Dipendenti municipalizzate: cessione del quinto o prestiti convenzionati?
Le aziende municipalizzate sono generalmente delle società di diritto privato (ma prive di una personalità giuridica autonoma), che svolgono la propria attività in un ambito specifico per conto del Comune. Si parla nella maggior parte dei casi di un ente economico di diritto pubblico che sperò svolge attività imprenditoriale.
Questa condizione molto particolare spesso crea problemi di interpretazione su quelli che sono i diritti dei dipendenti delle municipalizzate e quindi anche sui tipi di prestiti che possono ottenere.
La cessione del quinto è possibile?
Quando si ha a che fare con i dipendenti, sia del settore privato che di quello pubblico, si associa quasi subito la possibilità di accedere alla cessione del quinto dello stipendio. Sotto questo punto di vista i dipendenti delle municipalizzate vengono parificati in modo omogeneo ai dipendenti statali, para statali e pubblici. Quindi se la durata del contratto che si ha con l’azienda ha le condizioni minime necessarie per ottenere la cessione, almeno in teoria non ci dovrebbero essere problemi.
Purtroppo il condizionale è d’obbligo, visto che a conti fatti molte banche e finanziarie stabiliscono in modo molto specifico quei soggetti che potranno essere considerati finanziabili, anche in virtù delle aziende per le quali lavorano. Roma purtroppo è un esempio abbastanza esplicativo delle difficoltà che si possono incontrare a causa della scarsa solidità dell’azienda stessa per cui si lavora.
Se infatti quando si è dipendente pubblico di un ministero (o in generale di una pubblica amministrazione) l’aspetto della finanziabilità non entra in gioco, poiché non viene messo in discussione l’aspetto della “solidità” del datore di lavoro, di fronte alle aziende municipalizzate la situazione cambia.
Quindi riassumendo i dipendenti delle municipalizzate di un determinato Comune potranno vedersi rifiutata la propria richiesta di cessione del quinto dello stipendio, semplicemente perché l’azienda per cui si lavora mostra segnali evidenti, o anche solo degli accenni, di una condizione di sofferenza.
Requisiti minimi richiesti
Nonostante le aziende municipalizzate abbiano una partecipazione del “solo 40%” da parte dello Stato, enti, ecc, anche per il possesso dei requisiti minimi sono previste le stesse condizioni per lo più applicate per i dipendenti pubblici che lavorano per la pubblica amministrazione. In particolare bisogna aver maturato un’anzianità, dalla data di assunzione, che sia almeno pari a 3 mesi.
Caratteristiche e condizioni dei contratti
La durata è imposta dalla legge, quindi si va da un minimo di 24 a un massimo di 120 rate. Per i rinnovi valgono sempre i limiti imposti dalla legge, che stabilisce anche quelli relativi all’età massima del richiedente. Sia che si tratti di uomo o donna, i dipendenti non potranno superare alla scadenza del contratto i 70 anni di età. Se si ha bisogno di maggiore liquidità è possibile salire al 40% dello stipendio netto (doppio quinto) facendo richiesta di un prestito con delegazione di pagamento.
I prestiti personali: merito creditizio e contratto tipo
Se si desidera richiedere un qualsiasi prestito personale che non sia una cessione del quinto, o anche nel caso di richiesta di un prestito finalizzato per l’acquisto di un determinato bene (vedi Acquisto auto a tasso zero), se si è dei buoni pagatori (con merito creditizio positivo) e si ha un contratto con un buono stipendio e una durata sufficiente (per quelli a tempo determinato) non ci sono ostacoli che possano limitare l’accesso al credito.
Per quanto riguarda i tassi agevolati si dovrà cercare tra le convenzioni che normalmente le aziende municipalizzate direttamente, o per intervento dei comuni, sono soliti stipulare. Queste sono normalmente estese a tutti coloro che rientrano nel raggio di “dipendenza del rapporto” anche se in modo abbastanza ampio.
Prestiti agevolati: come fare?
I dipendenti pubblici vantano una lunga storia di agevolazioni legate a vari tipi di servizi, e tra questi i finanziamenti hanno sempre goduto di una condizione di primo piano. Non a caso la cessione del quinto è nata per i dipendenti pubblici e per quelli privati si è dovuto attendere il 2010 perché venisse estesa anche ad essi (vedi anche Cessione del quinto dipendenti privati).
Nonostante tale estensione ai dipendenti pubblici, ancora oggi, sono destinate condizioni migliori, con importi più elevati da poter richiedere e tassi più bassi. A questo tipo di vantaggio si aggiunge quello dei prestiti Inps ex Inpdap, che tuttavia rimangono accessibili solo per quei dipendenti pubblici che abbiano maturato i requisiti di anzianità e di contribuzione al fondo delle prestazioni creditizie e sociali.
Di contro però si possono ottenere ottime condizioni “locali” se si è dipendenti delle municipalizzate, grazie alle convenzioni che le banche che lavorano nel territorio tendono a stipulare. Qui il solo problema potrebbe essere rappresentato dal mancato rinnovo di un accordo, il che costituisce un limite solo per chi deve iniziare una pratica di finanziamento ma non per quanti hanno già il contratto in tasca e i soldi sul proprio conto corrente.
Quindi prima di mettersi a guardare in giro si dovrebbe vedere che cosa è previsto, tra accordi e convenzioni, proprio per quel comune o per quell’azienda municipalizzata. Solo in seconda battuta si deve guardare a ciò che è offerto ai dipendenti “pubblici” e a quali Istituti di credito prevedono questo tipo di servizio anche a livello nazionale.
Per conoscere comunque più nel dettaglio i vantaggi collegati ai prestiti pubblicizzati come “agevolati” la cosa da fare sempre è quella di richiedere un preventivo, sia in qualità di dipendente della municipalizzata che approfitta di un determinato accordo che sembrerebbe vantaggioso, che in qualità di dipendente che non beneficia di alcuna agevolazione al pari di qualsiasi altro potenziale finanziato. Da un semplice confronto, numeri alla mano, sarà estremamente agevole poter determinare il tipo e la concretezza dei vantaggi che spetterebbero.
E’ comunque consigliato cercare anche tra i prestiti online, procedendo con semplici e rapide richieste di preventivi sul web, molti dei quali vengono comunicati con esito immediato. Questo permette di avere subitaneamente una panoramica completa ed anche un piano di riserva nel caso in cui la banca o finanziaria “convenzionata” dovessero rifiutare la richiesta di cessione visto e considerato che quando il numero di dipendenti finanziato è molto elevato difficilmente si accetteranno altri soggetti da finanziare. La soluzione è così molto semplice: o si agisce tempestivamente oppure si guarda altrove.