addebito diretto sul conto corrente.

schermata riepilogo ordine amazon

Cosa avviene in caso di nuovi acquisti?

Completata la procedura si è diventati titolari di una linea di credito di un importo compreso tra i 500 ed i 1500 euro. L’importo del plafond sarà evidenziato alla fine della precedente domanda sia nella mail di risposta da parte di Cofidis che nell’area riservata.

La possibilità di pagare ulteriormente con CreditLine su Amazon è disponibile a partire da 4 giorni dopo l’accettazione della tua linea di credito e del conseguente primo utilizzo. Nel particolare, questa possibilità sarà evidenziata dalla comparsa dell’opzione CreditLine tra i metodi di pagamento su Amazon.it (sempre in funzione del plafond disponibile).

Requisiti e documenti necessari

Oltre alla scelta di prodotti ‘finanziabili’ bisogna ottemperare anche ad altri requisiti che sono:

  • avere un reddito dimostrabile;
  • essere maggiorenni;
  • avere un conto corrente per l’addebito delle rate con Iban italiano (non sono ammesse carte prepagate);
  • avere documenti di identità rilasciati da autorità italiane e che non siano prossimi alla scadenza.

Attenzione, al 20 gennaio 2021 come documenti sono accettati esclusivamente:

  • patente formato tessera oppure passaporto;
  • tessera sanitaria.

Non è quindi accettata la carta di identità, nemmeno nella versione elettronica.

Tempistiche

Come evidenziato dallo stesso sito ufficiale, la richiesta dovrebbe portare via al massimo un quarto d’ora, soprattutto per procedere alla foto ed all’upload dei propri documenti. Invece i tempi di risposta da parte della finanziaria francese sono pressoché immediati. La possibilità di registrarsi all’area personale parte invece il giorno successivo alla pratica di apertura della linea stessa.

Caratteristiche del prestito

schermata pubblicitaria creditline

La somma da finanziare deve rientrare nei limiti previsti dagli accordi con Cofidis, ma sulla durata si devono rispettare come numero di rate le seguenti alternative: 3, 5, 6, 10, 12, 18 oppure 24 mensilità. L’addebito della prima rata avviene non prima di 25 giorni dalla spedizione del prodotto. Più precisamente, il primo giorno del mese successivo. Per capire meglio questo discorso riproponiamo le possibili scadenze temporali nella tabella che segue:

Mese Data spedizione (si considera quella dell’ultimo articolo di uno stesso ordine) Data di addebito della prima rata
Gennaio entro il 6 Gennaio 1° Febbraio
Febbraio entro il 3 Febbraio 1° Marzo
Marzo entro il 6 Marzo 1° Aprile
Aprile entro il 5 Aprile 1° Maggio
Maggio entro il 6 Maggio 1° Giugno
Giugno entro il 5 Giugno 1° Luglio
Luglio entro il 6 Luglio 1° Agosto
Agosto entro il 6 Agosto 1° Settembre
Settembre entro il 5 Settembre 1° Ottobre
Ottobre entro il 6 Ottobre 1° Novembre
Novembre entro il 6 Novembre 1° Dicembre
Dicembre entro il 6 Dicembre 1° Gennaio

Nel caso di più utilizzi, l’importo delle rate si andranno a sommare. Facciamo anche in questo caso un esempio pratico:

  • acquisto 1: 10 rate da 40 euro effettuato entro il 6 marzo. La rata di quaranta euro verrà addebitata il 1°aprile;
  • acquisto 2: 6 rate da 30 euro effettuato entro il 6 agosto.

In tal caso al 1 settembre si pagherà una rata di settanta euro, somma dei due importi (40€+30€).

Condizioni economiche

Per valutare le condizioni economiche bisogna basarsi su quelle che vengono proposte dal sistema al momento della richiesta (potrebbero essere proposte condizioni agevolate).

Sul sito Cofidis al 20 gennaio 2021 troviamo degli esempi ufficiali che sono utili soprattutto per valutare la componente degli interessi. Come appena accennato, infatti, solo in periodi promozionali si è proposto un ‘vero’ tasso zero. Nella situazione ordinaria non si applicano infatti interessi (Tan 0%) mentre si applicano commissioni che portano a un Taeg di valore che cambia a seconda del periodo in cui avviene l’apertura della linea di credito. Ritornando agli esempi del sito ufficiale della finanziaria francese abbiamo le seguenti condizioni:

Esempio 1

CreditLine di 200 euro in 6 rate: la dilazione del pagamento sarà pari a 5 rate da € 34,52 più sesta rata da €34,54. Quindi l’importo totale alla scadenza è di € 207,14, per un Taeg di 12,84%;

Esempio 2

CreditLine di 1000 euro in 12 rate: questa soluzione prevede 11 rate da € 88,90 più l’ultima rata da € 89,02, per un importo totale dovuto di € 1066,92 e un TAEG sempre pari a 12,84%.

(Approfondimento: Prestito rotativo)

Approfondisci

Scalapay: i tuoi acquisti in 3 o 4 rate (senza interessi!)

Metodo di pagamento Scalapay: cos’è e come funziona

Pagare a rate senza dover aprire un finanziamento anche per pagare piccoli importi è possibile oggi grazie a sistemi come quello di Scalapay. Proprio per questo se si è alla ricerca di un metodo che garantisca di pagare vestiti, scarpe ma anche articoli per la casa, ecc, senza pagare gli interessi, proprio il servizio offerto dall’omonima società milanese potrebbe essere la soluzione giusta.

Troppo bello per essere vero? Come ogni altro metodo di dilazione di pagamento ha dei pro e dei contro che proveremo ad analizzare in questo articolo, ribadendo subito come questi aspetti non possono avere carattere totalmente oggettivo, andando ad essere raffrontati ai propri bisogni e necessità

logo scalapay

Indice articolo

Cos’è e come funziona

Scalapay è un sistema di dilazione dei pagamenti grazie al quale si ha la possibilità di suddividere il costo dell’acquisto (online o in negozio) in 3 rate, in alcuni casi anche in 4 rate.

Il numero ridotto di rate a disposizione rappresenta forse il principale limite, soprattutto se il costo complessivo da pagare è molto alto.

Tra gli aspetti innegabilmente positivi sottolineiamo invece la comodità della richiesta. Trattandosi di una dilazione di pagamento, non si deve aprire alcuna richiesta di finanziamento, ma semplicemente informare il cassiere che si intende usufruire del servizio Scalapay o, nel caso di acquisto online, scegliere Scalapay come metodo di pagamento tra quelli disponibili al momento del checkout.

Un altro aspetto positivo è quello dell’assenza di interessi, per cui per sapere quanto dovremo pagare per rata non dovremo fare altro che suddividere il costo totale per 3 o, quando possibile, per 4.

Ad esempio: sto acquistando merce per 300€? Allora avrò 3 rate da 100€: la prima la pagherò subito, con addebito sulla carta di credito, debito o prepagata che ho associato a Scalapay, poi le altre due a distanza di 1 mese e 2 mesi dall’acquisto. Quindi, riassumendo:

PRO

  • disponibilità immediata della merce se Scalapay accetta la rateizzazione;
  • si porta a casa l’acquisto pagando subito solo un terzo o un quarto del costo totale;
  • poter approfittare di sconti e promozioni temporanee anche se ancora non si dispone per intero della somma necessaria.

CONTRO

  • possibilità di dilazionare il pagamento in solo 3 o 4 rate, a volte insufficienti in caso di acquisti di importo elevato;
  • necessità di avere una carta di credito, debito o prepagata (Visa, MasterCard o Amex) da associare a Scalapay in fase di registrazione;
  • possibilità di usare Scalapey solo negli store convenzionati (fisici e online).

N.B. L’Importo rateizzabile rientra tra un minimo e un massimo che viene stabilito da ogni esercente, per cui in alcuni casi la soglia minima di spesa può risultare anche piuttosto elevata. Per esempio Kasanova a novembre 2023 prevede una spesa minima di 60 euro e una massima di 2000 euro per poterla dilazionare con Scalapay.

C’è un trucco?

Può sembrare strano che pagando un terzo, senza dover aprire un finanziamento, si ottenga subito la spedizione della merce, tra le altre cose senza costi, commissioni o interessi. Eppure, è proprio così poiché il negoziante otterrà subito l’importo del carrello per il totale, al netto della commissione che gli è dovuta per la stipula della convenzione, che sarà trattenuta da Scalapay. Sarà poi la società milanese a recuperare in tre o quattro mesi il costo anticipato, grazie all’attività di gestione che viene svolta da una società internazionale, la Stripe.

Come fare il pagamento

Abbiamo già accennato alla necessità di rivolgersi a e-commerce o negozi fisici che prevedano Scalapay tra i metodi di pagamento. Questi sono elencati sul sito ufficiale anche se negli store convenzionati verrà evidenziata chiaramente la possibilità di accedere al servizio.

Per quanto riguarda la procedura, questa è molto semplice. Al momento di scegliere il metodo di pagamento occorrerà indicare Scalapay per effettuare il pagamento stesso. A questo punto ci potremmo trovare di fronte a due situazione e cioè:

Se non si ha un account registrato con Scalapay

Il sistema rimanderà alla pagina di creazione dell’account, dove si dovranno inserire i dati personali e il codice fiscale, oltre a:

  • numero di telefono;
  • email;
  • i dati di una carta su cui si desidera far addebitare le rate.

Quando termina la fase di registrazione si può confermare il pagamento, e se il tutto va a buon finesi conclude l’ordine con successo. Se invece c’è un problema allora verrà negata l’autorizzazione e per concludere l’ordine si dovrà scegliere un sistema di pagamento alternativo.

Se si è già un utente registrato che ha usufruito della dilazione in precedenza

In tal caso si verrà indirizzati alla pagina di valutazione della richiesta. Purtroppo non è detto che avendo già usato il servizio in passato la nostra richiesta verrà accettata in modo automatico. Infatti, non mancano testimonianze di rifiuto da parte di utenti in varie recensioni, anche se nelle nostre esperienze non ci sono stati problemi in tal senso.

L’unico consiglio che possiamo dare è quello di essere puntuali nei pagamenti e, quando c’è la possibilità, sfruttare il pagamento anticipato.

N.B. Se l’autorizzazione dovesse essere negata non si potrà conoscere la motivazione. Tra l’altro non c’è un modo di contattare direttamente la società per chiedere delle spiegazioni, fatta eccezione del form di ricontatto presente sul sito.

rate scalapay

Modalità di addebito delle rate

Non bisogna fare altro che accertarsi che sulla carta, alle scadenze, ci sia abbastanza plafond per coprire i pagamenti, poiché l’addebito di ogni rata avverrà sulla carta associata a Scalapay.

Tra l’altro arriverà sempre una email che ricorda la data di scadenza, un paio di giorni prima, e che permette anche di scegliere l’opzione di pagamento anticipato. Nel particolare, scegliendo di effettuare il pagamento anticipato il sistema indirizza alla pagina giusta e non c’è pericolo che si arrivi a fare un pagamento doppio.

Scaricando sul proprio smartphone l’omonima app (disponibile sia per iOS che Android) si potrà avere facile controllo non solo sui pagamenti ma anche su eventuali promozioni nei negozi convenzionati.

Approfondimento: Finanziamento con carta di credito.

Conseguenze per mancato pagamento

La società può attivare le procedure di recupero crediti che non prevederanno solo il costo delle rate non pagate, ma anche l’aggiunta di una commissione di 6 euro per i giorni di ritardo fino alla settimana, mentre oltre si sale a 12 euro. L’importo massimo della commissione non può comunque superare il 15% del totale dell’importo da pagare.

(Fonte: sito ufficiale Scalapay – Data: 23 novembre 2023)

Approfondisci

Come pagare a rate online con Pagantis: guida pratica

Pagantis Italia: cos’è e come funziona

L’acquisto a rate nei negozi senza ricorrere ai classici finanziamenti oggi è possibile con servizi appositamente studiati, come ad esempio Pagantis. Con quest’ultimo si sottoscrive un contratto di credito al consumo associato ad una carta di pagamento di cui si è intestatari. Il servizio permette infatti di concludere il checkout del carrello dell’e commerce alla pari degli altri metodi di pagamento, però il pagamento del prezzo sarà suddiviso in varie rate.

La società che offre il servizio è nata in Spagna nel 2011 ed è regolamentata dalla Banca di Spagna. Gli utenti in Italia (dove la società ha una sede a Milano) possono contare in più sulla vigilanza della Banca d’Italia.

pagantis

Come funziona il credito?

Quando parliamo di ‘linea di credito’ associata ad una carta di pagamento viene subito da pensare ad una carta revolving che per un lungo periodo di tempo ha rappresentato l’unica alternativa ai classici finanziamenti per dilazionare i propri acquisti online. Nel caso di Pagantis invece non abbiamo un sistema di questo tipo e non si apre alcuna linea di credito revolving.

Alla pari di un classico prestito finalizzato si ‘finanzia’ l’acquisto dei prodotti che si desidera acquistare per l’importo del loro costo complessivo e, una volta finito di pagare l’ultima rata, se si vuole usare ancora il servizio si deve fare una nuova richiesta.

Tuttavia non è detto che si riesca nuovamente ad accedere a questo sistema di rimborso. Come riportato su alcuni forum e su Trustpilot a volte utenti che hanno regolarmente pagato non vedono accordata una nuova richiesta, ma non è possibile conoscere le motivazioni dei successivi rifiuti. Ciò nonostante al 10 ottobre 2020 il gradimento che emerge dalle varie recensioni è notevole:

valutazione su trustpilot del servizio pagantis rilevato il ottobre 2020

Come accedere al ‘credito’?

Non si può accedere a Pagantis in modo diretto, ma ci si deve rivolgere ad un e-commerce che lo abbia inserito tra le modalità di pagamento accettate. Se Pagantis dovesse accettare la richiesta allora provvederà a pagare il prezzo di acquisto e poi preleverà alle scadenze previste le rate dalla carta associata. Per quanto riguarda i requisiti è necessario:

  • essere maggiorenni;
    avere la residenza in uno dei Paesi accettati (l’Italia è presente nella lista);
  • essere titolari di una carta di pagamento Visa o Mastercard (può essere sia di credito che di debito);
  • effettuare l’acquisto su un e-commerce che, come detto, preveda questa modalità di pagamento tra le varie alternative.

Una volta che ci si è assicurati di possedere tali requisiti, nel momento di scegliere il sistema di pagamento sarà sufficiente selezionare Pagantis. A questo punto si deve scegliere il tipo di rateizzazione che può rientrare in uno dei seguenti casi:

  1. max 4 rate, che sono addebitate ogni 14 giorni. In questo caso si rimborsa il prezzo suddiviso per il numero delle rate senza l’applicazione di interessi. Per esempio su 60 euro di prezzo si pagano 4 rate da 15 euro l’una;
  2. da 3 a 12 rate, con addebito mensile. Con questa seconda opzione si pagano degli interessi (sono applicati quelli del foglio informativo di riferimento vigente).

Come appena evidenziato solo se si sceglie la prima opzione non ci sono interessi ma la durata massima della rateizzazione è di 2 mesi mentre nel secondo caso si parte da 3 mesi. In conclusione la differenza tra le due soluzioni è notevole anche in riferimento agli interessi che potrebbero essere applicati e all’importo della rata da sostenere.

Sul sito ufficiale è possibile fare delle simulazioni, selezionando differenti opzioni per trovare il rapporto tra la durata, l’importo della rata e il peso degli interessi migliore in base alle proprie necessità.

N.B. Si può decidere di rimborsare l’intero importo senza attendere che si arrivi all’ultima rata. Per fare il rimborso totale anticipato basta andare nell’area personale e scegliere questa come opzione di rimborso. In automatico sarà prelevato l’intero importo residuo dalla carta associata e non ci saranno più prelievi successivi.

(Fonte: sito ufficiale Pagantis – Data: 10 ottobre 2020)

Creazione dell’account

Anche se per accedere a Pagantis bisogna passare per un e-commerce, per arrivare alla richiesta bisogna procedere prima ad una registrazione che è funzionale alla creazione dell’account personale. In questa stessa fase si creano le credenziali di accesso che permettono di seguire il credito a mano a mano che viene rimborsato e procedere al rimborso totale se lo si volesse chiudere in anticipo.

La registrazione prevede l’inserimento dei dati obbligatori personali come nome, cognome e indirizzo a cui seguirà l’aggiunta dei dati di un documento di riconoscimento (come passaporto o carta di identità). Terminata la fase delle info personali si deve passare a quella di inserimento dei dati della carta che sarà usata per gli addebiti.

Attenzione! Un nominativo può essere associato solo ad una carta di pagamento!

In caso di esito positivo, con l’associazione della carta si apre la linea di credito per un importo pari al prezzo del carrello (che però non verrà prelevato in toto ma a rate secondo il metodo scelto). Di conseguenza il venditore, che riceverà subito la somma totale, invierà le merci acquistate.

acquisti online pagantis

In tutti i casi la linea di credito non potrà superare i 3 mila euro. Se tuttavia l’esito fosse negativo non si possono conoscere le motivazioni. In questo caso si tornerà alla pagina dell’e-commerce dove si potrà ancora scegliere tra i metodi di pagamento rimanenti a disposizione per chiudere l’acquisto in modo positivo.

Costi e commissioni

Per gli acquirenti oltre agli interessi, quando previsti, non ci sono altri costi applicati. Il venditore invece deve sostenere un costo fisso di 35 centesimi per transazione e per la rateizzazione una commissione che varia in funzione dell’importo ma che comunque non supera il 4,5%.

(Fonte: sito ufficiale Pagantis – Data: 10 ottobre 2020)

Approfondisci

Finanziamenti Leroy Merlin: prestito, Oney o Pagodil?

Finanziamenti Leroy Merlin: una valida alternativa agli altri metodi di pagamento?

Le grandi catene di negozi spesso offrono la possibilità di acquistare i prodotti anche con l’ausilio di un prestito. Ne sono un esempio i finanziamenti di Leroy Merlin che possono rappresentare una valida alternativa ai metodi di pagamento immediati, visto e considerato che parliamo di un negozio che permette di acquistare prodotti di pochi euro fino a quelli di qualche migliaio di euro.

logo leroy merlin

Indice articolo

Le alternative di finanziamento

Leroy Merlin permette di acquistare la maggior parte dei suoi prodotti anche online ma, se si è alla ricerca di un finanziamento per pagare il totale in più rate, allora ci si deve recare necessariamente in negozio poiché tra le metodologie accettate online sull’e commerce sono previste carte di pagamento e Paypal ma non sono menzionati i classici finanziamenti.

Oney

logo oney

Online, al momento del checkout, è però possibile scegliere la dilazione di pagamento Oney. Si potrà così ripartire l’importo dovuto in tre rate senza interessi (le commissioni sono a carico di Leroy Merlin): la prima rata al momento dell’acquisto, le successive nei due mesi a seguire. In tal modo sarà possibile acquistare online fino a 3000€ di merce a tasso zero, anche se, poiché il piano di ammortamento è obbligatoriamente di soli 3 mesi, per spese superiori ai 600€ le rate cominciano ad essere impegnative.

Recandosi in un negozio della catena, oltre al finanziamento classico si potrebbe avere anche la possibilità di rateizzare tramite PagoDIL. Vediamo quindi le differenze tra le due alternative proposte.

Il finanziamento classico

logo findomestic

Attualmente (3 agosto 2023) Leroy Merlin ha un accordo con Findomestic Banca Spa, anche se non si tratta di una novità. L’accordo è infatti soggetto a rinnovo e va avanti già da alcuni anni. Per chi volesse valutare i finanziamenti classici di Leroy Merlin, il primo passaggio è rappresentato dalla richiesta tramite uno dei consulenti che si trovano nell’apposita sezione del negozio.

Si dovrà portare la nota di acquisto rilasciata dai reparti interessati dall’acquisto oltre che i propri documenti che sono:

  • il Documento di identità;
  • il Codice fiscale oppure la Tessera sanitaria (in caso di carta di identità elettronica non serve presentare a parte il codice fiscale);
  • un Documento di reddito (busta paga, modello Unico o cedolino della pensione);
  • le Coordinate bancarie e l’IBAN per l’addebito delle rate.

La risposta arriva in tempi brevi e se l’esito è positivo si procederà immediatamente all’acquisto, altrimenti si deve trovare un’altra modalità di pagamento come i contanti, l’assegno o PagoDIL.

Per quanto riguarda i finanziamenti, questi prevedono l’applicazione di un tasso di interesse e le condizioni dipendono dal periodo in cui avviene la richiesta. Il tasso (soprattutto Taeg) varia a seconda dell’importo finanziato e del numero di rate scelto. In base a quanto specificato dal sito ufficiale Leroy Merlin (al 3 agosto 2023) si ha un tasso differente anche a seconda che si sia titolari di una carta fedeltà IdeaPiù Premium o Easy o al contrario non se ne abbia alcuna. Ricordiamo infatti che, al momento, solo alla versione Premium sono riservati tassi agevolati a cui è talvolta dedicato anche il tasso zero (come avvenuto nel 2019).

PagoDIL

logo pagodil

Come alternativa al finanziamento classico troviamo PagoDIL, che prevede la rateizzazione del prezzo a tasso zero, per un numero di rate che può variare nel corso del tempo a seconda delle convenzioni. Nel 2019 ad esempio è stato proposto un piano di restituzione massimo pari a 10 rate (per 500 euro si pagavano 10 rate da 50 euro). Attualmente, invece, dal sito ufficiale risulta disponibile solo una dilazione in tre rate.

Se si vuole usare PagoDIL, a differenza dei finanziamenti, la procedura è rapida e va fatta direttamente alla cassa. PagoDIL va richiesto prima di concludere il pagamento in quanto sarà la cassiera tramite Pos a fare partire l’iter per il quale servono:

  • bancomat o postamat (necessari per far collegare Cofidis al sistema e fare una valutazione del conto corrente dove verranno addebitate le rate);
  • cellulare (il numero di telefono viene inserito nella procedura per ricevere un codice Otp che andrà digitato durante l’iter di richiesta);
  • documento personale e codice fiscale.

Come si può notare non sono richiesti documenti di reddito, è quindi una soluzione adatta anche a chi è senza busta paga, ma è importante dare come riferimento un conto corrente che non sia in rosso e che preferibilmente abbia una giacenza che Cofidis potrà valutare come soddisfacente.

Al termine della procedura dal Pos si ottiene una ricevuta che se indica il rifiuto del prestito deve essere conservata a titolo di tutela di addebiti ingiustificati, ma che non vale come pagamento (quindi si dovrà pagare in modo diverso). Se invece la dilazione di pagamento è accettata allora si firma la ricevuta (in alcuni casi, a seconda del Pos la firma può essere digitale altrimenti si firma la ricevuta cartacea) e dalla prima scadenza successiva utile avverrà l’addebito automatico delle rate in c/c.

N.B. È necessario avere un bancomat che sia considerato compatibile con il sistema di richiesta di PagoDIL (quelli di ultima generazione in genere sono compatibili).

(Fonte: sito ufficiale Cofidis – Data: 3 agosto 2023)

Approfondisci

Comprare a rate su Amazon: come funziona e quanto costa?

Comprare a rate su Amazon: chi può usufruirne?

logo amazon

Amazon, il colosso statunitense del commercio online, è un punto di riferimento per gli acquirenti di tutto il mondo, Italia compresa: coniuga varietà di scelta, comodità e convenienza, oltre ad offrire un ottimo servizio di assistenza post vendita, con la possibilità di restituire un qualsiasi acquisto non pienamente corrispondente alle nostre aspettative. L’unico punto a suo sfavore, fino a poco tempo fa, era l’obbligo di dover pagare sempre e comunque in un’unica soluzione, anche se l’importo in questione era importante, come ad esempio nel caso dell’acquisto di un televisore, di un computer o di una lavatrice. In tali situazioni, se pure Amazon offrisse un prezzo più basso rispetto al nostro negozio fisico di riferimento, spesso (è capitato anche a me) si finiva per acquistare comunque presso il rivenditore fisico solo perché capace di proporci un pagamento rateale, con buona pace della convenienza. Ma Bezos ultimamente ha rimescolato le carte in tavola introducendo la possibilità di comprare a rate anche sul noto sito di e-commerce. Se vuoi saperne di più, continua a leggere il seguente articolo: ti fornirò tutte le info utili a riguardo.

Indice

Di cosa si tratta?

immagine di computer da cui esce un pacchetto amazon

Partiamo col precisare di cosa non si tratta: non ci troviamo di fronte ad una forma di finanziamento in quanto Amazon non è una banca o una finanziaria, quindi non potrebbe erogare in prima persona tale servizio, nè ha stretto convenzioni con istituti di credito per fungere da intermediario del credito. Ciò che offre Amazon è in realtà una

dilazione di pagamento senza applicazione di interessi o altri oneri,

così come previsto dall’articolo 122 (comma 5) del TUB.

Chi può usufruirne e su quali categorie di prodotti?

Attualmente il servizio è rivolto ai soli clienti residenti in Italia, con un account Amazon attivo da almeno un anno e che presenti un’ottimale cronologia dei pagamenti, ovvero senza ritardi e problemi a riguardo in passato. L’account deve inoltre essere collegato ad una carta di debito o di credito attiva, che scada almeno 20 giorni dopo il pagamento dell’eventuale ultima rata prevista. Sono accettati i circuiti Visa, Mastercard e American Express. Non è possibile invece usufruire del servizio addebitandolo su una carta prepagata. Non si tratta quindi di un’opzione di pagamento rivolta a tutti: ad esempio non possono accedervi neppure i proprietari di partita IVA con account Amazon Business.

E non tutti i prodotti presenti su Amazon possono essere pagati a rate. Il servizio è infatti limitato soltanto a prodotti nuovi di determinate Categorie (come ad esempio “Elettronica” e “Informatica”) o ai dispositivi Amazon nuovi o ricondizionati, appartenenti a diverse Famiglie, come “E-reader Kindle”, “Tablet Fire” o “Dispositivi per Alexa”. Inoltre i prodotti in questione devono essere necessariamente venduti e spediti da Amazon. Individuare tali articoli, in realtà, è piuttosto semplice:

se l’opzione è prevista, questa è chiaramente esposta nel riquadro delle modalità di pagamento presente nella pagina di descrizione del prodotto stesso.

riquadro modalità pagamento amazon

A tanti non farà piacere sapere che sono esclusi dalla possibilità di dilazione tutti i prodotti Amazon Warehouse Deals.

Come funziona?

rappresentazione cinque rate amazon

Una volta scelto il prodotto che si intende acquistare a rate, occorrerà selezionare tale modalità di pagamento e procedere poi alla conclusione dell’ordine. La dilazione di pagamento sarà automaticamente attivata secondo la seguente procedura:

  • l’importo dell’articolo sarà ripartito in 5 rate di pari importo. Se ciò non è possibile, l’ultima rata potrà avere un importo leggermente superiore o inferiore alle altre;
  • l’IVA prevista sarà ripartita tra tutte e cinque le rate mentre solo sulla prima saranno addebitate eventuali spese di spedizione o per confezione regalo (se richiesta);
  • non sarà applicato alcun interesse;
  • la prima rata sarà automaticamente addebitata al momento della spedizione dell’articolo, mentre le successive avranno cadenza mensile, fino al pagamento dell’ultima.

Attenzione ad assicurarti che la carta collegata al tuo account sia attiva, in quanto se Amazon dovesse incontrare problemi nell’incassare il dovuto potrà intervenire dopo le opportune segnalazioni, ad esempio disabilitando l’uso del dispositivo Alexa acquistato a rate, rendendolo di fatto inutilizzabile.

Quante volte posso usufruire del pagamento a rate su Amazon?

disegno di tre punti interrogativi

E’ possibile procedere all’acquisto con dilazione di pagamento di massimo 1 prodotto idoneo nuovo di qualunque Categoria, oppure di massimo 3 dispositivi Amazon per Famiglia. Per poter effettuare nuovi acquisti a rate occorre aver completato il pagamento di una delle precedenti dilazioni, rispettando sempre il numero massimo per Categorie e Famiglie. Nel caso in cui non si voglia attendere, ad esempio per poter cogliere al volo un’offerta a tempo, allora si potrà procedere all’estinzione della rateizzazione in corso, possibile in qualunque momento e senza alcun costo aggiuntivo dall’apposita sezione del tuo account, e procedere poi al nuovo acquisto dilazionato.

Cosa accade in caso di reso o di sostituzione dell’articolo?

immagine di pacco da restituire ad amazon

Una degli aspetti più amati dai clienti Amazon è sicuramente la politica di reso applicata dal colosso statunitense, che permette di restituire facilmente qualsiasi acquisto non pienamente soddisfacente. Cosa accade, però, se si desidera rendere indietro un prodotto acquistato a rate? Non c’è alcun problema:

il pagamento rateale sarà annullato e ti verranno interamente rimborsate le rate versate sino a quel momento, senza perdite né costi aggiuntivi.

Nel caso in cui ti trovassi invece a dover ricorrere alla garanzia legale poiché l’articolo si rivela col tempo difettoso, è compito della casa produttrice provvedere tramite il suo servizio di assistenza ad una riparazione o sostituzione del prodotto danneggiato, mentre Amazon non ha responsabilità a riguardo. L’obbligo del pagamento con Amazon resterà dunque invariato e continuerai a versare regolarmente il dovuto fino all’estinzione della quinta ed ultima rata.

Opinioni

Con l’introduzione del pagamento a rate, Bezos ha reso ancora più appetibile acquistare su Amazon, anche i prodotti più costosi. Ad esempio, uno smartphone di fascia media da 300€ potrà essere facilmente acquistato in 5 comode rate da 60€ ciascuna, senza dover presentare busta paga o altri documenti di reddito. Basta avere una carta di credito o, ancora più semplicemente, un conto corrente con bancomat. Ovviamente ci sono delle limitazioni e per tutelarsi da eventuali mancati pagamenti Amazon effettua una selezione a monte dei clienti meritevoli ai quali proporre il servizio, però per chi si guadagna la fiducia del colosso statunitense effettivamente si apre un modo ancora più smart di fare shopping online.

(Approfondimento: Pagodil, CreditLine su Amazon)

Approfondisci

Prestito ristrutturazione prima casa – Agevolazioni e proposte 2023

Prestito ristrutturazione prima casa: come e perchè sceglierlo

Nella categoria “prestito ristrutturazione prima casa” possono rientrare sia i finanziamenti brevi (con piano di ammortamento fino a 5 anni) che quelli con durata maggiore, alle volte rappresentati anche da un mutuo chirografario o ipotecario.

La doppia possibilità si ha perché i lavori di ristrutturazione possono riguardare sia la manutenzione ordinaria, che comporta spese più contenute, che quella straordinaria con esborsi considerevoli.

Inoltre, un prestito per la ristrutturazione di prima o seconda casa è di norma finalizzato all’esecuzione di opere ben definite e può essere concesso anche con la formula Stato Avanzamento Lavori (o SAL), ovvero in varie tranches.

Indice articolo:

Prestito o mutuo?

Come già accennato è possibile ottenere la liquidità necessaria a sostenere i lavori sia nella forma del credito al consumo (prestito personale, finalizzato o cessione del quinto), sia sotto forma di mutuo di ristrutturazione. Cerchiamo di far luce sulle differenze tra le due tipologie.

Prestito prima casa

E’ la tipologia di finanziamento più idonea da scegliere nel caso di richiesta di importi contenuti e nel caso di urgenza dei fondi.

Infatti di norma un prestito personale ha una durata di massimo 120 mesi, quindi se la somma da finanziare è elevata, per forza di cose le rate mensili saranno di notevole importo, sicuramente più alte rispetto a quelle di un mutuo che spalma il rimborso del debito anche su 30 anni. Risulta quindi più facilmente sostenibile per importi fino ai 50.000€ circa.

Altro vantaggio di un prestito è rappresentato dal fatto che l’unico requisito necessario per ottenerlo è la dimostrazione di percepire un reddito in grado di sostenere il rimborso. Nella maggioranza dei casi non occorrono ulteriori garanzie anche se molti istituti bancari, però, permettono di richiedere un prestito soltanto a chi è già titolare da alcuni mesi di un conto corrente presso di loro.

Come svantaggio troviamo invece l’impossibilità di detrarre gli interessi passivi pagati durante la restituzione degli importi e il fatto che in caso di estinzione anticipata del debito alcune banche o finanziarie potrebbero prevedere il pagamento di un indennizzo (penale di estinzione).

Mutuo per la ristrutturazione prima casa

A favore del mutuo troviamo sicuramente la maggiore durata del finanziamento che permette di contenere l’ammontare delle rate anche in caso di elevato importo erogato, e i tassi di interesse decisamente più bassi rispetto a quelli tipicamente applicati ad un prestito.

Attenzione, però: le spese accessorie di un mutuo sono più elevate e numerose rispetto a quelle di un prestito, perché bisogna considerare in più le spese della perizia, del notaio e dell’assicurazione, che si ammortizzano rispetto ad un prestito solo se l’importo richiesto supera all’incirca i 50.000€, rendendolo più conveniente.

Altro fattore da non sottovalutare è il fatto che per ottenere il mutuo è necessario non solo dimostrare di percepire un reddito costante ed adeguato alla rata, ma occorre anche la garanzia reale dell’ipoteca sull’immobile di proprietà. Alcune banche possono prevedere mutui chirografari, ovvero privi dell’ipoteca come garanzia, ma si tratta di soluzioni poco frequenti e molto più onerose rispetto a un mutuo ipotecario.

Se si considerano eventuali detrazioni fiscali, il mutuo ti permetterà di detrarre il 19% degli interessi pagati annualmente su un importo massimo di 2.582,25€.

Prestito diretto quinquennale o decennale INPDAP (ex INPS)

logo inpdap

Se sei un dipendente pubblico o un ex dipendente pubblico in pensione non è da sottovalutare l’interessante alternativa dei Prestiti Pluriennali diretti Inps. Si tratta di un prestito a tasso agevolato il cui importo massimo dipende dall’entità del tuo stipendio o pensione, e il cui rimborso avviene tramite trattenuta in busta paga/cedolino della pensione in 60 o 120 mesi, con rate il cui importo non può mai superare il quinto dello stipendio/pensione.

Sono finanziamenti strettamente regolamentati sia per quanto riguarda i requisiti necessari per potervi accedere, sia per l’utilizzo dei fondi erogati. Tra le motivazioni valide per la richiesta è presente la manutenzione ordinaria (prestito quinquennale, max. 30.000€) e straordinaria (prestito decennale, max 100.000€) della casa di proprietà e di residenza.

Data rilevazione: 24 gennaio 2023 – Fonte: sito INPS

Detrazioni fiscali e bonus

Qualunque sia la forma di finanziamento scelta per sovvenzionare i lavori di ristrutturazione della tua casa, è possibile detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria avvenuti entro il 31/12/2024, fino ad un tetto massimo di 96.000€, seguendo le limitazioni e le modalità stabilite (i pagamenti devono avvenire tramite bonifico bancario o postale con segnalati i seguenti dati: causale Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986, tuo codice fiscale e codice fiscale o Partita IVA del beneficiario del pagamento). E’ possibile recuperare tali detrazioni nei 10 anni successivi, un tanto all’anno.

Ci sono anche altri tipi di lavori che possono beneficiare di specifiche forme di detrazione, come nel caso del Sisma Bonus che arriva al 75-85% od ancora i lavori di riqualificazione energetica che arrivano anche alla detrazione del 65%. Ricordiamo che alcune spese possono scontare subito il credito di imposta.

N.B. Indipendentemente dal tipo di ‘bonus’ al quale si può accedere, le detrazioni fiscali dei bonus si possono cumulare con le detrazioni fiscali previste per il mutuo di ristrutturazione.

Banche e finanziarie

Ecco brevemente alcuni esempi di prestiti per ristrutturazione attualmente offerti da banche e finanziarie. L’elenco dei prodotti è puramente indicativo: quasi tutte le banche e finanziarie propongono prestiti finalizzati alla ristrutturazione di casa. Pertanto ti consigliamo di contattare anche la banca di cui sei già correntista (come ad esempio BNL, MPS o Intesa Sanpaolo) per verificare se ci sono prodotti specifici.

Prestito BancoPosta Ristrutturazione Casa

logo poste italiane

Se sei un correntista BancoPosta potrai accedere ad un prestito finalizzato alla ristrutturazione della tua casa presentando le documentazioni relative ai preventivi di spesa ed ai buoni d’ordine effettuali per l’acquisto dei materiali necessari. Potrai richiedere da 10.000€ a 60.000€, a tasso fisso, da restituire in 36/120 mesi con addebito in c/c. Potrai usufruire di questa tipologia di finanziamento anche se sei titolare di un Libretto Postale nominativo ordinario, ma l’importo massimo erogabile in tal caso scende a 30.000€ e il rimborso avverrà tramite bollettini postali a carico del cliente. Tali finanziamenti sono intermediati da BancoPosta ma erogati da Deutsche Bank o Findomestic senza costi aggiuntivi.

Data rilevazione: 24 gennaio 2023 – Fonte: sito Poste Italiane

Mutuo UniCredit Finalità Ristrutturazione

logo unicredit

Parliamo in questo caso di un mutuo appositamente dedicato. Se sei correntista UniCredit, potrai richiedere, in seguito alla presentazione dei preventivi e di un’autocertificazione in cui assicuri che i fondi ricevuti saranno utilizzati per effettuare i lavori, l’erogazione di un importo da 30.000€ a importo max che dipende dal valore dell’immobile a lavori terminati per un massimo del 50% dell’importo stesso. La durata del rimborso arriva fino a 20 anni.

Data rilevazione: 24 gennaio 2023 – Fonte: sito UniCredit

Prestito Findomestic Ristrutturazione casa

logo findomestic

Ovunque tu sia titolare di un c/c, potrai comunque rivolgerti a Findomestic per richiedere dai 1.000€ ai 60.000€ da restituire in massimo 120 mesi. Flessibilità assicurata grazie alla possibilità di variare leggermente l’importo della rata ogni mese e di posticiparne periodicamente il pagamento in caso di difficoltà. In base a quanto evidenziato sul sito ufficiale della banca appartenente al gruppo Bnp Paribas (di cui fa parte anche BNL) è possibile richiedere questo finanziamento sia per ristrutturare il proprio immobile che per interventi ‘minori’ come sostituire porte ed infissi od ancora docce e sanitari.

Data rilevazione: 24 gennaio 2023 – Fonte: sito Findomestic

Prestiti Mediolanum

logo banca mediolanum

Nel caso tu sia un correntista Mediolanum ed abbia investito un patrimonio da 5.000€ in su presso la Banca, potrai richiedere il Prestito ristrutturazione casa Mediolanum +. Presentando i dovuti preventivi dei lavori, si potranno richiedere importi da 4.000€ a 100.000€ da restituire in 12/120 mesi.

Sempre in ambito ‘ristrutturazione’ troviamo anche la versione Bonus + tramite cui ottenere i fondi per finanziare gli interventi che hanno il diritto di rientrare nel credito di imposta. Per questo specifico finanziamento l’importo massimo è di 60 mila euro.

Data rilevazione: 24 gennaio 2023 – Fonte: sito Banca Mediolanum

Prestito Valore Casa Bper

In questo caso per finanziare i lavori di ristrutturazione si possono ottenere fino a 75 mila euro, scegliendo tra un tasso fisso o un variabile e una durata che va da 36 mesi fino a 120 rate. Vista la recente campagna di ampie acquisizioni, chi ha dei prestiti in corso con una delle banche assorbite (tra le ultime ricordiamo Ubi Banca e di conseguenza i suoi prestiti) deve rivolgersi alla filiale che è stata assegnata per capire come modificare o a che punto è il prestito già in essere.

logo bper

Conclusioni ed opinioni

Se la tua prima casa necessita di lavori di ristrutturazione, il momento è favorevole per avviarli in quanto lo Stato ha prorogato le detrazioni fiscali al 50% sino al 31 Dicembre del 2024. Se vuoi approfittare di tali agevolazioni fai sempre molta attenzione ai tassi dei finanziamenti che prenderai in considerazione e valuta attentamente se per le tue esigenze è più conveniente affidarti ad un prestito o ad un mutuo.

Approfondisci

Pc a rate anche a tasso zero – 3 alternative

Pc a rate – Finanziamento, Pagodil o credito revolving?

E’ possibile dilazionare i pagamenti oppure richiedere dei finanziamenti anche per acquistare un pc a rate. Tuttavia ogni scelta porta con sé degli aspetti negativi e degli aspetti positivi, che riguardano sia la “facilità” di accesso che il discorso della “convenienza”. Analizziamo insieme questi aspetti.

Con chi acquistare?

La prima domanda da porsi è: “A chi rivolgersi” per comprare un pc a rate? Infatti non tutti i venditori permettono di poter scegliere allo stesso tempo tra le diverse alternative che vedremo in seguito. In generale è possibile pagare un computer in maniera dilazionata presso:

  • le grandi catene di negozi che vendono prodotti tecnologici;
  • venditori specializzati hi-tech convenzionati con finanziarie o con forme di dilazione dei pagamenti;
  • provider tipo Tim, Vodafone, Wind.

Questi ultimi possono offrire la possibilità di acquisto a rate sia nel caso di tablet che pc veri e propri anche con addebito della rata in bolletta o sulla carta di credito.

Come vedremo al termine dell’articolo l’unica alternativa sempre accessibile è rappresentata dall’uso di una carta revolving o da forme di credito revolving che sono state ottenute autonomamente da chi deve fare l’acquisto. Negli altri casi si è vincolati a fare l’acquisto presso un punto vendita specifico piuttosto che presso un altro in base al servizio di finanziamento offerto.

Finanziamenti specifici o generici

Quando ci si rivolge alle grandi catene dei negozi (come ad esempio Mediaworld, Unieuro, Trony, ecc) oppure a quelle di e-commerce (un esempio lo abbiamo con Eprice, Monclick, ecc) ed in generale ai venditori specializzati hi-tech la soluzione più comune per l’acquisto di un pc a rate è rappresentata dai prestiti “finalizzati”. Questi possono essere suddivisi in 2 macrocategorie e cioè:

  • finanziamenti standard, con tassi (tan e taeg predeterminati) e durate differenti in funzione degli importi da rateizzare. Per questi finanziamenti bisogna avere un reddito dimostrabile e esibire la relativa certificazione (ad esempio busta paga, modello Unico, cedolino della pensione, ecc);
  • finanziamenti a tasso zero: i requisiti e le modalità di accesso rimangono gli stessi ma si usufruisce di un Tan pari a 0. Si tratta di finanziamenti proposti per intervalli di tempo limitati e spesso presentano durate ‘meno elastiche’ (ad esempio 10 rate, 20 rate, ecc). In molti casi anche i prodotti che possono essere rateizzati a tasso agevolato devono essere specificati nei vari regolamenti oppure devono presentare un prezzo di acquisto compreso tra determinati importi.

Di norma quando una catena di negozi offre l’acquisto tramite finanziamento finalizzato, le condizioni sono comuni a tutti i punti vendita che appartengono allo stesso franchising, e l’applicazione avviene anche sui prodotti venduti online. La condizioni proposte dipendono dalla finanziaria o dalla banca ‘convenzionata’ con Agos e Findomestic che rappresentano le alternative più frequenti.

Dilazione di pagamento

L’alternativa principale ad un classico finanziamento finalizzato è rappresentata da Pagodil che però necessita un convenzione in corso tra il venditore presso cui si acquista il personal computer e Cofidis che offre questo servizio di dilazione. Detto questo Pagodil presenta alcuni innegabili vantaggi come la possibilità di comprare il pc a rate senza l’applicazione di spese e interessi e soprattutto senza dover esibire una documentazione attestante il reddito.

Al momento di pagare basterà presentare il proprio bancomat o un assegno al venditore convenzionato (oltre al numero di telefono cellulare, Codice Fiscale ed un documento di identitá valido) ed attendere il responso che arriva nell’arco di alcuni minuti. Se non si ha il via libera si potrà decidere se acquistare con un’altra modalità anche a rate visto che un eventuale rifiuto non viene segnalato in banca dati.

Come detto questa interessante alternativa può essere usata solo nei negozi che hanno l’accordo su Pagodil con Cofidis con possibili limitazioni anche all’interno di una stessa catena (ad esempio Unieuro di Roma potrebbe avere questa possibilità mentre quello di Milano, no). Quindi bisogna informarsi direttamente presso il negozio selezionato se c’è la possibilità di fare l’acquisto con Pagodil, ed eventualmente appurare le condizioni offerte (in primis l’importo minimo e massimo dilazionabile, e il numero di rate con le quali arriverà la dilazione).

N.B. Pagodil non è un finanziamento ma una dilazione di pagamento, tuttavia se non si pagano le rate si viene segnalati come cattivi pagatori.

(Fonte: sito ufficiale Cofidis – Data: 3 aprile 2019)

I finanziamenti revolving

Negli ultimi anni si sono diffusi alcune soluzioni di finanziamento che sfruttano il criterio della pre-valutazione oppure del “credito” revolving. Come detto queste alternative offrono maggiore libertà di scelta sul negozio presso il quale acquistare e eliminano il rischio che la richiesta di finanziamento venga rifiutata. Infatti con questi prodotti colui che vuole fare degli acquisti da rateizzare ottiene a monte (ad esempio dalla propria banca) un credito revolving o una linea revolving di un importo prefissato. Fino a che le somme non sono usate non si pagano gli interessi, che vengono pagati solo sulle cifre che vengono a mano a mano utilizzate. Facciamo un paio di esempi:

  • Credito ricaricabile Cofidis: i tempi di approvazione della linea di credito sono di circa 72 ore. Quando si usa una somma della linea concessa si inizia a pagare una rata fissa. Questa rimarrà immutata anche in caso di utilizzo ulteriore di denaro che porterà invece ad un prolungamento del piano di ammortamento. Con il rimborso progressivo si ripristina anche la linea di credito. Per usare le somme basta fare una telefonata al numero dedicato;
  • Smart voucher di Unicredit: il voucher dura 60 giorni, può essere di importo compreso tra 200 e 30 mila euro che va rimborsato tra 12 e 84 mesi. Tuttavia l’acquisto va fatto presso un partner convenzionato con Unicredit (NB. Ad aprile 2019 non risultano partner specializzati nell’offerta di pc ma l’elenco dei negozi convenzionati è costantemente aggiornato).

In entrambi i casi il vantaggio principale sta nella valutazione che avviene prima dell’acquisto e quindi nella possibilità di un uso “istantaneo”.

(Fonte: sito ufficiale Unicredit/Cofidis – Data: 3 aprile 2019)

Carte di credito

Rimane sempre la possibilità di procedere all’acquisto tramite una carta di credito revolving. In questo caso l’acquisto può essere fatto presso qualsiasi venditore purché il plafond sia sufficiente a coprire la spesa del pc e il tipo di carta (circuito) venga accettato.

Bisogna ovviamente considerare i tassi di interesse che saranno applicati sulla dilazione che non è detto siano meno onerosi di un normale finanziamento.

Approfondisci

Finanziamenti tasso zero – Prestiti e Pagodil

Finanziamenti tasso zero: come risparmiare veramente

Acquistare a rate senza pagare interessi è possibile con quelli che vengono raggruppati sotto la dicitura di finanziamenti a tasso zero. Si tratta di un tipo di prestito che però va attentamente valutato per vedere se si stratta di una tasso zero “reale” oppure di un tasso zero implicito.

Cosa bisogna sapere?

Quando una banca o una finanziaria propone un finanziamento a tasso zero sicuramente si riferisce al Tasso Annuo Nominale ovvero il Tan. Quando il Tan è pari allo 0% siamo di fronte sicuramente a un prestito senza interessi ovvero di tipo “implicito”. Perché però si tratti di un finanziamento a tasso zero reale è anche necessario che il Taeg sia pari allo zero. Si tratta infatti del tasso globale che prende in considerazione anche i costi accessori come quelli di istruttoria, di gestione pratica e di incasso delle rate.

La condizione ottimale si ha logicamente con un tasso reale pari allo 0%, ma questo solo si riesce a trovare solo nel campo dei prestiti finalizzati o di alcuni prestiti concessi come incentivi statali o regionali per l’avvio di attività imprenditoriale a vantaggio di determinate categorie (come ad esempio giovani e donne).

Prestiti finalizzati realmente a tasso 0

Rientrano in questa categoria formule che spesso sono frutto di particolari accordi tra grandi catene di negozi e importanti finanziarie come Agos o banche come Findomestic che hanno un elevato know how e presenza nel credito al consumo. Si tratta di prestiti che diventano accessibili rispettando alcuni limiti che sono legati:

  • ad un importo minimo e massimo finanziabile;
  • alla tipologia di prodotti acquistabili con questi tipi di finanziamenti;
  • all’adesione e richiesta durante un periodo promozionale;
  • ad un numero di rate limitato e prestabilito (generalmente 10, 20, 24, ecc).

Come richiederli?

Per ottenere queste forme di finanziamento, che offrono realmente il risparmio della rateizzazione dei pagamenti, ci si deve rivolgere al personale preposto nel punto vendita oppure seguire le procedure online (logicamente quando si tratta di catene o negozi dotati anche di e-commerce). In entrambi i casi l’accettazione del finanziamento condiziona la possibilità di poter portare a casa o ricevere il prodotto acquistato con la formula rateale.

E’ invece piuttosto difficile trovare un finanziamento a tasso zero per auto “reale”. Spesso si tratta infatti di formule di prestito che hanno un Taeg di qualche punto percentuale. Questo garantisce comunque un risparmio che può essere notevole rispetto all’acquisto con altre formule di finanziamenti ‘non agevolati’.

Differenza tra Pagodil e prestiti a tasso zero

Infine troviamo una realtà che può rappresentare una valida alternativa ai classici finanziamenti a tasso 0 come Pagodil. Tecnicamente non si tratta di un vero e proprio finanziamento finalizzato, ma di una concessione di dilazione di pagamento a tasso veramente pari a zero.

Parliamo di tipologie molto diverse sia per i tempi di risposta che per la modalità di richiesta.

La richiesta di un ‘classico’ finanziamento necessita infatti di un reddito dimostrabile attraverso documentazione reddituale (busta paga, Modello Unico, ecc). I tempi di approvazione possono variare invece da qualche decina di minuti fino a qualche ora o qualche giorno (se si procede on line ed è a volte necessario un riconoscimento attraverso bonifico).

L’uso di Pagodil non richiede la presentazione di documenti reddituali. Bisogna avere solamente un conto corrente e un bancomat (o assegni) da usare per far partire la procedura. Il responso arriva in pochi minuti e viene dato tramite Pos ed sms sul proprio device mobile. Se la dilazione è concessa automaticamente dopo averla accettata con firma sullo scontrino del Pos.

Incentivi senza interessi donne e giovani

Nel 2018 sono state riproposte varie formule che i giovani, gli ultra 50 anni e le donne (come categorie privilegiate) possono usare per finanziare a tasso zero l’avvio di una propria attività. Le percentuali e le spese finanziabili sono indicate nei regolamenti che ne prevedono le modalità di richiesta e di concessione, oltre il tipo di attività in cui si decide di mettere alla prova la capacità imprenditoriale.

Per avere informazioni è preferibile riferirsi al sito Invitalia e valutare se ci sono proposte anche con carattere regionale. Ad esempio su Invitalia (alla data del 10 maggio 2018), nella sezione e nel progetto “Creiamo nuove Imprese” è previsto un finanziamento che copre il 75% delle spese fino a 1,5 milioni di euro, denominato Nuove Imprese a Tasso Zero. E’ interessante constatare che le domande possono essere fatte on line usando la piattaforma Invitalia. Questa non è la sola iniziativa con il carattere “a tasso zero” tra le quali ricordiamo anche ‘RestoalSud’.

Approfondisci