Quanto costa realmente l’estinzione anticipata del prestito

Conviene estinguere anticipatamente un debito?

Negli ultimi anni ci sono state delle novità interessanti a vantaggio dei consumatori, che hanno rivisto la regolamentazione del settore dei finanziamenti con interventi volti anche ad aumentare la chiarezza nell’operazione di estinzione anticipata del prestito. Questo soprattutto nell’ottica del rimborso delle assicurazioni non godute connesse al prestito (come ad esempio nel caso della cessione del quinto).

Di che cosa si tratta?

L’estinzione anticipata di un prestito può risultare una soluzione molto utile in tutti i casi in cui colui che ha chiesto una determinata somma ad una banca o ad una finanziaria decide di saldare tutto il restante importo (solo in quota capitali, senza interessi) in anticipo, evitando, perciò, le rate future. Si tratta però di una operazione a costo zero o prevede delle penali? Scopriamolo insieme.

Quando farla?

Possono sempre accadere delle situazioni in cui il richiedente di un prestito personale o finalizzato disponga di nuova liquidità e della possibilità, quindi, di abbattere le rate e di saldare tutto il debito restante. Una possibilità che può permettere tanto di estinguere un mutuo che un finanziamento che a loro volta possono essere erogati indifferentemente dall’Inpdap (ed altri enti pubblici), da una banca oppure da una finanziaria (in quanto il soggetto erogante non incide sull’operazione di in sé).

Tale operazione è l’estinzione anticipata del prestito (garantita dall’art. 40 del Testo Unico Bancario) e può aversi anche quando chi usufruisce del prestito ne ha trovato nel frattempo un altro a tassi di interesse più vantaggiosi, per cui estingue quello vecchio proprio grazie alla somma ottenuta da quello nuovo.

In questo ambito bisogna però fare una distinzione a seconda che si tratti di un mutuo, di una cessione del quinto oppure di un normale prestito personale. Nel caso dei mutui si avrà infatti la sostituzione oppure la surroga, nel caso della cessione del quinto il “rinnovo” mentre l’estinzione vera e propria con accensione di un nuovo prestito si avrà nell’ipotesi di un prestito personale.

In quali casi può convenire?

Va da sé che i casi in cui l’estinzione anticipata di un prestito può essere una scelta conveniente, si verificano se mancano ancora diversi anni alla sua fine naturale. Questo perché si eviterebbe il pagamento degli interessi maturati in un periodo di tempo più lungo. Si deve sempre considerare la presenza dei costi accessori e di quelli assicurativi, ma in via generale a causa dell’ammortamento alla francese, maggiore è il capitale da restituire (quindi dall’inizio del prestito fino a poco più della sua metà rimborsata) e maggiore sarà il risparmio sul monte interessi da restituire.

In quest’ottica se si hanno due finanziamenti e si deve decidere qual è quello che conviene di più estinguere anticipatamente, a parità di tasso, si dovrebbe preferire quello con durata residua più lunga. Detto questo per fare un calcolo più preciso è possibile usare uno degli appositi tool on line. I calcolatori presenti sul web sono normalmente forniti da siti indipendenti, sono gratuiti e non richiedono nemmeno registrazioni.

La commissione sul capitale residuo

Qualche fastidio può invece provenire da una clausola che si trova in alcuni contratti di alcuni prestiti personali (c’è da dire che molti altri non la prevedono, quindi è bene leggere attentamente tutto ciò che firmiamo) che ricordano un po’ la penale da pagare nell’estinzione anticipata della cessione del quinto (vedi anche Estinzione anticipata cessione del quinto).

Anche qui, infatti, le banche si tutelano dal “danno” causato loro da chi salda in anticipo, poiché non consente agli istituti bancari di godere degli interessi maturati. Capita così che si debba pagare, in tali circostanze, una commissione sul capitale residuo.

Quest’ultima può ad esempio essere pari all’1% se l’importo che resta da rimborsare supera i 10.000 euro ed occorrono più di 12 mesi allo scadere del prestito. Se mancano invece meno di 12 mesi la commissione potrebbe attestarsi intorno al 0,50%, mentre se il debito residuo è inferiore a 10.000 euro potrebbe non essere prevista alcuna commissione.

Altre banche stabiliscono invece preventivamente che l’estinzione anticipata del prestito non sarà possibile prima che siano trascorsi 18 mesi dal momento in cui il prestito viene erogato.

Quindi riassumendo, se si ha intenzione di chiedere un prestito ad una finanziaria, come Agos, e Findomestic, o a una banca come Compass o Santander, oppure a una qualsiasi altra banca, oltre alla convenienza del tasso nell’immediato, bisogna anche considerare quanto si dovrà pagare se si ha già intenzione di estinguere il finanziamento in anticipo, magari in attesa dell’arrivo di una certa liquidità più o meno preventivata.

Altre eventuali spese

Abbiamo visto che chi desidera saldare in anticipo l’importo di un prestito alcune volte si trova a pagare una commissione sul capitale residuo.

A questa potrebbero sommarsi i conteggi di estinzione, che prevedono il pagamento di un ulteriore importo, da aggiungere, eventualmente, ai cosiddetti “dietimi giornalieri”, l’accumulo cioè degli interessi dovuti in un lasso di tempo che va dal pagamento dell’ultima rata fino al momento dell’estinzione anticipata del prestito.

Per maggiori informazioni e per conoscere tutti i dettagli su questa possibilità si consulti il Testo Unico Bancario, reperibile sul sito web della Banca d’Italia.

Il rimborso dell’assicurazione

Come accennato all’inizio dell’articolo nel maggio 2010 l’Isvap è intervenuta introducendo il diritto del mutuatario o finanziato di ottenere in caso di estinzione anticipata del prestito il rimborso dei premi assicurativi connessi già pagati ma non goduti. Nello stesso ‘intervento’ viene specificato che non deve essere obbligatoriamente la banca a ricordare al soggetto che fa l’estinzione anticipata che ci sono dei premi assicurativi non goduti ma è lo stesso finanziato a doversi interessare per la restituzione del premio.

Infatti, anche se per i contratti stipulati dopo le novità del 2010, ci deve essere l’indicazione non solo della possibilità di ottenere il rimborso dei premi non goduti ma anche di come questi importi vanno calcolati, può capitare che la banca non provveda in modo autonomo alla loro erogazione.

Ovviamente anche per i contratti stipulati prima del 2010, quando non c’era l’obbligo di fornire indicazioni sui calcoli e rimborsi dei premi assicurativi, non decade il diritto al rimborso stesso. La modalità di calcolo sarà fatta in modo proporzionale tra la durata residua del piano di ammortamento e il premio totale: se il piano di ammortamento è circa alla metà, allora il premio rimborsato sarà di circa la metà, ecc

Consigli pratici

Quando si procede all’estinzione anticipata bisogna chiedere alla propria banca o finanziaria se è necessario presentare un modulo specifico per richiedere la restituzione dei premi assicurativi non goduti ma già pagati (in caso di mancanza di apposita modulistica si può usare un fac simile facilmente reperibile anche online). Tale richiesta può anche non essere contestuale all’estinzione stessa l’importante è che non siano passati 10 anni che rappresentano il periodo di decadenza di questo diritto.

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Prestiti più convenienti 2018 per giovani e pensionati

Finanziamenti a giovani e pensionati: i più convenienti del 2018

Giovani e pensionati rappresentano due fasce di popolazione da sempre associate ad un maggior bisogno di credito. Negli anni scorsi, però, accedere ad un finanziamento per loro poteva risultare molto complesso, per via di tassi di interesse abbastanza alti e non agevoli.

In questi ultimi periodi, invece, il trend è decisamente cambiato, e si assiste ad una specie di gara tra banche o istituti finanziari on line e non, a promuovere prestiti convenienti sia per i giovani che per i pensionati, senza contare che verso i primi esistono anche dei programmi specifici di finanziamento da parte dell’Unione europea e di diversi enti nazionali o locali.

Cerchiamo di capire, dunque, quali sono i prestiti più convenienti del 2015/16 per queste due categorie.

Per i giovani la scelta è ampia
I prodotti finanziari di credito pensati appositamente per i giovani e sviluppati nel 2015 sono molti, tra prestiti personali standard (con tassi bassi e comodità nella restituzione), e prestiti agevolati o d’onore, quando non parliamo addirittura di prestiti a fondo perduto.

Senza dilungarci su cosa sono questi tipi di prestito qui ci limiteremo a segnalare i prodotti più convenienti.

  1. Tra i prestiti personali “standard”, concessi cioè dalla banca al giovane sotto i 35 anni, senza programmi universitari o intermediazioni di altri enti, da citare sicuramente il Credit Express Giovani ed il Crediti Express Dynamic, entrambi proposti da Unicredit. Il primo consente di avere a disposizione da un minimo di 600 euro ad un massimo di 5.000 euro da rimborsare da 12 a 36 mesi con tasso fisso ad 8,90% e TAEG al 10,05%. Il secondo consente invece progetti più grandi, poiché si possono richiedere da 3.000 e fino a 30.000 euro da pagare da un minimo di 36 fino ad 84 rate mensili con tassi di interesse, però, più alti: tasso fisso all’11,90% e TAEG al 13,05%. Entrambi, inoltre, permettono di ottenere il finanziamento senza necessariamente possedere un conto corrente in Unicredit.
  2. Altro prodotto conveniente per i giovani è il Prestito Giovani di BNL Pnb Paribas, nelle due varianti di “Futuriamo” e “Sconto & Lode”, che permettono di finanziarsi gli studi o fronteggiare spese relative alla formazione. Con il primo si possono avere fino a 20.000 euro da restituire in tutta tranquillità, anche a partire da 36 mesi dopo l’erogazione del prestito, ed ha un tasso nominale annuo pari all’8,50%. Il secondo, invece, varia a seconda del merito dello studente: più infatti la media dei voti agli esami è alta, più il tasso di interessi scende: si parte da un tasso nominale annuo dell’8,50% per arrivare ad un 8% con una media di voti dal 27 al 30 e lode.
  3. Ci sono poi le iniziative governative come quella di “Diritto al Futuro” che comprendono l’accesso a tantissimi fondi riservati ai giovani, da quelli per lo studio al job placement, fino alla valorizzazione imprenditoriale (per ulteriori info vedi www.diamoglifuturo.it).

Pensionati contesi dalle banche

Per quanto riguarda i pensionati occorre dire che per loro l’accesso ai finanziamenti per il 2015 rappresenta una strada in discesa, in quanto, percependo il reddito direttamente dall’Inps offrono garanzie di ferro alle banche o agli istituti finanziari. Ecco che per loro si pensano, quindi, prestiti convenienti di diverso genere, sia nel campo prestiti personali che in quello della cessione del quinto. Anche in questo caso indichiamo i finanziamenti più notevoli in tal senso.

  1. Il primo che si può senz’altro segnalare è quello concesso da Findomestic tramite cessione del quinto. Nei periodi promozionali i pensionati possono accedere ad un credito fino a 20.000 euro senza pagare imposte di bollo né commissioni, con tassi di interesse davvero competitivi: TAN fisso intorno al 7,50%.
  2. Molto interessante anche il “Prestito Per Te – Pensionati” di Banca Intesa Sanpaolo, con il quale si possono ottenere fino a 75.000 euro da restituire con un massimo di 120 rate dall’importo variabile da 80 euro al 20% della pensione (cessione del quinto). Anche in questo caso i tassi di interesse non sono alti: TAN fisso al 7,50% e TAEG al 7,91%.

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Prestiti Compass: come richiederli online in modo veloce e sicuro

Guida alla richiesta di un prestito personale Compass

Sono tanti i motivi per cui potresti voler richiedere un prestito con Compass: dal bagno che necessita un rinnovo, alla macchina che ha bisogno di manutenzione straordinaria, fino al desiderio di concedersi finalmente una meritata vacanza o quella tv 52 pollici che tanto ti piaceva in negozio. Scopriamo insieme cosa propone questo solido istituto finanziario (dal 2015 anche banca), che appartiene al Gruppo Mediobanca.

Indice articolo

Prestiti Personali

Per prestito personale si intende un finanziamento che permette di ottenere liquidità senza dover precisare le motivazioni della richiesta.

Compass mette a tua disposizione differenti tipologie di prestiti personali, così da poter venire incontro alle più svariate esigenze, ma i requisiti per richiedere un finanziamento (sia online che in filiale), i documenti da presentare e le modalità di rimborso sono uguali.

Possono accedere ad un prestito personale Compass tutti i residenti in Italia (inclusi gli stranieri), di età compresa tra i 18 e i 75 anni (età massima consentita alla chiusura del finanziamento). Al momento della richiesta dovrai fornire un documento d’identità valido, il codice fiscale o tessera sanitaria, e l’ultima busta paga, l’ultima dichiarazione dei redditi o l’ultimo cedolino della pensione a seconda che tu sia un lavoratore dipendente, autonomo o un pensionato. Nel caso in cui fossi un cittadino straniero, dovrai presentare anche il permesso di soggiorno.

L’importo, a richiesta approvata, ti sarà erogato direttamente in giornata con un assegno o bonifico. Per quanto riguarda il rimborso, potrai avvalerti di diverse modalità: con addebito automatico in conto corrente o con bollettino postale.

Premesso ciò, vediamo più nel dettaglio le singole proposte di prestiti personali Compass:

  • Il Prestito Ottimo è la forma di finanziamento base di Compass, che puoi adattare alle tue necessità combinando come meglio credi importo, ammontare delle rate e durata. Con questa tipologia di finanziamento l’importo massimo che potrai richiedere è di 30.000€.
  • Il Prestito Jump ti permette come quello Ottimo di richiedere fino a 30.000€ e di scegliere la combinazione di rata e durata che preferisci, ma in più ti dà la possibilità di saltare una rata all’anno, fino ad un massimo di 5 volte per tutta la durata del finanziamento, spostandone il pagamento alla fine. Si tratta di un’opzione che può tornarti utile in quel mese che hai dovuto affrontare delle spese impreviste.
  • Il Prestito Total Flex, invece, offre tutte le opzioni del Prestito Jump con in più la possibilità di ridurre l’importo della rata prolungando la durata del finanziamento se dovessi averne bisogno, senza incorrere in costi aggiuntivi. E’ la forma di prestito più flessibile proposta da Compass, con un importo massimo erogabile sempre di 30.000€.
  • Il Prestito Cifra Tonda ti permette di richiedere fino ad un massimo di 20.000€, con la possibilità di scegliere tu l’importo della rata, che sarà sempre uguale per tutta la durata del finanziamento, comprensiva di tutte le voci previste, e sempre tonda (ad esempio 80€, 100€, 120€…) così ti sarà più facile tenere sotto controllo i tuoi impegni mensili.

Rientra sempre tra i prestiti personali Consolido, ma presenta alcune differenze nei requisiti di richiesta. Si tratta infatti di un finanziamento che può essere richiesto da lavoratori dipendenti, autonomi o pensionati che abbiano già in corso precedenti finanziamenti con altri istituti, e che desiderano accorpare le varie rate dovute in un’unica rata. Compass ti offre fino a 30.000€ per estinguere i precedenti finanziamenti ed eventualmente ottenere nuova liquidità, per semplificarti la gestione delle rate tornando ad avere a che fare con un unico interlocutore.

Approfondimento: Prestiti facili.

Richiesta online

Puoi richiedere un prestito personale Compass anche on line (vedi anche Prestiti online immediati). Inizialmente viene messo a tua disposizione un simulatore di prestito che calcola la possibile durata minima e massima in base all’importo e alla rata scelta.

prima schermata richiesta preventivo compass

riepilogo tassi prestito compass

Se sei interessato a proseguire per ottenere ulteriori dettagli, cliccando su Prosegui appariranno schermate semplici e intuitive in cui inserire alcuni tuoi dati personali.

pagina inserimento dati personali per completare la richiesta

Proseguendo oltre, dovrai prendere visione del modulo SECCI e nelle schermate successive dovrai completare i tuoi dati personali inserendo anche il codice IBAN del tuo conto corrente su cui addebitare le rate del prestito. Dopo aver caricato i documenti necessari e riepilogato il tutto, potrai monitorare lo stato di lavorazione della tua richiesta attraverso il codice di richiesta che ti viene inviato sulla tua email. Il tutto risulta semplice e veloce.

Cessione del quinto

La cessione del quinto dello stipendio o pensione è una forma di finanziamento differente. Innanzitutto è rivolto ai dipendenti pubblici e privati (tra i 18 e i 63 anni) con contratto a tempo indeterminato ed ai pensionati di massimo 79 anni al momento della richiesta e massimo 85 a fine finanziamento, con pensione, al netto della rata, di almeno 507,42€. I lavoratori autonomi, quindi, non possono accedere a questa tipologia di finanziamento.

Se rientri nei requisiti richiesti, puoi richiedere fino a 75.000€ a tasso fisso agevolato da rimborsare in un lasso di tempo che va dai 24 ai 120 mesi e, per legge, la rata di rimborso mensile non potrà superare il 20% dello stipendio. Inoltre tale rata sarà direttamente trattenuta in busta paga dal datore di lavoro o nel cedolino della pensione dall’INPS. Sempre per legge tale finanziamento deve essere obbligatoriamente assicurato, e gli oneri della copertura assicurativa sono a carico di Compass.

Da tenere presente che per richiedere la cessione del quinto è necessario recarsi in filiale previo appuntamento che può essere fissato online oppure telefonicamente tramite numero verde 800774433. I documenti richiesti per la pratica sono:

  • carta d’identità;
  • codice fiscale,
  • ultima busta paga;
  • la Certificazione Unica (ex CUD);
  • il cedolino della pensione.

Carte di credito

Se ti capita spesso di aver bisogno di una piccola liquidità aggiuntiva, potrebbe tornarti utile una carta di credito. Anche in questo caso Compass potrebbe avere la soluzione giusta per te.

Gli unici requisiti richiesti sono che tu sia un cittadino italiano o straniero residente in Italia con età compresa tra i 18 e i 72 anni.
Compass offre ai suoi clienti, previa istruttoria, due differenti tipologie di carte di credito revolving con opzione a saldo:

  • Easy: è la carta di credito base, contactless e appartenente al circuito Visa, che ti offre, a canone zero, un plafond di 1.500€ subito utilizzabile. Ciò che spendi, comincerai a rimborsarlo dal 15 del mese successivo in comode rate il cui importo e il numero dipendono da quanto hai speso del plafond. L’imposta di bollo è a carico di Compass, e sugli anticipi di contanti (max. 300€ al giorno), presso gli sportelli ATM è prevista una commissione del 4%, presso le filiali Compass tale commissione scende all’1%.
  • Gold: è la carta più esclusiva, contactless e appartenente al circuito Mastercard, che, a fronte di un canone annuo di 40€, mette a tua disposizione un plafond di 3.000€. Puoi scegliere di mese in mese se rimborsare il debito a saldo o a rate, semplicemente effettuando una telefonata. E’ dovuta un’imposta di bollo di 2€ nel caso in cui sulla carta sia presente a fine anno un saldo superiore ai 77,47€. Le commissioni dovute per il prelievo di contanti sono le stesse della carta Easy.

Potrai richiedere tali carte in Filiale, avendo cura di portare con te le fotocopie dei seguenti documenti:

  • documento d’identità valido;
  • tessera sanitaria;
  • busta paga o cedolino della pensione;
  • bolletta di un’utenza domestica.

Dopo l’approvazione di Compass, la carta Easy ti sarà consegnata direttamente in filiale già attiva. Per utilizzarla dovrai memorizzare il codice PIN che ti sarà inviato via SMS o con comunicazione cartacea per posta. La carta Gold invece ti sarà spedita a casa e, prima di poterla utilizzare col PIN, dovrai attivarla chiamando il numero verde 800216740.
Le carte di credito revolving funzionano un pò come un prestito in carta, sempre a tua disposizione, ma tieni però presente che il TAN e il TAEG applicati non sono proprio leggeri.

Prestiti finalizzati

Potrai affidarti a Compass anche nel momento in cui starai acquistando dei beni o servizi presso uno degli oltre 35.000 esercenti convenzionati. Non soltanto auto ed elettrodomestici, ma anche viaggi, cure mediche, arredamento e persino le spese necessarie per il tuo matrimonio da favola potranno risultare più accessibili accendendo il giusto finanziamento finalizzato.

Conclusioni e opinioni

Compass offre la sua esperienza nel settore a tutta quella clientela che, per differenti esigenze, necessita di un prestito. Che tu sia un dipendente pubblico o privato, un lavoratore autonomo o un pensionato, tra le tante proposte Compass potrebbe esserci anche quella tagliata su misura per te. Tra i vantaggi di Compass troviamo la trasparenza e semplicità nel richiedere un finanziamento, mentre tra gli svantaggi molti clienti si lamentano di more eccessivamente alte su brevi ritardi nei pagamenti e dell’insistenza del servizio recupero crediti (Data rilevazione: 20 Maggio 2019 – Fonte: sito Trustpilot).

Data rilevazione: 20 Maggio 2019 – Fonte: sito Compass

Approfondimenti

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SpecialCash Postepay ora Mini Prestito: le garanzie richieste

Piccoli prestiti senza conto corrente con Poste Italiane

Le carte prepagate della famiglia Postepay sono un segno di come si stia evolvendo l’offerta dei prodotti e servizi Bancoposta che vedono proprio nell’ampia gamma di questa prepagata la sezione di punta. Proprio per questo nell’offerta di Poste Italiane troviamo anche un prestito dedicato proprio a coloro che ne hanno una e cioè il Mini Prestito che ha preso il posto della Special cash.

Non si tratta quindi di una novità assoluta, anche se conferma l’atteggiamento con il quale da qualche tempo Poste Italiane si sta dimostrando un istituto finanziario che non soccombe all’evoluzione dei tempi ma che è in grado di soddisfare tutte le esigenze della clientela, svecchiandosi dagli schemi burocratici del passato.

carta postepay evolution

Un cambio più nel nome che nella sostanza

Come appena detto, il mini Prestito ha sostituito Specialcash Postepay, anche se nella sostanza i cambiamenti sono stati tutto sommato pochi. Parliamo infatti di un cambio di consegne che rimane sempre all’interno del trend di rivisitazione dell’offerta Postepay . Detto questo, che cos’è in realtà l’ex Special Cash?

Si tratta in poche parole di uno speciale prestito erogato anche a chi non possiede una busta paga (in questi ultimi anni risulta infatti in crescita il numero dei lavoratori saltuari o atipici). Ma attenzione: senza busta paga non significa ‘senza reddito dimostrabile’ considerato che si tratta comunque di un finanziamento (vedi anche carte revolving senza reddito dimostrabile). Tra le altre cose l’erogazione è a cura di Compass Banca Spa, mentre Poste Italiane svolge la funzione di ‘collocatore’.

Ribadiamo invece che il metodo per attivare questi prestiti passa comunque attraverso la carta Postepay che costituisce uno dei requisiti fondamentali per procedere alla richiesta. Ecco tutti i dettagli in proposito e quali garanzie sono richieste.

Finanziamento Chi può richiederlo? Importi Contatti
Special Cash
  • Titolari di Carta Postepay Evolution
  • Età compresa tra i 18 ed i 76 anni
Fino a 3.000 euro
  • Numero verde gratuito 800.00.33.22
  • Sito: www.poste.it

Piani di ricarica, costi e tassi di interesse

Ricapitolando: il Mini Prestito ex Specialcash Postepay è un prestito personale concesso a chi è già possessore di Postepay Evolution (gestibili anche online) ed ha bisogno di liquidità immediata senza la necessità di esibire una busta paga ma come già accennato servirà comunque altra documentazione reddituale.

Proprio per questo bisogna essere consapevoli che Compass effettuerà una fase di istruttoria, per cui può capitare che il Mini Prestito venga rifiutato.

Ora l’assenza della necessità di essere titolari di un conto corrente non deve nemmeno far credere che sia una soluzione percorribile per i cattivi pagatori. La valutazione da parte della banca milanese è infatti completa logicamente in base a criteri che spettano unicamente alle politiche interne di Compass stessa.

Tre importi ma una sola durata

Il Mini Prestito di Poste Italiane, prevede tre ‘piani di ricarica’ con credito immediatamente disponibile sulla Postepay Evolution del richiedente. Attenzione: non sono previste altre modalità di erogazione dell’importo richiesto ed eventualmente concesso. Il primo piano considera un prestito erogato di 1.000 euro, il secondo eroga 2.000 euro il terzo mette a disposizione 3.000 euro. Per tutti e tre è previsto il rimborso della durata di 22 mesi.

Il rimborso viene effettuato mensilmente con addebito diretto sulla Postepay Evolution o con R.I.D. su conto Banco Posta.

Quanto costa?

Per avere un discorso chiaro sui costi bisogna farsi fare un preventivo rispetto all’importo richiesto, non è infatti previsto un tool calcola rata online. Sul foglio informativo ufficiale valido al 10 febbraio 2021 troviamo comunque un esempio che considera l’ipotesi intermedia, ovvero quella di 2 mila euro con rata di 100 euro e rimborso in 22 rate. In questo caso il TAN fisso è di 10,14% e il TAEG di 10,92%, per cui alla scadenza del rimborso si dovranno restituire in tutto € 2.205,00, che sono pari a:

  • 2.000 euro di capitale richiesto;
  • 200 euro di interessi;
  • 5 euro di imposta di bollo.

Come si può vedere non sono applicate commissioni per la fase di istruttoria, non ci sono spese di incasso rid o gestione pratica, e le comunicazioni periodiche previste dalla normativa sono a costo zero.

(Per informazioni relative ai dati applicati da Poste Italiane consigliamo di visitare il sito ufficiale www.poste.it)

mini prestito poste

Garanzie e requisiti richiesti

Come qualsiasi altro finanziamento sono necessari alcuni requisiti per procedere alla richiesta. Innanzitutto, come già sottolineato, occorre essere proprietari di una Postepay Evolution (nominativa o ricaricabile) ed avere un’età compresa tra i 18 ed i 76 anni. Ma attenzione, questi ultimi sono conteggiati non quando si effettua la richiesta ma come età massima raggiunta al momento del pagamento dell’ultima rata (i 76 anni non devono essere compiuti). In secondo luogo, anche se non si possiede busta paga, occorre esibire un documento che attesti il proprio reddito (vale per chi lavora a progetto, per i lavoratori autonomi, gli stagionali e così via).

A tali requisiti bisognerà aggiungere la presentazione di alcuni documenti quali la carta d’identità in corso di validità e la tessera sanitaria o codice fiscale. Anche i cittadini stranieri possono richiedere il Mini Prestito ex Specialcash Postepay. In tal caso oltre a esibire la documentazione reddituale e i documenti di identità, è essenziale anche avere un permesso di soggiorno non scaduto. Tutti i richiedenti (italiani e stranieri) devono avere la residenza in Italia e dimostrare che il reddito percepito è di origine italiana. In più gli stranieri devono anche dare prova di risiedere in Italia da almeno 12 mesi se lavoratore dipendente o 36 mesi se lavoratore autonomo, oltre a dimostrare che si lavora in maniera continuativa da almeno 12 mesi presso la stessa azienda, ente, etc.

Anche in questo caso per informazioni più dettagliate si può consultare il sito web di Poste Italiane.

Come si richiede

Nonostante un’anima che potremmo definire più smart anche per il Mini Prestito la richiesta segue le stesse tappe previste per gli altri prestiti Bancoposta, ovvero bisogna obbligatoriamente rivolgersi a un ufficio postale (non è quindi contemplata la richiesta online).

E’ sempre consigliato richiedere prima un appuntamento (da app oppure chiamando il numero verde 800.00.33.22) e poi il giorno e nell’orario dell’appuntamento è essenziale andare con tutta la documentazione necessaria.

Prodotti Poste Italiane

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Prestiti facili e veloci: più sicuri online o in banca?

Come ottenere online un prestito a tasso basso in tempi brevi

Oggi ottenere dei prestiti facili e veloci non è difficile, a patto che si sappia dove cercare e non ci si affidi a fantomatiche “finanziarie” improvvisate. Sapere dove cercare significa anche conoscere bene lo strumento web, dal momento che molti di questi prestiti personali sono ottenibili in modalità online, con grande vantaggio da parte dell’ente erogatore, che “salta” alcuni passaggi burocratici, e del cliente, che riceve il finanziamento in tempi più brevi.

Da qui però nasce anche la domanda che molti utenti si pongono: i prestiti personali sono più sicuri online o in banca? Proviamo a rispondere cercando di essere più chiari possibile, fermo restando che la maggioranza dei prestiti personali sono accessibili sia per dipendenti che per autonomi, con la sola eccezione della cessione del quinto.

La differenza tra un prestito online ed uno in banca

I prestiti personali possono essere richiesti ed ottenuti in banca, dove viene proposto un piano preventivo completo di tutte le informazioni (importo erogabile, numero di rate, tassi di interesse e così via) e poi, dopo la visione di alcuni documenti, si riceve un contratto da firmare e la cifra richiesta.

Per fare tutto ciò potrebbero però essere necessari dei giorni. La stessa pratica può essere avviata anche online in poche ore (vedi anche Prestiti online immediati): in tal caso però tutti i documenti dovranno essere scansionati ed inviati via e-mail ed in modalità cartacea con firma, dopodiché, se la banca approva, si riceve il finanziamento. Il dubbio dei clienti qui nasce proprio dall’invio e-mail: i dati sono al sicuro? Non si rischia una truffa?

Come capire se un prestito online è sicuro

I prestiti facili e veloci richiesti online normalmente non comportano problemi. Per stare tranquilli, comunque, è bene verificare alcune cose. Innanzitutto l’istituto a cui ci si rivolge deve essere conosciuto e rinomato: meglio non fidarsi di società mai sentite o che dicono di essere nate da poco e che quindi sono alla ricerca di nuovi clienti. Una buona idea è quella di effettuare una ricerca sul web e raccogliere molte opinioni sull’istituto in questione.

In secondo luogo occorre verificare se la banca o l’istituto finanziario a cui si sta richiedendo il prestito sono autorizzati ad operare dalla Banca d’Italia. Per farlo si può consultare il sito Internet di quest’ultima, alla voce “Elenco intermediari finanziari ex art. 106”. Infine, bisogna che, all’atto dell’invio della documentazione, venga reso noto al cliente il rispetto delle normative sulla privacy.

In linea di massima, comunque, prestiti facili e sicuri online vengono concessi da istituti come Findomestic, Agos, Compass e da tutte le banche più solide, come Santander ed Hello Bank per Bnl.

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Estinzione anticipata cessione del quinto: quali costi?

Estinzione anticipata del prestito con cessione del quinto

La normativa che ha introdotto e disciplinato la cessione del quinto ha puntato sulla chiarezza e precisione delle modalità di rimborso, e allo stesso tempo anche sulle ipotesi e modalità per poter accedere al rinnovo.

Per quanto riguarda invece l’ipotesi di estinzione anticipata della cessione del quinto la normativa lascia una certa libertà decisionale alle varie finanziarie o banche, soprattutto per quanto riguarda la parte formale, come ad esempio uso di modulistica o canali da usare per poter richiedere i conteggi.

Principali caratteristiche e funzionamento del prestito

Vediamo innanzitutto alcune caratteristiche distintive di questa tipologia di prestito.La cessione del quinto è un metodo di finanziamento che per alcune persone può risultare davvero comodo in caso di bisogno di un importo piuttosto elevato, altri prestiti in corso o ancora difficoltà nell’ottenere un prestito perché cattivi pagatori o protestati. E’ ottenibile dai pensionati (che possono contare anche su condizioni agevolati tramite la convenzione Inps) e da tutti i lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato (e in alcuni casi anche con contratti a tempo determinato di durata sufficiente). Questi possono essere ad esempio impiegati presso enti pubblici o statali, ma anche presso aziende private.

A prescindere dalla categoria di appartenenza la restituzione dell’importo ottenuto come finanziamento si basa sulla decurtazione, ogni mese, del 20% della retribuzione netta (stipendio o pensione). La cessione del quinto presenta infine tempi di restituzione piuttosto lunghi, che possono arrivare fino a 10 anni (120 rate mensili).

Attenzione all’ammortamento

Il fatto che ogni mese, sullo stipendio o sulla pensione, verrà trattenuta sempre la stessa somma, pari al 20% massimo dell’importo netto degli emolumenti percepiti, non deve far credere che tutte le rate saranno composte dalla stessa quota di capitale e di interessi. Anche nella cessione del quinto infatti il tipo di ammortamento usato è quello “alla francese”.

Quindi le prime rate saranno composte soprattutto da interessi mentre con il passare del tempo la quota del capitale aumenterà e quella degli interessi tenderà a diminuire. Questo aspetto va preso in considerazione prima di procedere all’estinzione anticipata di una cessione del quinto che si ha già in corso. Basterà cercare di rispondere a delle domande aiutandosi con dei semplici calcoli che possono essere fatti usando anche dei tool indipendenti gratuiti che si trovano online. Nel particolare le più importanti sono 2 e cioè:

  1. Sono all’inizio, alla metà o alla fine del contratto? Se sono all’inizio allora sarà economicamente vantaggioso procedere all’estinzione anticipata, verso la metà la convenienza potrebbe comunque essere ancora interessante, mentre verso la fine del contratto è probabilmente sconsigliato procedere;
  2. Ho bisogno di nuova liquidità, mi conviene rinegoziare? In realtà con la cessione del quinto si procede all’estinzione anticipata del prestito in corso per accenderne uno nuovo. Quindi bisogna anche capire se la ragione che ci spinge all’estinzione in modo anticipato sia la sola soluzione ad un eventuale problema e quanto questa scelta ci potrebbe costare in realtà.

Come funziona con l’assicurazione?

La cessione del quinto come modalità di finanziamento viene fatto rientrare nella categoria dei prestiti personali, anche se è accompagnato da una copertura assicurativa obbligatoria. Proprio la questione del rimborso dell’assicurazione, in caso di estinzione anticipata della cessione del quinto, è stata oggetto di alcuni interventi da parte delle autorità competenti, per fornire maggiore tutela e chiarezza.

Guida pratica

Fatte queste dovute precisazione vediamo cosa fare,se si è in grado di procedere con un’estinzione anticipata della cessione del quinto. Ecco tutti gli step ed i costi da affrontare.

Il pagamento di una penale ed il conteggio estintivo

L’estinzione anticipata della cessione del quinto viene consentita dalla legge, che dà come indicazioni per procedere in tal senso quelle di pagare l’importo residuo del capitale ancora non rimborsato, con l’aggiunta però di una penale. Quest’ultima risulta più alta quanto più tempo manca al saldo del debito di finanziamento.

Qualora dovesse mancare più di un anno alla data prevista per il versamento dell’ultima rata, la mora ammonta ad esempio all’1% della somma che resta da versare. Tempi inferiori ad un anno prevedono invece una mora inferiore ad esempio dello 0,5% dell’importo residuo. L’importo esatto da rendere viene calcolato dalla banca stessa nel cosiddetto “conteggio estintivo”. Se ad esempio resta da versare una somma di 3.000 euro per saldare il finanziamento, con la penale si pagheranno 30 euro più il capitale residuo in un periodo che supera un anno, 15 euro in più se manca meno di un anno all’estinzione. Ma Attenzione! Nei conteggi estintivi dovranno essere riportati in modo dettagliato anche:

  • il capitale residuo da rimborsare ancora;
  • l’ammontare della penale per l’estinzione anticipata;
  • la parte di premi assicurativi che la banca o la finanziaria dovrà restituire (si tratta infatti di premi “versati” che a causa dell’anticipata estinzione non potranno essere goduti dal titolare del contratto di cessione del quinto).

Inoltre dovrebbero essere specificate le modalità di estinzione accettate (ad esempio estremi per fare il versamento con un bonifico specificando i dati e le causali da riportare) e come procedere per ottenere il rimborso del premi assicurativi.

Queste condizioni valgono quindi per tutte le società o banche che concedono questo prestito, come ad esempio Cessione del quinto Findomestic, Ibl, Pitagora, Unicredit, Bnl, Santander e la Cessione del quinto Agos. Ricordiamo che ogni banca o finanziaria prevede l’uso di una modulistica propria, di modalità di rimborso diverse, e quindi è necessario rivolgersi proprio a chi ha erogato la cessione del quinto per conoscere esattamente cosa e come fare.

Perse spese di istruttoria e l’imposta di bollo

Se si decide per l’estinzione anticipata della cessione del quinto oltre al pagamento della penale occorre mettere in conto anche altre spese previste dai singoli contratti e contenute nel documento IEBBC, Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori. In generale si potrà dire che le spese di istruttoria e di imposta di bollo andranno certamente perse, mentre è possibile recuperare alcune commissioni bancarie (dipende dal singolo contratto di finanziamento), restituite sotto forma di rimborso (vedi anche Estinzione anticipata di un prestito).

Per quanto riguarda le spese di assicurazione, esse vengono restituite, dopo richiesta da parte del cliente, per un importo pari all’ammontare del premio non goduto. A questo punto l’istituto bancario o la finanziaria preparano una lettera Liberatoria in cui dichiarano che non avranno più nessuna pretesa di risarcimento e che hanno ricevuto correttamente la somma dovuta. Tale lettera verrà inviata al datore di lavoro che potrà così sospendere le trattenute mensili sullo stipendio.

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Prestito 20000 euro: meglio la cessione del quinto?

Prestiti da 20 mila euro: guida alla scelta

Quando ci si trova ad affrontare spese considerevoli, ma importanti per la nostra vita (la ristrutturazione di una casa, un evento imprevisto, per molti anche spese mediche od un matrimonio) l’importo da richiedere nel caso di un finanziamento non potrà essere esiguo, e di solito ci si orienta sulla cifra dei 20.000 euro.
Questi prestiti purtroppo non sono, attualmente, facilmente ottenibili se ci si presenta ad una banca o ad una finanziaria senza garanzie valide, come una busta paga, dei garanti più che credibili, dei possedimenti immobiliari. In alternativa si può pensare ai prestiti cambializzati o ad una cessione del quinto. Quest’ultima soluzione è quella che conviene di più? Scopriamolo.

Le diverse opzioni sul mercato

Mettiamo subito in evidenza che chi non ha un lavoro fisso ma può almeno contare su un contratto a tempo determinato può optare per alcune tipologie di prestiti personali (ad esempio il Cifra Tonda Compass, Credit Express Dynamic Unicredit, alcuni prodotti Findomestic e tanti altri), dove si può arrivare fino ad 84 mesi per la restituzione con rate mensili con TAN fisso per tutta la durata del finanziamento e TAEG variabile secondo il numero delle rate (vedi anche Prestiti personali senza busta paga).

Altro discorso è da fare per chi invece ha bisogno di questa cifra ma non possiede né busta paga né garanti, oppure per chi in passato è stato protestato. Costoro potrebbero trovare una soluzione in un prestito cambializzato, che notoriamente non richiede garanzie ma presenta tassi di interesse più alti rispetto ai normali prestiti (diminuibili con presentazione di motivazione e garante) e, in caso di prestito da un privato, come contropartita l’eventuale pignoramento dei propri beni a fronte di un mancato pagamento.

I più fortunati sono invece coloro che lavorano con contratto a tempo indeterminato, meglio ancora se come dipendenti statali o pubblici (che scontano in media tassi più bassi rispetto a quelli del settore privato), od i pensionati, in quanto possono usufruire della cessione del quinto, anche se hanno un passato da cattivi pagatori.

I vantaggi della cessione del quinto

La cessione del quinto consente di ottenere un prestito di 20.000 euro anche a chi ha già in atto un ulteriore finanziamento che non ha ancora terminato di pagare. Tale prestito permette di essere saldato mensilmente con trattenute che arrivano fino ad un quinto (il 20%) dello stipendio netto mensile, con tassi di interesse piuttosto convenienti (con rata sempre fissa, TAN fisso per tutta la durata del finanziamento e TAEG variabile secondo il numero di rate).

La durata di un prestito per cessione del quinto parte da 2 anni (24 rate) ed arriva a 10 anni (120 rate): consente perciò di essere saldato con comodità, ed in più presenta il vantaggio di essere assicurato. Ha però il limite (e in Italia di questi tempi non è cosa da poco) di poter essere richiesto esclusivamente da pensionati o da chi vanta un lavoro con contratto a tempo indeterminato, in enti statali e pubblici oppure, in certi casi, in aziende private.

Guida Importo Prestiti

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Cessione del Quinto Compass: requisiti minimi e tassi

Cessione del quinto Compass per pensionati e lavoratori

Nella sezione dei prestiti personali di Compass, troviamo anche la cessione del quinto, sia dello stipendio (per chi è ancora in attività lavorativa) che della pensione. Tra le altre cose l’istituto di credito milanese rientra tra quelli che hanno in attivo la convenzione con l’Inps.

Ricordiamo che la cessione del quinto è una particolare forma di finanziamento inizialmente riservata a dipendenti statali e dipendenti pubblici, ma poi estesa da qualche anno anche ai pensionati (che magari hanno in atto già una forma di finanziamento e di cui sono lontani dalla rata di saldo) e dipendenti privati.

In media prevede l’erogazione di una somma anche piuttosto elevata e richiede come garanzia la “cessione del quinto” dell’importo mensile dello stipendio, cioè il 20% dello stipendio netto. Compass, facente parte del gruppo Mediobanca, propone una cessione del quinto con requisiti minimi e tassi interessanti. Scopriamo di più.

Requisiti e documenti richiesti: accesso anche ai dipendenti privati

Come già accennato per richiedere una cessione del quinto Compass occorre essere dipendenti pubblici, statali o pensionati, oppure dipendenti di aziende private. È questa una novità, come già detto, introdotta nel sistema italiano del credito solo da qualche anno, nel panorama della cessione del quinto, alla quale Compass si è quasi immediatamente adeguata ampliando il pubblico di potenziali soggetti interessati a questo tipo di prestito.

La cessione del quinto dello stipendio Compass, prevede una somma massima richiedibile fino a 75 mila euro. Tra i dipendenti pubblici e privati, la differenza è data dal tasso di interesse applicato (in entrambi i casi è preferibile farsi fare comunque un preventivo).

Il richiedente dipendente dovrà avere un’età compresa tra i 18 ed i 63 anni ed un contratto a tempo indeterminato. L’importo della rata è condizionato dallo stipendio netto percepito dal lavoratore, sul quale avverrà la sua trattenuta a monte da parte del datore di lavoro o amministrazione pubblica. Nel caso dei pensionati invece l’età massima per fare la richiesta è di 79 anni. Inoltre bisogna essere titolari di una pensione mensile di importo minimo superiore all’ammontare dell’assegno sociale, al netto della quota cedibile. Inoltre la pensione non deve provenire da fonti di sostegno al reddito, invalidità, ecc.

Documenti necessari

All’atto della richiesta occorre presentare un documento di identità valido, un codice fiscale, il certificato di stipendio e l’ultima busta paga se si è dipendenti. A tali documenti i pensionati dovranno sostituire al certificato di stipendio il cedolino della pensione e presentare, in più, una certificazione di quota cedibile da parte dell’ente previdenziale a cui sono iscritti. Ricordiamo ancora che Compass è tra le banche firmatarie della convenzione Inps ed è perciò abilitata al servizio telematico per ottenere direttamente la certificazione della quota cedibile.

Per prima cosa però è sempre consigliata la richiesta del preventivo (vedi anche Guida preventivo prestito online) per il quale si dovrà per forza passare in filiale. Un iter da seguire anche se si hanno i requisiti minimi per poter richiedere un eventuale rinnovo di cessione del quinto già in essere.

Online non è infatti possibile procedere ad una simulazione o richiedere un preventivo mentre è possibile fissare un appuntamento. Per farlo basterà andare sul banner ‘Fissa un appuntamento’:

Cliccandoci sopra si potrà scegliere la filiale più comoda da raggiungere attraverso una ricerca mirata per zona o cap. Di seguito si potrà selezionare sia il giorno che l’orario disponibile per il primo appuntamento. Prima di dare la conferma viene richiesto anche di selezionare il prodotto per il quale si richiede l’appuntamento. Questo permette di:

  • ottenere un’assistenza e una consulenza mirata proprio in quella filiale;
  • accertarsi che quel tipo di prodotto sia effettivamente offerto al momento.

Erogazione e tassi di interesse applicati e opinioni

La cessione del quinto Compass è richiedibile anche da chi ha altri finanziamenti in corso oppure ha avuto in passato difficoltà di pagamento. Un acconto della cifra richiesta avviene già dopo pochi giorni sul conto corrente del richiedente, attraverso assegno o bonifico bancario, mentre le rate (da 24 a 120, di cui l’importo è fisso e stabilito preventivamente in sede di appuntamento, insieme all’entità complessiva dell’erogazione) vengono decurtate al momento della ricezione della busta paga.

Per quanto riguarda gli interessi, il TAN è fisso per tutta la durata del rapporto. E’ importante sottolineare, infine, che nel pagamento delle rate non è inclusa alcuna spesa istruttoria o di intermediazione, e che alla stipula della cessione del quinto deve essere associata anche la polizza obbligatoria imposta dalla legge.

Contatti

Per chi non è cliente Compass i contatti utili per informazioni sulla cessione del quinto sono rappresentati dal numero verde 800 774433 e dal form di ri-contatto accessibile dal sito ufficiale. Per chi è già cliente le possibilità di assistenza prevedono anche l’accesso all’area clienti ed il numero dedicato 02.48244412 con operatore dalle 9 alle 19 dal lunedì al venerdì.

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Prestito per studenti: 4 consigli per evitare truffe online

Prestito d’onore, borse di studio e convenzioni bancarie per studenti

I prestiti per studenti costituiscono una soluzione interessante e comoda per tutti coloro che non possono pagarsi gli studi di laurea, un master o che non riescono a sostenere le spese di alloggio che un fuori sede deve affrontare. Esistono due tipi di prestiti per studenti. C’è quello simile ad un normale prestito personale, con la sola differenza di un importo più basso (spesso fino a 5.000 euro), tassi di interesse molto contenuti e convenienti ed un numero di rate elevato, rimborsabili durante il corso di studi (in questa categoria possono rientrare anche la Specialcash di poste italiane, che tuttavia non ha carattere specifico, o il credit express di Unicredit)i. Ci sono poi i prestiti agevolati, tra cui il Prestito d’onore.

La loro particolarità consiste nel fatto che possono essere restituiti con tutta calma, cioè solo alla fine del percorso di studi o di specializzazione (si può cominciare a pagare anche due anni dopo il conseguimento del titolo), e che presentano tassi di interesse davvero bassi, il che li rende adatti anche al pagamento delle spese per gli studi fuori sede, ad esempio in altri Paesi (come Inghilterra, Usa, ecc).

I prestiti d’onore, in particolar modo, risultano accessibili anche solo dimostrando un considerevole merito negli studi (soprattutto per quelli universitari, sia lavoratori che non) o un reddito esiguo ed il loro periodo di ammortamento può arrivare, inoltre, anche a 10 anni. Sono tantissimi gli istituti bancari o le finanziarie che erogano questi tipi di finanziamento: i prestiti personali per giovani vengono erogati dalle banche, mentre i prestiti agevolati vengono disposti in virtù di accordi tra l’istituto bancario, l’Ateneo in cui si studia, ed il Governo.

Il prestito d’onore, infine, può essere erogato anche sotto forma di borsa di studio. Una delle particolarità di questi prestiti è che la loro richiesta può avvenire anche online. In quest’ultimo caso, però, è bene stare molto attenti al rischio truffe: ecco perciò 5 consigli per tenersi alla larga dai guai.

  1. Attenti alle offerte di prestito via e-mail

    Molto spesso le banche o le finanziarie più accreditate possiedono un loro settore marketing che si occupa di comunicare con la clientela anche attraverso il web. In tali contesti la banca o la finanziaria con le e-mail invitano a consultare il loro sito web oppure a recarsi presso la filiale più vicina per avere informazioni più approfondite. Quando invece si ricevono delle e-mail da privati o da pseudo istituti sconosciuti, in cui si parla di interessi a tasso 0, senza alcuna precisazione riguardo ai dettagli, state all’erta: il rischio truffa è elevato e molto probabilmente si sta incappando in quello che è il cosiddetto “phishing”, l’adescamento fraudolento online. Una delle soluzioni, che si è rivelata una vera rivoluzione di questi ultimi anni per ciò che riguarda il pagamento di assicuraizioni, di mutui, o l’accesso al migliore finanziamento, risiede nei comparatori online. Si tratta di quei portali web in cui vengono messe a confronto tutte le offerte di tutte le banche, gli istituti assicurativi e le finanziarie per la concessione dei prestiti.Ciò non toglie che “inviti” ad aderire a proposte che non siano stati in qualche modo sollecitati dal destinatario, vanno visti sempre con sospetto, e affrontati con prudenza, reperendo informazioni presso i numeri verdi o i contatti diretti con le banche stesse che presumibilmnete avrebbero fatto la proposta via mail.

  2. Le spese di istruttoria non devono mai essere pagate in anticipo
    Nel caso vi troviate di fronte ad una proposta (spesso portata avanti da un fantomatico benefattore) di prestito in cui vi si chiede di anticipare le spese di istruttoria, sappiate che se le pagate non rivedrete mai più né quei soldi né il prestito. I costi dovuti all’istruttoria si pagano, infatti, dopo aver ricevuto il prestito e non prima. Alcuni truffatori, invece, utilizzano la tecnica della richiesta delle spese di istruttoria in anticipo (di solito qualche centinaio di euro) per assicurarsi più cifre da persone diverse.

  3. Tasso di interesse sotto il 7% e credito subito disponibile
    Queste caratteristiche esistono, soprattutto quando parliamo di prestiti a studenti, ma di solito appartengono ai finanziamenti agevolati che solo banche e finanziarie accreditate possono erogare. Se il “prestatore” è un singolo, o magari un ente di cui non avete mai sentito parlare in vita vostra non vi fidate, ancora di più se vi propone di darvi subito la cifra richiesta, con rate rimborsabili ad un tasso di interesse sotto il 7% (molto spesso si arriva al 3%) e poi passa alla richiesta di un anticipo per spese burocratiche.
  4. Effettuate un check tramite Consob e Banca d’Italia
    Se sospettate una truffa, una possibilità è quella di segnalare la società fittizia alla Consob o alla Banca d’Italia: l’attività di vigilanza di questi due enti, infatti, comporterà la richiesta di documenti ed un’ispezione. Questo perché gli organismi deputati all’erogazione di qualsiasi tipo di credito dovranno sempre essere iscritti in un apposito registro della Banca d’Italia.

Esempi di prestiti bancari

  • Credit Express di Unicredit
  • Prestito Giovani di Bnl

Esempio prestiti d’onore per studenti

  • Luiss, prestiti d’onore in accordo con Intesa Sanpaolo, Banca delle Marche ed Unicredit
  • Università Cattolica del Sacro Cuore, prestiti agevolati in accordo con Banca Intesa

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Enpam: prestiti personali, cessione del quinto e mutui

Ente Nazionale Previdenza ed Assistenza Medici: guida ai finanziamenti

L’Enpam (Ente nazionale previdenza ed assistenza medici) è una fondazione senza scopo di lucro che si occupa di assistere gli iscritti, come medici, chirurghi ed odontoiatri, anche pensionati, nelle eventualità assicurative, previdenziali o in tutti quei casi in cui occorre un prestito.

I prestiti Enpam possono riguardare un prestito personale, un mutuo o la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Analizziamo nello specifico tutti e tre i casi.

Prestiti personali: come funzionano

Un prestito personale Enpam è rivolto esclusivamente agli iscritti all’ente, quindi sono solo per i medici, chirurghi ed odontoiatri che usufriscono dei servizi previdenziali ed assistenziali. Viene erogato non direttamente dall’ente, ma attraverso istituti di credito con cui quest’ultimo ha stipulato delle convenzioni (attualmente Deutsche Bank, Gruppo Pnb Paribas, Banca Popolare di Sondrio, Accedo di Intesa San Paolo, Banca Popolare Pugliese ed Agos).

Le condizioni del credito variano secondo le disposizioni di ogni singola banca, ma in generale si può dire che il plafond concesso è piuttosto alto (dai 20.000 ai 50.000 euro in media) e le rate possono oscillare da un numero di 24 fino a 120. Anche i tassi di interesse sono subordinati alle condizioni di ogni singola banca convenzionata, ma in genere sono molto agevolati rispetto agli altri piani di finanziamento.

Mutui Enpam: cosa sono e quali spese coprono

Tra i prestiti Enpam, i mutui possono essere richiesti una sola volta da tutti coloro che possiedono all’attivo almeno tre anni in regola di iscrizione e contribuzione all’ente. La richiesta di un mutuo Enpam può essere effettuata anche da un familiare, qualora l’iscritto risultasse deceduto.

I tipi di mutuo che possono essere richiesti riguardano la costruzione o l’acquisto di una casa su un terreno di proprietà; la ristrutturazione della prima casa; la sostituzione di un vecchio mutuo ipotecario sull’alloggio prima casa. È importante sottolineare che l’alloggio prima casa, per usufruire del mutuo, dovrà essere localizzato nel luogo di residenza o di lavoro della persona richiedente, e che esistono dei limiti per l’importo erogato: 300.000 euro per acquisto o costruzione e 150.000 euro per ristrutturazione. La durata massima di un mutuo Enpam ammonta a 30 anni e a circa 360 rate mensili.

Cessione del quinto: chi può richiederla?

La cessione del quinto sullo stipendio o sulla pensione è un’altra tipologia di prestiti Enpam che vengono erogati dagli Istiuti di credito convenzionati con l’ente (secondo l’elenco che si può trovare sopra). Si tratta di un prestito personale con un tasso fisso che però prevede, nella rata di restituzione del credito che è di importo costante, di non superare 1/5 dell’importo totale netto della pensione o dello stipendio (pari a circa il 20%).

Mentre la cessione del quinto dello stipendio può essere richiesta con diverse modalità di rimborso (vedi anche Prestito con delega), quella della pensione viene addebitata direttamente su quest’ultima e deve essere dichiarata “quota cedibile” dallo stesso Enpam. Possono richiederla lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato o determinato (in quest’ultimo caso sussistono però dei vincoli) e pensionati che non abbiano superato i 77 anni di età. Il piano di ammortamento è molto vantaggioso e prevede un massimo di 120 mesi.

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