Prestiti INPS per dipendenti pubblici: novità 2024

Prestiti erogati dall’Inps ai dipendenti pubblici: confronto tassi

Anche per il 2020 l’INPS (Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale) mette a disposizione di tutti i dipendenti pubblici e statali in possesso dei requisiti prestiti a tassi agevolati, con liquidità proveniente direttamente dal Fondo Credito INPS o da alcuni istituti bancari in virtù di apposite convenzioni. I prestiti Inps possono essere di due tipi: Piccoli prestiti o Prestiti pluriennali. Scopriamo insieme caratteristiche e costi partendo innanzitutto dai requisiti di cui occorre essere in possesso per potervi accedere.

Indice

prestiti dipendenti inps

Requisiti

Per richiedere un prestito Inps i dipendenti pubblici o i pensionati dovranno soddisfare determinati requisiti che variano seconda della tipologia di credito di cui si vuole usufruire. Per il Piccolo Prestito i dipendenti pubblici e i pensionati devono essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali con regolare versamento dei contributi.

Per i Prestiti Pluriennali l’iscrizione alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali deve risalire ad almeno 4 anni prima della richiesta. Inoltre occorre essere in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, valido ai fini pensionistici, e con un’anzianità di servizio di almeno 4 anni. Per chi dovesse invece disporre di un contratto a tempo determinato, quest’ultimo non deve avere durata inferiore ai tre anni ed il lavoratore dovrà mettere a disposizione il proprio TFR come garanzia di obbligazione. Inoltre il prestito concesso dovrà concludersi prima della scadenza del contratto lavorativo.

I dipendenti pubblici in servizio potranno presentare la domanda presso la propria amministrazione di appartenenza attraverso apposita modulistica disponibile in tutti gli uffici Inps. I dipendenti del MEF dovranno invece utilizzare la via telematica del portale NOIPA. I pensionati a loro volta devono compilare ed inoltrare la richiesta sempre online, ma dalla propria area privata del portale Inps.

Caratteristiche principali

Ciò che accomuna tra loro le varie tipologie dei prestiti Inps è il fatto che tutti presentano caratteristiche tipiche della cessione del quinto dello stipendio:

  • tasso fisso e rate mensili di importo non superiore al 20% dello stipendio netto;
  • rimborso a mezzo di trattenute in busta paga effettuate direttamente dall’amministrazione di appartenenza;
    copertura assicurativa;
  • ai fini della concessione non viene preso in considerazione il merito creditizio del richiedente e non occorrono garanti.

Rispetto ad un prestito personale, le tempistiche dei prestiti Inps tra presentazione della domanda ed erogazione del credito sono più lunghe per motivi burocratici e l’erogazione è inoltre subordinata alla disponibilità economica stabilita annualmente dal bilancio Inps per il Fondo Credito.

(Approfondimento: Prestiti per protestati e cattivi pagatori )

tassi interesse prestito

Piccolo prestito

Si tratta di un finanziamento di importo contenuto e a breve termine, utile ad esempio per alleggerire la gestione delle spese familiari degli aventi diritto. Un prestito annuale di questo tipo corrisponde all’erogazione di una mensilità media netta dello stipendio, da restituire in dodici mesi. Uno biennale corrisponde invece all’erogazione di due mensilità di stipendio da restituire in ventiquattro mesi e così via, fino al Piccolo Prestito quadriennale in 48 mesi (durata massima prevista). Occorre però sottolineare che se il dipendente pubblico o il pensionato non presenta altre trattenute sullo stipendio/pensione può richiedere anche il doppio della somma dello stipendio (in tal caso un prestito annuale ammonterebbe a due mensilità, biennale a quattro mensilità, triennale a sei). Il tasso di interesse applicato è agevolato ed è pari al 4,25% annuo. Per le spese amministrative è inoltre prevista un’aliquota dello 0,50% a cui si aggiunge il premio da versare al Fondo Rischi, il cui importo varia in base all’età del richiedente e alla durata del finanziamento, come riportato nelle apposite tabelle del Regolamento.

prestiti in banca

Prestiti Pluriennali

Si tratta di prestiti più corposi e si dividono in Diretti e Garantiti. I primi sono erogati direttamente dal Fondo Credito Inps, mentre i secondi sono erogati da banche convenzionate con l’Inps ma l’ente previdenziale li garantisce nel caso di morte del richiedente, perdita del lavoro o riduzione dello stipendio.

Per poter accedere ai Prestiti Pluriennali Diretti, oltre ad essere in possesso dei requisiti prima esposti, è necessario dimostrare il sorgere di uno stato di necessità documentabile che rientra in quelli annoverati nel suddetto Regolamento (ad esempio traslochi, lavori di manutenzione per la casa di proprietà, acquisto di un’auto, malattia). Possono avere durata quinquennale o decennale ed è prevista l’applicazione di un tasso di interesse al 3,50% più l’aliquota per spese amministrative dello 0,50% e il premio da versare al Fondo Rischi. La domanda deve essere presentata presso la propria amministrazione di competenza (o online nel caso in cui il richiedente sia un pensionato) entro e non oltre un anno dall’evento che ha determinato lo stato di necessità e occorre allegare preventivi di spesa e/o fatture oltre ad un certificato medico recente.

I Prestiti Pluriennali Garantiti, anche in questo caso quinquennali o decennali, hanno il vantaggio di poter essere richiesti anche nel caso in cui non si rientra nelle motivazioni contemplate dal Regolamento ma presentano un tasso di interesse, seppur agevolato, più alto rispetto a quello offerto dall’Inps e che varia a seconda della convenzione stipulata tra l’istituto di credito e l’ente previdenziale. Anche in questo caso la domanda va presentata presso la propria amministrazione di competenza che la inoltrerà all’istituto convenzionato.

Quest’ultimo provvederà a compilare il contratto che sarà poi esaminato dall’Inps prima di concedere la garanzia.

Approfondisci

Opinioni prestiti Banca Mediolanum: sono i migliori online

Prestiti con Banca Mediolanum: tassi e condizioni

Banca Mediolanum, la banca “costruita intorno alle persone” nata nel 2000 e che si occupava principalmente di investimenti, negli ultimi anni ha dedicato particolare attenzione ad alcune categorie di prodotto, tra cui i prestiti. Ecco le 3 modalità di finanziamenti che la banca offre attualmente

Mediolanum Riparti Italia

Tale prodotto è stato ideato per la ristrutturazione di un immobile ad esclusivo uso residenziale e per poter inoltrare la relativa richiesta di finanziamento è indispensabile che il richiedente sia titolare di un conto corrente presso la banca Mediolanum da almeno 6 mesi, nonchè aver sottoscritto un contratto per la gestione patrimoniale di prodotti del risparmio gestito o titoli in deposito a custodia presso la stessa Banca Mediolanum, per un importo pari o superiore ai 5.000 euro.

Il tasso d’interesse in questo caso è variabile e viene calcolato sulla base dell’andamento dei tassi di mercato (spread + Euribor a 3 mesi). Sono previsti finanziamenti per importi che vanno da un minimo di 4.000 euro ad un massimo di 100.000 e per una durata che va da 12 a 120 mesi. Molto contenute risultano le spese di istruttoria della relativa pratica e nel caso di concessione del prestito è prevista la possibilità di sottoscrivere una polizza assicurativa a protezione del credito (vedi anche Tasso usura).

Banca Numero verde Altri contatti
Banca Mediolanum
  • Italia: 800.107.107
  • Estero: 39.02.9045.1625

Mediolanum Maxi Credit

Si tratta di una tipologia di sovvenzione da utilizzare per iniziative imprenditoriali da realizzare in prima persona o nell’ambito della sfera familiare; in tale contesto viene messa a disposizione una somma fino a 250.ooo euro la cui erogazione é prevista in tempi abbastanza brevi.

Anche in questo caso, la condizione necessaria per inoltrare la richiesta di Mediolanum Maxi Credit è quella di essere intestatario di conto corrente presso una qualsiasi filiale di Banca Mediolanum, nonché di aver sottoscritto prodotti finanziari di investimento presso il Gruppo Mediolanum da porre come garanzia per il prestito ricevuto.

Il tasso d’interesse variabile è legalo all’andamento dell’ Euribor a 3 mesi su 360 giorni. Il rientro del prestito è previsto mediante addebito mensile su conto corrente, mentre la durata va da un minimo di 12 a un massimo di 84 mesi. Infine, vi è la possibilità di assicurare il proprio debito a fronte di imprevisti di qualsiasi natura mediante l’abbinamento a Mediolanum MaxiCredit di una Polizza Protezione Prestito.

Mediolanum Credit

Trattasi di finanziamenti a tasso fisso, distribuiti da Banca Mediolanum ma erogati da Santander Consumer Bank; tali prestiti consentono di poter disporre nell’immediato di un determinato capitale da restituire in rate di importo costante ove è ricompresa anche la quota degli interessi maturati.

Condizione necessaria per inoltrare la relativa richiesta è quella di essere correntista presso Banca Mediolanum. Le rate è previsto che vengano addebitate ogni mese (automaticamente) sul conto corrente. Vi è la possibilità di richiedere una somma che va da 1.500 euro fino a 50.000 euro, con tempi di restituzione che vanno da un minimo di 12 fino a un massimo di 120 mesi. Le spese di istruttoria sono ridotte al minimo. E’ inoltre possibile affrontare il rientro del debito con maggiore tranquillità abbinando a Mediolanum Credit la polizza Creditor Protection Insurance.

Conclusioni

L’ampliamento dell’offerta dei finanziamenti alla clientela retail è stato un passo necessario, dettato dalle esigenze emergenti dei privati, e in generale le opinioni sono positive per quanto riguarda le condizioni, mentre rimangono perplessità sull’iter da seguire per ottenere un preventivo, dovendo passare attraverso la figura del consulente mediolanum.

Approfondisci

Carta Bancoposta Più: rate, costi e pagamenti esteri

Carta revolving di Poste Italiane: opinioni Bancoposta Più

Nella società moderna, grazie alla globalizzazione che ci porta ad essere molto più mobili sia per ragioni personali che per questioni lavorative, è importante possedere carte di credito e/o carte di debito con circuiti internazionali. Poste italiane negli ultimi anni sta facendo enormi passi in questa direzione.
A partire dalla fortunatissima Carta PostePay, realizzata ormai in diversi circuiti e molto apprezzata soprattutto da chi fa acquisti online, per arrivare alle carte di credito associate al conto corrente stesso.

Nome Carta Costo annuo Fido Modalità di rimborso Scadenza mensile pagamento rata Numeri Utili
BancoPosta Più 24,00 euro 2.600 o 3.600 euro Addebito diretto in conto corrente Giorno 12 di ogni mese
  • Blocco carta per furto o smarrimento: Numero verde Italia 800.822.056.
  • Informazioni e servizio clienti: Italia 800.00.33.22 – Estero +39.02.8244.33.33

Requisiti

Per i possessori di un conto corrente Bancoposta Più e Click è possibile richiedere questa carta di credito.
Per ottenerla è sufficiente recarsi presso lo sportello informativo e farne richiesta o direttamente online. Al momento della presentazione della domanda tenete a portata di mano la tessera sanitaria, un documento d’identità, cedolino pensione o busta paga degli ultimi 2 mesi e permesso di soggiorno in caso di cittadino non appartenente all’Unione Europea (in particolare con riferimento alla UE a 27 Stati). La domanda sarà valutata dall’ emittente (Compass) dal cui esito dipenderà una possibilità di fido più o meno ampia, compresa tra 2600 e 3600 euro (vedi anche Carte revolving senza reddito dimostrabile).
In questo modo è possibile gestire in modo diverso le varie spese nell’arco del mese che verranno poi stornate direttamente dal vostro conto nel mese successivo.La carta può essere usata o.

Opzione rateale applicabile per gli acquisti

Molto comoda per alcuni versi è l’opzione rateale. Per poterne usufruire l’importo minimo di spesa è fissato alla cifra di 180 euro.

La richiesta di rateizzazione può essere inoltrata fino a due giorni prima dall’emissione dell’estratto conto e relativa trattenuta dal conto della cifra spesa (per la carta Bancoposta Più è il giorno 12 del mese successivo). Si hanno a disposizione diverse soluzioni in merito al numero delle rate. Infine, può essere bloccata la rateizzazione in qualsiasi momento semplicemente chiamando il numero verde apposito: 800.00.33.22 e vi verrà detratta dal conto corrente la cifra dovuta residua.

Servizi inclusi: assicurazione e gestione online

Tra le altre caratteristiche della Carta Bancoposta Più c’è sicuramente l’assicurazione.
Con carta Bancoposta Più, infatti, sarete tutelati in caso di furto del contante prelevato dagli sportelli ATM nelle 12 ore successive al prelievo stesso.
L’assicurazione tutela anche in caso di anomalie nei prodotti acquistati. Sia nel caso in cui il bene acquistato presenti danneggiamenti, sia che il prodotto ricevuto sia dissimile da quello acquistato (può capitare con gli acquisti online). La copertura arriva fino al 60esimo giorno dall’acquisto della merce.
Infine, potete gestire, verificare e consultare movimenti e servizi direttamente online nell’area riservata previa registrazione.

Costi di gestione della Carta Bancoposta Più

Quanto costa avere una carta di credito di questo tipo? Le condizioni generali prevedono un canone annuo pari a 24 euro. Poi c’è l’imposta di bollo pari a 2 euro ed 1 euro per l’invio dell’ estratto conto cartaceo (gratuito in caso di invio online).

Per ciò che concerne i costi relativi alla rateizzazione degli acquisti riscontriamo un TAN pari allo 0,00%, mentre un TAEG del 18,82%, in linea con le migliori carte revolving offerte sul mercato italiano come Carta Attiva di Agos o Carta Flexia di Unicredit.

Prodotti Poste Italiane

Approfondisci

Incentivi rottamazione auto: tutte le novità 2022

Cambiare automobile nel 2022: guida agli incentivi per acquisto e rottamazione auto

Gli incentivi per l’acquisto o la rottamazione auto sono un’agevolazione che si conferma di anno in anno, anche se dobbiamo distinguere tra le varie tipologie di incentivo e le diverse modalità per accedervi.

Indice

Tipologie di incentivi

La prima tipologia è quella che riguarda gli incentivi che troviamo presso i concessionari. Sono presenti soprattutto quando si arriva a fine anno, un periodo in cui normalmente le vendite fisiologicamente si riducono. Proprio per questo spesso le case automobilistiche tendono ad incentivare maggiormente l’acquisto di una vettura nuova.

In molti aspettano il nuovo anno per immatricolare una vettura per questioni di svalutazione della stessa ma spesso le offerte sono così vantaggiose che anticipare l’acquisto diventa un obbligo. L’accortezza è di acquistare alla fine dell’anno ma aspettare Gennaio per l’immatricolazione (vedi anche Vantaggi Leasing auto).

Tuttavia, a farla da padrone negli ultimi anni sono stati soprattutto gli incentivi acquisto e rottamazione auto promossi dallo Stato (a volte accompagnati anche da contributi regionali) sui quali ci focalizzeremo in questo articolo.

modellino auto rossa su mucchio banconote

Incentivi statali per acquisto di vetture ecologiche

Noti anche come Ecobonus, gli incentivi auto statali hanno come obiettivo lo svecchiamento del parco auto nazionale (anche oltre le euro 5), puntando ad un turnover con auto più ecologiche (come le ibride, le elettriche e le plug-in).

Per questi incentivi, che riguardano solo l’acquisto di auto nuove (le auto usate restano al palo…), le modalità di accesso nel corso degli anni sono state più o meno le stesse. Ciò che cambia nel tempo è l’importo accessibile, sia come fondo complessivamente stanziato che come disponibilità residua per ogni anno. Infatti, solitamente gli incentivi auto statali vengono stanziati tramite la definizione di un plafond destinato ad un apposito fondo, che definisce sia i requisiti delle auto, sia gli eventuali requisiti dei proprietari di auto (orientato soprattutto sull’Isee). Tale plafond viene approvato con cadenza triennale (dopo il triennio 2019-2021 è stato recentemente approvato il triennio dal 2022 in poi) anche se in molti casi possono essere inseriti dei correttivi in corso d’opera, come ad esempio nuovi stanziamenti, una riorganizzazione dello stanziamento tra auto endotermiche e più ecologiche e così via.

La cadenza triennale spiega perché al momento dell’acquisto può capitare di sentirci dire dal concessionario che gli incentivi di rottamazione auto sono finiti. In tal caso o si attende una riapertura futura oppure ci si accontenta degli sconti del concessionario scelto.

Come funzionano?

In generale ci sono delle fasce di ecobonus tanto più vantaggiose quanto maggiore è il livello ecologico (= minori emissioni) della vettura che si intende acquistare . In particolare, per l’acquisto di automobili fino a 50 g/km di emissioni si può ottenere il contributo più elevato che diminuisce per emissioni fino a 95 g/km.
Per le auto con emissioni più basse (come nel caso di elettriche e ibride) possono essere previsti bonus (di importo minore) anche senza rottamazione.

Ultimissime 2022: quali auto rientrano negli incentivi?

Per il triennio 2022-2024 gli incentivi rottamazione auto (accessibili solo con acquisto di autovetture nuove di fabbrica o in leasing) sono stati organizzati nel seguente modo:

Livello di emissione Tipologia auto Incentivo con rottamazione Incentivo senza rottamazione
0-20 g/km auto elettriche 5000 € 3000 €
21-60 g/km auto ibride plug-in 4000 € 2000 €
61-135 g/km auto full/mild hybrid, benzina, diesel, metano e gpl 2000 € 0€

N.B. Gli incentivi rottamazione auto si possono cumulare con quelli regionali e con gli sconti applicati direttamente dai concessionari. Per questa ragione, quando si chiede un preventivo è bene far riportare in modo separato e dettagliato ogni voce relativa ai vari sconti.

modellino auto elettrica

Modelli in promozione in questo periodo

Come detto in apertura, oltre agli Ecobonus ci sono, poi, i vari sconti offerti dalle case automobilistiche. tenendo però presente che per molti modelli in promozione le offerte sono basate sull’apertura di un finanziamento (vedi anche Prestiti online immediati).

Al 14 settembre 2022 ne è un esempio la Fiat con la proposta riferita alla Nuova Tipo sia Ibrida che a motorizzazione tradizionale od ancora la Peugeut che lega i propri ecobonus alla sottoscrizione del finanziamento ‘I Move Avantage Elettrici’.

Conclusioni

Le possibili alternative tra sconti e offerte dirette con l’aggiunta di incentivi di rottamazione auto sono talmente ampie che bisogna informarsi personalmente presso i concessionari, richiedendo preventivi personalizzati.

Ultimo aggiornamento: 14 settembre 2022

Approfondisci

Noleggio auto a lungo termine per privati e aziende: conviene?

Alternative all’acquisto dell’auto: il noleggio auto a lungo termine

Fino a poco tempo fa il noleggio auto a lungo termine rappresentava una soluzione presa in considerazione esclusivamente da liberi professionisti con partita IVA o dalle imprese con flotte aziendali. Si tratta infatti di un contratto particolarmente vantaggioso per queste categorie di utenti in quanto, oltre alla praticità gestionale ed assicurativa, permette di usufruire di tutta una serie di agevolazioni fiscali.

Negli ultimi tempi, però, si è registrato un trend in aumento per il noleggio a lungo termine da parte dei privati, anche in mancanza di agevolazioni fiscali, soprattutto nelle grandi città, come Roma e Milano. Perché? Quando tale tipologia di noleggio può convenire ad un privato rispetto al normale acquisto? Scopriamolo insieme

Indice articolo

Cos’è?

Il noleggio auto a lungo termine prevede l’acquisto da parte della società di noleggio dell’auto scelta dal cliente. La proprietà è interamente della società, che stipula col cliente un contratto di noleggio della vettura per una durata che comunemente va dai 16 ai 48 mesi.

In altre parole è come se si trattasse di un abbonamento ad un servizio. A fronte di un anticipo a fondo perduto (non sempre richiesto) e di un canone mensile fisso, il cliente potrà utilizzare a suo piacimento l’auto, senza dover provvedere a nulla se non al carburante e ad eventuali multe. Infatti nel canone mensile sono inclusi:

  • tutte le spese burocratiche legate all’acquisto;
  • assicurazione e gestione dei sinistri;
  • bollo;
  • manutenzione ordinaria e straordinaria;
  • soccorso stradale.

Con questa formula il cliente si libera completamente di tutte le incombenze legate alla proprietà dell’auto, in quanto interamente seguite e gestite dalla società di noleggio. Inoltre non dovrà trovarsi mai nella condizione di affrontare spese impreviste, in quanto la manutenzione ordinaria e straordinaria è già compresa nel canone, mantenendo così costante e sotto controllo l’esborso mensile relativo all’auto.

Gli unici obblighi del conducente sono:

  • riconsegnare l’auto a fine contratto in condizioni pari a quelle di consegna, pena l’addebito delle riparazioni necessarie;
  • aver percorso un numero di chilometri il più vicino possibile a quelli indicati alla stipula del noleggio. L’esubero sarà addebitato secondo le condizioni economiche presenti nel contratto.

Tra le società di car sharing che praticano il noleggio a lungo termine sono particolarmente note e diffuse Arval, Leasys, LeasePlan ed Alphabet, solo per citarne alcune.

Vantaggi per liberi professionisti e aziende

Questa tipologia di contratto risulta particolarmente vantaggiosa rispetto all’acquisto tradizionale soprattutto per chi possiede la partita IVA o per chi gestisce flotte aziendali.

Infatti se ne traggono vantaggi sia economici che operativi:

  • economici: non è necessario immobilizzare capitali per l’acquisto del veicolo e grazie al canone fisso onnicomprensivo si può ben preventivare, senza spese impreviste e brutte sorprese, l’incidere dell’auto sul bilancio aziendale. In più è possibile usufruire di agevolazioni fiscali sui canoni versati e sull’IVA, che contribuiscono a rendere il noleggio più conveniente. Inoltre non si dovranno affrontare i fastidi legati allo svalutazione dell’auto e alla rivendita dell’usato, in quanto a fine contratto l’auto torna senza alcun impegno nelle mani dell’agenzia.
  • operativi: l’azienda si libera di qualunque incombenza legata all’auto, provvede a tutto l’agenzia di noleggio, con un notevole risparmio di tempo ed energie.

Attenzione però a quantificare con precisione il chilometraggio annuale previsto, perchè una valutazione sbagliata può ridurre notevolmente la convenienza del noleggio.

Il canone mensile, infatti, dipende anche dal chilometraggio indicato: più si prevede di usare la macchina, più sale il canone. Percorrere meno chilometri significa aver speso inutilmente, percorrerne di più comporterà un addebito extra sulla differenza al momento della restituzione.

Noleggio auto a lungo termine per privati: quando conviene?

Ad esclusione delle detrazioni fiscali, tutti i vantaggi elencati per le aziende valgono anche per una clientela privata. Con il noleggio a lungo termine ci si libera degli obblighi e degli impegni legati alla proprietà di un veicolo e la rata mensile “all inclusive” rappresenta sicuramente una comodità. Ma ne vale la pena anche da un punto di vista economico? La risposta è :“dipende”, da tanti fattori.

Il noleggio a lungo termine risulta essere maggiormente conveniente per chi percorre molti chilometri all’anno, in quanto tale fattore incide molto sulla svalutazione dell’auto al momento di un’eventuale vendita. Inoltre è indicato a quegli automobilisti che amano cambiare spesso l’auto, vendendo per acquistare nuovamente, perchè col noleggio solitamente si perde meno che con la compravendita.

Se invece appartieni a quella categoria di guidatori che utilizza la macchina solo per brevi spostamenti e che preferisce cambiarla solo quando diventa necessario, allora l’acquisto tradizionale rimane la scelta più azzeccata.

Facciamo dei conti per quantificare quanto può costare il noleggio di una citycar nuova per 36 mesi e quando il noleggio conviene. Le condizioni economiche del noleggio fanno riferimento a quanto riportato sul sito Arval.

  • Per noleggiare una Nissan Micra IG 71 Acenta con un chilometraggio indicativo di 10.000 Km/anno è necessario versare un anticipo di 2.500€ e 36 rate da 238€ mensili, per un totale di 11.068€. Teniamo presente che in tale cifra è compresa l’assicurazione e il bollo per un totale di circa 4.000€.
  • simulazione leasing nissan sito arval

  • Acquistare un’identica Micra nuova costa da 15.250€ (prezzo di listino su Quattroruote). Se la si dovesse tenere per 10 anni, senza intenzione di rivenderla sul mercato dell’usato, spalmando il suo costo nel tempo ogni anno varrebbe 1.525€. Per tre anni sarebbero 4.575€ a cui aggiungere i 4.000€ circa di assicurazione e bollo. Totale: 6.100€. Rispetto agli 11.068€ del noleggio economicamente risulta più conveniente: non avremo goduto dei vantaggi del noleggio e magari avremo dovuto affrontare un esborso maggiore nei primi tre anni nel caso di un eventuale finanziamento, ma una volta estinto, nei sette anni successivi dovrei mettere in conto una spesa di circa 100€ al mese per bollo e assicurazione. E’ anche vero però che potrebbero cominciare ad essere necessarie sempre più manutenzioni straordinarie…
  • Nel caso in cui, invece, si volesse cambiare auto dopo tre anni vendendo l’usato, dopo tre anni la Micra, secondo una simulazione fatta su Autoscout24, con un pari chilometraggio di quella noleggiata, varrebbe in media 8.700€.

aimulazione svalutazione auto nissan micra da sito autoscout 24

Sarebbe costata quindi nei tre anni di utilizzo 6.550€ (svalutazione) +4.000€ di assicurazione e bollo. Totale 10.550€. Siamo lì lì con il noleggio, che a questo punto è preferibile per le innegabili comodità che offre.

Insidie nascoste

A livello pubblicitario il noleggio a lungo termine viene presentato come la formula più semplice per guidare un’auto, ed a prima vista sembra proprio così. Ma affinchè ciò sia vero bisogna prestare molta attenzione ad alcuni aspetti del contratto che si andrà a firmare, perchè potrebbe prevedere dei costi aggiuntivi o delle spese non coperte che potrebbero risultare anche piuttosto salati.

Innanzitutto bisognerà controllare attentamente che tipologia di coperture assicurative sono comprese nel canone: ad esempio se sono previste franchigie da versare in caso di sinistro con responsabilità ed a chi spetta la riparazione dell’auto in questi casi; se oltre alla Rc Auto è compresa anche la Kasko e quant’è la fee risarcitoria se prevista e così via…

Inoltre sarà opportuno prendere visione di quanto verrà addebitato in più nel caso in cui si eccedesse rispetto al chilometraggio preventivato o se al contrario è previsto un rimborso nel caso in cui si percorressero meno chilometri del previsto. Anche la notifica di una eventuale multa ricevuta ha un costo…Quindi, occhi aperti.

Opinioni

Sicuramente il noleggio a lungo termine risulta in determinati casi una validissima alternativa all’acquisto tradizionale e la sua convenienza, a mio parere, diventerà schiacciante col diffondersi anche del noleggio dell’usato, che offrirà contratti senza anticipo e canoni mensili ridotti (a partire ad esempio da 100€).

Approfondimenti: Microcredito, Leasing auto.

Approfondisci

Soglia tassi di usura: 5 consigli utili

Quando può essere definito usuraio il tasso di un prestito?

Ogni qualvolta si ha la necessità di dover richiedere un mutuo o un prestito la paura più grande è legata ai tassi di interesse ed a quanto si trasformerà il capitale inizialmente richiesto (vedi anche Ho bisogno di soldi).
Ci sono delle banche e degli istituti di credito che hanno approfittato della situazione per incrementare notevolmente i tassi, anche al limite della soglia di usura.

I limiti dei tassi di interesse stabiliti trimestralmente dalla legge

Per evitare che i tassi di interesse diventino troppo elevati e quindi insostenibili per i cittadini vengono stabiliti dei limiti in modo che non sforino nel campo dell’usura.
Ogni trimestre la Banca d’Italia calcola i tassi effettivi globali medi praticati a livello finanziario a seconda della categoria di prestito/mutuo. Aumentando questi valori del 25% ed aggiungendo ulteriori 4 punti percentuali si raggiunge il tasso di usura per quella tipologia. Il delta tra tasso effettivo globale medio e tasso di usura non può in ogni caso superare gli 8 punti percentuali.

Per il trimestre attuale (dal 1 Ottobre al 31 Dicembre 2015) i tassi limite sono riassunti in questa tabella:

Tipologia di prestito Soglie importo Tassi medi (TEMG) Tassi soglia
Crediti personali 10,80% 17,50%
Cessione del quinto
  • < 5000 euro
  • > 5000 euro
  • 11,96%
  • 11,06%
  • 18,90%
  • 17,80%
  • < 5000 euro
  • > 5000 euro
  • 6,50%
  • 6,53%
  • 12,10%
  • 12,10%
Credito acquisto rateale
  • < 25000 euro
  • > 25000 euro
  • 12,33%
  • 9,55%
  • 19,40%
  • 15,50%
Credito revolving
  • < 5000 euro
  • > 5000 euro
  • 16,61%
  • 13,41%
  • 24,60%
  • 20,70%
Altri finanziamenti 10,50% 17,10%

Alcuni consigli utili

Prima di tutto fate bene attenzione e leggete nel dettaglio il contratto dei vostri prestiti o mutui per verificare che sia a norma di legge.
Considerando che, spesso e volentieri, i contratti di questo tipo non sono di facile comprensione è raccomandabile che vi facciate aiutare da un’associazione per la tutela dei consumatori, in modo che vi spieghino nel dettaglio le voci che non sono chiare (vedi anche Guida al microcredito).

Se effettivamente risulta un livello d’interesse sopra i limiti, avete due strade. La prima è quella di far fare una perizia a delle aziende/società che offrono questo tipo di servizio. State bene attenti ad affidarvi a queste società, in quanto lavorando su grandi numeri e guadagnando sui tempi tendono a lucrare facendo andare per le lunghe le trafile burocratiche.
Personalmente ritengo che la seconda via, ovvero rivolgersi a professionisti, sia quella più efficace.

Sappiate che se in sede legale verrà riconosciuto l’utilizzo da parte della banca di tassi d’usura, avrete un abbassamento degli interessi (il prestito quindi non potrà considerarsi nullo). A questo si deve poi aggiungere l’importo da corrispondere per arrecato danno.

Approfondisci

Social lending Italia: 5 consigli per ottenere soldi dal web

Prestiti tra privati sul web: i vantaggi del Social Lending

Dopo il boom nei Paesi anglosassoni e negli Usa, da qualche anno sta avendo molto successo anche in Italia il fenomeno del social lending. Si tratta di una sorta di prestito tra privati (letteralmente “prestito sociale”) che può essere ottenuto o erogato direttamente dal web, iscrivendosi ad apposite piattaforme come richiedente o come prestatore (vedi anche Ho bisogno di soldi urgentemente).

I tassi e rendimenti riportanti in tabella sono soggetti a variazioni (anche in relazione alle caratteristiche del richiedente o prestatore), pertanto consigliamo di consultare i siti ufficiali.

L’ascesa di questo metodo di finanziamento si spiega con il fatto che oggi diventa sempre più difficile per una persona (soprattutto per un lavoratore autonomo con partita Iva, un precario, o chi comincia a fare impresa con una start up) ottenere dei soldi in prestito da una banca, e quando capita i tassi di interesse sono piuttosto alti. Peggio ancora quando la necessità del denaro diventa impellente e si ricorre a prestiti ad usura.

Il social lending, in questi casi, può rappresentare la soluzione ideale (vedi anche Crowdfunding). Ma come funzionano in dettaglio queste piattaforme e come fare per ottenere prestiti nella maniera più sicura possibile? Ecco 5 consigli per non sbagliare.

  1. Assicurarsi di rivolgersi ad una piattaforma sicura
    In Italia la prima cosa da fare, se ci si vuole affidare al social lending è controllare che le piattaforme che si occupano di prestiti tra privati siano fidate e sicure, con autorizzazione e vigilanza da parte della Banca d’Italia ed inserite nel circuito di rating Crif. Nel nostro Paese due sono i portali più famosi di social lending: Smartika e Prestiamoci.
  2. Piattaforma Società proprietaria del servizio Remunerazione investitori Tasso prestiti tra privati online Sito Ufficiale
    Smartika Smartika Spa 6,59% (tasso medio prestatori) 5,60% www.smartika.it
    prestiamoci logo Prestiamoci Agata Spa 9,40% (profilo top) da 5,34% www.prestiamoci.it
  3. Possedere i requisiti necessari
    Registrarsi ad una delle suddette piattaforme e richiedere un prestito non significa che automaticamente quel prestito lo si è ottenuto. Esistono infatti dei requisiti da possedere, da parte dei richiedenti, che vengono verificati preventivamente, in modo da mettere al sicuro prestatore e piattaforma sulla capacità di solvibilità del debito.
    Tra i requisiti richiesti, comuni alla maggior parte delle piattaforme di social lending, rientra la mancanza di protesti o pregiudizievoli, l’essere maggiorenni ma non aver superato i 70 o 75 anni, essere residenti in Italia, non essere segnalati come cattivi pagatori ed essere titolari di un conto corrente.
  4. Rientrare nel giusto rating per ottenere la cifra desiderata
    A questo punto, una volta analizzati i requisiti, chi dovrà erogare il prestito emetterà un giudizio (risultato di valutazioni ed incroci tra dati, con opinioni positive o negative) che farà rientrare il richiedente in determinate fasce di rating. Se il rating è basso significa che la sicurezza della solvibilità è inferiore e, di conseguenza, il tasso di interesse sarà più alto. Paradossalmente se si è un lavoratore atipico si rientrerà nella classe di rating più a rischio, con interessi da pagare più alti.
  5. Guadagnare come prestatore
    Anche i prestatori possono ottenere soldi e profitti attraverso il social lending, e questo succede grazie ai tassi di interesse applicati sui prestiti. Tutti possono diventare prestatori a patto, secondo la legge italiana, di farlo solo occasionalmente. I prestatori vengono comunque sempre tutelati dalle piattaforme, tanto che questo tipo di attività si mostra attualmente piuttosto sicura.
  6. Custodire il contratto
    Quando si sceglie di prestare soldi attraverso piattaforme di social lending, infine, il consiglio è quello di conservare il contratto rilasciato legalmente. Questo mette al riparo da eventuali sanzioni amministrative da parte dell’Agenzia delle Entrate e consente di sapere cosa fare in caso di insolvibilità da parte di chi ha richiesto il prestito.

Approfondisci

Preventivo prestito – Come calcolare la rata online

Preventivo prestito – Guida alle richieste online

Iniziamo subito dicendo che la richiesta di un preventivo prestito gratuito e non impegnativo è un diritto di chiunque sia interessato a chiedere o anche solo valutare un finanziamento. Si tratta di un diritto che vale tanto nel caso di un prestito personale che di uno finalizzato. Parliamo di un documento che consente all’interessato di avere un’idea chiara e precisa del costo complessivo del finanziamento, dovendo riportare tutte le informazioni economiche necessarie, tra cui:

  • tasso di interesse sia come Tan che come Taeg;
  • totale di interessi da rimborsare a termine del piano di rimborso;
  • spese accessorie (di istruttoria o gestione pratica, incasso rid, tasso di estinzione anticipata, interessi di mora, ecc).

E’ affidabile?

Il preventivo di un prestito ha una durata, che deve essere specificata sul documento. Proprio per questo se il prestito viene richiesto e concesso entro i termini previsti dalla scadenza nel documento, deve avere le condizioni riportate in modo fedele nel preventivo stesso. E’ però necessario che il preventivo sia ufficiale e che riporti tutti i dati necessari. Per evitare che subentrino delle zone di ombra, da qualche tempo è intervenuta la Ue con una direttiva che ha introdotto il modulo SECCI. Questo rappresenta un documento standard che deve essere usato dalla banche e dalle finanziarie per fornire i dati obbligatori in una forma semplice e trasparente per il cliente.

Tale standardizzazione permette anche che differenti preventivi siano confrontabili tra loro così da scegliere la soluzione più adatta alle proprie necessità (Attenzione: non è sempre detto che la situazione migliore per la propria situazione sia anche quella economicamente più bassa). Tra i dati obbligatori ci devono essere anche:

  • il giorno nel quale avviene il calcolo del preventivo;
  • la data entro la quale le condizioni si mantengono inalterate;
  • firma o codice di identificazione dell’operatore che rilascia il preventivo stesso.

Se poi si tratta di un prestito con condizioni agevolate legate a specifiche condizioni o requisiti, oppure a tassi promozionali, devono essere riportate tutte le indicazioni sia sul tasso migliorativo o promozionale, che sulle condizioni che sarebbero applicate in assenza di tale agevolazione.Quindi oggi, facendo attenzione a ricevere un preventivo di prestito con la forma e il contenuto previsto per legge, si ottiene un documento affidabile e che fornisce le indicazioni giuste e chiare.

Online o tradizionale?

Lo sviluppo e la diffusione dei prestiti sul web, spesso disponibili anche nelle modalità al 100% online, tramite l’uso della firma digitale, ha portato allo sviluppo dei preventivi online. Tuttavia un preventivo di un prestito e un calcolo o simulazione non devono essere confusi tra di loro, cosa che può accadere quando si utilizzano dei simulatori o tool di calcolo rata online. Per comprendere quanto appena detto prendiamo ad esempio il tool di Agos, la finanziaria italo/francese che si è nel corso del tempo specializzata soprattutto nell’erogazione dei prestiti online:

Nel nostro esempio (Fonte: sito ufficiale Agos – Data: 7 gennaio 2019) abbiamo scelto di fare una ricerca su 10 mila euro di prestito personale. Come si può vedere dalla schermata successiva siamo di fronte a una pagina di simulazione.

Per ottenere il preventivo è necessario procedere alla scelta della durata per rimborsare il prestito, dalla quale dipenderanno anche i tassi Tan e Taeg applicati. Supponiamo di scegliere come durata le 60 rate. Fatto questo per poter stampare, visionare oppure scaricare il preventivo dobbiamo cliccare il pulsante rosso con scritto Visualizza e stampa SECCI.

Attenzione! Non è necessario passare per questo punto. Si può infatti procedere immediatamente alla richiesta del prestito, cliccando sul pulsante in basso a destra Richiedi Subito. Detto questo è logicamente sempre consigliato dare un’occhiata e salvare il preventivo. Nel caso del nostro esempio, il preventivo risulta con questa forma:

Questo criterio meramente esemplificativo vale comunque per qualsiasi tipo di richiesta online. Quando si tratta invece di un preventivo di prestito tradizionale, si deve esplicitamente richiedere di voler ottenere un preventivo in funzione dell’importo e della durata desiderata.

Anche nel caso di un preventivo ‘tradizionale’ fatto in filiale od attraverso un consulente non è necessario firmare nulla (è invece sempre necessaria la firma o codice di identificazione dell’operatore che rilascia il preventivo stesso). Unica eccezione la firma della privacy nel caso di un preventivo ‘nominativo’ da parte di un istituto di credito di cui non si è già clienti. Per sicurezza anche questo documento dovrà essere letto con attenzione prima di firmare.

Approfondimento: Credito al consumo.

Copia del preventivo

Rilasciare copia del preventivo di prestito, anche se si fa la richiesta a una banca o finanziaria della quale si è già clienti, è allo stesso tempo un diritto del cliente e un dovere da parte della società finanziatrice (un principio che vale tanto per Compass, Poste o grandi banche come UniCredit, Bnl, ecc). Nonostante questo spesso è il cliente che deve farne esplicita richiesta, chiedendo anche una copia conforme per se stesso.

Attenzione: si tratta comunque di una situazione regolare. Quindi se si richiede un prestito, senza farsi rilasciare il preventivo o senza averlo quindi valutato con attenzione, non ci saranno poi i margini per agire nei confronti di una banca che ha erogato un finanziamento del quale poi non si è soddisfatti. In base a quanto detto è interesse del richiedente farsi fare più preventivi, visionarli e metterli a confronto prima di prendere una decisione.

L’unica situazione irregolare si ha quando chi deve rilasciare un preventivo richiede un compenso: i preventivi devono essere gratuiti e non impegnativi. Se vengono fatte proposte differenti allora bisogna evitare accuratamente di proseguire e rivolgersi a società serie e consolidate.

Approfondimento: Prestiti personali online.

Approfondisci

Leasing auto: nuovo trattamento fiscale 2018

Leasing auto 2018: le novità dalla Legge di Stabilità 2016/17

Usufruire dei vantaggi di un’auto sempre nuova pagando un semplice canone, oppure decidere di riscattare quest’ultima facendola diventare la propria auto: è quello che consente di fare il leasing, particolare forma di contratto molto utile ai possessori di partita Iva o lavoratori autonomi.

Il trattamento fiscale per il 2015 prevede, secondo che l’uso del veicolo sia strumentale o meno all’attività di impresa, la deducibilità per un certo periodo di ammortamento, oppure, secondo la Legge di Stabilità 2016, super ammortamenti per l’acquisto di alcuni macchinari. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

Cos’ è il leasing auto

Innanzitutto bisognerà chiarire cosa si intende per leasing auto. Si tratta di una forma contrattuale che vede protagoniste tre parti:

  • l’utilizzatore, che è colui che chiede di utilizzare un certo veicolo;
  • il fornitore, che corrisponde alla casa produttrice che vende l’auto ad un singolo utilizzatore o ad una società;
  • il concedente, che acquista il veicolo dal fornitore e può concederlo in leasing, appunto (in inglese to lease vuol dire proprio affittare o noleggiare) all’utilizzatore.

Esistono due tipi di leasing: operativo e finanziario. Il primo prevede che l’utilizzatore paghi un certo canone direttamente al produttore, e di solito in questi casi, essendo le cifre più alte e comprensive dei costi di assicurazioni e manutenzioni, si può parlare di una similitudine maggiore con il noleggio.

Nel caso del leasing finanziario, invece, la società intermediaria o concedente ha tutto l’interesse a vendere successivamente l’auto all’utilizzatore, per cui fisserà un prezzo per riscattarla, scalando le rate del canone già pagate.

Se si decide di acquistare un’auto in leasing è bene comunicare immediatamente all’azienda la propria partita Iva, in modo da mettere in chiaro la destinazione strumentale ai fini del trattamento fiscale. Nella scelta delle marche delle auto, al fine di garantirne il mantenimento di un certo livello di valore una volta diventate usate, normalmente si va su quelle che hanno una migliore valutazione, come Audi, Bmw e Mercedes, dotate tutte di potere di rappresentanza e di qualità.

Trattamento fiscale: strumentalità e periodo di ammortamento

Per quanto riguarda il fisco a partire dal 1 gennaio 2014 oltre all’abolizione dell’Imposta Provinciale di Trascrizione che l’utilizzatore doveva pagare per il riscatto dei veicoli in leasing, i beni mobili, compresi quindi gli autoveicoli, sono deducibili per la metà del periodo di ammortamento se si dimostra che essi sono strumentali all’attività d’impresa (vedi anche Prestito d’onore). In caso contrario la deducibilità dei canoni diventa quadriennale.

Da sottolineare, poi, che la percentuale di deducibilità viene calcolata all’interno di un limite massimo che, nel caso delle autovetture, si aggira intorno ai 18.075,99 euro.

Interessante infine la novità che viene introdotta dalla nuova Legge di Stabilità 2016 per l’acquisto di beni mobili, anche in leasing: possibile una maxi deduzione al 140% ma solo per acquisti effettuati tra ottobre 2015 ed il 31 dicembre 2016. Quest’ultima manovra va ad integrare lo stanziamento già impiegato lo scorso anno con la Nuova Legge Sabatini per incentivare l’acquisto di macchinari e beni strumentali anche in leasing, per cui la Legge di Stabilità aveva messo a plafond 12 milioni di euro circa, contro i 31, 6 milioni di quest’anno (vedi anche Finanziamenti per start up).

Approfondimenti:

Approfondisci

Prestiti Deutsche Bank – Personali, finalizzati e carte revolving

Deutsche Bank Prestiti Easy: analisi dell’offerta 2020

Deutsche Bank è una banca tedesca, attiva anche nel settore dei prestiti in Europa. Se sei alla ricerca di un prestito personale per disporre di maggiore liquidità o di un prestito finalizzato all’acquisto di un’auto, arredamento o materiale per la ristrutturazione del tuo appartamento, Deutsche Bank potrebbe avere la soluzione tagliata su misura per te.

Indice articolo

Prestiti Personali

prestiti personali deutsche bank

Appartengono a questa categoria tutti quei finanziamenti rivolti al privato consumatore al fine di poter disporre di maggiore liquidità, senza bisogno di specificarne le modalità di utilizzo.

Deutsche Bank propone diverse tipologie di prestiti personali per meglio soddisfare le più svariate esigenze, ma la documentazione richiesta risulta essere sempre la stessa: documento d’identità valido, codice fiscale, documento che attesti il reddito (ultima busta paga, ultimo cedolino della pensione, Modello Unico). Tali finanziamenti possono essere richiesti da tutti i lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati maggiorenni residenti in Italia e, nella maggior parte dei casi non è necessario essere titolari di un conto corrente Deutsche Bank. Ma diamo un’occhiata più nel dettaglio alle offerte proposte.

db PrestiComfort

Ti permette di richiedere da 500€ a 30.000€ (max. 20.000€ se lavoratore autonomo), da rimborsare in un lasso di tempo che va dai 12 agli 84 mesi (max 72 se lavoratore autonomo). La somma pattuita sarà erogata direttamente sul tuo conto corrente, così come sul tuo conto saranno addebitate le rate del rimborso. E’ presente una versione agevolata rivolta ai dipendenti di aziende convenzionate, il db PrestiComfort DIP. Se rientri in questa categoria di cliente potrai richiedere fino a 30.000€ da restituire in 12/120 rate direttamente con trattenuta in busta paga effettuata dall’azienda convenzionata.

db PrestiComfort Repeat Business

E’ riservato a chi ha già ottenuto un prestito Deutsche Bank di cui ha regolarmente rimborsato almeno 10 rate, oppure a chi ha estinto un finanziamento negli ultimi 18 mesi. Ha lo scopo di fornire ai già clienti un’ulteriore liquidità con la possibilità di richiedere da 2.000€ a 50.000€ da rimborsare in 12/120 mesi con addebito su conto corrente.

db PrestiComfort Consolidamento

Questo è il prestito personale pensato esclusivamente per quei pensionati e dipendenti che hanno già acceso in passato finanziamenti anche con altri istituti di credito e che desiderano estinguere tutti i finanziamenti precedenti sottoscrivendone uno nuovo che accorpi tutte le rate in un unico versamento mensile, magari più basso e più dilazionato nel tempo, così da poter più facilmente tenere sotto controllo le uscite, dovendosi relazionare ad un unico interlocutore.

db PrestiComfort Cessione del quinto

E’ un finanziamento esclusivamente ai pensionati INPS, ex INPDAP e ex ENPALS che non abbiano superato gli 85 anni alla fine del finanziamento. Possono essere richiesti fino a 70.000€ da restituire in 24/120 mesi tramite trattenuta sulla pensione con un importo non superiore per legge al quinto della pensione. L’assicurazione obbligatoria è a carico della banca.

db Money

Si tratta di un prestito un pò più complesso da illustrare in quanto può essere sottoscritto sia in forma chirografaria, senza obbligo di garanzie, che totalmente garantito. A seconda della forma scelta variano importo, durata e tassi applicati. Aiutiamoci con due tabelle.

db Money chirografario

Tasso fisso o variabile Tasso fisso Tasso variabile
Importo da 15.000€ a 50.000€ >75.000€ >75.000€
Rate fino a 60 36/60 18/60
Tasso IRS base 360 + spread 5,50 punti percentuali EURIBOR 3 mesi base +spread 5,50 punti percentuali

db Money garantito

Tasso fisso tasso variabile
Importo da 15.000€ a 1.000.000€ da 15.000€ a 1.000.000€
Rate 36/120 18/120
Tasso IRS base 360 +spread 3,00 punti percentuali EURIBOR 3 mesi base 360 +spread 3,00 punti percentuale

Con il prestito chirografario di solito la banca concede somme di denaro contenute senza obbligo di garanzie aggiuntive, come ad esempio una fideiussione. Tale facilità nella richiesta, però, di solito si paga con tassi di interesse più alti rispetto ad un prestito garantito, come si evince dalle tabelle.

Tutte queste forme di finanziamento personale possono essere accompagnate, se lo desideri, da coperture assicurative ad hoc, sia per quanto riguarda il ramo vita che il ramo danni. Per ulteriori informazioni si consiglia di visitare il sito ufficiale Deutsche Bank.

Prestiti finalizzati

prestiti finalizzati deutsche bank

Deutsche Bank mette a tua disposizione anche una serie di prestiti finalizzati volti all’acquisto di beni e servizi specifici, con caratteristiche e modalità differenti a seconda del bene che si intende finanziare.

Auto&Moto Arredamento Ristrutturazione Dental Care
Importo da 500€ a 30.000€ da 2.000€ a 30.000€
(max 20 mila se autonomo)
da 2.000€ a 50.000€ da 1.000€ a 20.000€
Rate 12/84 12/60 20/120 12/60
Erogazione alla concessionaria al rivenditore all’impresa edile al fornitore del servizio
Addebito in c/c in c/c in c/c in c/c
Percentuale finanziabile 100% 100% 80% 100%

db PrestiComfort Auto&Moto

Ti permette di finanziare il 100% del valore del veicolo che si intende acquistare, partendo da un minimo di 500€ ad un massimo di 30.000€, da rimborsare in 12/84 mesi. L’importo pattuito sarà erogato direttamente alla concessionaria convenzionata mentre le rate saranno addebitate sul tuo conto corrente. Tale finanziamento copre l’acquisto di auto private e commerciali, camper e roulotte nuovi, a km 0 o usati fino a 6 anni. Può essere richiesto anche per l’acquisto di moto e scooter nuovi o usati di non più di 1 anno.

db PrestiComfort Arredamento

Anche in questo caso potrai richiedere una somma pari al 100% del preventivo effettuato dal rivenditore, così rimodernare il tuo arredamento sarà più semplice. Potrai chiedere da 2.000€ a 30.000€ (max 20.000€ se sei un lavoratore autonomo), da restituire in 12/60 mesi. L’accredito sarà diretto al rivenditore presso cui avrai effettuato gli acquisti e la rata sarà addebitata sul tuo conto corrente.

Approfondimento: Guida ai prestiti per arredare casa.

db PrestiComfort Ristrutturazione

Con questo finanziamento potrai coprire fino all’80% del preventivo o delle fatture riguardanti i lavori di ristrutturazione del tuo appartamento (approfondimento: I vantaggi dei prestiti ristrutturazione), fino ad un massimo di 50.000€ da restituire in 20/120 mesi. Anche in questo caso l’importo pattuito sarà erogato direttamente alle imprese edili che staranno effettuando i lavori.

db PrestiComfort Dental Care
Potrai richiedere da 1.000€ a 20.000€ da restituire in 12/60 mesi per finanziare fino al 100% le spese che dovrai sostenere per la tua salute dentale. L’importo sarà erogato direttamente al fornitore del servizio.

Per tutte queste forme di finanziamento finalizzate occorrerà presentare, oltre al documento d’identità valido, al codice fiscale e ad un documento di reddito, anche tutta documentazione relativa ai preventivi di spesa o direttamente le fatture che attestano gli acquisti.

Carte di credito revolving

Se sei alla ricerca di un finanziamento sempre disponibile, che ti dia accesso ad una linea di credito costante, potrebbe fare a caso tuo una delle due carte di credito revolving offerte da Deutsche bank.

db Comfort

carta di credito db comfort deutsche bank

Si tratta di una carta di credito a canone zero, contactless e appartenente al circuito Visa, che mette a tua disposizione un plafond a partire dai 2.000€, aumentabile su richiesta a discrezione della banca. Gli acquisti effettuati comincerai a rimborsarli dal mese successivo con comode rate mensili; volendo potrai scegliere tu l’ammontare della rata. Il TAN applicato è dell’ 11,40%, con un TAEG del 13,57%, abbastanza concorrenziale trattandosi di una carta di credito. L’imposta di bollo inoltre è a carico della banca.

db Explora American Express

carta di credito explora america express emessa da deutsche bank

Deutsche Bank ti permette di richiedere anche la carta di credito con opzione revolving American Express, con tutti i vantaggi esclusivi che essa offre, a fronte di un canone di 35€ all’anno (azzerabili il 1°anno se effettui un acquisto con la carta entro i primi 90 giorni dalla sottoscrizione).

Potrai accedere ad un plafond che a discrezione della banca patrà andare da 1.500€ ai 5.000€, con un TAN ed un TAEG variabili a seconda del fido concesso. Inclusi nel canone annuo avrai diritto ad una copertura assicurativa interessante ed accesso a tutta una serie di servizi esclusivi, dalla possibilità di acquistare in prevendita i biglietti di eventi esclusivi a prezzi convenienti, fino all’opportunità di accumulare punti da convertire in voucher e sconti dedicati.

Ho contattato il servizio clienti al numero 02.6995 per ottenere maggiori informazioni circa i requisiti necessari per poter richiedere le carte di credito revolving con successo, ma mi è stato riferito che per tali informazioni è opportuno rivolgersi presso gli sportelli rossi Easy presenti nelle filiali.

Approfondimenti: Carta Explora American Express.

Conclusioni e opinioni personali

Qualunque siano i progetti o gli acquisti che vuoi finanziare, è probabile che tu possa trovare l’offerta più adatta alle tue esigenze tra quelle proposte da Deutsche Bank. Tieni presente però che tali finanziamenti non prevedono la richiesta on line, ma solo quella in filiale, previo appuntamento. Se si desiderano delucidazioni sui prodotti finanziari è possibile richiederle telefonicamente al numero 02.9993, che mi è stato indicato dal servizio clienti come specifico per i finanziamenti, a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 14.

Data rilevazione: 03/06/2019 – Fonte: sito ufficiale Deutsche Bank

Approfondisci