Prestiti cambializzati per autonomi: guida alla richiesta

Prestito cambializzato per autonomi: quali garanzie sono richieste?

I prestiti cambializzati per autonomi rappresentano una tra le principali forme di credito erogate ai lavoratori non dipendenti. La mancanza di una busta paga, ovvero di un reddito continuativo e certo da parte di questi soggetti mette spesso in difficoltà gli istituti di credito che, per ottenere garanzie reali dai richiedenti, devono necessariamente fare ricorso all’opzione cambiali per poter procedere all’erogazione.

Le cambiali, infatti, sono a tutti gli effetti un titolo esecutivo in mano agli istituti: in questo modo, in caso di mancato pagamento regolare da parte dei clienti, le banche e le finanziarie possono esercitare il loro diritto di riscossione anche per vie legali. Non solo mancanza di busta paga: infatti grazie ai prestiti cambializzati i lavoratori autonomi che nel passato hanno fatto registrare situazioni problematiche sotto gli aspetti finanziari, iscritti ad esempio nelle liste dei soggetti protestati o cattivi pagatori, possono accedere con maggior facilità al credito.

Nessuna garanzia reddituale per avviare la richiesta

Uno dei principali vantaggi del prestito cambializzato, segno tangibile della massima praticità di questo prodotto di credito, che può essere richiesto senza alcuna garanzia reddituale. Già di per sé, come detto, le cambiali rappresentano un titolo reale esigibile.

Inoltre, per gli autonomi che desiderano ottenere somme consistenti è possibile ricorrere anche alla figura del garante, un soggetto terzo che si impegna, nel caso il titolare del contratto non rispetti le scadenze dei pagamenti, a coprire gli ammanchi finanziari in solido con il patrimonio personale.

Inoltre, la durata prefissata, così come l’importo e la scadenza di ciascuna cambiale, consentono a questa tipologia di prodotto di sposare al meglio le necessità di massima semplicità, anche per quei lavoratori autonomi che, tramite il prestito cambializzato, desiderano consolidare più posizioni debitorie già in essere. Ovviamente la natura particolare di questa forma di prestito innalza una barriera praticamente insormontabile per la ricerca di soluzioni on line.

Tutte le altre informazioni utili sul prestito cambializzato

Il prestito cambializzato è senza dubbio uno degli strumenti non finalizzati più diffusi dell’intero mercato. Le cambiali, di periodicità mensile, non possono superare la durata massima di 120 mesi.

I soggetti erogatori del finanziamento possono procedere, in caso di mancato pagamento, al pignoramento dei beni del debitore. Per i lavoratori autonomi, inoltre, vista l’assenza del TFR, è necessario che venga stipulata una polizza vita di durata minima di almeno 2 anni.

Non è infine necessario disporre di un conto corrente bancario per l’erogazione, grazie alla possibilità di ottenere un assegno circolare da parte dell’istituto di credito o della finanziaria.

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Prestiti cambializzati veloci: 3 regole per evitare tassi alti

Finanziamenti con cambiali in tempi brevi con taeg basso

I prestiti cambializzati sono uno degli innovativi strumenti giunti nel mercato del prestito di liquidità che permettono alle banche e alle società di credito di poter erogare finanziamenti anche ai soggetti più a rischio come cattivi pagatore e protestati iscritti nella centrale rischi.

Si tratta comunque di una formula ampiamente usata soprattutto con i lavoratori autonomi. La restituzione del finanziamento, infatti, viene effettuato attraverso il pagamento di cambiali a cadenza mensile e ciò rende particolarmente sicuro tale strumento anche per i soggetti che hanno avuto, nel passato, problemi nel rimborsare la loro esposizione debitoria (vedi anche Consolidamento debiti), in quanto, per l’istituto creditore la cambiale rappresenta, a tutti gli effetti, un titolo esecutivo.

Una situazione facilitata, quindi, anche per chi si è dovuto scontrare con le porte chiuse in faccia davanti ad una classica richiesta di prestito, a causa dei precedenti non rosei con il mondo del credito. Ciò però potrebbe portare ad accettare un prestito a qualsiasi costo e tasso: un errore da non commettere e che attraverso alcune regole utili da seguire, potrà permettere di evitare tassi di interesse alti.

  1. Finalizzare il prestito

    Il prestito cambializzato è, di per sé, considerato un prodotto non finalizzato. Ciò significa che i soggetti richiedenti, al momento della sottoscrizione del contratto, non sono tenuti a dare spiegazioni su quale sia l’utilizzo che verrà fatto con le somme ricevute. Intavolare una trattativa motivando le finalità di utilizzo, potrebbe aiutare chi presenta la domanda ad ottenere un tasso leggermente più basso rispetto alla media di mercato.

    Ed è proprio questo elemento di negozialità che rende i prestiti cambializzati veloci difficili da inquadrare in una tabella di tassi legata ad uno specifico periodo, o anno: sia che si tratti del 2014 o del 2015, o anche in previsione del 2016, sarà la singola banca (condizionata comunque dal mercato “locale” quindi con valori differenti a seconda che si trovi a Milano, Roma o Catania) a stabilire, con il cliente, i tassi applicati.

  2. Firma singola? Con un garante il tasso scende

    Uno dei vantaggi del prestito cambializzato è senza dubbio la possibilità di apporre al contratto una firma singola, senza necessità di presentare all’istituto un garante. Una concessione che si traduce, nella totalità dei casi, in un tasso di interesse più alto rispetto ad altre forme di prestito dove sono presenti garanzie (vedi anche Prestito d’onore). Per questo motivo, una delle modalità più proficue per ottenere un prestito cambializzato con un tasso maggiormente vantaggioso è quella di portare con sé un garante con una solida posizione finanziaria. Le banche, in questo modo, saranno più che liete di rivedere al ribasso i tassi di interesse.

  3. Lasciare spazio alle penali di estinzione anticipata
    Siete certi che il prestito richiesto non verrà rimborsato in modo anticipato? Ecco che si aprono gli spiragli per poter sfruttare la penale legata a questo tipo di pagamento per ottenere un tasso vantaggioso. Infatti i prestiti cambializzati, per loro natura, possono essere estinti in qualsiasi momento senza penali. Concedere alla banca l’opportunità di inserire questo tipo di sanzione, potrà essere usato come valore di scambio per ottenere una limatura ai tassi ordinari.

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Prestiti cambializzati per protestati e cattivi pagatori

Prestito con cambiali: chi può richiederlo?

Fino a qualche anno fa l’accesso al credito da parte di protestati e cattivi pagatori era un avvenimento più unico che raro, complice l’assenza di fiducia da parte degli istituti bancari e finanziari verso questo tipo di soggetti. Con il tempo, però, gli operatori del mercato si sono ammorbiditi, cercando di studiare soluzioni ad hoc da proporre a chi, nel passato, aveva fatto registrare difficoltà nel rimborso delle somme dovute, difficoltà che affligge soprattutto i lavoratori autonomi, a causa degli squilibri di cassa dovuti all’attività.

Da qui nasce l’idea del prestito cambializzato per cattivi pagatori e protestati: un prodotto di credito personale che viene erogato a fronte della sottoscrizione dicambiali a garanzia della somme. In questo modo il finanziamento viene rimborsato dal richiedente, ad un tasso di interesse fisso, attraverso cambiali di uguale importo con scadenza mensile.

Come altre categorie di finanziamento, il prestito personale cambializzato per cattivi pagatori e protestati fa parte dei cosiddetti prestiti non finalizzati: in questo caso, quindi, non è necessario dover acquistare un bene o un servizio specifico per poterlo richiedere. Si possono trovare prestiti cambializzati anche online, anche se piuttosto rari, il che svincola dalla necessità di doversi recare nelle grandi città, come Roma, Milano, ecc.

Prestiti cambializzati: cosa sapere

I richiedenti di un prestito personale cambializzato è bene che confrontino le varie opportunità disponibili sul mercato valutando i TAN delle diverse proposte. Il tasso annuo nominale, infatti, rappresenta la quota di interesse percentuale a cui i soldi dovranno essere rimborsati: maggiore sarà il valore del TAN e superiore sarà la parte di interessi in favore dell’ente erogatore.

Ma c’è di più: molti operatori, infatti, inseriscono all’interno dei contratti spese accessorie, non direttamente connesse con il mero rimborso, che fanno lievitare i costi del prestito. Per questa ragione, insieme al TAN, non può mancare una valutazione al TAEG, il tasso annuo effettivo globale, una sorta di indicatore complessivo della convenienza del prodotto.

Infine, prima di sottoscrivere un contratto di prestito cambializzato è sempre bene controllare gli eventuali costi e penali in caso di estinzione anticipata: se la situazione economica del richiedente dovesse volgere al meglio, infatti, sarebbe una pesante scocciatura scoprire, troppo tardi, che per estinguere il debito in anticipo devono essere saldate, oltre al residuo, anche ulteriori spese.

Protestati e cattivi pagatori, fallire la seconda occasione può rappresentare un rischio

Il mancato pagamento di una rata da parte di soggetti con già un precedente simile, come i cattivi pagatori e i protestati, può comportare il rischio di spiacevoli e gravi conseguenze. La cambiale, infatti, è un titolo esecutivo e pertanto la non copertura di una rata manda immediatamente al protesto il titolo ed il cliente (il che li fa rientrare nei prestiti veloci in quando non è necessaria una approfondita istruttoria). Un secondo protesto od una nuova segnalazione alle centrali interbancarie potrebbero rappresentare un ostacolo troppo grande da superare anche per gli istituti aperti ai soggetti più difficili.

Chi offre questi finanziamenti nel 2021?

Ecco un esempio di società che alla data 11/11/2021 riportano sul loro sito ufficiale la possibilità di richiedere informazioni in merito alla concessione di prestiti cambializzati.

Banche o Finanziarie Sito web
ALYCREDIT www.alycredit.it
SEFA www.sefafinanziamenti.it

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