Prestiti per dipendenti Alitalia: convenzioni Enac e prestiti tradizionali
La situazione dell’Alitalia, che dal 2017 continua a essere in amministrazione straordinaria, può limitare fortemente coloro che sono alla ricerca di prestiti per i dipendenti della stessa azienda. Ovviamente bisogna fare delle distinzioni, anche in base al tipo di finanziamento che si sta cercando, ma queste limitazioni possono aumentare di mese in mese, considerato che il prestito ponte da 400 milioni, con la sua proroga, e poi quello più recente da 90 milioni non sono sufficienti a garantire la copertura degli stipendi.
Il tutto reso ancora più complicato dall’attesa della decisione dell’Ue sull’ammissibilità degli interventi dello Stato per sostenere la compagnia. In sostanza, si teme che senza una cessione della compagnia e una ripartenza ex novo gli stipendi o parte di essi non potranno più essere pagati. Ciò non può che complicare ulteriormente la strada a coloro che stanno cercando di sostenere le proprie spese o di non rinunciare a dei progetti richiedendo un finanziamento.
Fatta questa doverosa premessa vediamo quali sono le possibili alternative al momento di prestiti per dipendenti Alitalia.
Le convenzioni
Nel caso di grandi società la strada delle convenzioni è una delle alternative da preferire anche nel caso dei finanziamenti. Però solo un’azienda in salute, o che comunque non si trova in una situazione di crisi conclamata, attira accordi e convenzioni.
Evidentemente nel caso di Alitalia si tratta di una possibilità che al momento sembra piuttosto remota. Se vogliamo valutare eventuali convenzioni, allora si può guardare a quelle che stipula invece l’Enac (a cui fanno riferimento anche i dipendenti della compagnia di bandiera italiana), per la quale troviamo le seguenti banche e finanziarie firmatarie (Fonte: sito ufficiale Enac – Data: aprile 2021):
- BNL (mutui);
- Deutsche Bank Easy;
- Finabruzzo;
- Prestitalia;
- HDI Assicurazioni SpA (cessione del quinto).
Per trovare i giusti interlocutori bisogna rivolgersi direttamente agli organi preposti dell’Ente nazionale per l’aviazione civile. Solo usando i riferimenti indicati nelle apposite sezioni sarà quindi possibile valutare il prodotto, ricordando che per BNL, Deutsche Bank, Prestitalia la convenzione è nazionale, mentre per Finabruzzo e HDI bisogna riferirsi ai contatti locali riportati comunque nella convenzione stessa.
N.B. Alcune informazioni su banche e finanziarie ed i relativi prodotti possono essere presenti sul sito ufficiale del Cral Enac, anche se in molti casi le condizioni possono risultare non aggiornate rispetto al momento della richiesta.
Prestito personale o finalizzato?
Premessa: riuscire ad avere una cessione del quinto (od un prestito con delega), nel caso specifico dei dipendenti Alitalia, allo stato attuale è molto improbabile perché qui la società finanziatrice deve guardare in primis allo stato di solidità dell’azienda stessa.
Approfondimento: cessione del quinto rifiutata
Quando parliamo invece di un prestito personale la garanzia è offerta dal reddito (con l’aggiunta dell’eventuale patrimonio personale o familiare). Quindi la situazione di crisi dell’azienda dovrebbe avere un peso ridotto. Ma attenzione: il fatto che la capacità di rimborso possa essere a rischio potrebbe causare delle difficoltà notevoli nel vedere la propria pratica non solo valutata positivamente, ma valutata in modo completo (vedi valutazione del merito creditizio).
A differenza dei limiti oggettivi di accesso alla cessione del quinto, nel prestito personale (compreso il prestito di liquidità) il rischio di ‘prestito rifiutato‘ può essere però ridotto o contenuto aumentando le proprie garanzie. In che modo? Inserendo nella pratica un coobbligato oppure un garante.
Non solo, le probabilità di ottenere un finanziamento aumentano se c’è un patrimonio mobiliare che si può offrire come garanzia (come depositi e investimenti che in un momento positivo del mercato non si vogliono disinvestire). Ma attenzione, in questo caso molto probabilmente la proposta della banca, più che un prestito personale canonico, sarà di un’apertura di credito in conto corrente garantita appunto da titoli e investimenti.
Per quanto riguarda il prestito finalizzato la situazione è più semplice? In linea teorica sì, pensando al fatto che il bene acquistato con il prestito dovrebbe funzionare direttamente da garanzia. Nella realtà la risposta non è univoca per il fatto che soprattutto con alcuni beni soggetti a forti svalutazioni, il finanziatore non troverebbe soddisfazione completa.
In questo caso il problema può sempre essere limitato tramite l’inserimento di garanti o coobbligati e in loro assenza si può vedere se è possibile stipulare un’apposita assicurazione sul credito (perdita di impiego). Il costo di questa via può però essere molto salato e bisogna fare attenzione anche a clausole di esclusione per essere effettivamente protetti e non soggetti a pesanti operazioni di rivalsa.