Piano di ammortamento prestito: interessi e quota capitale

Come si calcola un piano di ammortamento prestito?

Quando si dà corso ad un prestito personale o finalizzato (si deve invece fare un discorso a parte per quello obbligazionario), per avere l’andamento finanziario di quest’ultimo sempre sotto controllo si procede a calcolare il cosiddetto piano di ammortamento, con eventuali interessi e quota capitale. Tenere conto di queste variabili, infatti, consente di poter gestire al meglio le proprie somme di denaro e di monitorare l’andamento del finanziamento che è stato richiesto. Ma come si fa a calcolarlo? È un’operazione difficile che compete solo alle banche, oppure tutti possono essere in grado di prevederlo? Cerchiamo di capirlo.

Le differenze tra i vari tipi di piani di ammortamento

La prima cosa che bisogna sapere è che esistono diversi tipi di piani di ammortamento: quello italiano, quello francese e quello tedesco. Nel piano all’italiana (ormai poco utilizzato dalle banche)vengono previste rate che decrescono di volta in volta, così come le quote interessi. Quella che resta costante è la quota capitale. Nel piano alla francese, invece (oggi il più adoperato dalle banche), le rate da pagare sono di importo sempre costante. Il piano all’italiana, perciò, vedrà rate più alte all’inizio e più basse alla fine, mentre quello francese comporta un pagamento dell’importo finale un po’ più salato. Il piano di ammortamento alla tedesca, infine, è simile a quello francese, con l’unica differenza che gli interessi dovranno essere pagati anticipatamente.

Anche se meno diffuso è doveroso evidenziare che esiste anche il piano di ammortamento all’americana, caratterizzato da un’operazione di investimento ed una di finanziamento (vedi anche Prestiti online immediati).

Come si calcola un piano ammortamento prestito

A differenza di quello che comunemente si pensa, calcolare un piano di ammortamento prestito, con interessi e quota capitale, non è complicato. Alcuni esempi basteranno a rendere chiari questi concetti. Nei prestiti che effettua la banca, all’interno del piano di ammortamento, come sappiamo, vengono compresi anche gli interessi, che avranno una loro voce nel calcolo. Poniamo che si chieda un prestito ad una banca di 4.000 euro (vedi anche Ho bisogno di soldi subito), da restituire in 20 mesi con un interesse del 6% e con rata mensile. Sia nel piano di ammortamento all’italiana che in quello alla francese si avranno le voci “Capitale residuo”, “Quota Capitale”, “Quota Interessi” ed “Importo Rata”.

Nell’ammortamento all’italiana, però, le voci corrisponderanno al 1°mese a Quota Capitale: 200 euro; Quota Interessi: 20 euro; Importo rata: 220 euro; capitale residuo: 3.800 euro. Nel secondo mese la quota capitale resta la stessa, mentre la quota interessi si ricalcola sul capitale residuo, abbassandosi via via. Invece nell’ammortamento alla francese la quota capitale non resta la stessa, ma cresce mese dopo mese, mentre la quota interessi, al contrario, diminuisce, lasciando però costante l’importo della rata.

Questa metodologia di calcolo è utile, perché svincola dal prodotto specifico di riferimento (applicabile ad esempio tanto per finanziamento con Unicredit che per uno Inpdap). Se comunque non si vuole far da sé ma affidarsi a soluzioni più comode, online esistono delle piattaforme che consentono di calcolare nei dettagli un piano di ammortamento prestito, con interessi e quota capitale.

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Scrittura privata: è sicura per prestiti e mutui?

Forma, contenuto e registrazione: come fare una scrittura privata blindata

La scrittura privata per prestiti non ha di per sé valore legale ma serve a cautelarsi verso contratti finanziari stipulati tra privati e verso i controlli effettuati dal fisco su tutte le somme di denaro ricevute. Di solito, la scrittura privata è dunque un documento che tutela i prestiti tra privati, molto spesso nel caso di prestito infruttifero tra familiari e parenti. Cerchiamo di capire, però, quanto può essere sicura una scrittura privata per prestiti e mutui.

Quando una scrittura privata è sicura per i prestiti

Una scrittura privata è una sorta di contratto che viene sottoscritto tra due parti (due privati) ed è consentito solo se non risulti continuativo, ma occasionale. Essa è sicura per i prestiti in quanto, innanzitutto, autenticata costituisce prova di valore legale un patto finanziario, garantito anche dall’Agenzia delle Entrate, ed in secondo luogo perché detta nero su bianco le condizioni di restituzione della cifra da parte del debitore.

Giuridicamente la scrittura privata viene definita “contratto di mutuo” secondo l’ex.art. 1813 del codice civile e per essere valida e sicura deve riportare i dati di coloro che portano avanti il prestito (creditore e debitore), la causale del prestito, le modalità di restituzione dell’importo, eventuali interessi sulla somma (ma possono anche non essere contemplati), le scadenze, le eventuali penali in caso di mancata o ritardata restituzione del debito (vedi anche Tasso usura).

Non devono mancare, infine, le firme dei contraenti del prestito con data certa. In questi casi risulta molto utile, per mettersi al riparo da contestazione, procedere alla firma autenticata. Una firma autenticata in una scrittura privata non è altro che l’attestazione da parte di un notaio (ma anche di un’altra figura che funge da pubblico ufficiale) che c’è stata effettivamente sottoscrizione di una scrittura in sua presenza, una volta accertata l’identità di chi ha apposto la firma (vedi anche Firma digitale).

Per quanto riguarda i mutui vengono abbattuti i costi del notaio

Il contratto di mutuo può anche assumere la forma di scrittura privata, e si ha quando viene sottoscritto contemporaneamente dalle parti (non davanti ad un notaio). Questo tipo di mutuo si contrappone all’atto pubblico (che ricordiamo è obbligatorio in alcuni casi particolari come l’ accensione di ipoteca), ed in questo caso la firma delle parti può avvenire anche separatamente, perché si ha l’autenticazione davanti ad un notaio (che è pubblico ufficiale). Ovviamente in una scrittura privata non autenticata di un mutuo le spese dovute al notaio vengono abbattute.

Online è possibile reperire numerosi modelli di contratti di scrittura privata. Quello che non bisogna mai dimenticare, però, in questo frangente, è l’inserimento della dicitura “Ex art. 1813 e ss. del codice civile”, proprio per mettere in evidenza che la tipologia di contratto trattato è il mutuo, che in questo caso risulterà legale e sicuro.

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Elicicoltura finanziamenti: le agevolazioni per il 2024

Investire nell’ elicicoltura: i finanziamenti regionali ed europei 2020/21

Un settore dell’agricoltura che in questi ultimi anni sta conoscendo un discreto successo ed è visto come destinatario di diversi finanziamenti è quello dell’ elicicoltura, che più che coltura riguarda veri e propri allevamenti di lumache da gastronomia. Vediamo nello specifico in cosa consiste l’elicicoltura e quali sono le agevolazioni economiche previste soprattutto dal PSR per gli anni 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020 rivolte a chi vuole intraprendere questo tipo di attività.

Comunque la elicicoltura è un settore in continua crescita, quindi si possono trovare anche finanziamenti bancari, soprattutto da parte delle banche che hanno una certa attenzione al settore agricolo.

Secondo i dati relativi al 2016 da parte dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura il consumo di lumache fresche è in crescita con un giro di affari per quest’anno di circa 2,5 miliardi di euro. Secondo delle stime ricavabili anche da testimonianze dirette riportate nell’apposita sezione dell’Istituto di elicicoltura, per 5 mila metri di allevamento intensivo l’investimento deve essere di circa 20 mila euro (Data: 09 agosto 2018 – Fonte: Istituto Internazionale di Elicicoltura).

I Psr dei fondi europei

Con il termine elicicoltura viene indicata qualsiasi attività volta all’allevamento di lumache da gastronomia, le quali possono essere impiegate sia nel campo alimentare che in quello, in ascesa, della commercializzazione della bava di lumaca per comporre creme di bellezza o rimedi per la salute della pelle.

Esistono diversi finanziamenti per l’elicicoltura. Il 2018 rientra in pieno, ad esempio, nel periodo che comprende il nuovo piano di stanziamento Psr 2014/2020 (Piano di Sviluppo Rurale), di cui i bandi sono usciti già a partire dalla seconda metà del 2015. Si tratta di finanziamenti voluti dall’ Ue all’interno del Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e che sono concepiti a fondo perduto in quote del 60 o addirittura del 70% ino ad arrivare all’80% specialmente in alcune regioni svantaggiate ma a vocazione particolarmente agricola (vedi anche Guida ai finanziamenti a fondo perduto).

Attenzione, però: i dettagli delle agevolazioni non sono uguali per tutti, bensì variano di regione in regione. Ogni amministrazione regionale fa infatti uscire un proprio bando con requisiti e stanziamenti diversi. Per consultarli ci si può collegare ai siti web delle Regioni oppure chiedere informazioni agli uffici della Coldiretti o di Confidi. A riguardo ci sono delle Regioni più attive rispetto alle altre, tra le quali spiccano il Piemonte, il Veneto, la Calabria e la Sicilia.

L’esempio della Lombardia

L’attenzione dei giovani agricoltori per questo settore ha spinto varie altre Regioni a fare stanziamenti a fondo perduto per l’allevamento delle lumache ed un esempio recente si è avuto con la regione Lombardia. Ad esempio lo stanziamento per il 2018 è stato di € 2.958.966 per i progetti di ricerca nel settore agricolo, compresa la elicicoltura.

Lo stanziamento secondo il bando prevedeva la copertura fino all’80% delle spese sostenute e con una somma massima di 150 mila euro per anno e per un massimo di 36 mesi. Il bando in questione si è chiuso il 30 giugno e l’esito di ammissione per le domande è di 150 giorni. Ricordiamo che il Psr prevede stanziamenti atti a coprire il periodo che va dal 2014 fino al 2020 che le Regioni possono assegnare a tranches annuali.

I fondi ai giovani agricoltori

Il Psr prevede anche dei fondi specifici per giovani agricoltori (vedi anche Finanziamenti agevolati per Start up), in questo caso in elicicoltura. Destinatari sono coloro che avviano un’attività imprenditoriale/agricola per la prima volta ed hanno un’età compresa tra i 18 ed i 40 anni. Per il 2016 si prevedevano circa 100 milioni di euro da erogare per avviare nuove aziende in agricoltura, per dare premi tra i 40 ed i 70 mila euro, finanziare ristrutturazioni, interventi per il miglioramento delle risorse idriche e della gestione del suolo. Per ogni anno la gestione delle risorse è sempre rimandata alle Regioni in funzione degli stanziamenti ad esse distribuiti.

Previsto anche un credito d’imposta per alcune regioni d’Italia. Anche in questo caso per avere tutte le informazioni, per ricevere assistenza su redazioni di business plan, e metodi di accesso ai bandi ci si può rivolgere ai CreditAgri Italia di Coldiretti, con uffici presenti in tutto il territorio nazionale.

Il microcredito

L’importo abbastanza contenuto permette di usare come finanziamento per l’elicicoltura anche il microcredito. Ovviamente l’entità della somma da richiedere dipende da vari fattori, compresa la proprietà o l’affitto del terreno. Inoltre bisogna munirsi di un business plan adatto. Per quest’ultimo aspetto ci sono anche dei modelli standard che vengono venduti online ma è logicamente preferibile farsi aiutare da persone che conoscono l’argomento per esperienza diretta (ci si può rivolgere ad esempio anche alla Coldiretti). In alternativa ci si può lavorare autonomamente ad esempio consultando la pagina apposita presente sull’ Istituto di elicicoltura.

N.B. Il business plan è sempre necessario anche se si richiede uno dei finanziamenti stanziati con bando regionale (per la redazione in questo caso bisogna attenersi alle indicazioni riportate nel bando stesso).

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Acquistare auto a tasso zero: attenzione al TAEG

Finanziamento auto a tasso zero: consigli utili per risparmiare davvero

I finanziamenti a tasso zero risultano molto comodi per chi ha intenzione di acquistare qualsiasi tipo di oggetto o di bene senza interessi, che si tratti di un elettrodomestico o di un’auto. Sì, perché anche le auto, in determinati periodi di promozione delle aziende che le commercializzano, si possono acquistare a tasso zero (sempre che si rientri nel periodo promozionale e nelle zone in cui è attivo, perché non è detto che per la stessa marca se si ha l’offerta a Roma questa sia attiva anche a Milano o altrove).

Ciò significa che ad esempio se ci si fa finanziare una cifra di 10 mila euro l’importo totale dovuto sarà di 10 mila euro, non un euro di più. Chi sceglie di pagare un’auto a tasso zero dovrà fare però attenzione sia alle condizioni di accesso (ad esempio se si può acquistare con anticipo zero o se c’è una cifra che dovrà essere data prima di richiedere l’accesso al finanziamento) che al Taeg, che altrimenti potrebbe celare delle brutte sorprese (vedi anche Prestiti online immediati). Vediamo perché.

Il finanziamento senza spese: Tan e Taeg a tasso zero

Come sappiamo, quando ci si accinge ad attivare un finanziamento in banca la prima cosa su cui ci si informa sono gli interessi che come cliente si dovranno corrispondere per il prestito. Gli interessi sono dati da due voci, in particolare: il Tan ed il Taeg. Il primo è il cosiddetto “Tasso annuo nominale” e sta ad indicare la percentuale di interesse che si andrà a pagare sul prestito, al netto delle spese accessorie.

Il Taeg invece è il “Tasso annuo effettivo globale”. Proprio quest’ultima parola è quella che dovrebbe illuminare il cliente. Spesso, infatti, molti finanziamenti a tasso zero vengono proposti come tali quando in realtà è soltanto il Tan ad essere a tasso zero, mentre il Taeg può arrivare anche al 15 o 16%. Acquistare un’auto realmente a tasso zero significa dunque che sia il Tan che il Taeg dovranno risultare allo 0%.

Perché occorre stare attenti al Taeg

L’espressione Tasso annuo effettivo globale sta a significare che quel tasso che si andrà a pagare è comprensivo di tutte le spese aggiuntive di un finanziamento, che possono essere le spese di apertura pratica, quelle di gestione, quelle di rimborso. Di conseguenza è molto raro che un finanziamento sia a tasso zero sia nel Tan che nel Taeg.

In quest’ultimo caso si tratta di Tasso zero completo e può voler dire due cose: o che sarà lo stesso rivenditore a farsi carico delle spese dell’apertura e gestione delle pratiche altrimenti comprese nel Taeg, oppure che la percentuale di quest’ultimo è stata inglobata nel prezzo dell’auto, per cui il finanziamento può essere presentato come a Tasso zero sia nel Tan che nel Taeg.

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Euronics finanziamenti: conviene acquistare a rate?

Comprare online rate con i finanziamenti Euronics: Agos o Findomestic?

Come tante altre catene di brand che commercializzano elettrodomestici e prodotti di elettronica o per la casa, anche Euronics mette a disposizione dei clienti comodi finanziamenti, che talvolta possono essere promossi anche con il tasso 0. Scopriamo allora quali sono i finanziamenti messi a disposizione da Euronics e se conviene acquistare a rate (vedi anche Credito al Consumo).

logo euronics

Indice

Acquistare tramite finanziamento: si può sia in negozio che online

Un cliente che desideri acquistare un oggetto da Euronics (dal frigorifero all’iPhone 14 Pro max) ma non può o non vuole pagare tutto l’importo in una sola volta può scegliere lo strumento del finanziamento: attraverso delle rate mensili l’importo verrà saldato in un arco di tempo prefissato.

Da evidenziare il fatto che, così come per gli altri store competitors, anche Euronics per i suoi finanziamenti si affida alle banche/finanziarie Findomestic e Agos. In questo caso il brand Euronics fa solo da “intermediario” tra il cliente e la banca, dal momento che il credito dovuto gli viene immediatamente saldato da quest’ultima. I finanziamenti sono accessibili sia che si acquisti in negozio che online, attraverso e-commerce, secondo le condizioni dettate dalle banche/finanziarie a cui ci si affida e possono essere richiesti da chiunque disponga di un reddito dimostrabile, anche senza busta paga.

Quando conviene comprare a rate?

Acquistare a rate da Euronics (ma in generale in qualsiasi negozio che propone finanziamenti) diventa particolarmente vantaggioso quando vengono lanciate la campagne promozionali del “Tasso 0”. Periodicamente, infatti, gli acquisti possono essere effettuati a rate non pagando alcun tasso di interesse, ne su Tan né su Taeg, con finanziamenti a tasso zero vero.

I finanziamenti, però, vengono concessi anche fuori da questi periodi, a tassi agevolati, ma ovviamente meno convenienti del tasso 0.

Agos e Findomestic

Agos propone, ad esempio, fino a febbraio 2024, sia in store che online, la possibilità di rateizzare gli acquisti attingendo alla linea di credito revolving privativa Agos FASTLINE. Permette di rateizzare più acquisti senza dover ogni volta richiedere un nuovo finanziamento (fino ad esaurimento del plafond). Man mano che si effettueranno mensilmente i rimborsi, il plafond a disposizione si ricaricherà. Validità della linea di credito privativa: 20 mesi. Per le condizioni applicate occorre riferirsi al contratto sottoscritto al momento della prima rateizzazione.

Sul sito ufficiale Euronics è riportato, comunque, il seguente esempio di rateizzazione del costo di una smart tv da 800€ (vedi tabella):

Finanziaria tipologia Importo Durata TAN TAEG
Agos linea di credito revolving FASTLINE 800€ 20 rate 6,91% 7,13%

(Fonte: sito ufficiale Euronics; Data rilevazione: 31/05/2023)

Per quanto riguarda Findomestic, invece, in negozio Euronics sottoporrà al cliente le condizioni della banca, mentre online il sito web del brand milanese (attivo in tutta Europa con più di 11.500 punti vendita) indirizzerà sul sito web di Findomestic, che a sua volta renderà tutto più veloce grazie alla firma digitale, servizio utilizzabile in modo gratuito. Con Findomestic avremo un classico prestito finalizzato. Nel caso della smart tv da 800€ dell’esempio precedente avremo le seguenti condizioni riportate in tabella:

Banca Tipologia Importo Durata TAN TAEG
Findomestic prestito finalizzato 800€ 20 mesi 5,91% 6,03%

(Fonte: sito ufficiale Euronics; Data rilevazione: 31/05/2023)

In tutti i casi, per richiedere un finanziamento Euronics occorreranno: un documento d’identità in corso di validità, il codice fiscale o la tessera sanitaria, un documento attestante il reddito (ultima busta paga per i dipendenti, modello Unico per gli autonomi o libretto della pensione per i pensionati) ed il permesso di soggiorno per i cittadini extracomunitari.

Acquistare a rate senza finanziamento: PagoDIL e Klarna

Una soluzione conveniente per chi cerca un modo per acquistare un prodotto e pagarlo un po’ per volta senza siglare alcun finanziamento è PagoDIL. Gli store Euronics convenzionati con Cofidis infatti offrono la possibilità di comprare un prodotto a rate semplicemente presentandosi alla cassa muniti di apposto bancomat.

Il servizio prevede una semplice dilazione di pagamento, quindi ad esempio se si acquista un prodotto dal valore di 240 euro con una rateizzazione a 12 mesi, grazie a PagoDIL si sosterranno delle rate mensili pari a 20 euro. Quindi come si può facilmente calcolare non ci saranno costi applicati alla dilazione, infatti: 20 euro (rata mensile) x 12 mesi = 240 euro, che è proprio il costo del bene senza alcuna maggiorazione.

La dilazione offerta dall’esercente è subordinata all’approvazione del servizio PagoDIL da parte di Cofidis S.p.A.

Euronics, infine, permette anche di dilazionare l’acquisto in sole 3 rate senza interessi appoggiandosi al servizio Klarna.

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Finanziamenti Expert: sono davvero convenienti?

Come richiedere e ottenere le migliori per i finanziamenti con Expert

Acquistare uno smartphone o iphone, un tv, un climatizzatore, un frigorifero o qualsiasi altro elettrodomestico può essere più comodo se il pagamento viene dilazionato a rate, magari attraverso un finanziamento anche online. È quello che ultimamente stanno proponendo moltissime catene di store dedicati all’elettronica e a tutto ciò che serve per l’arredo funzionale della casa. Tra questi c’è Expert, marchio internazionale (svedese e franco-tedesco) che in Italia è attivo dal 1971. Vediamo di cosa si tratta.

Offerte in tutti i periodi dell’anno

Periodicamente il gruppo Expert pubblica per i clienti (ma anche per chi non ha mai acquistato negli store del brand) dei volantini in cui vengono esposte tutte le offerte sui prodotti in commercio: si potranno allora trovare proposte di finanziamenti a tasso zero, sconti considerevoli su computer o smartphone o grossi elettrodomestici, possibilità di portare subito a casa la merce ma di cominciare a pagarla ad esempio dopo sei mesi (in alternativa vedi Prestiti online immediati).

Queste offerte possono essere davvero convenienti, purché se ne approfitti nel periodo di tempo in cui restano valide, altrimenti si paga a prezzo pieno o usufruendo di finanziamenti “classici”, per così dire, cioè che prevedono tassi di interesse applicati.

Scopri i vantaggi di Pagodil

Se vuoi acquistare prodotti a rate a tasso zero puoi valutare la possibilità di richiedere la dilazione di pagamento tramite il servizio Pagodil. Presentendosi alla cassa del negozio muniti di apposita carta bancomat sarà infatti possibile acquistare un prodotto a rate senza siglare alcun finanziamento e quindi senza dover corrispondere alcun interesse. Uno dei requisiti per aver accesso a questo servizio è possedere apposita carta bancomat.

Esempio conto online con carta di debito bancomat

Banca
Canone annuo carta di debito bancomat
Commissioni prelievi ATM Banca
0,00 euro
0,00 euro

Alcuni esempi di finanziamenti Expert e contatti utili

La prima cosa da mettere in evidenza è che Expert si appoggia, per i finanziamenti ai clienti, solitamente alle due banche/finanziarie Findomestic e Agos (come si evince anche dalla Cartaattiva Expert Agos). Il cliente, perciò, acquista da Expert ma stipula il finanziamento con uno di questi due istituti finanziari, il che implica l’obbligo di prestazione di garanzie reddituali, che per chi è senza busta paga, devono comunque essere certificate e dimostrabili.

In pratica: Findomestic o Agos provvedono a saldare immediatamente la spesa fatta dal cliente per Expert, ma poi il cliente nei mesi successivi dovrà rimborsare Findomestic o Agos. Quando si approfitta di un finanziamento a tasso zero, ad esempio, Expert offre la possibilità di saldare ad esempio in 10 o 20 mesi importi di spesa compresi tra i 200 ed i 5000 euro, con la prima rata che può essere pagata anche diversi mesi dopo dall’acquisto.

Ovviamente la richiesta di finanziamento dovrà prima essere approvata da una delle due banche/finanziarie e poi si potrà procedere con l’erogazione dell’importo. Expert, dunque, si comporterà sempre da semplice intermediario e non come l’ente che concede direttamente il finanziamento. Per tutte le informazioni ed i dettagli relativi a finanziamenti, acquisti e spedizioni (anche online) ci si può comunque rivolgere al servizio clienti online al numero 02.99762815, dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 23.00.

La dilazione offerta dall’esercente è subordinata all’approvazione del servizio PAGODIL da parte di Cofidis S.p.A.

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Prestito Pensionistico: le agevolazioni Inps per gli esodati

Prestito pensionistico o mini pensione: quali possibili soluzioni agli esodati?

Quello degli esodati è un problema molto serio che dal 2011, dai tempi cioè della famigerata Legge Fornero emanata dal Governo Monti, affligge una determinata categoria di persone ritrovatesi in un vero e proprio limbo.

Ancora oggi, nel 2016, il Governo attuale sta cercando di trovare una soluzione, portando avanti la settima salvaguardia (le altre sei si sono avute con i Governi precedenti) e promettendo di attivare, nella prossima Legge di Stabilità 2017, il cosiddetto piano Ape o prestito pensionistico. Ecco chi sono gli esodati e quali sono le agevolazioni dell’ Inps a loro dedicate in caso di un prestito pensionistico.

Il problema degli esodati

Gli esodati, infatti, sono quei soggetti che all’epoca dei fatti, in procinto di andare in pensione, scelsero il prepensionamento in cambio di un bonus che li avrebbe accompagnati alla pensione. Accadde poi una modifica, con valenza retroattiva, dell’età pensionabile (processo che continua ancora oggi), con un pasticcio tale da determinare una confusione totale nella categoria.

Gli esodati si sono perciò trovati all’improvviso senza uno stipendio perché non più lavoratori , senza una pensione perché non ancora in età pensionabile (la categoria più colpita è stata quella degli over 55) e senza potersi ricollocare nel mercato del lavoro perché troppo “vecchi”!

Questo assoluto dramma sociale ha fatto sì che gli esodati non potessero richiedere neanche prestiti, proprio perché sprovvisti di garanzie. Negli anni, però, ed in particolare in questi ultimi tempi, ci sono state tantissime proposte (tra cui quella portata avanti dall’ex ministro del Lavoro Giovannini nel 2014) sulla possibilità di ricorrere al prestito pensionistico agevolato per gli esodati. Tipo di proposta che, tornata alla ribalta in questi ultimi tempi, potrebbe vedere l’attuazione nei prossimi mesi e comunque entro l’anno. Vediamo come funziona.

Meccanismo simile ad un prestito d’onore

Il prestito agevolato per esodati funziona come un prestito d’onore, tipologia di finanziamento molto utilizzata, ad esempio, dai giovani universitari: quindi non si tratta di una vera e propria mini pensione, anche se svolge una funzione di sostentamento economico (vedi anche Prestiti per studenti senza garanzie).

I tassi risultano molto vantaggiosi ed i tempi di restituzione interessanti, soprattutto se paragonati ai piani di finanziamento tradizionali. In pratica un importo fino a 15.500 euro può essere erogato anche con il 50% a fondo perduto, con piano di rientro previsto con rate trimestrali e storno a partire dalla prima pensione ricevuta. L’assegno mensile ammonterebbe a circa 700 euro al mese. Questa forma di finanziamento garantirebbe una sorta di anticipo sulla pensione: parte del prestito infatti verrebbe restituita dallo Stato, mentre solo l’altra dall’ esodato una volta raggiunta l’età pensionabile.

Anche per accedere a tale tipo di finanziamento verrebbero però richiesti determinati requisiti, come quello dell’età, che ovviamente deve risultare prossima alla pensione. Le altre garanzie vengono offerte dallo Stato, e nel caso specifico, dall’ Inps.

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Prestito Infruttifero tra privati e parenti

Caratteristiche e condizioni del prestito infruttifero tra parenti e familiari

Si sente spesso parlare di prestito infruttifero tra privati, coniugi e parenti, che si chiama così (infruttifero) perché non comporta interessi di maggiorazione del debito (vedi anche Social lending). Si tratta, perciò, di un prestito che viene fatto da familiari o conoscenti molto stretti (ad esempio soci in imprese S.r.l.). Ma cosa occorre sapere per non incorrere in violazioni della legge e portare avanti questo prestito infruttifero senza avere noie dall’Agenzia delle Entrate? Ecco cosa si deve fare.

Erogazione occasionale e sempre in forma scritta

Per non incorrere in violazioni delle leggi in materia (soprattutto riciclaggio di denaro e strozzinaggio), la prima cosa da sapere è che un prestito infruttifero tra privati o familiari dovrà avere un carattere puramente occasionale e sporadico, poiché tutti i movimenti effettuati su conto corrente vengono sempre tracciati e movimenti costanti di ingenti somme di denaro potrebbero dar luogo ad accertamenti (vedi anche Cambiali tra privati).

Altra cosa da sapere è che questi tipi di prestito vanno sempre messi per iscritto, con un regolare contratto o con la cosiddetta “lettera per prestito infruttifero”, cioè una scrittura privata. Tali documenti consentono infatti all’Agenzia delle Entrate di verificare che determinate somme ricevute non derivino da atti illeciti ma proprio da un prestito eseguito da parte di un familiare. Inoltre aiutano anche a muovere le azioni di recupero crediti nel caso in cui non dovesse venir restituito.

Quali informazioni inserire in un contratto o una scrittura privata

In un prestito infruttifero tra privati o parenti, un contratto scritto o una scrittura privata consentono di tutelare sia chi deve ricevere il denaro che chi lo sta erogando, visto che al loro interno è necessario indicare diverse informazioni.

Innanzitutto dovranno essere riportati i dati personali di chi eroga e di chi riceve il prestito (quindi nome e cognome, codice fiscale, data di nascita). Dovranno in secondo luogo essere indicate le scadenze da rispettare per la restituzione della somma, la causale ed eventuali penali da applicare se la somma non viene restituita in tempo. Occorre poi firmare ogni singola pagina del contratto da entrambi i soggetti (chi presta e chi riceve la somma) ed una firma in calce al documento. Da non dimenticare, infine, che questo tipo di contratto è da redigere sempre in duplice copia, ed è importante anche far datare le pagine in maniera inopinabile, meglio se da un ufficio postale.

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Borse di studio Inpdap : requisiti per fare la richiesta online

Supermedia, Itaca e Homo Sapiens Sapiens : le borse di studio erogate dall’ Inpdap

L’Inpdap (Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti della pubblica amministrazione) ha chiuso i battenti all’inizio del 2012, ma tutte le sue funzioni sono state recepite dall’ Inps, che ne gestisce anche l’erogazione delle borse di studio agli studenti (vedi anche Prestito d’onore). Vediamo a chi spettano, quali sono i requisiti per usufruirne e come fare la richiesta online (fermo restando che i bandi di assegnazione variano sotto alcuni aspetti di anno in anno, come è evidente dal 2014 al 2016).

I destinatari: a chi spettano le borse di studio Inpdap

Le borse di studio Inpdap sono riservate ai figli (o agli orfani) dei dipendenti della pubblica amministrazione, anche se pensionati, purché iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali o alla Gestione Assistenza Magistrale.

Condizione necessaria per usufruire di questo incentivo è l’aver frequentato (o avere una frequenza in corso) scuole medie, superiori e Università, statali o legalmente riconosciuti; scuole italiane all’estero; scuole dislocate in territorio Ue, istituti stranieri con corsi equivalenti a quelli italiani. A queste caratteristiche occorre poi affiancare il possesso dei requisiti di merito di cui si possono avere chiarimenti nei singoli bandi pubblicati dall’ Inps volta per volta.

Le principali borse di studio

Le borse di studio Inpdap più importanti sono tre: la Supermedia, il Programma Itaca e la Homo Sapiens Sapiens.

  • Il bando Supermedia è destinato agli studenti di terza media in procinto di sostenere l’esame di fine anno e agli studenti dei primi quattro anni di scuole superiori, compresi i corsi di formazione professionale, purché di durata non inferiore ai sei mesi. Requisiti necessari per costoro sono il possedere una media di almeno 8/10, non essere in ritardo di oltre un anno nell’iter scolastico e possedere uno specifico valore ISEE minorenni oppure ordinario (lo si vede poi nel bando che interessa). Uno spazio è riservato anche agli studenti che hanno sostenuto l’esame di maturità con una votazione di almeno 80/100.
  • Il Programma Itaca assegna invece borse di studio per soggiorni all’estero ed è destinato agli studenti delle scuole superiori che desiderino trascorrere un intero anno scolastico (o anche una parte) in scuole straniere. La borsa può essere totale o parziale. Necessaria, per concorrere, la promozione senza debiti formativi nell’anno scolastico 2014/15.
  • La Borsa Homo Sapiens Sapiens, infine, è riservata agli studenti universitari per il conseguimento della laurea, corsi di specializzazione e perfezionamento, master universitari o stage in azienda, purché possiedano meno di 32 anni, una media minimo del 26/30 o un voto di laurea di almeno 95/110.

Come inviare la domanda online

La richiesta di una delle borse di studio Inpdap può essere inoltrata esclusivamente in via telematica dal genitore iscritto all’Inps Gestione ex Inpdap dello studente o dallo studente stesso se maggiorenne. Per prima cosa ci si collega al sito web dell’ Inps e si richiede il Pin.

Una volta ottenuto quest’ultimo si può accedere all’area riservata, e si fa il log in con le credenziali ricevute. A questo punto si entra nella sottosezione Domande (in Borse di Studio, nella sezione Servizi) e si inseriscono i propri dati. Molto consigliato, comunque, seguire il bando corrispettivo all’incentivo scelto, che informerà su tutte le indicazioni e le scadenze (vedi anche Prestiti per studenti).

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Finanziamento Apple per iPhone, iPad, iWatch e Mac

Conviene il Finanziamento di Agos per Apple?

Hai finalmente deciso di acquistare il tuo primo Apple, sia esso un Mac, iPhone o un iPad, oppure sei già un appassionato del brand ma desideri effettuare un altro acquisto (vedi anche Smartphone a rate). Dal momento che, però, non hai intenzione di pagare tutta la cifra in una sola volta avresti bisogno di un finanziamento. Ti farà allora sicuramente piacere sapere che Apple mette a disposizione dei clienti diversi finanziamenti, attivabili anche per acquisti online. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta ed a cosa serve.

Dove si richiede? Importo Esempio finanziamento
Apple Store (anche online) e negozi convenzionati da 399 a 5.200 euro
  • Importo richiesto: 500 euro
  • Durata: 24 mesi
  • Rata mensile: 22,89 euro

Pratico ed intuitivo, con importo minimo finanziabile da 399 euro

Del finanziamento Apple si può usufruire per tutti gli acquisti effettuati negli store monomarca, oppure sull’e-store del marchio riguardanti iPhone, iPad, iWatch e Mac di diversi modelli. La spesa minima deve ammontare a 399 euro, mentre quella massima a 5.200 euro.

Il finanziamento viene fornito in collaborazione con Agos Ducato ed è semplicissimo da utilizzare ed applicare: in Apple Store o negozio Apple convenzionato si occuperà di tutto un operatore, mentre se si acquista online, al momento di andare in cassa con il proprio carrello la prima cosa da fare è cliccare sulla scritta Finanziamento. A questo punto si sceglie la rata più congeniale, dopodiché si potrà caricare la documentazione pre-contrattuale precedentemente scaricata, e quindi compilare il form.

Si concluderà poi l’acquisto seguendo le indicazioni con il relativo inoltro dei documenti ad Agos. Si devono possedere dei requisiti reddituali, per cui gli studenti senza busta paga dovranno fare la richiesta avvalendosi almeno di un garante. Dopo l’accettazione tramite e-mail della richiesta di finanziamento si potrà inviare tutta la documentazione ad Agos per posta. La prima rata sarà pagata dopo 30 giorni mediante R.I.D. o bollettini postali.

Le condizioni applicate

Le condizioni applicate per i finanziamenti Apple variano secondo l’importo finanziato. Facciamo, comunque, degli esempi per comodità. Su una spesa di 500 euro, se si sceglie di pagare in 24 mesi, la rata sarà davvero molto piccola (22,89 euro al mese), con un Tan al 9,21% ed un Taeg al 21,05%. Il costo del finanziamento ammonterà a 103,36 euro con un importo totale dovuto di 603,36 euro.

Se invece si desidera saldare in meno tempo la somma finanziata la rata sarà ovviamente più alta ma diminuirà l’importo totale dovuto. È il caso che si verifica, ad esempio, se si richiedono 700 euro da restituire in 12 mesi con rata da 61,28 euro. Il Tan fisso ammonterà al 9,21% mentre il Taeg sarà al 19,74% con importo totale del credito di 769,36 euro. Per tutti i dettagli e le informazioni si potrà contattare il numero verde 800.554.533.

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