Prestiti Coop – I vantaggi per i soci

Prestiti personali, mutui e conti correnti in convenzione con Coop

Dal 1 gennaio del 2016 i soci Coop hanno assistito ad un radicale cambiamento della società cooperativa più conosciuta in Italia e cioè la nascita di Coop Alleanza 3.0, Questa è nata dall’unione delle altre Coop, ovvero della Adriatica, consumatori NordEst ed Estense. Tale cambiamento ha portato a mutamenti anche nell’erogazione dei prestiti coop, con la nascita di un nuovo prestito sociale. Vediamo di che si tratta e cosa cambia per i soci.

Prestiti personali, mutui e conti correnti

La Coop mette a disposizione dei propri soci tutti i servizi di una vera e propria banca, che si esplicano con prestiti personali, investimenti finanziari assicurativi, mutui casa e conti correnti. (Approfondisci la differenza fra mutui e prestiti).

Per i prestiti personali, ad esempio Coop Liguria, si può contare su somme che vanno dai 2.000 ai 30.000 euro, con tasso fisso per tutta la durata del finanziamento ed un piano di restituzione previsto tra i 12 e gli 84 mesi. Coop grazie alla collaborazione con Unipol Banca consente ai soci di poter scegliere tra 4 conti correnti offerti a condizioni agevolate: Web, Easy, Due e Premium. Il costo mensile dei conti varia da 0 a 4 euro.

A questo si potrà legare anche una delle carte messe a disposizione dei soci/consumatori, come la “Socio Coop Di Più Visa” o la ricaricabile prepagata “Ri-money” (prevista per soci di Nova Coop).
Per evitare l’elevata frammentazione che si verificava spesso tra le condizioni applicate dalle varie Coop, l’Alleanza 3.0 ha reso più organico l’uso della carta Socio da abbinare al libretto del Prestito Sociale, che funziona come una carta di credito. Infatti tutti gli acquisti effettuati con essa vengono addebitati il 10 del mese successivo. Non è però dotata di funzione revolving ma funziona solamente a saldo.

Per quanto riguarda i piani assicurativi, invece, è possibile stipulare delle polizze vita, mentre per i mutui si potrà scegliere tra cinque soluzioni: Tasso Fisso, Tasso Variabile, Tasso Variabile BCE, Tasso Misto, Rata Costante.

Il prestito sociale: un investimento conveniente?

Un prodotto remunerativo particolare della Coop Alleanza 3.0 è sicuramente quello del prestito sociale (scopri i vantaggi del Social Lending). Per aprire questo prodotto (così come, in generale, ai prestiti Coop) è necessario dunque diventare innanzitutto soci. Dopo si potrà aprire un libretto su cui versare i propri risparmi e ricevere, così, un rendimento sul capitale. Con questo tipo di prodotto, inoltre, la liquidità può essere riscattata dal socio quando lo desidera. Questo perché le risorse finanziarie vengono investite per lo più in obbligazioni o titoli a tassi variabili ed a breve termine. Per sapere tutto su condizioni, applicazioni dei tassi ed altri servizi finanziari erogati da Coop Alleanza 3.0 occorre consultare l’apposito regolamento, firmato anche dall’ ANCC:Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori, sul sito web www.e-coop.it.

Vedi anche i vantaggi del Crowdfunding.

Approfondisci

Figenpa – Cessione del quinto e prestiti personali su misura

Opinioni su Figenpa – La forza della consulenza sui finanziamenti

Quando bisogna scegliere l’istituto finanziario o la banca a cui affidarsi in caso di finanziamento o prestito è naturale che la prima cosa che si controlli sia l’affidabilità e la trasparenza della società.

Non a caso proprio su questi due valori punta la Figenpa (Finanziaria genovese e partecipazioni) che dal 1993 si occupa, prima solo in Liguria e poi via via in diverse città italiane, di vari prodotti appartenenti al settore dei finanziamenti. Qui l’offerta garantisce una buona scelta che comprende ad esempio i prestiti personali e la cessione del quinto (vedi anche Cessione del quinto Inpdap), potendo anche spaziare dalle carte prepagate ai prestiti con delega. Conosciamo allora questa realtà più da vicino.

Esperti nella profilazione della clientela

Nata nel 1993 ma divenuta un network nazionale a partire dal 2012, con l’espansione delle agenzie Figenpa in diverse regioni d’Italia e presenza in quasi tutte le province (ad esempio nel Lazio è a Roma, Latina e Frosinone), ha tra i suoi partner commerciali banche del calibro di IBL Banca e del gruppo Intesa Sanpaolo, che trasferiscono alla finanziaria ligure l’esperienza nella profilazione della clientela.

Questo significa che per ogni particolare esigenza esiste una soluzione: ecco dunque piani diversi e personalizzati per il dipendente pubblico, il dipendente privato, il pensionato, il libero professionista o, ancora, un cittadino non comunitario. Chi si rivolge a Figenpa può dunque scegliere tra cessione del quinto, finanziamenti agevolati ai dipendenti statali e finanziamenti per pensionati, ma anche tra prestiti a lavoratori autonomi e ad imprenditori o a dipendenti privati e così via.

Agenti contattabili di persona, via email o al telefono

Se si decide di diventare cliente Figenpa si può scegliere di cercare subito l’agenzia più vicina (lo si può fare andando sul sito ufficiale nella sezione www.figenpa.it/agenzie-prestiti-finanziamenti-figenpa.html) per fissare un appuntamento con un agente, oppure di telefonare al numero verde 800.327328, per richiedere informazioni o un preventivo.

Quest’ultimo può essere anche calcolato online, sul sito web di Figenpa, inserendo i dati obbligatori di nome, cognome, telefono, e-mail ed impiego. Non sono possibili, invece, i prestiti online, ma occorre sempre passare da un contatto diretto con l’agenzia ed i suoi agenti, i quali, va detto, sono immediatamente disponibili. Da sottolineare, infine, che, come compare anche sul sito web della società, nella sezione “Trasparenza” : non è la finanziaria che eroga direttamente i prestiti personali o i mutui, ma si avvale della banca ING Bank N.V. Milan Branch S.p.a.

Approfondisci

Assegno sociale – Requisiti e limiti Inps

Assegno sociale – Qual è la cifra massima erogata dall’Inps?

I cittadini che si trovano in condizioni economiche disagiate e che sono al di sotto della soglia di povertà determinata dal reddito possono da molti anni usufruire di un aiuto da parte dello Stato, un contributo che fino ad un ventennio fa circa veniva definito “pensione sociale” e che dal 1997 va sotto il nome di assegno sociale. Scopriamo cosa è un assegno sociale, quali sono i requisiti da possedere per ottenerlo e a quanto ammonta un importo singolo per il 2017.

Cos’è e quali sono i requisiti per richiederlo

Quando si parla di assegno sociale ci si riferisce ad una prestazione economica da parte statale, versata dall’Inps, Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Importante sapere che l’assegno sociale non deve essere considerato come definitivo, ma possiede carattere provvisorio: viene cioè erogato nel mentre persista la condizione di indigenza.
Quindi ad esempio l’assegno sociale concesso per il 2013 non dà diritto in automatico al percepimento per il 2014 o sul 2015, ma ogni anno bisogna essere in possesso dei requisiti minimi necessari.(Vedi anche i Prestiti pluriennali Inpdap)

Può essere richiesto da tutti i cittadini italiani che abbiano superato i 65 anni e 7 mesi di età (per i cittadini comunitari occorre l’iscrizione all’Anagrafe del Comune di residenza, mentre per gli extracomunitari serve il permesso di soggiorno di lungo periodo) con almeno 10 anni di residenza in Italia e stato di bisogno economico. Quest’ultimo lo si rileva dal reddito personale per chi vive solo, o dal reddito cumulativo dei coniugi, in caso di persone sposate.

Limiti di reddito e importi erogati

Per il biennio 2016-2017 l’importo massimo erogabile per prestazione mensile ammonta a 448,07 euro (per 12 mensilità più una), mentre i limiti di reddito per poter fare domanda di assegno sociale ammontano a 5.824,91 euro per le persone non coniugate e a 11.649,82 euro per i coniugi. Ai fini del calcolo del reddito vengono conteggiati, tra le altre cose, anche il possesso di eventuali immobili e terreni, la vincita di concorsi a premi, tutti i tipi di pensione, gli assegni alimentari.

Approfondisci anche la Cessione del quinto INPS.

Tra le voci che invece non fanno parte del conteggio del reddito troviamo l’indennità di accompagnamento, i TFR, il reddito arretrato di un precedente lavoro all’estero. Per richiedere un assegno sociale si può compilare la domanda in maniera telematica sul sito web dell’Inps, recarsi presso il patronato più vicino, oppure telefonare al call center dell’Inps al numero gratuito 803164 (se si chiama da fisso) o al numero a pagamento 06164164 (se si chiama da mobile). Per tutte le informazioni più dettagliate si veda: www.inps.it.

Approfondisci

Rete del Dono – Come fare una donazione online sicura

Rete del Dono – Crowdfunding per associazioni no profit

Sono ormai tante le piattaforme di crowdfunding, ma negli ultimi tempi alcune hanno deciso di specializzarsi in determinate nicchie di mercato.

Tra le tante che si distinguono per finalità dei progetti finanziabili, Rete del dono, così come Io dono, è una di quelle che sta ottenendo maggiori riscontri con un finanziamento totale che ad oggi si aggira attorno ai 3.443.171 euro.

Diversi i progetti al momento finanziabili: tra questi anche una raccolta per il centro Italia martoriato dalle scosse telluriche.

Il crowdfunding che opera nel sociale

Sicuramente a questo punto ci si starà chiedendo: Rete del dono come funziona? Chiaramente più o meno come tutte le altre piattaforme di raccolta fondi, si decide quale progetto sostenere, si dona e si aspetta di vedere gli sviluppi dei progetti finanziati.

A questo punto però è opportuno spiegare che rete del dono onlus è una piattaforma a favore di progetti di utilità sociale che vengono ideati e dunque anche gestiti dalle ONP, organizzazioni no profit, con i loro donatori e sostenitori.

Le organizzazioni no profit si iscrivono al portale e propongono i loro progetti che vengono visionati da sostenitori e donatori. Si utilizza il meccanismo del personal fundraising per dare sempre maggiore visibilità ai progetti da finanziare.
Costi: su ciascuna donazione Rete del dono trattiene le commissioni bancarie, l’ ONP deve corrispondere una fattura del 5% +IVA sulle donazioni. Decurtate queste cifre tutto il resto va all’associazione promotrice. Per creare il proprio progetto basta iscriversi al sito seguendo le istruzioni.

Personal Fundraising e donatori

Questa sezione è dedicata a chi pensa di avviare una campagna di raccolta fondi da devolvere a una ONP. I traguardi importanti, così come le occasioni indimenticabili, come un matrimonio o anche un compleanno, possono essere l’occasione perfetta per raccogliere fondi: invece di chiedere un regalo si propone ai propri amici e parenti una donazione.

Ogni fundraiser può sostenere più progetti. La raccolta può durare un massimo di 12 mesi, l’obiettivo da raggiungere può essere modificato.

I donatori, invece, possono liberamente scegliere il progetto da finanziare, il procedimento è semplice: si trova il progetto d’interesse, si dona con carta di credito, Paypal o bonifico bancario, si riceve la ricevuta della donazione. Sulla cifra devoluta, l’ ONP riceve tutta la somma decurtata delle commissioni bancarie e di una commissione del 5% sulla cifra donata, che Retedeldono utilizza per investimenti in tecnologia, quindi anche per migliorare il sito.

Per ulteriori approfondimenti basta porre tutte le domande che si vuole semplicemente andando sul sito e selezionando l’area Rete del dono Contatti.

Altri articoli: Microcredito.

Approfondisci

Fiditalia Cessione del Quinto – Conviene Quintocè?

Opinioni sulla cessione del quinto dello stipendio o pensione Fiditalia

Una finanziaria con una lunga storia come Fiditalia non poteva non offrire anche la cessione del quinto, sia dello stipendio che della pensione, con i due prodotti denominati: Quintocè Stipendio e Quintocè Pensione. Ricordiamo che la cessione del quinto è un tipo di finanziamento che rientra tra i prestiti personali e presenta delle caratteristiche che lo rendono utilizzabile anche da chi ha vari prestiti in corso o disguidi nel rimborso di rate precedenti.

Indice

Cosa è la cessione del quinto?


In generale, la cessione del quinto è una modalità di prestito rivolta ai pensionati e ai lavoratori dipendenti (in alcuni casi solo quelli con contratto a tempo indeterminato, mentre in altri anche quelli a tempo determinato, a seconda delle scelte fatte dall’Istituto di credito).

La somma di denaro richiesta e ottenuta può essere rimborsata con rate mensili molto comode da restituire, perché trattenute direttamente a monte sulla pensione o sullo stipendio.

Per la determinazione della rata deve essere rispettato il rapporto pari ad “un quinto” degli emolumenti netti, la cosiddetta “quota cedibile”. Una volta determinata la rata che può essere concessa, moltiplicandola per il numero dei rimborsi, si determina il montante massimo complessivamente concedibile, che può essere condizionato da un tetto massimo previsto dalla banca o dalla finanziaria concedente.

Per ottenere la cessione del quinto non vi è la necessità di presentare alcuna altra garanzia o garante al di fuori dello stipendio o della pensione. Per i coniugati non è richiesta generalmente la firma del coniuge.

Al di là dei requisiti generali oggettivi, le varie banche e le differenti finanziarie possono però stabilire delle caratteristiche e condizioni più specifiche, come proprio l’accettazione anche dei contratti di lavoro a tempo determinato oppure l’estensione anche a società con un numero modesto di dipendenti (vedi anche Prestiti per dipendenti a tempo determinato).

In funzione di quanto evidenziato fino ad ora vediamo quali sono le caratteristiche e le condizioni che offre Fiditalia con il suo finanziamento specificatamente creato e denominato Quintocè.

Le caratteristiche del Quintocè Fiditalia

La cessione del quinto Fiditalia presenta una caratteristica abbastanza singolare: esiste una sola linea di prodotto, appunto chiamato “Quintocè” (suddiviso poi in Stipendio e Pensione).

Si tratta di una particolarità perché per molte altre banche (come ad esempio Ubi Banca, Unicredit, Intesa SanPaolo) le offerte vengono effettuate con prodotti differenti a seconda che si tratti di cessione del quinto della pensione oppure dello stipendio.

Non è previsto un importo massimo richiedibile (che dipende ovviamente dalla rata massima ottenibile e dalla durata di rimborso scelta oppure ottenibile). La durata dei rimborsi deve essere compresa tra 24 e 120 mesi. Il TAN e il TAEG dipendono dal “profilo” di rischio del richiedente, quindi: il tasso più basso è applicato ai dipendenti pubblici, poi seguono i pensionati (in virtù della convenzione firmata con l’Inps) e quindi a chiudere ci sono i dipendenti privati, in parte condizionati anche dall’affidabilità e solidità del loro datore di lavoro.

Approfondimento: Tassi cessione del quinto

Ovviamente nel calcolo totale dei costi deve essere considerato anche l’importo della polizza Cpi, che è obbligatoria per legge (sul sito sono indicate varie compagnie di assicurazione tra cui poter scegliere). Non sono applicate le spese di incasso rata e nemmeno quelle di invio delle comunicazioni obbligatorie come il rendiconto annuale.

(Fonte: sito ufficiale Fiditalia – Data: 19 ottobre 2021)

Come richiederlo?

Il prestito “Quintocè” deve essere richiesto direttamente presso le filiali Fiditalia più vicine, ma è possibile fissare un appuntamento contattando il numero di telefono verde 800-558800 oppure scegliendo l’opzione Richiedi Preventivo in Agenzia (non parliamo comunque di una cessione del quinto online o a distanza).

Online si può solo fare la richiesta di un preventivo o individuare la filiale più vicina o comoda da raggiungere. Per farlo si può usare l’apposita funzione presente sul sito ufficiale con cui è possibile anche fissare un appuntamento. Come altri canali dedicati all’assistenza o alle informazioni si possono utilizzare:

  • modulo online per i servizi post-vendita
  • e-mail all’indirizzo [email protected]
  • numero di telefono allo 02 43018799 ( dove un operatore risponde dal Lunedì al Venerdì entro la fascia oraria dalle ore 9.30 alle 13.30 e dalle ore 14.30 alle ore 18.00.

Requisiti per ottenere la cessione del quinto Fiditalia

Ferme restando le condizioni oggettive che bisogna avere per accedere alla cessione del quinto (contratto di lavoro a tempo indeterminato, determinato o pensione), la cessione del quinto Fiditalia prevede anche come requisiti anagrafici il raggiungimento di un’età che sia compresa tra i 18 ed i 90 anni. Per i soli dipendenti privati la somma massima concedibile è condizionata anche dal Tfr accantonato (limite che non sussiste invece per i dipendenti pubblici).

Esempi

A differenza della maggioranza degli istituti di credito concorrenti, con Fiditalia è possibile fare delle simulazioni online che non hanno valore di preventivo ma permettono di valutare almeno sulla carta le condizioni offerte.

Per procedere alla simulazione (Fonte: sito ufficiale Fiditalia – Data: 19 ottobre 2021) è sufficiente accedere alla pagina dedicata a Quintocè. Nel tool presente in alto e poi necessario specificare la propria categoria di appartenenza (pensionato, dipendente pubblico e privato), l’età, l’anzianità lavorativa, l’importo ideale della rata ed il tempo in cui si desidera restituire il finanziamento.

Cliccando su Continua si accede ad un form che, se compilato, permetterà di essere ricontattati da un consulente della finanziaria del gruppo Société Générale.

Detto questo lo stesso sito ufficiale Fiditalia sia per la cessione del quinto della pensione che dello stipendio presenta alcuni esempi che per completezza di informazione riproponiamo (Data: 2 marzo 2019):

  • Dipendente settore privato
    Requisiti richiedente: 15 anni di anzianità lavorativa di servizio ed età 40 anni;
    Condizione cessione del quinto: 84 rate, importo richiesto 16.000 euro e importo da restituire 21.756,00 euro;
    Tassi: Tan 8,48%; Taeg 9,59%
  • Dipendente settore pubblico
    Requisiti richiedente: 15 anni di anzianità di servizio ed età 40 anni;
    Condizione cessione del quinto: 120 rate, importo richiesto 25.500 euro e importo da restituire 33.480,00 euro;
    Tassi: Tan 5,37%%; Taeg 5,83%
  • Pensionato
    Requisiti richiedente: 65 anni di età;
    Condizione cessione del quinto: 84 rate, importo richiesto 13.000 euro e importo da restituire 16.716,00 euro;
    Tassi: Tan 6,58%%; Taeg 7,70%

N.B. Sia per gli esempi suddetti che per il calcola rata parliamo di semplici simulazioni che possono variare anche di molto al momento della richiesta. In quest’ottica ribadiamo come sia sempre necessario farsi fare un preventivo ufficiale ed anche informarsi sull’esistenza di eventuali convenzioni in corso con l’azienda, il settore di attività, con l’Inps, ecc.

Approfondisci

Prestito NoiPA – Quali sono i requisiti?

Prestito NoiPA – Quanto posso chiedere?

Il piccolo prestito NoiPA è un finanziamento agevolato che può essere richiesto dai dipendenti pubblici direttamente sul portale NoiPa, attivo dal 2013. Gli amministrati possono così fruire di un piccolo prestito le cui rate verranno direttamente scalate dallo stipendio. Attualmente il servizio viene offerto in modalità self service, in modo da evitare di doversi recare direttamente presso la propria amministrazione o presso gli uffici INPS (vedi anche Cessione del quinto INPS). La funzione online sostituisce quindi quella tradizionale agevolando gli utenti che potranno espletare in completa autonomia tutte le operazioni di richiesta e ricevere direttamente l’accredito sul proprio conto corrente.

Come si richiede

Per prima cosa si deve accedere all’area self service mediante la quale si possono anche effettuare delle simulazioni prestiti così da calcolare del finanziamento NoiPa interessi e rate mensili, nonché visualizzare lo stato di avanzamento della pratica inoltrata. Grazie alla modalità self service la richiesta può essere effettuata 24 ore su 24. Vediamo quindi quali sono i vari passaggi per effettuare la richiesta.

Si deve accedere con user-id e password, poi con il pin personale o la Carta nazionale dei servizi e si deve avere un conto corrente bancario o postale dove viene accreditato normalmente lo stipendio. Dopo essere entrati nell’area riservata si procede con la richiesta, ma comunque è preferibile prima effettuare una simulazione del piano di ammortamento. Questo viene calcolato prendendo come riferimento i dati presenti nell’ultimo cedolino disponibile.

Una volta effettuata la richiesta ci sono dei tempi che l’INPS si prende per verificare i dati e questo, talvolta, comporta una diversità tra i dati reali e le simulazioni. Per procedere infine con la richiesta, si deve inserire il pin. Una volta che l’INPS avrà effettuato tutti i controlli atti a verificare le reali condizioni dell’amministrato, se tutto sarà in regola, procederà con l’accredito del piccolo prestito sul conto corrente indicato.

Quanto tempo si deve aspettare

Per ottenere il piccolo prestito INPDAP pluriennale i tempi di erogazione si aggirano attorno ai 45 e 60 giorni, ma non si possono comunque dare tempistiche certe in quanto tutto dipende dal tempo che impiega l’INPS a effettuare tutti i controlli necessari sulla condizione del richiedente amministrato. In ogni caso è possibile, sempre dall’area personale, controllare lo stato di avanzamento della pratica.

Quando può essere richiesto

Piccolo prestito NoiPa requisiti: non tutti, ovviamente, possono accedere a questa forma di prestito. Come è facile intuire bisogna necessariamente essere lavoratori dipendenti pubblici per esempio insegnanti e bisogna avere i seguenti requisiti:

  • essere dipendenti e pensionati pubblici
  • essere iscritti alla gestione unitaria
  • aver versato 4 anni di contributi

Tabella riassuntiva

Piccolo prestito NoiPa tempi di erogazione 45-60 giorni circa
Durata del prestito (annuale o pluriennale) 12, 24, 36 e 48 rate ciascuna costituita da un importo di interessi e una quota capitale
Quanto viene finanziato Può essere autorizzata una somma pari al doppio dello stipendio mensile
Tasso di interesse (TAN) 4,25% annuo

Tabella riassuntiva

Approfondisci

Prestiti subordinati – Cosa sono?

Prestiti subordinati – Cosa cambia rispetto ai finanziamenti irredimibili?

Nella categoria dei prestiti obbligazionari troviamo i prestiti subordinati, che in genere vengono utilizzati dai piccoli risparmiatori, che spesso se li ritrovano senza neppure saperlo all’interno delle polizze vita stipulate con le banche. Ci sono due caratteristiche che li rendono alquanto diversi dai prestiti obbligazionari: il livello di rischio e il rendimento. Il rischio di investimento è sicuramente maggiore, quindi se dietro tali prestiti subordinati si cela un investimento poi rivelatosi fallimentare, i prestiti verranno pagati solo dopo il soddisfacimento di tutti gli altri creditori. Per quanto concerne il rendimento sono invece più redditizi rispetto alle obbligazioni.

Come funzionano

Sono le banche ad emettere i prestiti subordinati, ma a volte quelle straniere lo fanno attraverso le polizze vita (ideate come investimenti “mascherati” da assicurazione), che sono sicuramente più rischiose. Può essere interessante valutare la convenienza dei Prestiti di Intesa San Paolo. Al fine di evitare spiacevoli sorprese è sempre meglio però controllare che all’interno dei propri investimenti non vi siano nascoste determinate clausole. Se le cose vanno male, il risparmiatore viene soddisfatto per ultimo, poiché la precedenza è data a tutti gli altri creditori. Se poi non resta nulla da aggredire il capitale investito andrebbe del tutto perduto. I prestiti subordinati sono utilizzati soprattutto dai maggiori istituti bancari per venire incontro alle aziende in caso di sofferenze bancarie o per ottenere denaro liquido con più facilità.

Per poter essere “regolare” questo tipo di prestito deve riportare in maniera esplicita la natura subordinata nel contratto. E’ importante inoltre che siano ben chiare le condizioni di dilazione, il rimborso del capitale, il tasso di interesse e la durata. Vedi anche a riguardo come funziona la piattaforma Prestiamoci.
Potremmo ben definirli come “obbligazioni di serie b” che giustificano l’alto rendimento a fronte di un rischio considerevole.

Classificazione e differenza dai prestiti irredimibili

I prestiti subordinati sono classificati in base al livello di rischio e al rendimento: Tier 1, Tier 2, Tier 3. E’ necessario che i risparmiatori mettano sulla “bilancia” i vantaggi (dati dal tasso di interesse) e i rischi di tali finanziamenti. Poichè partecipano alle perdite di chi li ha emessi soltanto in caso di liquidazione, i prestiti subordinati non rientrano tra i “prestiti irredimibili” e quindi non è univoca la loro natura finanziaria.
Le principali differenze sono:

  • i prestiti irredimibili coprono le perdite dell’emittente anche al di fuori delle procedure concorsuali
  • nei prestiti irredimibili al contrario dei subordinati si prevede la remunerazione anche in forma posticipata qualora i profitti registrati dall’emittente non siano sufficienti ad onorare quando pattuito.

L’art. 12 comma 7 del TUBC disciplina l’emissione di prestiti subordinati da parte degli istituti di credito, sotto stretta sorveglianza della Banca d’Italia.

Requisiti

Può investire tramite lo strumento del prestito subordinato chiunque abbia compiuto la maggiore età e sia pienamente consapevole dei rischi che tale investimento potrebbe comportare. Vi è comunque la possibilità di ottenere cospicui guadagni. Approfondisci il Prestito d’onore.

Approfondisci

Prestiti per commercianti – Le migliori alternative di oggi

Prestiti per commercianti – Meglio Poste Italiane o Unicredit?

Ci sono categorie professionali che necessitano in particolare di sostegno economico. Tra queste vi è sicuramente quella dei commercianti che possono scegliere diverse tipologie di prestiti adatti alle loro esigenze, sia che si trovino in difficoltà temporanea o in una vera e propria crisi, fino ad arrivare a dover sottostare ad un regime fallimentare. Ci sono anche addetti al commercio che attendono di riscuotere crediti maturati e che nel frattempo hanno bisogno di liquidità per far fronte agli impegni assunti con i fornitori.

Rivolgendosi agli istituti di credito o alle società finanziarie i commercianti possono ottenere un prestito il cui importo viene fissato al momento della sottoscrizione del contratto (il c.d. “fido”). Tale importo è variabile e dipende da quanto il richiedente sia affidabile: in genere una banca è restia a concedere un prestito ad un commerciante che ha accumulato ripetuti ritardi nei pagamenti.

Prima di fare una panoramica sulle alternative provenienti dal settore “privato”, si deve comunque ricordare che se si appartiene alla categoria dei commercianti si può usufruire di prestiti a fondo perduto o a tasso agevolato dedicati a chi lavora nel settore delle piccole e medie imprese (vedi anche Finanziamenti per autonomi). Per informarsi sulle modalità di accesso a tali prestiti è necessario recarsi presso la Regione di appartenenza, presso la Camera di Commercio, le sedi di Confesercenti e Confcommercio.

Mutuo liquidità

Una tipologia di prestito rivolto anche ai commercianti è il “mutuo chirografario”. In alcuni casi si può sfruttare anche la formula del mutuo di liquidità, rivolta anche ai privati.
Normalmente il tasso di interesse applicato a questa tipologia di prestito è superiore rispetto alla media. In compenso, il mutuo liquidità può coprire importi superiori ai 30 mila euro. Le spese sono maggiori rispetto a quelle previste per un qualsiasi altro prestito, ma la durata normalmente di un prestito personale.

Fido Affari Bancoposta

Per dare la possibilità ai commercianti di far fronte alle spese, Poste Italiane ha pensato ad un prestito con importo massimo finanziabile di 5000 euro. Si chiama “fido affari Bancoposta”, rivolto alle seguenti categorie professionali: commercianti, liberi professionisti e artigiani. Per ottenerlo bisogna possedere alcuni requisiti: essere costituiti nella forma della ditta individuale, essere in possesso di partita IVA, risultare titolari di un conto Bancoposta per l’attività professionale svolta. Prima di presentare la domanda per ottenere la concessione del fido bisogna procurarsi una specifica documentazione (tessera sanitaria, documento di identità in corso di validità, passaporto oppure permesso di soggiorno per gli stranieri, modello Unico).

Altri articoli: Finanziamenti Poste Italiane.

Prestiti Banca Unicredit

Una banca che in genere concede finanziamenti adatti ai commercianti è Unicredit. Per ottenere un prestito da questo istituto di credito i commercianti dovranno presentare apposita documentazione presso una filiale: infatti online è possibile fissare un appuntamento così da ottenere una consulenza personalizzata.

Approfondisci

Imprenditoria Femminile – Agevolazioni e Bandi 2016/17

Imprenditoria Femminile – Incentivi anche a fondo perduto

L’imprenditoria femminile cresce e, per fortuna, si consolida sempre più sul territorio; molte sono le startup di successo che hanno visto la luce negli ultimi anni e buona parte di queste sono declinate in rosa, anche a causa della crisi economica protagonista degli ultimi anni che ha destinato ormai irrimediabilmente anche le donne a dedicare obbligatoriamente una buona parte della giornata al lavoro. Per il prossimo biennio sono state per lo più rinnovate le condizioni di buona parte delle misure già previste per il 2015 e gli anni precedenti.

Agevolazioni e finanziamenti per l’imprenditoria femminile

La Legge 215/92 dal titolo “Azioni positive per l’imprenditoria femminile” nasce con l’obiettivo di qualificare la professionalità delle donne imprenditrici ed ogni anno da quando è stata approvata Governo ed enti preposti rifinanziano specifici strumenti finanziari che vanno in questa direzione (vedi anche Microcredito).

Esistono varie tipologie di finanziamento, infatti, per reperire il credito di cui si ha bisogno per far partire un’impresa o rilevarne una già esistente. Vediamoli insieme:

  • contributi a fondo perduto: si tratta di incentivi per i quali il 50% del contributo è interamente a fondo perduto, mentre il restante 50% è da restituire con un tasso d’interesse dello 0,5%, quindi molto agevolato, in un massimo di 10 anni;
  • riduzione d’imposta: in alternativa al finanziamento a fondo perduto viene concesso un credito d’imposta detraibile nella Dichiarazione dei Redditi;
  • finanziamenti agevolati: si tratta di strumenti finanziari che prevedono la restituzione completa del capitale al solito tasso dello 0,5% in 10 anni;
  • fondo di garanzia: si tratta di un fondo che permette di accedere al credito anche alle imprenditrici che non hanno garanzie da proporre alle banche e agli istituti di credito e si pone, appunto, come garante nel rapporto tra il soggetto richiedente il prestito e l’ente che lo concede.

Requisiti per avere accesso e inoltro domanda

Per poter presentare la domanda per uno dei finanziamenti regolati dalla Legge 215/92 bisogna possedere determinati requisiti:

  • essere una ditta individuale al femminile;
  • essere una società di persone o una cooperativa con il 60% di soci donne;
  • essere una società di capitali in cui i 2/3 delle quote sono in rosa ed 1/3 del personale dell’Amministrazione è formato da donne;
  • nel caso di società avere meno di 50 dipendenti;
  • avere un fatturato inferiore a 7 milioni di euro;
  • avere un bilancio inferiore a 5 milioni di euro;
  • non essere dipendenti da imprese partecipanti.

Chi è interessato ad inoltrare la domanda può verificare la presenza dei bandi sul sito del MiSE, Ministero Sviluppo Economico o in alternativa sul sito della Regione di appartenenza, all’interno dei quali ci sono tutte le istruzioni per la procedura.

Al termine della verifica da parte dell’ente preposto, che valuterà in base ai criteri di ammissibilità, quali la fattibilità del progetto, il business plan, la condizione lavorative delle richiedenti, età e quant’altro,verrà pubblicata la graduatoria sul sito di riferimento.

Altri articoli: Garanzia Giovani.

Approfondisci

Musicraiser – Il crowdfunding per band musicali

Musicraiser – Il crowdfunding per artisti

Tra le piattaforme di crowdfunding ce n’è una decisamente peculiare, Musicraiser, perché si occupa esclusivamente del crowdfunding per artisti in generale, etichette musicali indipendenti , progetti speciali e artisti emergenti che vogliono dare corpo alle loro idee musicali (vedi anche Come avere un prestito online immediato). Come con tutti gli altri crowdfunding, anche con Musicraiser si offrono delle ricompense a coloro che contribuiscono con una donazione a far raggiungere l’obiettivo.

Come funziona la piattaforma

Ci sono tre tipi di campagne che possono essere finanziate.

Una è quella di cui si è appena parlato e che contempla quindi il crowdfunding per progetti musicali. La campagna di raccolta fondi ha una durata di 60 giorni entro i quali si deve raggiungere la somma indicata in fase di avvio. Se tale somma non viene raggiunta i fan che hanno donato verranno rimborsati.

  • Costi: nessuno, ma Musicraiser trattiene il 10% più Iva e commissioni di PayPal sulla somma raccolta.
  • Vantaggi: distribuzione digitale gratuita, promozione, possibilità di suonare live negli eventi organizzati da Musicraiser.

L’altra è il Ticket pre-order, finalizzata alla promozione della prevendita di biglietti di uno spettacolo. Il biglietto può essere anche abbinato al merchandising. In questo modo si sovverte la modalità di acquisto dei biglietti in preordine. Come? Generalmente l’acquisto di una prevendita è mosso dalla paura di non trovare più biglietti, con Ticket pre-order di Musicraiser, invece, i biglietti verranno acquistati in prevendita per avere delle esperienze speciali e articoli esclusivi.

Con questa modalità si possono creare tariffe personalizzabili, biglietti elettronici da inviare via mail promozioni extra. Possono fruire di questo servizio promoter, organizzatori di concerti, gestori di locali e agenzie di booking. Il servizio funziona come una vera e propria campagna di marketing che da una perfetta visibilità nazionale.

  • Costi: la campagna è gratuita, viene solo applicato un costo minimo di emissione del biglietto, tale costo varia in base al prezzo del biglietto stesso.
  • Vantaggi: consulenza del team di Musicraiser che seguirà tutta la campagna. La community di Musicraiser contempla oltre 75 mila utenti che verranno coinvolti tramite i canali social e newsletter interna.

Il terzo servizio è l’Album pre-order. Un album può essere collegato a contenuti esclusivi e gli utenti potranno seguire la sua creazione da vicino, così l’artista inizia a guadagnare fin da subito. Il servizio è molto utile perché si acquistano sempre meno cd musicali, quindi per gli artisti riuscire a vendere è sempre più difficile. In questo modo invece gli utenti saranno incentivati grazie all’offerta di contenuti speciali.

Questo servizio è rivolto alle etichette discografiche, ai professionisti, manager e ai distributori.

  • Costi: nessuno, in compenso i guadagni sono stimati 7 volte maggiori rispetto a quelli dei normali canali di vendita.
  • Vantaggi: i guadagni sono immediati e maggiori perché la promozione è mirata.

Un caso particolare

Musicraiser è su Wikipedia e mostra come un gruppo, gli Ex-Otago, abbia ottenuto un grosso successo col disco “In capo al mondo” nel 2014 mediante un’operazione di crowdfunding avviata su Musicraiser Italia. Il primo singolo pubblicato dal gruppo è “Foglie al vento”, pubblicato il 25 febbraio del 2014.

Come si partecipa

Se ti stai chiedendo in definitiva Musicraiser come funziona? Basta andare sul sito e compilare i campi richiesti per sottoporre il progetto alla commissione che ne valuterà l’interesse dell’operazione. ugualmente per richiedere uno degli altri servizi offerti si compilano i campi del form e si contatta il servizio utenti.

Approfondisci