In convenzione o Inpdap: i prestiti guardia di Finanza migliori
Come per tutti i dipendenti statali, anche per chi lavora in Guardia di Finanza (così come per tutti i militari) i prestiti elargiti dalle banche possiedono spesso delle agevolazioni sul fronte economico Talvolta, inoltre, sono concessi sfruttando la formula della Cessione del quinto dello stipendio. Queste agevolazioni, indipendentemente dalla tipologia di finanziamento richiesto, possono essere dovute a accordi o convenzioni che singole banche fanno con i dipendenti pubblici in generale, oppure con un’offerta più mirata di prestiti per Guardia di Finanza che opera in una determinata zona (spesso si tratta di un intervento a livello regionale, ma in alcuni casi si può avere anche un accordo più ristretto o più ampio territorialmente parlando).
Ovviamente c’è sempre la possibilità di poter richiedere i prestiti pluriennali diretti Inps ex Inpdap, oppure quelli garantiti, per i quali il regolamento è ancora rimasto fermo al 2011, quindi con pochissime novità, tra le quali la creazione di un calcolatore online di simulazione e la possibilità di potersi ricavare un simil preventivo.
Bastano pochi documenti e il prestito è immediato
I prestiti personali vengono erogati senza alcun bisogno di giustificazione. Se si desiderano delle agevolazioni sulle condizioni bisogna chiedere in modo specifico che cosa riserva la banca come offerta per i militari, e quindi anche per la Guardia di Finanza. L’iter, sia che si opti per una banca con una convenzione attiva, che senza convenzione ma con tassi agevolati per i dipendenti del pubblico impiego, è sempre lo stesso : si sceglie una banca o una finanziaria, si chiede una somma, e se c’è il parere positivo in fase di valutazione, viene accreditata nell’arco di pochi giorni dall’approvazione.
Gli unici documenti da presentare generalmente consistono nell’ultima busta paga (o nelle ultime due), nel Cud o 730 in un documento di identità e il codice fiscale. Si dovrà ovviamente scegliere anche la durata della restituzione del prestito (quante rate) e l’importo che si intende pagare mensilmente, entro i limiti previsti dall’Istituto di credito interpellato.
L’alternativa della Cessione del Quinto
Per le categorie di dipendenti statali, ed anche per i prestiti ai dipendenti della Guardia di Finanza, la scelta più pratica sembrerebbe però proprio quella della cessione del quinto. Si tratta di un tipo di finanziamento, concesso da una banca o da una finanziaria a cui ci si rivolge, che prevede la trattenuta a monte dallo stipendio (ogni mese per tutta la durata del piano di ammortamento) di una certa somma fino ad un massimo del quinto dello stipendio, al fine di ripagare un prestito. La somma trattenuta corrisponde proprio alla rata da rimborsare (incombenza che spetterà al datore di lavoro).
L’alternativa della cessione del quinto mette al riparo da eventuali dimenticanze, giacché il meccanismo di restituzione dell’importo è automatico. Tra le possibilità di cessioni del quinto offerte ai dipendenti della Guardia di Finanza, ci sono dei prestiti in convenzione Inpdap che possono elargire somme anche piuttosto elevate tasso e condizioni variano a seconda della convenzione in essere). Questi si vanno ad aggiungere ai pluriennali direttamente erogati dall’Inps e x Inpdap, il cui importo è invece condizionato dalle finalità per cui vengono richiesti, mentre il tasso è sempre fisso, pari al 3,5% (più 0,50% per la quota amministrativa più la quota di fondo rischi unica componente variabile in funzione dell’età del richiedente).
Approfondimento: Cessione del quinto dipendenti pubblici.