Rete del Dono – Come fare una donazione online sicura

Rete del Dono – Crowdfunding per associazioni no profit

Sono ormai tante le piattaforme di crowdfunding, ma negli ultimi tempi alcune hanno deciso di specializzarsi in determinate nicchie di mercato.

Tra le tante che si distinguono per finalità dei progetti finanziabili, Rete del dono, così come Io dono, è una di quelle che sta ottenendo maggiori riscontri con un finanziamento totale che ad oggi si aggira attorno ai 3.443.171 euro.

Diversi i progetti al momento finanziabili: tra questi anche una raccolta per il centro Italia martoriato dalle scosse telluriche.

Il crowdfunding che opera nel sociale

Sicuramente a questo punto ci si starà chiedendo: Rete del dono come funziona? Chiaramente più o meno come tutte le altre piattaforme di raccolta fondi, si decide quale progetto sostenere, si dona e si aspetta di vedere gli sviluppi dei progetti finanziati.

A questo punto però è opportuno spiegare che rete del dono onlus è una piattaforma a favore di progetti di utilità sociale che vengono ideati e dunque anche gestiti dalle ONP, organizzazioni no profit, con i loro donatori e sostenitori.

Le organizzazioni no profit si iscrivono al portale e propongono i loro progetti che vengono visionati da sostenitori e donatori. Si utilizza il meccanismo del personal fundraising per dare sempre maggiore visibilità ai progetti da finanziare.
Costi: su ciascuna donazione Rete del dono trattiene le commissioni bancarie, l’ ONP deve corrispondere una fattura del 5% +IVA sulle donazioni. Decurtate queste cifre tutto il resto va all’associazione promotrice. Per creare il proprio progetto basta iscriversi al sito seguendo le istruzioni.

Personal Fundraising e donatori

Questa sezione è dedicata a chi pensa di avviare una campagna di raccolta fondi da devolvere a una ONP. I traguardi importanti, così come le occasioni indimenticabili, come un matrimonio o anche un compleanno, possono essere l’occasione perfetta per raccogliere fondi: invece di chiedere un regalo si propone ai propri amici e parenti una donazione.

Ogni fundraiser può sostenere più progetti. La raccolta può durare un massimo di 12 mesi, l’obiettivo da raggiungere può essere modificato.

I donatori, invece, possono liberamente scegliere il progetto da finanziare, il procedimento è semplice: si trova il progetto d’interesse, si dona con carta di credito, Paypal o bonifico bancario, si riceve la ricevuta della donazione. Sulla cifra devoluta, l’ ONP riceve tutta la somma decurtata delle commissioni bancarie e di una commissione del 5% sulla cifra donata, che Retedeldono utilizza per investimenti in tecnologia, quindi anche per migliorare il sito.

Per ulteriori approfondimenti basta porre tutte le domande che si vuole semplicemente andando sul sito e selezionando l’area Rete del dono Contatti.

Altri articoli: Microcredito.

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Prestito NoiPA – Quali sono i requisiti?

Prestito NoiPA – Quanto posso chiedere?

Il piccolo prestito NoiPA è un finanziamento agevolato che può essere richiesto dai dipendenti pubblici direttamente sul portale NoiPa, attivo dal 2013. Gli amministrati possono così fruire di un piccolo prestito le cui rate verranno direttamente scalate dallo stipendio. Attualmente il servizio viene offerto in modalità self service, in modo da evitare di doversi recare direttamente presso la propria amministrazione o presso gli uffici INPS (vedi anche Cessione del quinto INPS). La funzione online sostituisce quindi quella tradizionale agevolando gli utenti che potranno espletare in completa autonomia tutte le operazioni di richiesta e ricevere direttamente l’accredito sul proprio conto corrente.

Come si richiede

Per prima cosa si deve accedere all’area self service mediante la quale si possono anche effettuare delle simulazioni prestiti così da calcolare del finanziamento NoiPa interessi e rate mensili, nonché visualizzare lo stato di avanzamento della pratica inoltrata. Grazie alla modalità self service la richiesta può essere effettuata 24 ore su 24. Vediamo quindi quali sono i vari passaggi per effettuare la richiesta.

Si deve accedere con user-id e password, poi con il pin personale o la Carta nazionale dei servizi e si deve avere un conto corrente bancario o postale dove viene accreditato normalmente lo stipendio. Dopo essere entrati nell’area riservata si procede con la richiesta, ma comunque è preferibile prima effettuare una simulazione del piano di ammortamento. Questo viene calcolato prendendo come riferimento i dati presenti nell’ultimo cedolino disponibile.

Una volta effettuata la richiesta ci sono dei tempi che l’INPS si prende per verificare i dati e questo, talvolta, comporta una diversità tra i dati reali e le simulazioni. Per procedere infine con la richiesta, si deve inserire il pin. Una volta che l’INPS avrà effettuato tutti i controlli atti a verificare le reali condizioni dell’amministrato, se tutto sarà in regola, procederà con l’accredito del piccolo prestito sul conto corrente indicato.

Quanto tempo si deve aspettare

Per ottenere il piccolo prestito INPDAP pluriennale i tempi di erogazione si aggirano attorno ai 45 e 60 giorni, ma non si possono comunque dare tempistiche certe in quanto tutto dipende dal tempo che impiega l’INPS a effettuare tutti i controlli necessari sulla condizione del richiedente amministrato. In ogni caso è possibile, sempre dall’area personale, controllare lo stato di avanzamento della pratica.

Quando può essere richiesto

Piccolo prestito NoiPa requisiti: non tutti, ovviamente, possono accedere a questa forma di prestito. Come è facile intuire bisogna necessariamente essere lavoratori dipendenti pubblici per esempio insegnanti e bisogna avere i seguenti requisiti:

  • essere dipendenti e pensionati pubblici
  • essere iscritti alla gestione unitaria
  • aver versato 4 anni di contributi

Tabella riassuntiva

Piccolo prestito NoiPa tempi di erogazione 45-60 giorni circa
Durata del prestito (annuale o pluriennale) 12, 24, 36 e 48 rate ciascuna costituita da un importo di interessi e una quota capitale
Quanto viene finanziato Può essere autorizzata una somma pari al doppio dello stipendio mensile
Tasso di interesse (TAN) 4,25% annuo

Tabella riassuntiva

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Musicraiser – Il crowdfunding per band musicali

Musicraiser – Il crowdfunding per artisti

Tra le piattaforme di crowdfunding ce n’è una decisamente peculiare, Musicraiser, perché si occupa esclusivamente del crowdfunding per artisti in generale, etichette musicali indipendenti , progetti speciali e artisti emergenti che vogliono dare corpo alle loro idee musicali (vedi anche Come avere un prestito online immediato). Come con tutti gli altri crowdfunding, anche con Musicraiser si offrono delle ricompense a coloro che contribuiscono con una donazione a far raggiungere l’obiettivo.

Come funziona la piattaforma

Ci sono tre tipi di campagne che possono essere finanziate.

Una è quella di cui si è appena parlato e che contempla quindi il crowdfunding per progetti musicali. La campagna di raccolta fondi ha una durata di 60 giorni entro i quali si deve raggiungere la somma indicata in fase di avvio. Se tale somma non viene raggiunta i fan che hanno donato verranno rimborsati.

  • Costi: nessuno, ma Musicraiser trattiene il 10% più Iva e commissioni di PayPal sulla somma raccolta.
  • Vantaggi: distribuzione digitale gratuita, promozione, possibilità di suonare live negli eventi organizzati da Musicraiser.

L’altra è il Ticket pre-order, finalizzata alla promozione della prevendita di biglietti di uno spettacolo. Il biglietto può essere anche abbinato al merchandising. In questo modo si sovverte la modalità di acquisto dei biglietti in preordine. Come? Generalmente l’acquisto di una prevendita è mosso dalla paura di non trovare più biglietti, con Ticket pre-order di Musicraiser, invece, i biglietti verranno acquistati in prevendita per avere delle esperienze speciali e articoli esclusivi.

Con questa modalità si possono creare tariffe personalizzabili, biglietti elettronici da inviare via mail promozioni extra. Possono fruire di questo servizio promoter, organizzatori di concerti, gestori di locali e agenzie di booking. Il servizio funziona come una vera e propria campagna di marketing che da una perfetta visibilità nazionale.

  • Costi: la campagna è gratuita, viene solo applicato un costo minimo di emissione del biglietto, tale costo varia in base al prezzo del biglietto stesso.
  • Vantaggi: consulenza del team di Musicraiser che seguirà tutta la campagna. La community di Musicraiser contempla oltre 75 mila utenti che verranno coinvolti tramite i canali social e newsletter interna.

Il terzo servizio è l’Album pre-order. Un album può essere collegato a contenuti esclusivi e gli utenti potranno seguire la sua creazione da vicino, così l’artista inizia a guadagnare fin da subito. Il servizio è molto utile perché si acquistano sempre meno cd musicali, quindi per gli artisti riuscire a vendere è sempre più difficile. In questo modo invece gli utenti saranno incentivati grazie all’offerta di contenuti speciali.

Questo servizio è rivolto alle etichette discografiche, ai professionisti, manager e ai distributori.

  • Costi: nessuno, in compenso i guadagni sono stimati 7 volte maggiori rispetto a quelli dei normali canali di vendita.
  • Vantaggi: i guadagni sono immediati e maggiori perché la promozione è mirata.

Un caso particolare

Musicraiser è su Wikipedia e mostra come un gruppo, gli Ex-Otago, abbia ottenuto un grosso successo col disco “In capo al mondo” nel 2014 mediante un’operazione di crowdfunding avviata su Musicraiser Italia. Il primo singolo pubblicato dal gruppo è “Foglie al vento”, pubblicato il 25 febbraio del 2014.

Come si partecipa

Se ti stai chiedendo in definitiva Musicraiser come funziona? Basta andare sul sito e compilare i campi richiesti per sottoporre il progetto alla commissione che ne valuterà l’interesse dell’operazione. ugualmente per richiedere uno degli altri servizi offerti si compilano i campi del form e si contatta il servizio utenti.

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Fundraising – Come raccogliere fondi online

Donazioni per associazioni no profit: il Fundraising

Il fundraising è la forma di raccolta fondi utilizzata principalmente dalle organizzazioni non profit, anche se è riduttivo dare questa definizione, perché il fundraising non è una semplice richiesta di denaro ma è quell’insieme di attività utili a creare rapporti di comunicazione e di interesse tra l’associazione che è alla ricerca di risorse economiche ed i potenziali donatori che sono interessati agli scopi sociali e/o umanitari obiettivo della stessa (vedi anche Microcredito).

È importante sottolineare come il fundraising sia lo strumento più efficace che le OdV, Organizzazioni di Volontariato, hanno a disposizione per raggiungere gli obiettivi statutari che si sono preposte e come, quindi, le risorse economiche che vengono raccolte non debbano servire per la sopravvivenza dell’associazione stessa ma piuttosto per portare a termine le azioni legate al raggiungimento di tali obiettivi.

Come fare fundraising: il DBC

Il Documento di Buona Causa è quel documento che, riassumendo la storia, la mission, gli obiettivi e le modalità operative dell’associazione rappresenta in qualche modo una sorta di carta d’identità dell’Organizzazione non profit che richiede la partecipazione economica da parte dei donatori.

Il DBC deve essere articolato, ben scritto ed approfondito perché rappresenta il manifesto pubblico dell’OdV ed ha il compito di creare quel rapporto di fiducia tra ente e donatori necessario e possibilmente duraturo nel tempo; più è articolato, chiaro e trasparente più diventa efficace e crea l’occasione di convertire in denaro la richiesta.

Come richiedere fondi

Sono molteplici gli strumenti di fundraising utili per veicolare il messaggio dell’associazione e richiedere i fondi ai donatori. Descriviamo di seguito i più efficaci:

  • fundraising mailing: si tratta dell’invio di una mail ad una serie di nominativi scelti che promuova l’attività della non profit e che contenga le modalità di donazione al fine di reperire nuovi donatori o di confermare e rivitalizzare i rapporti con i donatori già esistenti;
  • quota associativa: per le associazioni che prevedono il tesseramento di soci la quota annuale di iscrizione rappresenta una discreta fetta di finanziamento oltre a rappresentare una modalità di fidelizzazione del donatore, il quale, sentendosi parte dell’organizzazione, sarà stimolato a partecipare attivamente;
  • eventi per raccolta fondi: cene di beneficenza, sagre, mercatini a tema, rappresentazioni teatrali o proiezioni di filmati rappresentano strumenti importanti nell’ambito dei quali è possibile sia presentare le attività che l’associazione svolge sia raccogliere direttamente i fondi;
  • Web: sito internet su cui attivare la donazione diretta, campagne di crowdfunding ed in generale sfruttare la potenzialità che oggi il Web offre è molto probabilmente una delle strade più veloci ed economiche per implementare la raccolta di denaro;
  • fondazioni bancarie ed imprese: rivolgersi a interlocutori importanti come le aziende o le banche che erogano finanziamenti a fondo perduto è la strategia di marketing che comporta l’acquisizione di donazioni di entità significativa e durature nel tempo.

Altri articoli: Finanziamenti agevolati starup.

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Kendoo – Il crowdfunding per progetti di volontariato

Kendoo – Il primo portale in Italia di crowdfunding sociale

Tra le tante piattaforme di crowdfunding che negli ultimi tempi sono sorte sul web, merita una nota di merito Kendoo.

Come tutte le altre piattaforme che offrono questo servizio in Italia, Kendoo si occupa della raccolta di finanziamenti stanziati da privati e che servono per far decollare un particolare progetto (vedi anche Prestiti a tasso zerto per starup), senza fine di lucro e che finanzi iniziative di interesse sociale, educativo o di salute.

Quali progetti possono essere finanziati

Kendoo non raccoglie finanziamenti per qualsiasi progetto, ma ha una sua linea ben definita. La piattaforma è gestita da Mediaon, società del Gruppo Sesaab Spa (che gestisce sei quotidiani online tra cui ecodibergamo.it) ma la sua nascita è dovuta alla collaborazione con la Diocesi di Bergamo e pertanto i progetti vengono sottoposti al loro giudizio insindacabile tramite apposita commissione (composta proprio da questi soggetti). I principali parametri valutati sono l’impatto sociale, artistico ed educativo (vedi anche Prestiti per giovani).

Possono inviare un progetto, come già accennato: associazioni, Onlus, Ong, soggetti privati e associazioni no profit.

Come funziona il servizio e quali sono i costi

Kendoo funziona praticamente come tutte le altre piattaforme di crowdfunding. Ci si deve iscrivere al portale o avere un account su L’Eco di Bergamo. Una volta registrati si accede alla sezione “crea” dove si realizzerà appunto un profilo utente e si potrà illustrare il progetto. A questo punto entra in gioco la commissione che valuterà il progetto. Se verrà approvato si verrà contattati anche per eventuali modifiche, infatti lo staff di Kendoo è in grado di offrire la migliore soluzione per ogni progetto.

La formula con cui i progetti possono essere finanziati è All or nothing, ovvero, il progetto deve ricevere il finanziamento stabilito al momento del suo avvio entro il termine di tempo pattuito nella medesima circostanza. Il servizio non è a pagamento, tuttavia, poiché anche Kendoo è un progetto, trattiene il 5% di commissioni sulla somma raccolta più il 2,5% su ciascuna operazione come giustificazione per le transazioni bancarie. Se la somma richiesta non dovesse essere raggiunta entro i termini stabiliti, tutte le donazioni verranno restituite eccetto la cifra di 0,77 euro trattenuta per le transazioni bancarie.

Il confronto con altri competitor evidenzia come il costo di questo servizio sia nella media. Infatti Limoney, per esempio, un’altra piattaforma di crowdfunding, applica una commissione del 5% sulla cifra raccolta, con costi di transazione che variano tra i 2,50% e i 2,75% euro più eventuale IVA o ritenuta d’acconto. Finanziami il tuo futuro, invece, trattiene il 5% della somma raccolta.

Kendoo può essere contattato tramite mail all’indirizzo [email protected].

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Starteed – Come finanziarie un’idea

L’alternativa al prestito bancario per le aziende con Starteed

Starteed è una piattaforma di crowdfunding relativamente recente che si contraddistingue dalle concorrenti perché propone una funzionalità aggiuntiva rispetto a quella più standard di aiutare gli imprenditori a reperire fondi per finanziare i propri progetti (vedi Prestiti agevolati start up).

Con Starteed è, infatti, possibile, grazie alle infrastrutture tecnologiche personalizzate che la società mette a disposizione, collaborare non solo finanziando concretamente il progetto ma anche contribuendo alla diffusione dello stesso, a fronte di una ricompensa con una quota percentuale per ogni singolo pezzo venduto, per quella tipologia di prodotti che lo prevedono.

In questo modo i finanziatori sono stimolati a promuovere il progetto sui social in quanto più sapranno influenzare la vendita del prodotto e/o servizio più alta sarà la percentuale a cui hanno diritto. La società che gestisce la piattaforma ha sede a Torino, e come contatti utili troviamo: il form sul sito e la chat.

Vediamo nel dettaglio le potenzialità offerte da Starteed.

Starteed Crowdfunding

Con Starteed Crowdfunding è possibile creare la classica campagna di finanziamento collettivo al fine di raccogliere fondi per finanziare un qualsiasi progetto, da una raccolta fondi a scopi benefici alla realizzazione di un evento, di un prodotto o di un obiettivo.

La tecnologia che la società mette a disposizione permette di personalizzare al massimo la propria pagina, in quanto consente di scegliere:

  • la grafica della pagina dedicata e/o la grafica direttamente sul sito di proprietà;
  • il metodo di pagamento: carta di credito, circuito PayPal, bonifico bancario e, all’occorrenza, anche possibilità di registrare pagamenti in contanti;
  • la durata della campagna;
  • la modalità di raccolta fondi, a scelta tra le formule “keep it all”, “all or nothing” e “continua”

Starteed mette a disposizione, inoltre, la possibilità di utilizzare un sottodominio personalizzato, un Hosting Cloud con 10 Gb di storage e tutti gli strumenti per poter gestire attraverso l’intuitivo pannello di controllo la campagna impostata.

L’iscrizione al portale comporta il versamento di una quota mensile che può essere, a seconda delle necessità, “basic” o “pro”, quest’ultima in fase di attivazione, da un minimo di 99,00 € ad un massimo di 129,00 € IVA esclusa.

Starteed Crowdcreation

La Starteed Crowdfunding è in fase di realizzazione e non ancora disponibile in tutte le sue potenzialità. Consiste nel dotare l’imprenditore di tutti quegli strumenti per migliorare il proprio progetto facendolo conoscere e sottoponendolo al giudizio dei potenziali acquirenti.

La tecnologia a disposizione permette, infatti, di:

  • raccogliere feedback e realizzare sondaggi sulla campagna in corso;
  • coinvolgere la community nelle decisioni;
  • valutare percentualmente il contributo degli influencer che collaborano a far conoscere la campagna di crowdfunding e ricompensarli;
  • monitorare i dati tramite le statistiche ed i report per tenere sotto controllo l’andamento di tutto il progetto.

Altri articoli: Piccoli prestiti.

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Visura protesti online o presso la Camera di Commercio

Visura protesti – Le alternative alla richiesta online

Il protesto è quell’atto pubblico redatto e certificato da un notaio o da un ufficiale giudiziario o, in mancanza di questi ultimi, da un segretario comunale che constata ed attesta il mancato pagamento di un assegno (vedi anche Assegno scoperto) o la mancata accettazione di una cambiale.

Tale atto viene trascritto nel Registro Informatico dei Protestati istituito presso la Camera di Commercio (quella che opera nella zona in cui risiede il soggetto interessato dal provvedimento, quindi Roma su Roma, Milano su Milano, ecc), la quale, a sua volta, invia apposita segnalazione ai vari Sistemi Informatici Creditizi, con la spiacevole conseguenza che l’utente protestato rimarrà negli archivi delle varie banche dati e non potrà ricevere finanziamenti o prestiti, in quanto gli Istituti di Credito eroganti consultano tassativamente sia il Registro dei Protestati che i vari CRIF prima di concedere un finanziamento e/o aprire una qualunque linea di credito.

Da ciò si evince quanto sia importante poter verificare le reputazione creditizia di una persona fisica o società, sia la propria, nel caso in cui si vogliano richiedere prestiti, sia quella di eventuali interlocutori d’affari con cui si viene in contatto. A tale scopo è possibile richiedere una visura ovvero il documento che viene rilasciato dalla Camera di Commercio all’interno del quale sono riportate tutte le informazioni relative ai pagamenti mancati.

Visure protesti: come si richiedono

Le visure protesti contengono informazioni fondamentali per verificare se ad un determinato soggetto, persona fisica o società, è stato levato qualche protesto, quali il tipo di effetto che non è stato pagato, le date di emissione dello stesso e di iscrizione al Registro, la Camera di Commercio competente, l’importo, il luogo di apertura della procedura ed il motivo del mancato pagamento.

La visura può essere richiesta o direttamente online attraverso il servizio Telemaco, gestito dalla Camera di Commercio, che prevede l’iscrizione gratuita oppure tramite i vari servizi a pagamento di richiesta certificati che sono presenti sul Web.

Nel giro di un’ora, se si ha urgenza anche di soli 10 minuti con un piccolo sovrapprezzo, è possibile ricevere le informazioni di cui si è fatta richiesta (attenzione però, in questo modo si hanno solo le informazioni sulla visura protesti e non per i pregiudizievoli, il cui controllo va fatto alla Conservatoria e cancellerie dei tribunali).

In alternativa è possibile recarsi di persona presso l’Ufficio Protesti della Camera di Commercio e richiedere direttamente la certificazione.

Protesti: cancellazione

Secondo la normativa vigente l’iscrizione al Registro Telematico dei Protestati decade naturalmente dopo 5 anni. Si può, tuttavia, richiedere la cancellazione anticipata in questi casi:

  • per avvenuto pagamento: dopo 12 mesi dalla levata del protesto, il debitore che abbia saldato il dovuto può richiedere la cancellazione presentando apposita domanda corredata da tutti gli allegati necessari che testimoniano l’avvenuto pagamento;
  • per illegittimità o erroneità del protesto: analogamente e senza dover aspettare 12 mesi il soggetto può presentare domanda corredata da documentazione attestante l’illiceità della procedura;
  • per riabilitazione: se il debitore paga il dovuto oltre 12 mesi dalla data della levata del protesto può richiedere la riabilitazione e la conseguente cancellazione dal Registro, procedura di competenza del Tribunale del luogo di residenza dell’interessato.

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Garanzia Giovani – Quali soluzioni per gli under 30?

Come accedere agli incentivi previsti dal Fondi di Garanzia Giovani

La Youth Guarantee, altrimenti detta Garanzia Giovani, è un piano di finanziamento voluto dalla Comunità Europea che si prefigge l’obiettivo di portare incentivi e sostegno al mondo del lavoro giovanile offrendo opportunità di lavoro ai NEET, Not in Education, Employment or Training, ovvero quei giovani compresi tra i 15 ed i 29 anni che non sono impegnati in un percorso scolastico, di formazione o di lavoro.

Il Piano Garanzia Giovani è stato adottato dall’Italia nel 2014, grazie al Decreto Lavoro 2013, ed è stato recentemente prorogato fino al 2020 con tanto di raddoppio di incentivi soprattutto rivolti alle aziende che assumono concretamente il lavoratore che ha aderito ad un programma di formazione nell’ambito del progetto.(Vedi anche

Sono due le modalità per poter avere accesso ai finanziamenti messi a disposizione dal Fondo Europeo: iscriversi direttamente sul sito istituzionale del Governo o iscriversi nella sezione apposita del sito regionale d’interesse che può essere anche diverso rispetto alla regione di residenza. (Vedi anche Prestiti a fondo perduto)

Cosa prevede il Fondo di Garanzia Giovani
Il Programma Garanzia Giovani prevede un interessante pacchetto di opportunità a cui si può accedere dopo la fase iniziale di orientamento volta ad ottenere un profilo lavorativo del richiedente:

  • percorsi di formazione gratuiti orientati all’inserimento lavorativo
  • progettazione ed attuazione di percorsi di accompagnamento lavorativo
  • incentivazioni di contratti di apprendistato
  • attivazione di percorsi di tirocinio
  • inserimento in progetti di Servizio Civile Volontario
  • interventi di sostegno all’autoimprenditorialità (Vedi anche Invitalia)
  • sostegni alla mobilità professionale all’estero
  • bonus occupazionali rivolti alle imprese

Novità 2016: bonus raddoppiati, self-employment e tirocini ridotti

Rispetto alla Garanzia Giovani originaria del 2014, il rifinanziamento avvenuto a fine del 2015 ha apportato delle modifiche sostanziali soprattutto riguardo a queste misure:

  • bonus di assunzione: risultano raddoppiati rispetto a quelli previsti precedentemente, in quanto le aziende che provvederanno ad assumere tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre del 2016 il lavoratore che si è formato presso la sua sede riceveranno da un minimo di 2.000,00 €, se il contratto è di tipo determinato con una durata che va dai 6 ai 12 mesi, ad un massimo di 6.000,00 €, per i giovani che vengono assunti a tempo indeterminato;
  • self-employment: sono stati destinati 124 milioni di euro per finanziare il settore dell’autoimprenditorialità, al fine di concedere prestiti fino a 50.000,00 € da restituirsi in 7 anni senza garanzie a coloro che presenteranno progetti considerati meritevoli;
  • tirocini ridotti: vengono, invece, ridotte le misure destinate ai tirocini, al fine di disincentivare la tendenza, emersa nei primi due anni di Progettazione, di alcuni datori di lavoro di “disfarsi” del giovane tirocinante alla fine del percorso, dopo aver usufruito degli incentivi dedicati.

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Saldo e stralcio: come estinguere un debito pagando meno

Dal mutuo con la banca al debito con Equitalia: quando si può usare il saldo e stralcio?

In questo periodo di crisi economica ti sarà capitato più volte di sentir parlare di Saldo e stralcio. Se sei un debitore in difficoltà o un creditore che ha necessità di riscuotere il suo credito in tempi brevi, il Saldo e stralcio potrebbe rivelarsi una soluzione conveniente per entrambe le parti.

Indice articolo

Di cosa si tratta

Immaginiamo che Mario Rossi debba a Giovanni Bianchi 30.000€ per una fornitura di piastrelle. A causa di una serie di eventi, Mario non può versare il dovuto a Giovanni. A questo punto Giovanni per far valere le sue ragioni si troverebbe costretto ad avviare tramite avvocato le pratiche per un recupero forzoso del credito. Ciò però può essere rischioso per i tempi spesso sono lunghi e le spese legali onerose. Potrebbe quindi risultare vantaggioso per entrambe le parti accordarsi in maniera alternativa. Mario può proporre a Giovanni di pagare 20.000€ subito a fronte del debito iniziale di 30.000€ e vedere così definitivamente risolta la sua situazione debitoria con un risparmio sul debito di circa il 30%. A sua volta Giovanni, accettando tale proposta, vedrebbe rientrare buona parte del credito, risparmiando il denaro necessario alle spese legale.

Questa metodica di accordo prende il nome di Saldo e stralcio, proprio perchè a fronte del pagamento di una parte concordata del debito (saldo) viene cancellata definitivamente la situazione debitoria (stralcio).

Il Saldo e stralcio è un accordo che può essere stipulato sia tra privati, sia tra uno o più privati e una banca, sia tra privato e Stato, nel caso in cui il debito riguardi imposte dovute e non pagate.

Saldo e stralcio tra privati

saldo e stralcio privati

Non è prevista dalla legge una metodologia precisa per effettuare una proposta di Saldo e Stralcio tra privati, nè una riduzione minima o massima consentita del debito. E’ opportuno però preferire la forma scritta e il canale della raccomandata con ricevuta di ritorno o pec, in modo tale da poterne lasciare traccia.

Per tutelarsi, il creditore può aggiungere una clausola in cui si informa il debitore che, in caso di mancato pagamento anche della somma ridotta pattuita, potrà tornare ad esigere la somma originaria. Ciò non è possibile nel caso in cui le due parti si siano accordate sostituendo il contratto precedente con un nuovo contratto in cui è variata solo la cifra dovuta. In tal caso il creditore, in caso di mancata riscossione del dovuto, potrà recuperare per vie legali solo il credito ridotto pattuito col nuovo contratto, non più la somma originaria. Meglio quindi farsi seguire in tale procedura da un esperto in materia, perchè le insidie sono dietro l’angolo.

Saldo e stralcio con una banca

saldo e stralcio banca

Un pò più difficile è riuscire ad accordarsi per mezzo di Saldo e Stralcio con una banca. L’istituto di credito, prima di prendere in considerazione tale possibilità avrà avviato una procedura di sofferenza e segnalato il debitore al Crif e alla Centrale Rischi della Banca d’Italia. Inoltre, se ci sono garanti del debito, difficilmente la banca sarà propensa ad accettarne una riduzione, a meno che dovesse presentarsi come particolarmente complesso e sfavorevole il procedimento di recupero forzato.

La situazione si semplifica nel caso in cui la banca in questione abbia venduto il suo credito ad un’agenzia di recupero crediti. Tali agenzie acquistano i crediti della banca ad una cifra molto più bassa ed hanno in seguito tutto l’interesse ad accordarsi col debitore per ottenere un piccolo margine di guadagno il prima possibile.

Facciamo un esempio: Carlo ha un debito con la banca di 80.000€, la banca lo vende ad un’agenzia di recupero crediti (spesso collegate alla banca stessa) per 20.000€. A questo punto se Carlo propone all’agenzia un Saldo e stralcio di 35.000€, l’agenzia sarà ben propensa ad accettarlo, perchè ci avrà comunque guadagnato 15.000€, senza dover ricorrere all’avvocato.

La Corte di Cassazione con la sentenza 22231/134 ha stabilito inoltre che, nel caso in cui ci siano più condebitori, se uno solo sceglie di avvalersi del Saldo e stralcio, ne risultano comunque avvantaggiati anche gli altri. Ad esempio, Paolo e Anna hanno un debito con la banca per 100.000€ (50.000€ a testa, quindi), ed Anna risolve la sua situazione debitoria con Saldo e stralcio per 30.000€. A questo punto Paolo non dovrà alla banca i 70.000€ restanti, ma solo la sua quota parte che rimarrà invariata, 50.000€, perchè Anna ha pattuito con la banca che la sua quota di 50.000€ è risolta versandone solo 30.000€ subito.

Saldo e stralcio con lo Stato

saldo e stralcio per pagare tasse arretrate

Nella legge di bilancio del 2019 è prevista la possibilità di aderire alla cosiddetta Pace Fiscale, che permette a tutti quei cittadini in “grave e comprovata” difficoltà economica di risolvere la loro situazione debitoria con Saldo e stralcio delle proprie cartelle esattoriali (ad esempio versamenti iva o INPS non versati), presentando domanda all’Agenzia delle Entrate entro il 31 luglio 2019. I debiti che possono risolversi con Saldo e Stralcio sono quelli che riguardano il periodo che va dal 1° Gennaio 2000 al 31 Dicembre 2017, relativi ad imposte o contributi previdenziali non versati. I requisiti per poter aderire a tale pace fiscale sono:

  • un Isee familiare di non più di 20.000€;
  • procedura di liquidazione aperta al momento della presentazione della domanda.

La domanda da presentare deve contenere il modulo “SA-ST” scaricabile dal sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it compilato in tutte le sue parti e le documentazioni relative ai requisiti necessari per rientrare nella sanatoria. In tale domanda dovrà anche essere specificato se si intende pagare in un’unica soluzione o a rate. Si potrà presentare il materiale online, tramite PEC o direttamente allo sportello.

In presenza di tutti i requisiti richiesti, il debito sarà ridotto in base all’ammontare del proprio Isee:

  • con un Isee non superiore agli 8.500€ , sarà dovuto il 16% debito;
  • con un Isee compreso tra gli 8.500€ e i 12.500€, bisognerà versare il 20% del debito;
  • con un Isee dai 12.500 ai 20.000€ si risolverà la propria situazione pendente pagando il 35% del dovuto.

In questa maniera non solo si avrà diritto ad una riduzione del debito, ma non saranno più dovute neanche le sanzioni e le more.

Una volta inviata la domanda, entro il 31 Ottobre 2019 si riceverà risposta sia in caso di esito positivo, con tutte le indicazioni su come e dove effettuare i pagamenti e le relative scadenze da rispettare, sia in caso negativo con le motivazioni del rifiuto.

Nel seguente video viene spiegata per bene tutta la procedura. Tieni presente che la data limite per presentare le domande indicata nel video è stata prorogata al 31 Luglio 2019.

Conclusioni

Nel caso in cui dovessi trovarti in difficoltà con dei pagamenti o, al contrario, avessi bisogno di riscuotere un credito in tempi brevi, il Saldo e stralcio potrebbe essere una soluzione conveniente, facile da realizzare e con costi contenuti. Naturalmente, affinchè sia davvero conveniente per entrambe le parti, è necessario che il debitore sia effettivamente in difficoltà, a tal punto che riscuotere il debito per vie legali possa risultare dispendioso e forse addirittura inconclusivo. E’ opportuno quindi che il creditore valuti attentamente la situazione economica del debitore prima di prendere qualunque decisione.

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Guida alla cancellazione Crif gratuita e senza intermediari

Tempi e modi per la cancellazione Crif

È opportuno partire da una premessa chiarificatrice, ovvero che chiunque abbia in corso un finanziamento o, più semplicemente, ne faccia richiesta viene inserito nei SIC, acronimo di Sistemi di Informazioni Creditizie, che altro non sono che dei database informatici che raccolgono la “storia finanziaria” dei soggetti che vengono censiti, al fine di valutarne la reputazione creditizia.
Si sottolinea che all’interno dei SIC non sono presenti solo coloro che sono considerati “cattivi pagatori” perché magari hanno avuto qualche problema, piccolo o grande di insolvenza, ma anche chi è, ed è sempre stato, perfettamente in regola con i pagamenti.

I SIC vengono gestiti da alcune società, la più importante delle quali è CRIF Spa, che forniscono informazioni a banche, finanziarie ed assicurazioni sulla reputazione creditizia degli utenti che a loro si rivolgono, al fine di contribuire al contenimento del rischio a cui l’ente creditore si espone ogni volta che eroga un finanziamento.

Vero è, purtroppo, che se si viene censiti negli elenchi dei “cattivi pagatori”, ed è sufficiente il pagamento in ritardo di una sola rata anche solo di un mese perché ciò avvenga, diventa molto difficile poter accedere ad altre linee di credito in futuro, in quanto le banche e le finanziarie tendono a non dare fiducia a chi è segnalato in tali database.

Diventa importante, quindi, richiedere la cancellazione dall’elenco dei cattivi pagatori non appena maturano le condizioni per poterlo fare.Vediamo come.

Tempi di conservazione dei dati nel SIC di CRIF

I dati presenti nel sistema informativo di CRIF vengono conservati per periodi ben determinati, trascorsi i quali si può richiedere la cancellazione in modo assolutamente gratuito, anche se, per legge, quegli stessi dati dovrebbero venire automaticamente cancellati senza dover inoltrare specifica richiesta.
I tempi di conservazione cambiano in base al tipo di dato:

  • finanziamento in corso di istruttoria: 6 mesi dalla data di richiesta;
  • richieste di finanziamento rifiutate o rinunciate: 30 giorni dalla data di rinuncia o rifiuto;
  • ritardi di 1 o 2 rate: 12 mesi dall’avvenuta regolarizzazione;
  • ritardi di 3 o più rate: 24 mesi dall’avvenuta regolarizzazione;
  • finanziamenti non rimborsati: 36 mesi dalla data di estinzione prevista.

Quindi il tempo massimo di 36 mesi, non va confuso con la tempistica dopo 5 anni prevista invece nel caso dei protesti (vedi anche Pignoramento immobiliare).

Come richiedere la cancellazione

Dopo aver verificato di essere in possesso dei requisiti per chiedere la cancellazione dei dati, si può procedere nei seguenti modi:

  • compilare l’apposito modulo presente su sito ufficiale CRIF e chiedere la rettifica e/o cancellazione dei dati negativi, allegando tutta la documentazione che comprova l’estinzione del debito in data utile per poter essere cancellati;
  • in alternativa è possibile mandare una raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata a CRIF Spa URP – Via Montebello 2/2 – 40121 BOLOGNA corredata di tutti gli allegati necessari con cui si richiede la cancellazione.

Come segnalato sullo stesso sito la richiesta non ha alcun costo e può essere molto facilmente inoltrata dall’utente stesso, ragion per cui non sono necessarie consulenze a pagamento con intermediari professionisti, o sedicenti tali, che garantiscono la cancellazione.

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