La mancanza di un lavoro, oltre ad essere una piaga sociale, ha costituito in questi ultimi anni di crisi economica una vera e propria emergenza che ha spinto numerose banche e finanziarie a modificare le caratteristiche dei finanziamenti. Sono state dunque allargate le possibilità anche ai prestiti per disoccupati, i quali, altrimenti, in caso di bisogno di liquidità, non avrebbero avuto altre alternative che rivolgersi a soluzioni non legali. Ecco allora come fare per ottenere prestiti senza reddito, con o senza garanzie (o garante) e senza una busta paga a disposizione.
Cosa fare se non si possiede una busta paga
Nelle circostanze in cui occorrano dei prestiti per disoccupati, finanziamenti per casalinghe o aiuti economici per studenti, ovviamente non esistono né buste paga né Cud, che sono le prime garanzie che di solito vengono richieste dalle banche per erogare un prestito. Come fare, allora? Una soluzione potrebbe essere quella di mostrare prove di rendite di alcuni tipi, come affitti che vengono riscossi mensilmente, capitali investiti che fruttano un certo rendimento, assegni di mantenimento in caso di separazioni e divorzi, etc.
Moltissime banche e finanziarie, oggi, erogano prestiti con tali caratteristiche (si vedano, ad esempio, Findomestic, Compass, Agos Ducato, Intesa SanPaolo e quasi tutte le banche, anche se ognuna di esse applica condizioni differenti, che variano anche di anno in anno, come si può notare confrontando quelle del 2015 con quelle del 2016), per cui si consiglia di consultare i siti web di ciascuna oppure contattare il customer service o un consulente finanziario per scegliere la giusta linea di prestito.
E quando non si possiedono garanzie?
Nel caso dei finanziamenti a studenti o dei prestiti per i disoccupati che non possiedono neppure delle garanzie di possedimenti o rendite esistono due possibili strade. La prima è quella di richiedere un finanziamento a fondo perduto , destinato a giovani disoccupati e messo a disposizione, attraverso i fondi europei, dallo Stato o dalle varie Regioni. In questo caso occorrerà essere molto attenti ai bandi periodicamente pubblicati dagli enti suddetti e presentare domanda.
La seconda strada che si può tentare con successo è quella dei prestiti tra privati. In Italia le due piattaforme web più utilizzate sono: Smartika e Prestiamoci , che possono garantire piccoli finanziamenti anche a chi non possiede una busta paga e garanzie.
A tutti capita prima o poi di dover affrontare spese importanti per acquistare, ad esempio, un box auto, per ristrutturare casa, per organizzare un matrimonio e così via. In questi casi una scelta adeguata potrebbe essere quella di richiedere un prestito da 30.000 euro.
Le offerte sul mercato sono tantissime: come orientarsi? Nel seguente articolo passeremo in rassegna le proposte di alcune banche e finanziarie particolarmente note al grande pubblico, con lo scopo di evidenziare gli elementi da prendere in considerazione al momento della scelta (tassi, flessibilità, sostenibilità della rata, modalità di richiesta).
Sul sito ufficiale di Findomestic è disponibile un Calcola Rata attraverso il quale è possibile farsi un’idea di come cambierà l’importo della rata al variare della durata scelta. Il tool, inserendo l’importo di nostro interesse (30.000€), ci indicherà, infatti, le varie possibili combinazioni di rata e durata. Per visionarle basterà cliccare sul “+” o sul “-” della prima proposta consigliata a seconda che si voglia aumentare o ridurre l’importo della rata.
Di seguito saranno invece riportate tutte le altre possibili opzioni con durata minore. In tal modo a colpo d’occhio è possibile individuare il rapporto rata/tasso/durata che più ci è congeniale.
Tra i vantaggi del prestito personale Findomestic troviamo:
possibilità di fare tutto online, dalla richiesta all’erogazione, senza recarsi in filiale,
flessibilità grazie alle opzioni Cambia Rata e Salta Rata.
(Fonte: sito ufficiale Findomestic; Data rilevazione: 07/12/2023)
Il prestito da 30.000 euro di Unicredit è pensato per chi desidera gestire in maniera flessibile il proprio finanziamento. Infatti, i correntisti Unicredit possono richiedere importi fino a 75000 euro e con durata non superiore a 84 mesi, col quale è possibile accedere alle seguenti opzioni (nel rispetto dei relativi requisiti):
Cambio Rata;
Salto Rata;
Ricarico Prestito, per accedere a liquidità aggiuntiva.
Sul sito non è però possibile effettuare una simulazione del prestito. Per un preventivo personalizzato occorre entrare nella propria area personale dell’home banking Banca Multicanale o recarsi in filiale.
(Fonte: sito ufficiale Unicredit; Data rilevazione: 07/12/2023)
Compass sul suo sito ufficiale permette di effettuare una simulazione del suo prestito online, ma risulta poco precisa. Infatti, inserendo l’importo di 30000 euro il sistema fornisce indicazioni di massima all’interno di un range di durata che va da 75 a 96 mesi. Stessa cosa per i tassi applicati.
Per avere indicazioni personalizzate occorre inoltrare una vera e propria richiesta di preventivo inserendo i propri dati anagrafici.
Se si è in cerca di un prestito flessibile sarà invece necessario recarsi in filiale.
(Fonte: sito ufficiale Compass; Data rilevazione: 07/12/2023)
Poste Italiane funge da collocatore di prodotti finanziari di diverse banche e finanziarie (Compass, Deutsche Bank, Findomestic e Santander Consumer Bank). Poiché sul sito ufficiale non è presente un Calcola Rata, per ottenere un preventivo per un prestito da 30000 euro è necessario rivolgersi alla filiale più vicina. Sarà però possibile scegliere tra diverse tipologie di prestito personale, più o meno flessibili, da restituire in alcuni casi anche in 120 mesi (10 anni).
(Fonte: sito ufficiale Poste Italiane; Data rilevazione: 07/12/2023)
Nella Home Page del sito ufficiale Agos troviamo subito il simulatore del prestito online. Inserendo importo e scorrendo il cursore della durata è possibile visualizzare le condizioni applicate (tan, taeg e rata mensile):
Se si raggiunge un rapporto “importo rata/durata” soddisfacente sarà possibile procedere alla richiesta direttamente online.
Per una simulazione ancora più dettagliata si può entrare nella sezione Prestiti Personali e utilizzare il tool apposito lì presente. In questo caso sarà visualizzato l’importo previsto della rata sia “con” che “senza” assicurazione facoltativa e sarà possibile accedere al relativo modulo Secci.
Anche con Agos, per accedere a tipologie di prestiti flessibili occorre recarsi in filiale.
(Fonte: sito ufficiale Agos; Data rilevazione: 07/12/2023)
Con Banca Intesa Sanpaolo la simulazione è possibile solo per i già clienti con accesso alla banca online. Ci si potrà affidare al XME Prestito Facile, che prevede la possibilità di richiedere fino a 75.000 euro in massimo 120 rate. Si tratta di un prestito flessibile che permette (a determinate condizioni e più volte nell’arco del finanziamento) di posticipare il pagamento di una rata o di modificare l’importo della rata pattuito in partenza.
(Fonte: sito ufficiale Intesa Sanpaolo; Data rilevazione: 07/12/2023)
Da questa rapida carrellata risulta evidente che 30000 euro rappresentano una cifra offerta dalla maggioranza delle banche e finanziarie, spesso anche attraverso il canale online.
Tramite i calcolatori messi a disposizione si nota una certa omogeneità nei tassi applicati. Quindi, ciò che in molti casi finisce per fare la differenza è la maggiore o minore flessibilità del prodotto, la modalità di richiesta o l’essere o meno già clienti, tutti aspetti altrettanto importanti.
Infatti, al momento della scelta non è corretto basarsi esclusivamente sul fattore economico, perché a seconda della propria personale situazione potrebbe risultare più conveniente un prestito con tasso leggermente più alto ma che conceda una maggiore flessibilità nel rimborso o che offra un piano di ammortamento più lungo e quindi una rata più facilmente sostenibile.
Come sempre in questi casi è opportuno reperire più preventivi possibile (stesso importo e durata) e confrontarli tra loro per valutare consapevolmente tutti gli aspetti che interessano.
Infine, se si è dipendenti o pensionati, potrebbe tornare utile reperire anche preventivi di cessioni del quinto, in quanto 30000 euro è un importo che può essere ottenuto tramite cessione anche da cattivi pagatori o da chi ha già altri finanziamenti in corso.
Per maggiori informazioni si raccomanda di leggere le proposte in dettaglio sui fogli informativi dei prodotti citati.
Quando ci si accinge a comprare una casa, a dar vita a lavori di ristrutturazione/abbellimento di una struttura abitativa o ad affrontare una qualunque spesa piuttosto impegnativa, può capitare di chiedersi, se non si è esperti del settore, se convenga maggiormente affidarsi a mutui o finanziamenti. Qual è dunque la differenza tra mutuo e prestito? Qui cercheremo d spiegarlo con chiarezza.
Cambia lo scopo dell’acquisto
La prima differenza tra mutuo e prestito consiste abitualmente nello scopo dell’acquisto, ed una domanda da porsi è la seguente: nel caso di un’abitazione abbiamo intenzione di comprare una casa oppure di ristrutturarla (o anche solo apportare delle piccole modifiche)? Sebbene infatti un mutuo possa servire per entrambi questi scopi, accenderne uno comporta sempre la presentazione di garanzie stringenti e molto precise. Se si è lavoratori autonomi, atipici o comunque la somma non è così alta è preferibile perciò pensare ad un prestito, anche se gli interessi risultano leggermente più alti.
La seconda importante differenza tra mutuo e prestito risiede nella durata: un mutuo dura infatti in media dai 10 ai 30 anni, mentre un prestito ha durata breve.
Un’altra differenza fondamentale sta poi nell’importo erogato: se un prestito (con Credito a consumo) oggi può arrivare anche a 75.000 euro, un mutuo riesce in media a finanziare somme equivalenti all’80% del valore di un immobile. Se poi si tratta di un prestito personale si ha il vantaggio di non dover dichiarare il motivo per cui la somma erogata viene utilizzata. Un mutuo, infine, porta con sé delle agevolazioni fiscali ma ha bisogno di garanzie certe da parte della banca che lo eroga (come ad esempio l’ipoteca sulla stessa casa). Ma non si può in tutti i casi, sottovalutare comunque l’aspetto legato alle imposte: nel caso del caso di acquisto di una prima casa quella sostitutiva del mutuo è dello 0,25%, mentre si arriva al 2% per i normali prestiti, indipendentemente dal diritto alle stesse agevolazioni.
Mutui chirografari o finanziamenti?
C’è poi un’altra sottile differenza tra mutuo e prestito, e riguarda una sottosezione di mutui, quelli chirografari che, soprattutto un tempo, venivano richiesti poiché gli importi dei finanziamenti non erano alti. Un mutuo chirografario è infatti un mutuo di breve durata (in media 5 anni) che non ha necessità di garanzia ipotecaria ma si comporta come un normale prestito personale, per cui basta solo una firma scritta su un documento autografo di colui che chiede questo particolare tipo di mutuo (anche se non è detto che non debbano subentrare altre tipologie di garanzie, prime fra tutte la firma di un garante).
La differenza sta negli importi erogati, molto più alti di quelli dei finanziamenti (che di solito arrivano a 40, 50.000 euro, anche se oggi, con il cambiamento della normativa sul credito al consumo, si eroga di più), e nei tassi di interesse, decisamente più salati. Questa forma di mutuo può tornare dunque utile se servono cifre maggiori di 75.000 euro ma non si ha la necessità di acquistare una casa, se si devono affrontare dei lavori condominiali o se si vogliono portare avanti dei lavori di ristrutturazione ad una casa ma non si vuole accedere ad un prestito.
Invitalia è l’agenzia con sede a Roma promossa dal ministero dell’Economia per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo delle nuove imprese o start up.
I prestiti che si possono ottenere tramite Invitalia vanno dall’accesso ai vari fondi stanziati (alcuni a fondo perduto, altri con interessi a tasso zero o agevolati), fino all’intermediazione che mette in contatto con investitori anche esteri o i business angels.
Avendo l’obiettivo di rilanciare l’economia, essa si occupa esclusivamente di settori strategici ed opera in particolare in zone più in difficoltà, come il Sud Italia.
L’agenzia ministeriale creata per incentivare lo sviluppo economico dell’Italia ha un pubblico di riferimento ben individuato: donne, giovani, disoccupati, imprese, Pubblica Amministrazione e chi opera nel settore del no profit.
Per ognuno di loro Invitalia mette a punto degli strumenti adeguati: per le donne, ad esempio, si può scegliere tra Smart & Start Italia, Autoimpiego, Selfiemployment, Nuove imprese a tasso zero, mentre per le imprese vengono messi a disposizione anche gli investimenti innovativi ed il fondo della rete per gli incubatori.
Le proposte di Invitalia sono plurime e ognuna di esse segue un proprio regolamento. Non è quindi possibile evidenziare una modalità di accesso standard così come eventuali requisiti. E’ quindi essenziale riferirsi costantemente al sito ufficiale Invitalia e soprattutto contattare il personale dedicato al numero 848.886.886 attivo dal Lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00.
Detto questo, indicheremo di seguito le caratteristiche distintive di alcune proposte di Invitalia ribadendo che queste non hanno carattere esaustivo.
Se ad esempio sono un giovane (uomo o donna) con meno di 29 anni, sono iscritto al programma Garanzia Giovani ( vedi anche Fondo di Garanzia), ma non ho mai lavorato né sto studiando (NEET, in gergo) posso usufruire del cosiddetto Nuovo SELFIEmployment (attivo da febbraio 2021). La stessa possibilità è estesa alle donne disoccupate, senza limite di età e agli uomini disoccupati da molto tempo (almeno 12 mesi per la messa a disposizione per un impiego).
Questo tipo di incentivo prevede finanziamenti a tasso zero per tutti i giovani che vogliano avviare un’attività lavorativa in proprio.
Ci possono essere dei limiti sugli importi richiedibili in quanto periodicamente può essere esclusa una tipologia piuttosto che un’altra essendo disponibili tre possibilità: “Microcredito” (da 5mila a 25mila euro), “Microcredito esteso” (da 25 mila a 35 mila euro) e Piccoli Prestiti (da 35mila a 50 mila euro). Per conoscere quali ‘taglie’ sono accessibili bisogna andare sul sito di Invitalia.
Per candidarsi occorre collegarsi alla piattaforma telematica di Invitalia ed inviare la propria domanda.
Alle start up è invece dedicato Smart&Start, un programma dalla dotazione economica di 200 milioni di euro e capace di finanziare progetti fino ad 1,5 milioni. Via libera, allora, a tutte le giovani imprese (costituite da non più di 60 mesi) che lavorano nel campo dell’economia digitale, con un elevato impatto tecnologico. Smart&Start offre un finanziamento a tasso zero per l’80% che diventa il 90% dell’investimento se l’impresa è costituita solo da donne o da giovani sotto i 36 anni o da un PhD italiano che lavora all’estero ma desidera rientrare in Italia.
In più le start up che sorgono nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna e Abruzzo hanno diritto ad un contributo a fondo perduto pari al 30% del finanziamento (vedi anche Prestito a fondo perduto).
Le start up che hanno concluso il primo obiettivo possono accedere a capitali freschi tramite la versione Smart Money Fase 2, dove si viene messi in contatto con incubatori e business Angels con l’obiettivo di procedere verso la crescita dopo il consolidamento dell’avvio dell’attività.
Finanziamento agevolato a tasso zero con una parte a fondo perduto per chi vuole avviare attività nel terzo settore con sede in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. I giovani, le donne e le imprese con rating di legalità hanno delle ulteriori agevolazioni contando su un 10% in più di copertura dei prestiti Invitalia rispetto alle altre categorie per le quali si arriva all’80%. In aggiunta è possibile un tutoraggio del valore massimo di 10 mila euro.
Si rivolge alle imprese individuali, società o cooperative a maggioranza femminile. Si può trattare di attività da avviare o già esistenti con alcune differenze:
nuova impresa, oppure costituita da meno di 12 mesi: progetti d’investimento fino a € 250.000, dove per progetti fino a € 100.000, l’agevolazione arriva fino all’80% delle spese (o fino al 90% per donne disoccupate) entro un tetto massimo di € 50.000, mentre per progetti fino a € 250.000, l’agevolazione arriva fino al 50% delle spese, con un massimo di € 125.000;
impresa già costituita (ovvero attiva da più di 12 mesi): progetti d’investimento fino a € 400.000 per sviluppo di nuove attività o ampliamento di attività esistenti. I prestiti Invitalia in questo caso sono un mix tra contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero, con copertura fino all’80% delle spese ammissibili, con un tetto massimo di € 320.000. Il finanziamento a tasso zero è da rimborsare in otto anni.
N.B. Il progetto d’investimento deve essere realizzato in 24 mesi.
I possibili fruitori sono i giovani e le donne che vogliono diventare imprenditori. Non ci sono limiti di appartenenza regionale e la formula è quella del mix tra finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto. I progetti possono arrivare fino a 3 milioni di euro, che possono coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili. Il rimborso per il prestito a tasso zero è in 10 anni.
È un finanziamento sempre orientato alla nascita e allo sviluppo di nuove attività (sia come società che individuali), che hanno sede in:
Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia
aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria)
isole Centro-Nord
Tra i requisiti necessari bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 55 anni. La richiesta non passa attraverso un bando e graduatorie ma si valuta con ordine di arrivo fino a esaurimento del fondo (1 miliardo e 250 milioni di euro totali). Gli importi massimi per la copertura delle spese al 100% sono di:
60 mila euro per un solo richiedente (impresa individuale)
50 mila euro per richiedente se facente parte di una società con un massimo complessivo di 200 mila euro
Per le necessità sul circolante è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:
15.000 euro per le ditte individuali e liberi professionisti (per attività in forma individuale)
fino a un massimo di 40.000 euro per le società
Attenzione! Se non si rimborsano le rate, si legge sul sito di Invitalia, saltando anche una sola scadenza si va incontro alla cancellazione della possibilità di dilazione e rimborso agevolato. Inoltre Invitalia avvierà le procedure per il recupero di tutto ciò non pagato e che le è ancora dovuto.
(Fonte: sito ufficiale Invitalia; Data: 20 marzo 2023)
Guida all’assistenza Inpdap: conviene contattare il numero verde?
Come sanno bene gli insegnanti e tutti coloro che fino a qualche anno fa facevano riferimento all’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica, dal 2012 l’Inpdap non esiste più ma è stato accorpato dalla Finanziaria di quello stesso anno nella gestione dell’Inps, all’interno di una sezione dedicata ai dipendenti pubblici.
Tuttavia permane l’esigenza, per alcuni, di rivolgersi all’assistenza per i contribuenti, che, molto spesso, prima veniva esplicata attraverso un numero verde Inpdap per prestiti, piccolo prestito o altre informazioni. Vediamo allora a chi bisogna rivolgersi per ottenere queste indicazioni, indipendentemente dal fatto che si risieda a Milano o Roma, oppure Palermo, Bari, ecc.
Via all’accorpamento dei numeri all’interno dell’Inps
Cominciamo subito col dire che il vecchio numero verde Inpdap è stato soppresso: al suo posto, in conseguenza all’accorpamento dei numeri all’interno della gestione Inps, ne è comparso uno nuovo a disposizione degli ex Inpdap (compresi i pensionati).
Questo numero è gratuito per chi si trova in territorio italiano e chiama da telefono fisso: 803.164, componendo il quale ci si metterà immediatamente in collegamento con il contact center dell’ex istituto previdenziale. Chi invece chiama dall’estero dovrà comporre numeri diversi (come, ad esempio, lo 0800904332 per chi si trova in Francia, o lo 0800963706 per chi è in Gran Bretagna) a seconda del Paese in cui si trova, mentre chi ha a disposizione solo telefoni cellulari dovrà sapere che in questo caso il numero da digitare è lo 06164164, ed è a pagamento, con tariffa decisa dal proprio gestore telefonico.
Assistenza Italia
Assistenza estero
Assistenza da Cellulari
Orari
803.164
Francia: 0800904332
Gran Bretagna: 0800963706
06164164
dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00
sabato e pre-festivi dalle 8.00 alle 14.00
Quando e perché chiamare
Il Numero verde Inps, sia da telefono fisso che da cellulare, può essere utilizzato dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00, mentre il sabato o nei giorni pre-festivi, il numero è attivo solo in mattinata, dalle 8.00 alle 14.00.
Gli operatori potranno rispondere alle seguenti domande:
delucidazioni sulla propria pensione;
contributi versati o quelli ancora da versare;
avere informazioni su prestiti, piccolo prestito, mutui ex Inpdap (vedi anche Cessione del quinto Inps);
informazioni per avviare una domanda di disoccupazione;
riferire di variazioni di residenze;
richiedere il pin di accesso per i servizi telematici sul portale dell’Inps;
assistenza per problemi tecnici legati all’utilizzo della piattaforma telematica;
In ogni caso, qualora si dovessero creare delle difficoltà nella risoluzione di un problema, l’operatore potrà decidere di fissare un appuntamento presso la sede più vicina Inps ex Inpdap per una risoluzione dettagliata e personalizzata. Per ulteriori informazioni si consiglia di visitare il sito: www.inps.it.
Come ottenere prestiti senza busta busta paga con cambiali
I prestiti cambializzati senza busta paga costituiscono un’alternativa al classico prestito che di solito può ottenere chi è in possesso di reddito dimostrabile e di busta paga. Si rivolgono, in sostanza, a coloro che non sono nelle condizioni di poter dimostrare entrate finanziarie stabili (lavoratori autonomi, precari, atipici,etc.), non possiedono un lavoro dipendente con busta paga mensile, o sono protestati o considerati cattivi pagatori (vedi anche Ho bisogno di soldi urgentemente). Ma come si chiedono i finanziamenti cambializzati? Ecco una mini guida per orientarsi.
Caratteristiche principali
Caratteristica principale di un prestito cambializzato è che, invece che in rate, esso viene pagato con cambiali. Queste ultime presentano maggiori garanzie per chi eroga il prestito, dal momento che costituiscono titoli esecutivi: ciò significa che se la persona che ha richiesto il prestito non è in grado di pagare, scatta il pignoramento dei beni che possono essere stati concordati preventivamente (come nel caso di cambiale ipotecaria e di quella agraria, in cui occorrono garanzie reali (ipoteca, pegni etc.) o avalli e fideiussioni.
Attraverso la firma sulla cambiale (cambiale-tratta o vaglia cambiario) colui che beneficia del finanziamento garantisce che restituirà la somma. Proprio per questi motivi un prestito cambializzato viene erogato in maniera molto veloce, in genere tra le 24 e le 72 ore dalla richiesta (anche se i tempi possono variare caso per caso). Occorre comunque specificare che anche per richiedere un prestito con tali caratteristiche servono dei requisiti, come la presentazione di un garante non protestato e con un lavoro almeno a tempo determinato, ed il possesso di un immobile da mettere a disposizione per un eventuale pignoramento.
A chi e come richiederli
I prestiti cambializzati senza busta paga possono essere richiesti a tutti gli istituti di credito specializzati (molto spesso operano localmente per cui bisogna informasi sulla propria provincia, come Napoli, Roma, Milano, ecc) in questo tipo di operazioni, oppure a soggetti privati (vedi anche Prestiti con cambiali tra privati).
Ovviamente come per tutti i prestiti anche per questi esistono dei tassi di interesse (fissi) e spese accessorie come imposte di bollo, commissioni bancarie, costi per apertura della pratica, registrazione del contratto e così via.
La modalità più scelta per richiedere un prestito cambializzato senza busta paga è quella tradizionale, recandosi in banca o presso un istituto finanziario con il garante e presentando un documento di identità, il codice fiscale e la documentazione relativa ai beni di garanzia. Negli ultimi tempi si sta facendo largo, però, anche la richiesta online, a causa di minori tassi di interesse da fronteggiare e tempi più veloci di erogazione.
In tale circostanza vengono richiesti diversi preventivi online per constatare la proposta più conveniente e poi inoltrare la richiesta, a cui potrà seguire l’invio (o la presentazione di persona) della documentazione necessaria in formato cartaceo oppure, se l’organismo erogatore ed il beneficiario sono dotati di firma digitale, la procedura si potrà attuare interamente in remoto.
Prestiamoci: conviene il Social Lending in Italia?
Prestiamoci è una delle piattaforme di social lending più conosciute in Italia, che consente sia di investire come prestatore che di chiedere prestiti a privati. Questo significa che non sono le banche o gli istituti finanziari ad erogare finanziamenti, ma i cittadini privati, in modalità online. Ecco allora tutti i dettagli su come funziona questa piattaforma e quali le opinioni.
Molte le garanzie di sicurezza
In realtà alle spalle di Prestiamoci c’è una società di intermediari finanziari, la Agata S.p.A., specializzata nei prestiti tra privati online. Tutti i movimenti finanziari vengono poi gestiti da una banca, la Banca Sella, per garantire la sicurezza dei movimenti, come in una sorta di cassaforte. Prestiamoci utilizza, infine, la banca dati Crif per valutare la trasparenza e l’attendibilità sia di chi presta che di chi richiede i prestiti.
Se si è interessati a prestare, il portafoglio può essere diversificato
Quando si accede alla piattaforma online bisogna scegliere se essere finanziatore o richiedente di un prestito. Nel primo caso diversi sono i vantaggi offerti: innanzitutto la mancanza di intermediari fa sì che i rendimenti per un prestatore siano più alti, poi la cifra prestata viene suddivisa in più prestiti, per garantire il rientro della somma e minimizzare il rischio.
Un importo di 5.000 euro può essere perciò suddiviso anche in 100 prestiti da 50 euro ciascuno (vedi anche Prestito 5000 euro). Infine, il prestatore avrà gli stessi vantaggi di cui godono banche e finanziarie attraverso i prestiti.
Tassi davvero convenienti per chi chiede un prestito
Prestiamoci è una soluzione che conviene per chi desidera ottenere un prestito da privati seri senza passare dalle banche, con tassi di interesse medio/bassi e in una procedura totalmente online. Per quanto riguarda i tassi essi comprendono un Tan che parte dal 3,90% ed un Taeg che parte dal 5,46%.
Vengono inoltre concessi prestiti a dipendenti e pensionati, ma assolutamente no a protestati o cattivi pagatori. La storia creditizia è dunque fondamentale per essere scelti al fine di ricevere un prestito. Una volta avuto l’ok, comunque, l’iter da seguire per la richiesta di un finanziamento è 100% online, basta seguire pochi essenziali passi (vedi anche Prestito online immediato). Innanzitutto ci si deve iscrivere alla piattaforma, poi bisogna inviare i documenti richiesti (tramite mail o fax).
L’esito della domanda si otterrà in 24 ore, il tempo che il Team preposto all’analisi finanziaria valuterà la proposta. In caso di risposta positiva si andrà al marketplace, si riceverà la somma richiesta e si pagherà mensilmente con addebito sul proprio conto corrente. Per ulteriori informazioni e tutte le domande si possono consultare le FAQ del sito all’indirizzo www.prestiamoci.it oppure scrivere al servizio di assistenza clienti.
Stipulare un contratto di leasing può risultare un’alternativa vantaggiosa all’acquisto per tutte le aziende, i liberi professionisti o gli imprenditori che lavorano moltissimo con le automobili, a causa degli sgravi fiscali di cui si può usufruire. Mercedes Leasing può considerarsi leader in questo settore offrendo la possibilità di mantenere a noleggio lungo termine o successivamente acquistare auto prese in leasing. Per il 2016 vediamo quali sono le condizioni stabilite dalla casa automobilistica tedesca.
Tutti i vantaggi di Mercedes Leasing
Scegliere un’auto in leasing Mercedes presenta diversi vantaggi, tra cui l’importo del riscatto finale ipotizzabile al momento della stipula del contratto, secondo una stima di utilizzo dell’auto in termini di tempo e distanze percorse. C’è poi la possibilità di scegliere la durata del contratto tra l’ipotesi 60 mesi per le auto nuove e 48 mesi per quelle usate, oltre a quella di poter includere i costi di manutenzione nelle rate da pagare per il canone, e di personalizzare la durata e l’importo delle rate del finanziamento, scegliendo tra tasso fisso o variabile secondo le esigenze. Una volta che il contratto di leasing è scaduto il cliente può trovarsi di fronte a tre alternative:
Restituire l’auto come pattuito;
Impostare un nuovo piano finanziario di locazione mantenendo la stessa auto;
Acquistare l’auto.
Come acquistare l’auto in leasing Mercedes
Mercedes Leasing consente, perciò, di acquistare l’auto avuta in leasing riscattandola (non ci sono restrizioni sul modello, come la classe a, b, ecc). Questo passaggio può avvenire attraverso il versamento della cifra che resta da versare, in un’unica soluzione. In alternativa il cliente può scegliere di accedere ad un nuovo piano di ammortamento personalizzato. Un esempio potrà aiutare a rendere il quadro più chiaro.
Un leasing acceso per una Gla 180 d Executive (prezzo di listino 27630,00 euro) prevede un anticipo di 15472,80 euro, 60 mesi, rata mensile 91,73 euro con Tan fisso al 4,90% e Taeg al 6,36% e un importo totale dovuto di 15.440,00 euro . E’ però opportuno precisare che tali condizioni saranno attive solo fino alla fine di marzo 2016 e che per tutti i dettagli è consigliabile contattare il sito web www.mercedes-benz.it nell’area clienti, o il per i contatti numero verde 800.774411.
Chi ha l’esigenza di sostituire frequentemente un’automobile (per motivi di lavoro o altro) ma non vuole impegnare grossi capitali, sceglie di preferenza la soluzione del leasing. Professionisti o aziende che hanno questa necessità possono contare su Audi Leasing, una soluzione finanziaria che permette di usufruire di vantaggi fiscali con anticipo modulabile e diversi servizi aggiuntivi, come l’assicurazione auto. Vediamo di cosa si tratta.
Le caratteristiche di Audi Leasing
Cominciamo col dire che chi prende un’auto in leasing non paga per entrare in possesso dell’auto ma solo per il suo utilizzo. Le rate mensili, perciò, vengono meglio pianificate, con maggiore semplicità. Con Audi Leasing, ad esempio, si possono spuntare alcuni vantaggi, come la customizzazione della durata delle rate, dell’anticipo e del riscatto, la possibilità di prestabilire quale sarà la cifra per il riscatto e poi, eventualmente, finanziarlo, l’ampio ventaglio di scelta: da veicoli nuovi fino ad un usato di non più di 2 anni. La locazione finanziaria in questione può essere a tasso fisso o variabile, con applicazione dei limiti di tassi consentiti per legge in Italia.
Per fare un esempio sul tasso fisso: se l’importo di capitale del leasing ammonta a 25.000 euro e le rate stabilite per pagarle sono 48, la cifra da pagare sarà pari a 588,89 euro, con un tasso leasing del 5,64% a cui andranno aggiunte le spese di istruttoria pari a 300 euro, l’imposta sostitutiva di 16 euro e le spese d’incasso canone S.D.D. di 4 euro ( vedi anche Migliori prestiti da 20 mila euro).
Quali sono i requisiti, l’anticipo e l’assicurazione
Il leasing in teoria sarebbe possibile per tutti, tuttavia solo le aziende o i liberi professionisti con partita Iva possono usufruire dei vantaggi fiscali che esso comporta. Solo questi ultimi, infatti, possono detrarre fino al 50% del costo del leasing dalle tasse, mentre per gli tutti gli altri soggetti non è possibile. Chi sceglie i servizi di Audi Leasing deve considerare, in un’operazione a tasso fisso, un anticipo del 10% sull’intero importo e può inoltre decidere di affiancare un piano assicurativo.
In questo caso può scegliere tra diverse soluzioni, come la copertura Alter Ego (vedi anche Polizza auto a rate), per coprire rischi di decesso o invalidità permanente; il pacchetto First Trip per furto e incendio; il pacchetto Business Tour per copertura di spese di minicollisione come rottura di cristalli; il pacchetto Club Voyage, comprensivo di RC, Kasco ed altre (si consiglia, in proposito, di consultare i fogli informativi sul sito web dedicato ad Audi Leasing). Il contratto di leasing normalmente viene effettuato su auto nuove, mentre l’usato è più spesso destinato alla vendita vera e propria. Per maggiori informazioni e per altri dettagli è possibile visitare il sito web www.audifinancialservices.it oppure contattare l’area clienti attraverso l’[email protected].
Carta di credito Cartèsia: meglio di un prestito personale?
Oggi l’offerta delle carte di credito revolving è ampia e particolareggiata (tutte le banche ne propongono almeno una nei loro pacchetti finanziari, per ogni tipo di clientela), tanto che potrebbe risultare difficile una scelta effettuata senza una preventiva analisi delle condizioni. Una delle carte di credito in modalità revolving più convenienti può essere considerata la carta Cartèsia di Cariparma. Scopriamo il perché.
Plafond fino a 5.000 euro con rateizzazione flessibile
Carta Cartèsia (chiamata così perché dedicata al filosofo Cartesio, di cui l’immagine è impressa anche sulla carta) è la carta di credito revolving che Cariparma Credit Agricole mette a disposizione per tutti coloro che non desiderano rimborsare a saldo quanto spendono, ma preferiscono rateizzare mensilmente l’importo dei rimborsi. In questo caso il cliente può personalizzare la cifra della rata, che diventa dunque flessibile (senza comunque mai scendere sotto i 50 euro) e può disporre di un plafond piuttosto ampio, fino a 5.000 euro, da spendere per gli acquisti in tutti i negozi (fisici ma anche online) che si appoggiano al circuito Mastercard.
La revolving di Cariparma, carta Cartèsia, presenta tassi di interesse che ammontano ad un Tan fisso al 14,50%, mentre il Taeg è al 16,98%. Per quanto riguarda invece le commissioni da pagare esse vengono applicate sul prelievo di contante agli ATM e corrispondono al 4% dell’importo prelevato, per un minimo di 4 euro. C’è poi la commissione sulle operazioni in valuta, pari all’1% dell’importo, e la richiesta della copia dei giustificativi di spesa che ammonta a 3 euro circa. Nessuna commissione, invece, viene richiesta per il blocco o la sostituzione della carta, siano essi per furto, sottrazione o smarrimento.
In questi casi, dunque bloccare una carta Cartesia (chiamando il numero verde di Cariparma) costerà 0 euro. Veniamo ora alle spese da sostenere. In questo caso c’è da pagare la quota associativa annuale di 30 euro, che però non viene applicata se si spendono più di 1.500 euro all’anno, e l’invio dell’estratto conto cartaceo, che costa 0,85 euro al mese. Per tutte le altre info e i dettagli si consiglia di recarsi in filiale, contattare il numero verde della banca 800.77.11.00 oppure si può consultare la scheda di prodotto informativa a disposizione della clientela sul sito web www.cariparma.it