Cessione del quinto Credem: per dipendenti e pensionati

Cessione del quinto Credem: conviene?

Se sei alla ricerca di liquidità ed hai la fortuna di appartenere alla categoria dei dipendenti (pubblici o privati) con contratto di lavoro a tempo indeterminato o a quella dei pensionati, le soluzioni a tua disposizione sono tante ed una delle possibili risposte alle tue necessità economiche potrebbe essere rappresentata dalla cessione del quinto dello stipendio e della pensione. Vediamo cosa offre a riguardo Credem.

Indice

Chi è Credem?

logo credem

Credem, ovvero Credito Emiliano Spa, è una banca privata fondata nel 1910 da imprenditori emiliani. Nel corso degli anni, anche attraverso la graduale acquisizione di banche di piccole e medie dimensioni distribuite sul territorio italiano, ha ampliato i suoi orizzonti aprendo filiali in 19 regioni. Offre un cospicuo catalogo di prodotti rivolti sia a privati e famiglie che alle aziende.

Caratteristiche della cessione del quinto Credem

immagine di dipendenti e pensionati

La cessione del quinto dello stipendio o pensione è una forma di credito al consumo rivolta esclusivamente ai pensionati ed ai dipendenti pubblici o privati.

E’ un prestito personale che non richiede motivazioni di spesa e che, in virtù di alcune sue specifiche caratteristiche, può essere accessibile anche in caso di passati problemi di insolvenza con relative segnalazioni al Crif. Infatti, poiché il rimborso avviene a mezzo di trattenute a monte in busta paga/cedolino della pensione, non viene preso in considerazione il merito creditizio del richiedente, in quanto funge da garante il datore di lavoro, l’Inps ed eventualmente il Tfr maturato e maturando. Inoltre, per legge, tale forma di finanziamento deve obbligatoriamente essere accompagnata da una polizza assicurativa che copra il richiedente da rischio morte e/o perdita dell’impiego.

Nel caso dell’offerta intermediata da Credem ed erogata da Avvera (finanziaria appartenente al Gruppo Credem), l’importo richiedibile tramite cessione del quinto va da 3.000€ a max. 75.000€ e dipende dall’entità dello stipendio o pensione in questione. Infatti l’importo della rata di rimborso per legge non può superare il quinto dello stipendio/pensione al netto di eventuali ritenute fiscali e/o previdenziali e, poichè la durata del finanziamento è di max. 120 mesi, la somma rimborsabile varia da persona a persona.

Per quanto riguarda la polizza assicurativa obbligatoria, pur essendo proposta sul sito ufficiale come a carico della banca, sul foglio informativo relativo al prodotto in questione risulta essere invece interamente a carico del cliente.

(Approfondimento: Prestiti protestati senza cessione del quinto)

Quanto costa?

rappresentazione di costi

La cessione del quinto è una tipologia di finanziamento che, se da un lato offre un TAN spesso agevolato, soprattutto per i dipendenti pubblici, presenta altrettanto spesso spese accessorie e, quindi, un TAEG un po’ più elevato.

Nel caso di Credem, inoltre, il finanziamento è solo intermediato dalla banca in quanto erogato da Avvera, quindi alle spese accessorie di attivazione pratica (dai 310€ ai 500€) e di imposta di bollo sul contratto si aggiungono anche le commissioni di intermediazione, il cui importo può oscillare, a seconda dei casi, dallo 0,33% all’8% dell’importo totale dovuto dal consumatore (ad esempio, su un totale dovuto di 30.000€ si può arrivare a versare anche 2.400€ di commissione di intermediazione). A ciò si aggiunge il costo della polizza assicurativa obbligatoria.

Al di là delle opinioni personali, dunque, la facilità di accesso al credito offerta dalla cessione del quinto ha comunque il suo costo.

Nel caso di estinzione anticipata della cessione si potranno riavere indietro gli interessi relativi alle rate non maturate, ma non le commissioni di intermediazione e di apertura pratica. Non sarà dovuto alcun indennizzo se il rimborso anticipato totale non supera i 10.000€, altrimenti l’estinzione prevede un indennizzo:

  • pari all’1% del capitale restituito se la vita residua del finanziamento è maggiore di un anno;
  • pari allo 0,5% se uguale o inferiore all’anno.

Requisiti, documentazione richiesta e contatti utili

immagine di documenti e telefono

Se si è in possesso dei requisiti richiesti (maggiore età, residenza italiana, appartenenza alle categorie sopra indicate, contratto di lavoro a tempo indeterminato), per richiedere la cessione del quinto è necessario recarsi in filiale presentando:

  • busta paga/cedolino della pensione;
  • documento d’identità valido;
  • codice fiscale.

Per qualsiasi informazione o chiarimento è possibile contattare il Servizio Clienti al Numero Verde 800.27.33.36.

Prodotti e servizi Credem

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Preventivo cessione del quinto: cosa c’è da sapere?

Preventivo cessione del quinto: guida alla richiesta

I dipendenti (sia pubblici che privati) e i pensionati, a differenza di altre categorie di lavoratori, nel caso di bisogno di liquidità, tra le varie soluzioni possibili possono prendere in considerazione anche la cessione del quinto.

Indice

Cos’è la cessione del quinto?

frazione un quinto

Si tratta di una particolare forma di prestito personale che, grazie alle sue specifiche modalità di rimborso, risulta accessibile anche a protestati e segnalati al Crif e non necessita di garante.

Il rimborso avviene a mezzo di trattenute dirette in busta paga/cedolino della pensione e l’importo della rata mensile non può superare per legge il 20% dello stipendio/pensione al netto di eventuali ritenute fiscali e/o previdenziali.

Nel caso dei pensionati, non tutte le pensioni sono cedibili e la quota cedibile può in alcuni casi essere inferiore al 20% per far sì che non venga intaccata la pensione minima garantita per legge.

Nel caso dei dipendenti, se il datore di lavoro concede il consenso, si potrà avere accesso a somme più elevate richiedendo il prestito con delega ed impegnando un secondo quinto dello stipendio.

La durata massima del finanziamento è 120 mesi e l’importo massimo a cui si può accedere è strettamente legato all’entità della propria entrata e alla durata scelta.

Poichè i dipendenti (soprattutto pubblici) e i pensionati sono considerati dagli istituti di credito come clienti a basso rischio di mancato rimborso, spesso i tassi proposti per la cessione del quinto sono competitivi o addirittura agevolati in virtù di specifiche convenzioni a livello nazionale o locale stipulate tra gli Enti pubblici, l’Inps o aziende private e varie banche e finanziarie.

Tali vantaggi, però, hanno il loro costo dovuto anche al premio dell’assicurazione vita e/o impiego obbligatoria che per legge deve sempre accompagnare la cessione del quinto.

E’ chiaro, quindi, che

prima di firmare una cessione è estremamente importante essersi previamente informati con la richiesta presso diversi istituti di preventivi personalizzati.

Solo dopo un’attenta valutazione delle diverse offerte si potrà individuare quella più conveniente e che allo stesso tempo meglio soddisfi le nostre esigenze.
Vediamo insieme come sarebbe opportuno muoversi se intenzionati a richiedere una cessione del quinto e come confrontare tra loro i diversi preventivi.

(Approfondimento: Polizza CPI)

Fase preliminare

punti di domanda

Come prima cosa è opportuno informarsi presso la propria amministrazione di appartenenza o il proprio datore di lavoro e, per i pensionati, presso il portale dell’Inps sulla presenza di eventuali convenzioni stipulate a favore della propria categoria, per individuare, almeno sulla carta, le banche e/o le finanziarie che dovrebbero proporre condizioni più favorevoli, come agevolazioni specifiche nei tassi, nella burocrazia o nelle spese accessorie.

Presso gli istituti in convenzione solitamente non occorre, in quanto lo procurano direttamente loro, ma per richiedere preventivi anche presso banche non in convenzione

è indispensabile procurarsi il certificato di stipendio/pensione netti che permette, oltre il calcolo della quota cedibile, anche di ricavare ulteriori informazioni utili come la presenza di eventuali altre cessioni in corso, il Tfr maturato o la data di assunzione a tempo indeterminato, necessario ai fini del calcolo della polizza assicurativa.

Tale documento va richiesto presso la propria amministrazione di competenza o, se sei un pensionato, all’Inps e ti sarà redatto in duplice copia con validità di 3 mesi dalla data di rilascio.

A questo punto occorrerà armarsi di pazienza e recarsi presso le banche (in convenzione e non) che si desiderano interpellare richiedendo un preventivo personalizzato ed accertandoti che non sia vincolante. Onde evitare viaggi a vuoto, tieni presente che i siti ufficiali di molti istituti di credito ti offrono la possibilità, fornendo pochi semplici dati, di fissare direttamente online un appuntamento in filiale.

Ricordati di portare con te, al momento del colloquio col consulente dedicato, oltre il certificato di stipendio, anche le ultime 3 buste paga/cedolini della pensione in quanto potrebbero esserti richieste.

Per semplificare il successivo confronto

è consigliabile richiedere preventivi con stesso importo e medesima durata.

Come si presenta un preventivo a norma

documento e punto interrogativo

Quando si richiede un preventivo personalizzato non vincolante nell’ambito del credito al consumo (appartiene a tale categoria anche la cessione del quinto), l’istituto di credito interpellato è tenuto a fornire gratuitamente al potenziale cliente il Modulo Secci che, per essere a norma, deve chiaramente riportare tutta una serie di dati relativi al finanziamento in questione, cioè:

  • le principali caratteristiche del finanziamento come tipologia, importo, durata e rate;
  • TAN e TAEG applicati, con la separata indicazione degli importi delle singole voci comprese e non nel Taeg;
  • tutti gli aspetti legali relativi al finanziamento come diritto di recesso, estinzione anticipata, conseguenze nel caso di mancati pagamenti.

N.B. Diffida sempre di banche e finanziarie che non mettono a tua disposizione preventivi così strutturati. Ricorda inoltre che è un tuo diritto richiedere e ricevere gratuitamente anche la copia del contratto prima di firmarlo per poterlo valutare con calma a casa, senza alcun impegno per entrambe le parti.

Come abbiamo già sottolineato, nella cessione del quinto la polizza assicurativa è obbligatoria, ma l’istituto di credito interpellato deve fornirti almeno due alternative tra cui scegliere, non vincolanti, in quanto sarai liberissimo di effettuare privatamente una ricerca di prodotti analoghi presso altre compagnie e, nel caso trovassi qualcos’altro per te più conveniente, la banca è tenuta ad accettare la tua assicurazione.

Come confrontare i preventivi

immagine di diversi preventivi a confronto

Una volta raccolti tutti i preventivi, inizia la delicata fase di valutazione.

Il primo dato che salta all’occhio è il TAN (Tasso Annuo Nominale), che indica la percentuale di interesse puro applicata al finanziamento e che dovrebbe risultare più convenienti presso gli istituti convenzionati, ma soffermarsi unicamente su tale dato potrebbe essere fuorviante.

Molto più eloquente riguardo al costo totale del finanziamento è il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale d’interesse), in quanto comprensivo di quasi tutte le spese accessorie che, come abbiamo visto, possono incidere anche notevolmente sul costo totale.

Le spese accessorie più comuni sono:

  • spese di istruttoria e oneri fiscali;
  • eventuale commissione di intermediazione;
  • spese di gestione pratica;
  • imposta sostitutiva;
  • assicurazione vita e impiego.

N.B. Nella cessione del quinto, poichè la polizza assicurativa è obbligatoria, il premio è già compreso nella rata mensile indicata, a meno che non sia direttamente a carico della banca.

Quindi il dato da comparare tra i vari preventivi per orientarsi nella scelta è il TAEG, ma affinchè il confronto sia valido è necessario che i vari preventivi siano di pari importo e durata.

In realtà, al di là della pura convenienza economica che si evince dal confronto dei preventivi, nella scelta finale bisogna tener presente anche altri fattori, come ad esempio la possibilità di usufruire di un iter burocratico più snello e veloce rivolgendosi presso banche in convenzione, oppure la possibilità di contare su un servizio di assistenza clienti più efficiente rispetto a quello dell’istituto concorrente, la presenza o meno di eventuali agevolazioni nel caso in cui si intenda rinnovare o rinegoziare una cessione del quinto in corso, tutti elementi che in determinate situazioni possono fare la differenza.

A chi posso rivolgermi?

immagine di banca e banconote

Tra gli istituti di credito particolarmente attivi nel campo delle cessioni del quinto possiamo annoverare:

  • Unicredit, che offre tassi competitivi e preventivi in filiale gratuiti e senza impegno in 4 ore. Inoltre aderisce al protocollo di intesa Assofin per la tutela del consumatore proprio nelle pratiche di cessione del quinto;
  • Findomestic, che ti permette di richiedere un preventivo senza impegno direttamente online, con risposta in breve tempo;
  • IBL Banca, specializzata nelle cessioni del quinto, che offre sul sito ufficiale la possibilità di fissare un appuntamento in filiale compilando l’apposito form. Inoltre presso IBL possono accedere alla cessione del quinto dello stipendio anche i dipendenti privati con contratto di lavoro a tempo determinato.

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Cessione del quinto Bnl per pensionati e lavoratori

Conviene la cessione del quinto dello stipendio o pensione Bnl?

Se necessiti di liquidità per affrontare spese impreviste, per regalarti una vacanza o per modernizzare il tuo salotto, la cessione del quinto dello stipendio/pensione potrebbe essere la soluzione che fa al caso tuo. BNL Finance, appartenente al Gruppo BNP Paribas, propone tale forma di credito al consumo ai dipendenti e ai pensionati senza l’obbligo di essere correntisti BNL. Scopriamo insieme condizioni economiche, vantaggi e costi dell’offerta BNL in tale settore.

cessione del quinto bnl

Indice articolo

Chi è BNL Finance?

BNL Finance è una società che fa parte del Gruppo BNP Paribas e che si occupa specificatamente delle cessioni per dipendenti pubblici e privati e per i pensionati. Tali prodotti vengono proposti tramite consulenti che si appoggiano presso le numerose filiali BNL capillarmente distribuite sul territorio italiano.

cessione del quinto dello stipendio bnl

Cessione del quinto dello stipendio

  • Caratteristiche

    Come il prestito personale, anche la cessione del quinto dello stipendio appartiene alla categoria di prestiti al consumo e non necessita di alcuna motivazione di spesa. Presenta però delle caratteristiche particolari che la differenziano notevolmente da altre forme di finanziamento.

    Innanzitutto è rivolta esclusivamente ai lavoratori dipendenti pubblici o privati in possesso di determinati requisiti di reddito e impiego; sono dunque esclusi i lavoratori autonomi. Inoltre nella cessione del quinto:

    1. la durata massima è di 120 mesi (10 anni);
    2. l’importo della rata mensile non può superare il 20% (cioè la quinta parte) dello stipendio al netto di eventuali trattenute;
    3. la rata non è addebitata in c/c ma direttamente trattenuta in busta paga dal datore di lavoro che provvederà in prima persona a versarla all’ente creditore;
    4. non sono richiesti coobbligati o fideiussioni in quanto la banca pone un vincolo sul TFR maturato e maturando del dipendente che garantisce di fatto il credito;
    5. per legge è obbligatorio accostare alla cessione una polizza assicurativa vita e impiego come ulteriore garanzia al credito;

    Si tratta di una forma di finanziamento a tasso fisso e rata costante, accessibile anche a chi in passato ha avuto problemi di insolvenza con le relative segnalazioni al Crif, infatti in fase di istruttoria saranno presi in considerazioni soltanto i fattori relativi al reddito, non il merito creditizio.

    Per quanto riguarda l’importo erogabile da BNL, occorre distinguere tra dipendenti pubblici e privati. Per i primi si parte da 1.200€ per arrivare ad un massimo di 75.000€ (nei limiti ovviamente della quota cedibile). Per i privati invece il tetto massimo è fissato a 50.000€.

  • Requisiti

    Anche i requisiti necessari variano in base alla categoria di dipendenti a cui si appartiene.

    Nel caso di dipendenti pubblici o statali occorre:

    • avere residenza italiana;
    • essere in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato con almeno 3 mesi di anzianità;
    • non andare in pensione prima della scadenza del finanziamento.

    Nel caso invece di dei dipendenti privati occorre:

    • appartenere ad una società assicurabile e con almeno 15 dipendenti;
    • essere in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato da almeno 6 mesi;
    • terminare il finanziamento prima dell’età pensionabile.
  • Documentazione

    Se si è in possesso dei requisiti richiesti, occorrerà presentare domanda di finanziamento in filiale fornendo la seguente documentazione:

    • documento d’identità;
    • codice fiscale;
    • ultime due buste paga;
    • certificato di stipendio rilasciato dal datore di lavoro;
    • estratto contributivo INPS.

    Terminata la fase di istruttoria, in caso di esito positivo il credito verrà erogato tramite bonifico sul c/c indicato dal richiedente.
    In caso di estinzione anticipata, se il debito residuo è pari o inferiore ai 10.000€ non sarà dovuto alla banca alcun indennizzo, altrimenti è previsto un onere pari all’1% (0,5% se la vita residua del finanziamento è inferiore a un anno) del capitale rimborsato anticipatamente.

  • Costi

    Per quantificare i costi della cessione è sempre opportuno considerare non solo in TAN ma anche il TAEG, che comprende gran parte delle spese accessorie.
    Sul sito ufficiale è riportato un esempio di cessione dello stipendio a favore di un dipendente pubblico di 35 anni.

    • importo del credito: 23.700€
    • durata: 120 mesi
    • importo rata: 250€
    • TAN: 4,75%
    • TAEG: 4,99%
    • totale dovuto: 30.000€
    • commissione intermediazione: 143€
    • interessi: 6.156€
    • spese istruttoria: 0€
    • incasso rata: 0€
    • imposta di bollo: a carico di BNL
    • copertura assicurativa: a carico di BNL

    Data rilevazione 06/12/2019 Fonte: sito ufficiale BNL

  • Rinnovo della cessione

    Una volta restituiti almeno i due quinti della cessione in corso, sarà possibile richiederne un rinnovo nel caso di necessità di ulteriore liquidità. Ad esempio, sarà possibile rinnovare una cessione con durata di 72 mesi soltanto dopo aver pagato almeno le prime 29 rate.

  • Delegazione di pagamento

    Se il proprio ente di appartenenza rientra tra quelli con cui BNL ha stipulato una specifica convenzione, il dipendente potrà accedere a liquidità aggiuntiva richiedendo un prestito con delega (detto anche doppio quinto) ed impegnando un ulteriore 20% dello stipendio (40% in totale, dunque). Indispensabile per la concessione del finanziamento è il consenso scritto del datore di lavoro.

Per ulteriori informazioni a riguardo è necessario richiedere una consulenza privata presso BNL.

cessione del quinto della pensione bnl

Cessione del quinto della pensione

Il credito al consumo nella forma della cessione è accessibile anche ai pensionati INPS, EX-INPDAP o di altri enti. Le caratteristiche sono le stesse della cessione dello stipendio. Unica differenza è rappresentata dal fatto che non sempre il quinto della pensione corrisponde interamente alla quota cedibile. Infatti per legge non si può trattenere dalla pensione una somma tale da far scendere la retribuzione percepita sotto la soglia della pensione minima, attualmente fissata a 513€. Quindi, nel caso di una pensione netta di 1.000€ la quota cedibile sarà pari al quinto effettivo della pensione (200€), nel caso invece di una pensione netta di 620€, la quota cedibile sarà di 107€ e non 124€.

Inoltre non tutte le pensioni sono cedibili: pensioni e assegni sociali, invalidità civile, assegni al nucleo familiare e di integrazione al reddito non rientrano nei conteggi della quota cedibile.

I requisiti necessari per richiedere la cessione della pensione BNL sono:

  • percepire una pensione cedibile netta più alta della pensione minima;
  • avere a fine finanziamento massimo 85 anni.

I documenti da presentare sono:

  • documento d’identità, codice fiscale;
  • cedolini della pensione o modello OBIS/M.

In virtù della convenzione stretta con l’INPS da BNL, il pensionato potrà usufruire di tassi agevolati e di un iter burocratico semplificato e più rapido grazie al collegamento online diretto con l’ente previdenziale. Importo massimo richiedibile, se l’entità della pensione lo permette, è 75.000€.

Obbligatoria per legge la polizza assicurativa sulla vita, a carico di BNL.

Quantifichiamo i costi riportando un esempio tratto dal sito ufficiale BNL, che ha come oggetto una cessione della pensione richiesta da un pensionato di 59 anni (69 a fine finanziamento):

  • importo del credito: 16.798€
  • durata: 120 mesi
  • importo rata: 200€
  • TAN: 7,41%
  • TAEG: 7,84%
  • totale dovuto: 24.000€
  • commissione intermediazione: 102€
  • interessi: 7.084€
  • spese istruttoria: 0€
  • incasso rata: 0€
  • imposta di bollo: 16€
  • copertura assicurativa: a carico di BNL

Data rilevazione 06/12/2019 Fonte: sito ufficiale BNL

Per i pensionati non è prevista la possibilità di richiedere ulteriore liquidità con un prestito con delega, sempre allo scopo di tutelare tale fascia debole dal rischio di povertà. In caso di necessità si potranno comunque valutare altre soluzioni, come ad esempio un prestito personale o un prestito vitalizio ipotecario.

Prodotti Bnl

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Estinzione anticipata cessione del quinto: quali costi?

Estinzione anticipata del prestito con cessione del quinto

La normativa che ha introdotto e disciplinato la cessione del quinto ha puntato sulla chiarezza e precisione delle modalità di rimborso, e allo stesso tempo anche sulle ipotesi e modalità per poter accedere al rinnovo.

Per quanto riguarda invece l’ipotesi di estinzione anticipata della cessione del quinto la normativa lascia una certa libertà decisionale alle varie finanziarie o banche, soprattutto per quanto riguarda la parte formale, come ad esempio uso di modulistica o canali da usare per poter richiedere i conteggi.

Principali caratteristiche e funzionamento del prestito

Vediamo innanzitutto alcune caratteristiche distintive di questa tipologia di prestito.La cessione del quinto è un metodo di finanziamento che per alcune persone può risultare davvero comodo in caso di bisogno di un importo piuttosto elevato, altri prestiti in corso o ancora difficoltà nell’ottenere un prestito perché cattivi pagatori o protestati. E’ ottenibile dai pensionati (che possono contare anche su condizioni agevolati tramite la convenzione Inps) e da tutti i lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato (e in alcuni casi anche con contratti a tempo determinato di durata sufficiente). Questi possono essere ad esempio impiegati presso enti pubblici o statali, ma anche presso aziende private.

A prescindere dalla categoria di appartenenza la restituzione dell’importo ottenuto come finanziamento si basa sulla decurtazione, ogni mese, del 20% della retribuzione netta (stipendio o pensione). La cessione del quinto presenta infine tempi di restituzione piuttosto lunghi, che possono arrivare fino a 10 anni (120 rate mensili).

Attenzione all’ammortamento

Il fatto che ogni mese, sullo stipendio o sulla pensione, verrà trattenuta sempre la stessa somma, pari al 20% massimo dell’importo netto degli emolumenti percepiti, non deve far credere che tutte le rate saranno composte dalla stessa quota di capitale e di interessi. Anche nella cessione del quinto infatti il tipo di ammortamento usato è quello “alla francese”.

Quindi le prime rate saranno composte soprattutto da interessi mentre con il passare del tempo la quota del capitale aumenterà e quella degli interessi tenderà a diminuire. Questo aspetto va preso in considerazione prima di procedere all’estinzione anticipata di una cessione del quinto che si ha già in corso. Basterà cercare di rispondere a delle domande aiutandosi con dei semplici calcoli che possono essere fatti usando anche dei tool indipendenti gratuiti che si trovano online. Nel particolare le più importanti sono 2 e cioè:

  1. Sono all’inizio, alla metà o alla fine del contratto? Se sono all’inizio allora sarà economicamente vantaggioso procedere all’estinzione anticipata, verso la metà la convenienza potrebbe comunque essere ancora interessante, mentre verso la fine del contratto è probabilmente sconsigliato procedere;
  2. Ho bisogno di nuova liquidità, mi conviene rinegoziare? In realtà con la cessione del quinto si procede all’estinzione anticipata del prestito in corso per accenderne uno nuovo. Quindi bisogna anche capire se la ragione che ci spinge all’estinzione in modo anticipato sia la sola soluzione ad un eventuale problema e quanto questa scelta ci potrebbe costare in realtà.

Come funziona con l’assicurazione?

La cessione del quinto come modalità di finanziamento viene fatto rientrare nella categoria dei prestiti personali, anche se è accompagnato da una copertura assicurativa obbligatoria. Proprio la questione del rimborso dell’assicurazione, in caso di estinzione anticipata della cessione del quinto, è stata oggetto di alcuni interventi da parte delle autorità competenti, per fornire maggiore tutela e chiarezza.

Guida pratica

Fatte queste dovute precisazione vediamo cosa fare,se si è in grado di procedere con un’estinzione anticipata della cessione del quinto. Ecco tutti gli step ed i costi da affrontare.

Il pagamento di una penale ed il conteggio estintivo

L’estinzione anticipata della cessione del quinto viene consentita dalla legge, che dà come indicazioni per procedere in tal senso quelle di pagare l’importo residuo del capitale ancora non rimborsato, con l’aggiunta però di una penale. Quest’ultima risulta più alta quanto più tempo manca al saldo del debito di finanziamento.

Qualora dovesse mancare più di un anno alla data prevista per il versamento dell’ultima rata, la mora ammonta ad esempio all’1% della somma che resta da versare. Tempi inferiori ad un anno prevedono invece una mora inferiore ad esempio dello 0,5% dell’importo residuo. L’importo esatto da rendere viene calcolato dalla banca stessa nel cosiddetto “conteggio estintivo”. Se ad esempio resta da versare una somma di 3.000 euro per saldare il finanziamento, con la penale si pagheranno 30 euro più il capitale residuo in un periodo che supera un anno, 15 euro in più se manca meno di un anno all’estinzione. Ma Attenzione! Nei conteggi estintivi dovranno essere riportati in modo dettagliato anche:

  • il capitale residuo da rimborsare ancora;
  • l’ammontare della penale per l’estinzione anticipata;
  • la parte di premi assicurativi che la banca o la finanziaria dovrà restituire (si tratta infatti di premi “versati” che a causa dell’anticipata estinzione non potranno essere goduti dal titolare del contratto di cessione del quinto).

Inoltre dovrebbero essere specificate le modalità di estinzione accettate (ad esempio estremi per fare il versamento con un bonifico specificando i dati e le causali da riportare) e come procedere per ottenere il rimborso del premi assicurativi.

Queste condizioni valgono quindi per tutte le società o banche che concedono questo prestito, come ad esempio Cessione del quinto Findomestic, Ibl, Pitagora, Unicredit, Bnl, Santander e la Cessione del quinto Agos. Ricordiamo che ogni banca o finanziaria prevede l’uso di una modulistica propria, di modalità di rimborso diverse, e quindi è necessario rivolgersi proprio a chi ha erogato la cessione del quinto per conoscere esattamente cosa e come fare.

Perse spese di istruttoria e l’imposta di bollo

Se si decide per l’estinzione anticipata della cessione del quinto oltre al pagamento della penale occorre mettere in conto anche altre spese previste dai singoli contratti e contenute nel documento IEBBC, Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori. In generale si potrà dire che le spese di istruttoria e di imposta di bollo andranno certamente perse, mentre è possibile recuperare alcune commissioni bancarie (dipende dal singolo contratto di finanziamento), restituite sotto forma di rimborso (vedi anche Estinzione anticipata di un prestito).

Per quanto riguarda le spese di assicurazione, esse vengono restituite, dopo richiesta da parte del cliente, per un importo pari all’ammontare del premio non goduto. A questo punto l’istituto bancario o la finanziaria preparano una lettera Liberatoria in cui dichiarano che non avranno più nessuna pretesa di risarcimento e che hanno ricevuto correttamente la somma dovuta. Tale lettera verrà inviata al datore di lavoro che potrà così sospendere le trattenute mensili sullo stipendio.

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Cessione del Quinto Compass: requisiti minimi e tassi

Cessione del quinto Compass per pensionati e lavoratori

Nella sezione dei prestiti personali di Compass, troviamo anche la cessione del quinto, sia dello stipendio (per chi è ancora in attività lavorativa) che della pensione. Tra le altre cose l’istituto di credito milanese rientra tra quelli che hanno in attivo la convenzione con l’Inps.

Ricordiamo che la cessione del quinto è una particolare forma di finanziamento inizialmente riservata a dipendenti statali e dipendenti pubblici, ma poi estesa da qualche anno anche ai pensionati (che magari hanno in atto già una forma di finanziamento e di cui sono lontani dalla rata di saldo) e dipendenti privati.

In media prevede l’erogazione di una somma anche piuttosto elevata e richiede come garanzia la “cessione del quinto” dell’importo mensile dello stipendio, cioè il 20% dello stipendio netto. Compass, facente parte del gruppo Mediobanca, propone una cessione del quinto con requisiti minimi e tassi interessanti. Scopriamo di più.

Requisiti e documenti richiesti: accesso anche ai dipendenti privati

Come già accennato per richiedere una cessione del quinto Compass occorre essere dipendenti pubblici, statali o pensionati, oppure dipendenti di aziende private. È questa una novità, come già detto, introdotta nel sistema italiano del credito solo da qualche anno, nel panorama della cessione del quinto, alla quale Compass si è quasi immediatamente adeguata ampliando il pubblico di potenziali soggetti interessati a questo tipo di prestito.

La cessione del quinto dello stipendio Compass, prevede una somma massima richiedibile fino a 75 mila euro. Tra i dipendenti pubblici e privati, la differenza è data dal tasso di interesse applicato (in entrambi i casi è preferibile farsi fare comunque un preventivo).

Il richiedente dipendente dovrà avere un’età compresa tra i 18 ed i 63 anni ed un contratto a tempo indeterminato. L’importo della rata è condizionato dallo stipendio netto percepito dal lavoratore, sul quale avverrà la sua trattenuta a monte da parte del datore di lavoro o amministrazione pubblica. Nel caso dei pensionati invece l’età massima per fare la richiesta è di 79 anni. Inoltre bisogna essere titolari di una pensione mensile di importo minimo superiore all’ammontare dell’assegno sociale, al netto della quota cedibile. Inoltre la pensione non deve provenire da fonti di sostegno al reddito, invalidità, ecc.

Documenti necessari

All’atto della richiesta occorre presentare un documento di identità valido, un codice fiscale, il certificato di stipendio e l’ultima busta paga se si è dipendenti. A tali documenti i pensionati dovranno sostituire al certificato di stipendio il cedolino della pensione e presentare, in più, una certificazione di quota cedibile da parte dell’ente previdenziale a cui sono iscritti. Ricordiamo ancora che Compass è tra le banche firmatarie della convenzione Inps ed è perciò abilitata al servizio telematico per ottenere direttamente la certificazione della quota cedibile.

Per prima cosa però è sempre consigliata la richiesta del preventivo (vedi anche Guida preventivo prestito online) per il quale si dovrà per forza passare in filiale. Un iter da seguire anche se si hanno i requisiti minimi per poter richiedere un eventuale rinnovo di cessione del quinto già in essere.

Online non è infatti possibile procedere ad una simulazione o richiedere un preventivo mentre è possibile fissare un appuntamento. Per farlo basterà andare sul banner ‘Fissa un appuntamento’:

Cliccandoci sopra si potrà scegliere la filiale più comoda da raggiungere attraverso una ricerca mirata per zona o cap. Di seguito si potrà selezionare sia il giorno che l’orario disponibile per il primo appuntamento. Prima di dare la conferma viene richiesto anche di selezionare il prodotto per il quale si richiede l’appuntamento. Questo permette di:

  • ottenere un’assistenza e una consulenza mirata proprio in quella filiale;
  • accertarsi che quel tipo di prodotto sia effettivamente offerto al momento.

Erogazione e tassi di interesse applicati e opinioni

La cessione del quinto Compass è richiedibile anche da chi ha altri finanziamenti in corso oppure ha avuto in passato difficoltà di pagamento. Un acconto della cifra richiesta avviene già dopo pochi giorni sul conto corrente del richiedente, attraverso assegno o bonifico bancario, mentre le rate (da 24 a 120, di cui l’importo è fisso e stabilito preventivamente in sede di appuntamento, insieme all’entità complessiva dell’erogazione) vengono decurtate al momento della ricezione della busta paga.

Per quanto riguarda gli interessi, il TAN è fisso per tutta la durata del rapporto. E’ importante sottolineare, infine, che nel pagamento delle rate non è inclusa alcuna spesa istruttoria o di intermediazione, e che alla stipula della cessione del quinto deve essere associata anche la polizza obbligatoria imposta dalla legge.

Contatti

Per chi non è cliente Compass i contatti utili per informazioni sulla cessione del quinto sono rappresentati dal numero verde 800 774433 e dal form di ri-contatto accessibile dal sito ufficiale. Per chi è già cliente le possibilità di assistenza prevedono anche l’accesso all’area clienti ed il numero dedicato 02.48244412 con operatore dalle 9 alle 19 dal lunedì al venerdì.

Approfondimenti

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Prestito con delega di pagamento: conviene il doppio quinto?

Il prestito con delega: requisiti, richiesta ed agevolazioni.

rappresentazione della quinta parte

Il prestito con delega di pagamento, noto anche come “doppio quinto”, è una particolare forma di finanziamento non finalizzato, a tasso fisso e rata costante, che presenta molte analogie con la cessione del quinto ma, affiancato ad una cessione, permette di avere accesso a importi anche superiori.

Non è però una tipologia di credito aperta a tutti.

Può essere richiesta esclusivamente dai lavoratori dipendenti con busta paga (statali, pubblici e privati) ed in presenza di determinate condizioni. Sono esclusi dunque da tale forma di credito sia i lavoratori autonomi che i pensionati.

Come nella cessione del quinto, il rimborso avviene in un lasso di tempo che va dai 24 ai 120 mesi ed il tutto avviene a mezzo di trattenute dirette in busta paga il cui importo può arrivare ad interessare fino al 20% dello stipendio al netto delle ritenute di legge a titolo previdenziale e fiscale. Richiesto quindi in presenza o in concomitanza con una cessione del quinto, permette di impegnare fino al 40% dello stipendio (appunto per questo “doppio quinto”), cosicché la somma totale richiedibile può raggiungere anche il doppio di quella che si può ottenere con la sola cessione.

Facciamo un esempio.

Nel caso di uno stipendio mensile di 1.600€, con la cessione del quinto la rata massima sostenibile è di 320€, che per un totale massimo di 120 mesi permette di rimborsare fino ad un massimo di 38.400€ (interessi inclusi).

Rivolgendosi invece anche alla delega di pagamento, la rata mensile, come abbiamo visto, può impegnare in totale il 40% dello stipendio, in questo caso 640€. In tal modo sarà possibile rimborsare in 120 mesi fino a 76.800€, il doppio appunto rispetto alla sola cessione.

Un notevole vantaggio di tale forma di finanziamento, in comune con la cessione, è il fatto che si tratta di un prestito a firma singola, che non richiede cioè garanzie di terzi in quanto sono la busta paga stessa a fungere da garanzia. E’ quindi accessibile anche a quei dipendenti che in passato hanno avuto problemi di solvenza come protestati, pignorati o segnalati al Crif in qualità di cattivi pagatori.

Ad ulteriore tutela del credito, inoltre, il prestito con delega è accompagnato, come la cessione, da una copertura assicurativa obbligatoria su vita e impiego, cosicché, in caso di decesso o perdita del lavoro, l’ente creditore sarà comunque rimborsato senza doversi rivalere sugli eredi o sul patrimonio del neo disoccupato.

Attenzione però: nella delega di pagamento, a differenza che nella cessione del quinto, il datore di lavoro ha la possibilità di rifiutarsi di collaborare (rischio maggiormente presente nel caso di dipendenti privati).

Infatti, se nella cessione del quinto le parti effettivamente coinvolte nel contratto di finanziamento sono soltanto il richiedente e l’ente creditore (il datore di lavoro può solo prendere atto dell’avvenuto finanziamento e collaborare obbligatoriamente), nella delega di pagamento anche il datore di lavoro (il delegato appunto) ha voce in capitolo e, nel caso sia disposto ad accettare l’incarico, deve esplicitamente fornire un formale assenso scritto all’effettuare le trattenute e i versamenti mensilmente al posto del suo dipendente. Nel caso di un suo rifiuto, il finanziamento non potrà avere luogo.

Indice

Perchè richiedere un prestito con delega?

immagine di denaro

Il prestito con delega è sicuramente una soluzione interessante per i dipendenti in quanto permette di richiedere ed ottenere elevata liquidità. Può essere richiesto anche in presenza di una cessione del quinto in corso, ad esempio quando non si sono ancora raggiunti i requisiti per poterla rinnovare o se si necessita di somme elevate. Non si potrà, invece, richiedere un prestito con delega se titolari, oltre che di una cessione, anche di un piccolo prestito.

Quali sono i requisiti e le modalità per richiedere un prestito con delega?

Come abbiamo detto precedentemente, il primo requisito indispensabile è rappresentato dalla busta paga: occorre quindi innanzitutto essere lavoratori dipendenti. Le cose però cambiano a seconda che si sia dipendenti statali / pubblici o privati. Vediamo in che modo.

-Dipendenti statali e pubblici

immagine di dipendenti pubblici

Tale categoria di dipendenti (lavoratori ministeriali stipendiati dal MEF, lavoratori della pubblica amministrazione iscritti alla piattaforma online NoiPa, dipendenti delle Forze Armate), avendo per datore di lavoro lo Stato, è considerata dagli enti creditori come categoria a basso rischio. Inoltre spesso questa categoria di lavoratori usufruisce di convenzioni speciali stipulate tra le banche e gli Enti di appartenenza. Occorre dunque informarsi preventivamente su quali siano le banche o finanziarie convenzionate per sapere dove rivolgersi. In virtù di tali convenzioni, inoltre, il dipendente pubblico e statale beneficia di tassi agevolati e riduzione di oneri amministrativi e fiscali.

Altro requisito da possedere è che il contratto di lavoro sia a tempo indeterminato. E’ possibile fare richiesta di prestito con delega anche in presenza di un contratto a tempo determinato, ma ciò implica che il finanziamento non può in alcun modo avere una durata superiore a quella del contratto di lavoro. Si potrà quindi inevitabilmente avere accesso ad un credito minore.

Una volta individuato l’istituto di credito in convenzione, occorre presentare all’atto della domanda i seguenti documenti:

  • documento d’identità;
  • codice fiscale;
  • ultime due buste paga;
  • autorizzazione alla delega dell’ufficio ordinatore dello stipendio.

Una volta presentata l’intera documentazione richiesta, si avvia la fase di istruttoria che di solito si conclude nell’arco di una decina di giorni con l’erogazione della somma pattuita per mezzo di assegno vidimato oppure tramite bonifico bancario in c/c. Rivolgendosi a finanziarie convenzionate che forniscono il servizio online, i tempi potrebbero essere anche più brevi.

Può essere utile sapere che per i dipendenti pubblici e statali, in alcuni casi eccezionali, è possibile andare oltre il 40% di trattenuta in busta paga, raggiungendo anche il 50%, ma ciò è a discrezione dell’Ente che stipendia il dipendente e saranno prese in considerazione le motivazioni per cui è stata richiesta l’ulteriore liquidità (non sarà ad esempio accolta la richiesta nel caso in cui si necessiti di denaro per l’acquisto di beni di lusso, superflui o beni di largo consumo).

Sempre nel caso dei dipendenti pubblici e statali, la presenza della copertura assicurativa vita e impiego non è necessariamente obbligatoria: infatti, se la convenzione in atto lo contempla, banca e dipendente possono produrre entrambi una dichiarazione scritta in cui dimostrano di essere consapevoli dei rischi del finanziamento legati a morte o perdita di impiego ed il finanziamento può avere seguito anche in assenza della polizza.

– Dipendenti privati

immagine di dipendenti privati

Maggiori restrizioni sono previste per questa categoria di dipendenti, in quanto viene a mancare la rassicurante garanzia rappresentata dallo Stato. Infatti non tutti i dipendenti privati possono accedere al prestito con delega, ma soltanto chi rientra nei seguenti requisiti:

  • essere dipendenti di un’azienda appartenente ad una delle seguenti ragioni sociali: SpA, Srl, Coop;
  • essere dipendenti di un’azienda con almeno 15 unità;
  • possedere un contratto di lavoro a tempo indeterminato;
  • avere un’anzianità di lavoro tale da possedere un TFR accantonato sufficiente a garantire il credito e/o star versando fondi per una pensione integrativa.

Oltre a richiedere requisiti più restrittivi, generalmente le finanziarie o le banche tendono ad erogare ai dipendenti privati cifre più contenute rispetto a quelle messe a disposizione dei dipendenti pubblici, anche a causa delle diverse entità degli stipendi percepiti. E la polizza assicurativa è sempre obbligatoria proprio perchè stiamo parlando di un lavoro che anche in presenza di un contratto a tempo indeterminato non può comunque definirsi fisso.

Nel caso dei dipendenti privati non occorre che la banca o la finanziaria abbiano precedentemente stipulato convenzioni con l’azienda di appartenenza: di volta in volta l’istituto di credito e la compagnia assicuratrice valuteranno l’affidabilità dell’azienda in questione e decideranno se il finanziamento può essere concesso al dipendente o meno. Può anche capitare che un dipendente non finanziabile per una banca possa invece esserlo per un’altra.

Si può rinnovare un prestito con delega?

Come la cessione del quinto, anche il prestito con delega può essere rinnovato, ottenendo nuova liquidità e prolungando nel tempo il rimborso. Bisogna però rispettare delle tempistiche ben precise:

  • se il prestito con delega in corso ha una durata pari o inferiore ai 60 mesi, è possibile rinnovarlo in qualunque momento portandolo a 120 mesi;
  • nel caso di un prestito con delega in corso superiore ai 60 mesi, per poter richiedere il rinnovo è necessario aver pagato regolarmente almeno il 40% delle rate dovute.

Facciamo un esempio.

Immaginiamo di avere in corso un prestito con delega di 48 mesi. In questo caso, essendo un finanziamento di durata inferiore ai 5 anni, potrò fare richiesta di rinnovo in qualunque momento. L’importante è che la nuova durata del finanziamento rinnovato sia pari e non inferiore ai 120 mesi.

Nel caso in cui il mio prestito con delega in corso avesse invece una durata, ad esempio, di 84 mesi, quindi superiore ai 5 anni, potrò fare richiesta di rinnovo solo dopo aver pagato le prime 34 rate, cioè dopo aver restituito almeno il 40% dell’importo erogato.

Il rinnovo non è però automatico. La richiesta può essere rifiutata per varie motivazioni:

  • rifiuto dell’azienda ad assumersi la delega di pagamento;
  • il richiedente è prossimo all’età pensionabile, quindi non può più usufruire di tale forma di finanziamento in quanto i pensionati ne sono esclusi;
  • nel corso del finanziamento sono subentrati pignoramenti nei confronti del richiedente, tali da ridurne la possibilità di avere ulteriori trattenute in busta paga;
  • l’azienda non rientra più nei canoni necessari per poter essere considerata assumibile da parte della compagnia assicuratrice.

Quanto costa il prestito con delega?

immagine di punti di domanda

A causa dell’obbligatorietà della copertura assicurativa, tale forma di finanziamento ha il suo costo. In più sono previsti oneri amministrativi da parte del richiedente nei confronti sia della banca o finanziaria che gestisce la pratica, sia nei confronti dell’ente o azienda che si assume la delega dei pagamenti. Tali costi si riducono nel caso di prestito con delega rivolto ai dipendenti pubblici/statali in quanto la stipula di convenzioni dedicata permette di spuntare tassi più bassi e di vedersi annullate o quanto meno ridotte le spese accessorie.

Perchè i pensionati no?

Ci si potrebbe chiedere: perchè i pensionati INPS non possano accedere a tale forma di finanziamento? In fin dei conti dispongono del cedolino della pensione e dell’ente previdenziale come ottimo garante. La risposta è da cercarsi nel fatto che

lo Stato tutela i pensionati impedendo che possano sovraindebitarsi.

Ogni anno l’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria) stabilisce, in base al costo della vita e all’inflazione, l’importo minimo al di sotto del quale una pensione non deve mai scendere. Ad esempio tale valore nel 2020 è pari a 515,07€. Permettere una trattenuta sul cedolino della pensione del 40% non sarebbe sostenibile. Ecco perchè per i pensionati è possibile accedere solo alla cessione del quinto e spesso la quota effettivamente cedibile risulta minore del 20%. In caso di maggiori necessità, potranno affidarsi ad un prestito personale o ad un prestito vitalizio ipotecario.

Approfondimenti

Per ulteriori informazioni si rimanda alla normativa del Codice Civile (articoli 1269 e 1723) che regola i prestiti con delega e alle successive circolari del Ministero del Tesoro inerenti all’argomento.

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Cessione del quinto Agos Ducato: confronto tassi 2024

Opinioni cessione del quinto dello stipendio o pensione Agos

La cessione del quinto Agos rientra in un tipo di offerta molto ricca di competitor. Anzi, potremmo quasi affermare che la cessione del quinto, ovvero un finanziamento con una rata non superiore al quinto dello stipendio o della pensione mensile, è il prestito personale più offerto da banche, finanziarie e mediatori vari. Il tutto a condizioni più o meno ‘standardizzate’.

Maggiori differenze si possono incontrare per la versione destinata ai pensionati, per la quale ci sono anche le convenzioni che l’Inps stipula con le società che vogliono aderirvi. Tra queste troviamo Agos (fonte sito Inps – Data rilevazione: 31 marzo 2022).

Indice

Di cosa si tratta?

Tornando ad un discorso generale, con la cessione del quinto si autorizza di fatto il soggetto finanziatore a richiedere direttamente al datore di lavoro o ente pensionistico la quota stabilita per la restituzione del credito. Questo rende più sicura la restituzione delle cifre ‘erogate’, così gli Istituti di credito ne consentono l’accesso anche a cattivi pagatori e protestati, compresa Agos Ducato.

Per chi non la conoscesse si tratta di una società finanziaria italiana, appartenente al gruppo francese Credit Agricole, che si occupa principalmente di offrire soluzioni di credito alle famiglie e privati.

foto di dipendenti e pensionati

Requisiti per poter accedere alla cessione del quinto

Per quanto riguarda i requisiti, per Agos Ducato, così come per altre finanziarie e banche, ciò che conta principalmente è la busta paga o cedolino pensione. A testimonianza di questo basti pensare che, come detto poc’anzi, possono accedere al finanziamento anche coloro che hanno avuto precedenti inadempienze o che semplicemente hanno avuto difficoltà ad ottenere un credito.
La richiesta può essere fatta da:

  • dipendenti del settore privato;
  • dipendenti statali o parastatali;
  • pensionati (anche protestati).

Il range dell’età accettato è tra gli 18 e gli 80 anni (l’età massima deve essere raggiunta entro la fine del piano di rimborso).
Anche con Agos nel caso di cessione del quinto dello stipendio la garanzia del Tfr viene richiesta solo ai dipendenti privati, a tutela dell’Istituto di credito.

Caratteristiche del prestito

Innanzitutto si tratta di una forma di prestito semplice da richiedere. Non necessita di particolari finalità, e non si ha il bisogno di giustificare le spese. L’importo che si può richiedere dipende dallo stipendio o dalla pensione netta percepite e dalla durata del contratto di cessione che varia da un minimo di 24 mesi fino ad un massimo di 120 rate (Fonte sito ufficiale Agos – Data; 31 marzo 2022).

Documenti necessari

Bisogna avere una busta paga/cedolino pensione, il Cud, un documento di identità e il codice fiscale o la tessera sanitaria. Per quanto riguarda il certificato di quota cedibile, obbligatorio per i pensionati, non c’è la necessità di chiederlo all’Inps.
Come infatti detto all’inizio la cessione del quinto Agos rientra tra quelle convenzionate con l’ente previdenziale e sfrutta per questo una procedura telematica che consente l’evasione di questo tipo di pratiche da parte della stessa finanziaria.

screenshot di pagina di richiesta valutazione

Valutazione delle offerte

Per valutare la convenienza è sempre consigliata la richiesta di un preventivo. Solo in questo modo si può determinare con una certa sicurezza che la proposta sia adeguata alle proprie necessità e successivamente (logicamente se le condizioni ci soddisfano) si può procedere alla richiesta formale di cessione. La richiesta di preventivo potrà avvenire in filiale oppure online. Vediamo insieme entrambe le strade:

Richiesta del preventivo

Per ottenere un preventivo sulla cessione del quinto Agos si hanno due alternative:

  • fissare un appuntamento presso una delle agenzie;
  • fare la richiesta di preventivo online.

Vediamole nel particolare:

Filiale

Per fissare un appuntamento in filiale attraverso il quale richiedere un preventivo è possibile:

    • usare la funzione presente sul sito cliccando su un immagine simile a questa:

foto di un ingresso filiale agos

    • visualizzare la mappa interattiva che apparirà;
    • selezionare la zona d’interesse;
    • finalizzare la ricerca per comune o per cap avendo un risultato tipo questo:

(Fonte sito ufficiale Agos – Data; 31 marzo 2022)

  • cliccare sopra le agenzie o le filiali proposte per individuarne gli indirizzi così da scegliere quella più vicina.

In alternativa si può chiamare il numero verde 800 12 90 10 (da telefonia fissa) oppure il numero 02-6994.3001 (da telefonia mobile) dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 21.00, ed il sabato dalle 09.00 alle 18.00.

Preventivo online

All’interno del sito della società, nella pagina dedicata a questa tipologia di prestito trovate un form da compilare per poter ricevere un preventivo (Fonte sito ufficiale Agos – Data: 31 marzo 2022).

In questo caso è necessario avere a portata di mano i propri documenti e i dati relativi al datore di lavoro (o all’ente di previdenza per i pensionati). Il preventivo, a differenza dei prestiti personali di Agos, non viene rilasciato attraverso l’utilizzo dell’apposito tool ‘calcola rata’. Bisognerà invece compilare una richiesta di finanziamento non impegnativa grazie alla quale inserire tutti i dati necessari:

Solo in base al preventivo ricevuto si potrà decidere se procedere o meno alla richiesta vera e propria. I tempi di risposta, dal preventivo all’eventuale approvazione per chi decide di formalizzare la richiesta, variano anche a seconda della tipologia di richiedente: pensionati e dipendenti statali hanno un iter che tende a essere più breve rispetto ai dipendenti privati.

Come evidente, non si può procedere ad una semplice simulazione online per apprezzare le condizioni offerte. Non parliamo comunque di una cessione in 24 ore.

All’interno del sito della società, nella pagina dedicata a questa tipologia di prestito trovate un form da compilare per poter ricevere un preventivo (Fonte sito ufficiale Agos – Data: 31 marzo 2022).

La copertura assicurativa

Per legge la cessione del quinto deve avere una copertura assicurativa sul credito. Nel caso di pensionati la copertura è solo per caso morte, mentre per i dipendenti oltre al caso morte deve coprire anche la perdita di impiego. Al momento Agos Ducato si fa carico dei costi del premio assicurativo.

(Fonte: sito ufficiale Agos – 31 marzo 2022).

Condizioni economiche

Per quanto concerne il tasso di interesse applicato, questo varia a seconda dell’importo richiesto e del numero di rate (approfondimento: Prestiti personali online). Per conoscere in modo preciso le condizioni, considerate anche le convenzioni Inps e l’offerta diretta ai dipendenti del settore pubblico, si dovrà obbligatoriamente passare per la richiesta del preventivo.

Contatti utili

Per ottenere informazioni, prendere appuntamenti o ancora per contattare Agos a seconda delle necessità, i canali da usare sono:

  • la mappa interattiva presente sul sito ufficiale;
  • il già citato numero verde 800 12 90 10 (da telefono fisso oppure il numero 02-6994.3001 (da mobile);
  • la chat live;
  • la e-mail.

Come evidenziato dallo stesso sito ufficiale Agos quest’ultima soluzione risulta essere la via preferenziale ad esempio per la richiesta dei conteggi estintivi, dell’estinzione vera e propria delle liberatorie oppure per le informazioni legate al rifiuto del finanziamento. Non parliamo comunque ne di una cessione online e ne a distanza.

Prodotti Agos

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Cessione del quinto Findomestic: 3 motivi per evitarla!

Cessione del quinto di Findomestic Banca: conviene?

I dipendenti del settore pubblico e privato oltre che i pensionati possono prendere in considerazione la richiesta della cessione del quinto Findomestic. Per i dipendenti del settore pubblico ci sono inoltre delle agevolazioni soprattutto a livello di tassi in virtù di alcuni convenzioni. Tuttavia per chi è in attività è necessario avere un contratto a tempo indeterminato a differenza di altre società, come ad esempio Fiditalia, che valutano questo tipo di prodotto anche per chi ha contratti a tempo determinato. Per i pensionati è in vigore la convenzione con l’Inps.

Che particolarità hanno le cessioni?

La cessione del quinto dello stipendio è una delle forme più comode di prestito presenti nel fitto mercato del credito. La praticità e la semplicità sono alla base di uno strumento che le banche e le finanziarie prediligono: le garanzie reali, infatti, vengono ottenute già al momento della domanda, grazie alla busta paga del richiedente.

Non solo: una volta ottenuto il prestito, è il datore di lavoro ad avere l’onere di versare verso l’istituto erogatore le rate mensili. Per queste ragioni, legate agli aspetti della sicurezza di rimborso, la cessione del quinto dello stipendio è proposta con forza da numerosissime finanziarie e banche, compresa Findomestic.

A riguardo non possiamo trascurare che questa banca fa parte del gruppo Bnp Paribas, al quale appartiene anche Bnl, che vanta una lunga tradizione di convenzioni dedicate soprattutto a chi lavora nel settore pubblico. Per questi ultimi non ci sono esempi sul sito Findomestic, ma bisogna rivolgersi alla propria amministrazione (ad esempio sull’intranet) per conoscere le condizioni del momento o usare il sistema NoiPa.

Per i dipendenti privati e pensionati è invece possibile riferirsi ad esempi pratici proposti dallo stesso sito ufficiale che variano a seconda del momento. Nel particolare al 13-04 2018, nel caso di un dipendente per un importo di 13 mila euro richiesti e durata di 10 anni, il tasso Taeg è pari al 6,11%. Nella tabella i dati più nel dettaglio:

Importo richiesto 13.000 euro
Importo restituito in totale 17.280 euro
Rata mensile 144 euro
Tan 5,95%
Taeg 6,11%

Per quanto riguarda i pensionati alla stessa data viene proposta una simulazione basata su una cifra di 12 mila euro da restituire in 10 anni. In questo caso avremo:

Importo richiesto 12.000 euro
Importo restituito in totale 16.320 euro
Rata mensile 136 euro
Tan 6,46%
Taeg 6,65%

Condizioni economiche

I tassi proposti dalla banca appartenente al gruppo francese variano in funzione:

  • della situazione del mercato dei tassi;
  • del richiedente (dipendente o pensionato);
  • dal possibile accesso a specifiche convenzioni.

Solitamente non sono applicati costi accessori come: costi di istruttoria, imposta di bollo (comunicazioni e sostitutiva) o spese di gestione della pratica. (Fonte: sito ufficiale Findomestic – Data: 13/04/2018)

Per quanto riguarda i tassi, se ci si vuole fare un’idea sul livello applicato, dovendo comunque passare prima per una richiesta del preventivo, si può controllare la tabella dei tassi medi presente sul sito ufficiale per fare un semplice confronto.

Ad esempio, secondo la tabella per la cessione del quinto i tassi medi applicati fino a fine dicembre 2017 sono stati di 11,75% per importi inferiori a 15 mila euro e 8,83% per importi superiori a 15 mila euro (Data rilevazione: 13/04/2018 – Fonte: sito ufficiale Findomestic). Ovviamente la scelta probabilmente migliore è quella di chiedere più preventivi con più società e fare un confronto tra i vari risultati.

Come ottenere un preventivo on line?

E’ possibile ottenere il preventivo on line, e cliccando sul pulsante verde Fai Richiesta presente sul sito Findomestic

Successivamente bisognerà compilare in tutti gli spazi obbligatori il form di richiesta

Bisogna inserire con precisione tutti i dati, soprattutto quelli sul datore di lavoro o amministrazione (oppure ente pensionistico per i pensionati). Una volta inviato il tutto, secondo quanto affermato dal sito ufficiale, i tempi di risposta sono relativamente brevi: il tempo di risposta non è quantificabile a priori visto che le esperienze personali raccolte sui forum sono anche molto variabili.

La risposta di Findomestic, con il preventivo non sarà logicamente vincolante. Se invece si vorrà procedere nell’e-mail saranno riportate le informazioni su come formalizzare la richiesta. Si deve comunque ricordare che la durata del preventivo è limitata e che bisognerà prendere una decisione entro la data di validità riportata nel preventivo stesso.

A chi rivolgersi?

Come già detto il primo passo può essere fatto on line. Tuttavia ci si può rivolgere fin dalle prime battute anche a un’agenzia Findomestic previo appuntamento oppure a un consulente (o mediatore abilitato) regolarmente iscritto allo OAM. Per trovare l’agenzia più vicina si può andare sul sito Findomestic e nell’apposita sezione compilare lo spazio con la propria Regione d’interesse.

A questo punto è sufficiente selezionare quella ubicata all’indirizzo più comodo da raggiungere e cliccarci sopra così da conoscere i dati necessari che riguardano gli orari e i numeri da contattare per chiedere informazioni oppure fissare già un appuntamento.

Sempre online, una volta ottenuto il prestito, può essere richiesta una copia del proprio contratto. Questo potrà avvenire accedendo alla sezione preposta dell’area clienti oppure compilando il form presente alla pagina dedicata del sito Findomestic che necessiterà l’inserimento di pochi semplici dati.

Prodotti Findomestic

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Conviene il rinnovo cessione del quinto? I motivi per evitarlo

Guida al rinnovo della cessione del quinto dello stipendio o pensione

Alcuni finanziamenti seguono delle normative specifiche. Nel particolare per alcuni di essi il rinnovo può essere fatto solo nel rispetto di una serie di condizioni. In questo articolo ci focalizzeremo proprio sul rinnovo della cessione del quinto dello stipendio per il quale le condizioni d’accesso più importanti sono:

  • la durata del piano di ammortamento scelto (il che determina dopo quanti anni si può fare il rinnovo);
  • l’età anagrafica del richiedente (raggiunto l’età massima di servizio come dipendente e l’età massima per i pensionati non è possibile rinnovare);
  • l’importo già rimborsato del capitale ottenuto il prestito.

Vediamo innanzitutto in che modo è necessario rispettare questi ‘paletti’ prima di procedere al rinnovo.

disegno di una banca e del numero cinque

Indice

Durata del piano di ammortamento e capitale già rimborsato

Questi due ‘limiti’ sono da considerare sia uniti che separati. Infatti se si è già rimborsato il 40% del capitale avuto in prestito con la cessione del quinto si può procedere al rinnovo, senza dover rispettare altre condizioni particolari. Detto questo, se si passa da un rimborso di 60 mesi a un rinnovo con un finanziamento in 120 mesi non è necessario rispettare il rimborso di almeno il 40%.

Età massima anagrafica del richiedente

Per quanto riguarda questo punto il discorso è alquanto semplice. Per la precisione raggiunta l’età massima anagrafica (dipende da quanto deciso dalle finanziarie e banche proponenti) non si può fare un rinnovo superiore al limite di età stessa. Per esempio se rimangono due anni all’età anagrafica massima, allora un rinnovo sarebbe pari al massimo a 2 anni, aprendo varie domande sull’aspetto della convenienza.

Oltre a chiedersi se possibile è necessario anche capire se conviene

Affrontiamo questo aspetto evidenziando subito come la cessione del quinto dello stipendio è una delle più diffuse forma di finanziamento privato, grazie alla sua semplicità di utilizzo (sia per quanto riguarda i privati che i dipendenti pubblici). Questa tipologia di prestito presenta infatti:

  • tasso fisso;
  • rimborso diretto da parte del datore di lavoro o ente pensionistico (importi trattenuti a monte);
  • rate costanti sullo stipendio (rata pari a max un quinto dello stipendio netto mensile);
  • facilitazione per l’accesso al credito anche per chi cattivo pagatore o protestato.

Si tratta di vari aspetti innegabilmente ‘positivi’ che sono in parte condizionati dal fatto che la busta paga rappresenta, già di per sé, un’ampia garanzia per questo tipo di finanziamento.Quindi i richiedenti non hanno necessità di presentare garanti o forme di garanzia ulteriori all’istituto.

Oltre agli aspetti più positivi, però, esistono alcune ragioni per cui, arrivati alla scadenza del finanziamento o in caso di necessità di nuova liquidità, non conviene procedere al rinnovo della cessione del quinto. Dal tasso, alle spese accessorie, i motivi per cui non farlo sono diversi: scopriamoli anche in questo caso insieme.

calcolatrice e penna

Gli interessi ricapitalizzati

Il rinnovo della cessione del quinto dello stipendio può essere effettuato non appena decorrono i primi 2/5 della durata totale del contratto (quindi ad esempio il rinnovo prima dei quattro anni in caso di cessione del quinto decennale non è possibile). In questo caso il richiedente ha la possibilità di rinegoziare l’importo, ottenendo una maggiore liquidità a fronte di una nuova richiesta. Tale tipologia di rinnovo, però, espone il cliente ad una ricapitalizzazione degli interessi. Ciò significa che il costo totale del rimborso potrebbe aumentare in modo esponenziale, rendendo poco conveniente il prestito.

Le spese accessorie duplicate

Non solo rinnovare una cessione del quinto dello stipendio, in particolare se l’ammortamento in corso non è stato ancora concluso, espone il richiedente ad altissimi costi aggiuntivi (e ciò vale anche in caso di cessione Inps o Inpdap che usano comunque l’ammortamento alla francese). Infatti, per la banca o per la società erogatrice del finanziamento, un rinnovo è a tutti gli effetti una nuova pratica.

Le spese di apertura di istruttoria, le spese assicurative e le commissioni legate all’attività bancaria vengono duplicate e di conseguenza, raddoppiano il peso dei costi sui clienti. E’ fondamentale, in questi casi, verificare come si modifica il TAEG della cessione del quinto: molto spesso, infatti, conviene optare per soluzioni alternative, più convenienti, piuttosto che preferire un rinnovo della cessione del quinto della pensione o dello stipendio.

N.B. Per quanto riguarda l’assicurazione il suo rimborso avviene per la parte dei premi già pagati ma non goduti (quelli relativi al periodo di ‘rinnovo’). Tuttavia molto spesso bisogna procedere ad un’apposita richiesta di rimborso perché, benché prevista dalla normativa può capitare che in assenza della richiesta esplicita la compagnia di assicurazione, per la polizza legata alla cessione che si va a sostituire con il rinnovo, non provveda in modo autonomo.

Conclusioni: fare attenzione al ‘momento’

Il fatto che si possa chiedere il rinnovo nel rispetto di alcune condizioni non deve far spostare l’attenzione sul fatto che anche se parliamo di ‘rinnovo’ di fatto l’operazione che si farà è quella di un’estinzione anticipata della cessione del quinto della precedente cessione e sostituzione con una nuova. Questo espone agli effetti dell’ammortamento alla francese soprattutto se la scelta di rinnovo viene fatta poco prima della scadenza naturale, quando si è rimborsato già quasi tutto il monte interessi.

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Cessione quinto Unicredit: tassi e convenzioni 2024

Prestito con Cessione del Quinto Unicredit dello stipendio o pensione

UniCredit è uno dei gruppi finanziari più importanti in Europa ed è una delle banche leader sul territorio nazionale. Filiali appartenenti al gruppo e uffici di rappresentanza sono presenti in tutti e cinque i continenti, anche se, ovviamente, la presenza nella UE è decisamente più marcata.

Uno dei punti di forza di UniCredit è, proprio la presenza capillare sul territorio, al fine di facilitare il rapporto tra istituto di credito e cliente, sia esso un privato o un’impresa, in modo da poterlo sostenere con servizi dedicati e ritagliati su misura delle varie esigenze personali e locali.

In questo scenario si colloca il Prestito Cessione del Quinto UniCredit, che fa parte della linea di prodotti finanziari rivolti alla clientela retail, studiato per soddisfare le esigenze di tutti i giorni e distribuito da MyAgents, l’esclusiva rete commerciale di Agenti UniCredit.

Chi la può richiedere?

La Cessione Quinto UniCredit si basa ovviamente, alla pari di tutte le altre cessioni del quinto, sui principi generali che regolamentano questa tipologia di finanziamento a livello legislativo. Questo a partire dal fatto che tale prestito non è accessibile per i lavoratori autonomi ma richiedibile da parte dei dipendenti pubblici, dipendenti privati e pensionati. Per poterne fare richiesta, inoltre, non servono garanzie, né patrimoniali né immobiliari, e non bisogna presentare alcun giustificativo di spesa, perché il prestito non è finalizzato.

disegno di consulente che accoglie clienti

Tre sono le proposte rivolte alla clientela, diverse fra di loro negli importi erogabili, nei tassi applicati e nella durata del contratto, a seconda delle condizioni economiche e lavorative/pensionistiche del richiedente. Nel particolare abbiamo:

  • cessione del quinto dipendenti pubblici;
  • cessione del quinto dipendenti privati;
  • cessione del quinto della pensione.

Anche l’età anagrafica dei richiedenti condiziona l’importo che si può ottenere, considerato che l’importo massimo pari ad un quinto degli emolumenti netti va moltiplicato per il numero di rate che si possono richiedere, in funzione dei limiti di età anagrafica raggiunti.

In particolare come età massima accettata (che va considerata a fine piano di ammortamento) sono previste le seguenti condizioni:

  • 75 anni per i dipendenti pubblici;
  • 66 anni per i dipendenti privati;
  • 85 anni per i pensionati.

Ricordiamo anche che Unicredit è tra le banche che ha una convenzione Inps dedicata proprio alla cessione del quinto per pensionati al fine di garantire tassi agevolati.

Sempre in base al regolamento vigente, la Cessione Quinto UniCredit è rimborsabile con un minimo di 24 rate e un massimo di 120 rate, logicamente all’interno dei limiti imposti dalla durata del contratto o dall’entità della quota dello stipendio o della pensione che può essere dedicata al prestito.

(Data rilevazione: 29/09/2021 – Fonte: sito UniCredit)

Preventivo e appuntamento

Ricordiamo, come abbiamo già detto in apertura, che per richiedere la Cessione Quinto UniCredit è necessario entrare in contatto con uno degli Agenti della rete distributiva MyAgents. Stesso discorso per richiedere un preventivo gratuito e senza impegno (Non si tratta comunque di una cessione a distanza o online).

L’appuntamento può essere fissato tramite il Servizio Clienti di UniCredit chiamando il numero verde 800.32.32.85.

Tassi e condizioni

Per quanto riguarda il tasso di interesse e le condizioni economiche bisogna fare riferimento ai fogli informativi che vengono consegnati dall’Agente dedicato. In generale il TAEG applicato è più vantaggioso per la cessione del quinto per dipendenti pubblici, mentre quello più alto è riservato ai dipendenti privati (vedi anche Cessione del quinto con taeg basso).

(Data rilevazione: 29/09/2021 – Fonte: sito UniCredit)

A puro titolo esemplificativo riportiamo l’esempio presente sul sito di UniCredit, con condizioni differenti a seconda che il richiedente sia un dipendente pubblico, privato od ancora un pensionato. La simulazione riporta le condizioni sia per una cessione di importo inferiore a 15mila euro che superiore a tale importo. Nel particolare al 29 settembre 2021 abbiamo (Fonte: sito UniCredit):

Dipendente privato

Esempio fino a 15000 euro: è possibile ottenere fino a 7474,86 euro da restituire in rate pari a 100 euro per un piano di ammortamento decennale (l’importo alla fine del piano di ammortamento sarà quindi 12mila euro). Sia il Tan che il Taeg sono superiori al 10%.

Esempio oltre 15000 euro: l’importo ottenibile sale a 23.381,78, così come la rata aumenta a 300 euro. Sempre in un orizzonte temporale decennale l’importo totale da restituire sarà pari a 36 mila euro (TAN 9,30%).

uomo che disegna auto e casa

Dipendente pubblico

Rifacendosi alle situazioni precedenti a parità di rata (e quindi di importo totale da restituire) aumentano le cifre massime ottenibili con la cessione in funzione di un abbassamento dei tassi d’interesse. Per la precisione nel primo caso sarà possibile ottenere oltre 9000 euro (TAN 5,30) e nel secondo 27.8973,87 euro (TAN 5,90%).

Pensionati

Come già accennato ci troviamo in una situazione intermedia tra i casi precedenti visto che il TAN sarà 7,90% per l’esempio sotto i 15mila euro e 6,90% per l’esempio oltre tale cifra. Ciò porterà rispettivamente alla possibilità di ottenere circa 9900 euro e 20.762,37 euro, sempre per una cessione del quinto da 120 rate.

Per quanto riguarda le condizioni della cessione del quinto della pensione Unicredit è da sottolineare come gli esempi si riferiscano a pensionati con un’età compresa tra 75 e 79 anni alla fine del piano di ammortamento.

Rifinanziamento, estinzione anticipata e diritto di recesso

In piena trasparenza e per la tutela dei consumatori è possibile esercitare il diritto di recesso, senza dover pagare penali o fornire giustificazione, entro 14 giorni dalla firma del contratto; ovviamente, nel caso in cui il capitale sia già stato erogato, deve essere restituito entro 30 giorni, comprensivo degli interessi maturati.

La Cessione Quinto UniCredit si estingue naturalmente alla scadenza del contratto: nel caso in cui si desideri richiedere l’estinzione anticipata del debito residuo è nel diritto del cliente poterlo fare con il pagamento di una penale pari all’1% del dovuto se manca più di un anno alla naturale scadenza, mentre dello 0,5% se mancano meno di 12 mesi. Nel caso in cui il calcolo del capitale residuo da restituire sia inferiore a 10.000 € nessuna penale è dovuta.

Analizziamo, in ultimo, la possibilità di rinnovare la Cessione Quinto UniCredit sottoscritta, ricordando che questa procedura è anch’essa regolamentata su base legislativa. Nel particolare il rinnovo è possibile se:

  • è trascorso un minimo di tempo di 2/5 della durata complessiva concordata, ossia almeno il 40% del debito è stato restituito;
  • si chiede un finanziamento di 120 mesi e la Cessione da rinnovare ha una durata residua pari o inferiore a 60 mesi.

(Data rilevazione: 29/09/2021 – Fonte: sito UniCredit)

Conclusione

Alla pari di tutte le altre cessioni del quinto si consiglia di leggere con attenzione tutta la documentazione fornita dall’Agente collocatore e di fare riferimento al Decalogo Cessione del Quinto dello Stipendio o della Pensione messo a disposizione da UniCredit.

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