Prestiti a firma singola: ecco come funzionano

Prestiti firma singola: funzionamento, vantaggi e svantaggi

Tra le varie tipologie di contratto di finanziamento troviamo quelli che sono denominati come prestiti a firma singola. Come si comprende dal nome a firmare il contratto c’è un solo soggetto, che ricoprirà in caso di erogazione la posizione di unico obbligato nei confronti del finanziatore.

In questo senso si tratta di prestiti che si differenziano anche come livello di ‘rischiosità’ dagli altri tipi, considerato che se da una parte la banca avrà un solo interlocutore, dall’altra in caso di insolvenza non avrà garanti o co-obbligati a cui rivolgersi per aumentare le possibilità di ottenere il rimborso completo.

Indice

Le principali caratteristiche e differenze

Come appena accennato i prestiti a firma singola hanno un unico soggetto che ricopre tutte le possibili posizioni che sono così sintetizzabili:

  • richiedente/finanziato;
  • obbligato al rimborso.

Ribadiamo anche che in questa tipologia di finanziamento nelle apposite sezioni si trova solo una firma anche in riferimento a quelle che possono essere associate ad altri tipi di ‘impegno’ come quello del garante (quindi non solo in caso di coobbligato o co-richiedente).

mano che firma con stilografica

Limitazioni nell’utilizzo

Nel caso dei single i dubbi sono pochi, mentre nel caso di coniugati bisogna distinguere a seconda che questi siano in comunione dei beni oppure in separazione. Fanno eccezione la cessione del quinto (che per sua natura tende ad essere un contratto a firma singola) e in generale i finanziamenti finalizzati oltre che le dilazioni di pagamento. Per questi ultimi una situazione di firma singola è prevista senza problemi anche in caso di coniugi in comunione di beni.

Per i prestiti personali ci può essere invece spesso la necessità di far firmare contratti da entrambi, anzi nella maggior parte dei casi non si può superare questo limite neppur optando per un conto a firma disgiunta. Percorribile invece l’alternativa di mettere uno dei due coniugi come garante anziché come obbligato. Tuttavia si tratta di situazioni che vanno valutate al momento e dipendono dalle politiche di concessione del credito da parte della banca scelta (anche attraverso preventivi).

Oltre alla tipologia stessa del prestito (un esempio si ha con i prestiti cambializzati veloci oltre che con la già citata cessione del quinto dello stipendio e della pensione) sono molti i fattori che possono fare da spartiacque tra la scelta di una firma singola o no. Nel particolare vanno considerati i seguenti aspetti:

  • l’entità della somma che si sta richiedendo (sono quindi generalmente più facili i piccoli prestiti);
  • il tipo di posizione e di contratto di lavoro in cui si è inquadrati (in particolare ci possono essere forti limitazioni applicate al caso dei neoassunti);
  • l’età anagrafica (dato che questa può essere differente a seconda che per lo stesso contratto e con la stessa banca si ricopra la posizione da obbligato o da garante).

Andiamo a vedere distintamente le varie situazioni (Approfondimento: Valutazione merito creditizio).

La somma che si sta chiedendo

In quest’ambito è il rapporto rata e reddito che fa la differenza: se il proprio reddito è sufficiente a raggiungere il rapporto considerato congruo dalla banca allora la strada del prestito a firma singola va in discesa, altrimenti si va sempre più in salita, avendo bisogno di correttivi per raggiungere il proprio obiettivo.

Ovviamente maggiore è la liquidità che si sta chiedendo, e maggiori sono i rischi che il proprio reddito risulti insufficiente, a meno che, dal punto di vista personale, vi siano garanzie ‘aggiuntive’ come una situazione patrimoniale molto solida.

persone che contrattano

Tipologia di contratto di lavoro

Se si ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato si ha maggiore libertà rispetto a chi ha un contratto a tempo determinato. Tuttavia questa regola non vale nel caso di neoassunti, a meno che non sia stato superato il periodo di prova, per il rischio di venire licenziati in tronco. Alcune banche e finanziarie permettono di superare questo problema attraverso una lettera di impegno da parte del datore di lavoro di mantenere il posto di lavoro.

Le difficoltà rimangono per chi ha contratti di lavoro atipico ed in generale chi vuole un prestito con un contratto a tempo determinato, che molto più frequentemente avranno bisogno di un garante o di sottoscrivere degli appositi contratti assicurativi.

I limiti dell’età anagrafica

L’età anagrafica può essere un limite impossibile da superare. Le alternative sono poche se si ha un’età molto avanzata. Per poter allungare l’età del richiedente si deve scegliere una banca o una finanziaria che ha un’età massima più lunga. Ma attenzione quest’ultima si dovrà calcolare sia come età da avere al momento della richiesta per accedere al prestito che come età massima alla fine del piano di ammortamento.