Prestiti Inpdap: conviene il piccolo prestito?
Il piccolo prestito Inpdap è una delle forme di credito a importo contenuto più diffuse in Italia. Tale prestito è concesso ai lavoratori ed ai pensionati pubblici ivi compresi i militari) da parte del Fondo Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, organizzato presso l’Inpdad.
Il piccolo prestito, inoltre, è particolarmente utile per fronteggiare situazioni di necessità immediata di liquidità (vedi anche Ho bisogno di soldi urgentemente). Non solo: tra le caratteristiche di questo tipo di finanziamento spiccano i tassi altamente agevolati e le durate, fisse su 12, 24, 36 o 48 rate, o, in casi eccezionali, a 5 e 10 anni, corredate da specifiche motivazioni e spese documentate, il tutto confermato anche per il 2015.
Come ottenere un piccolo prestito Inpdap
Per ottenere un piccolo prestito Inpdap è necessario essere in possesso di particolari requisiti, primo tra tutti l’iscrizione alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, oltre a un minimo di 4 anni di versamenti contributivi.
I lavoratori ed i pensionati pubblici rientranti in questa categoria possono avanzare richiesta tramite specifica domanda all’Ufficio provinciale o territoriale dell’Inps Gestione Dipendenti Pubblici, o attraverso la piattaforma web dedicata (vedi anche Guida al prestito personale online), per ridurre i tempi di attesa di valutazione della pratica.
Sia online che presentata per forma cartacea, l’erogazione del piccolo prestito Inpdad, una volta accettata la domanda, avviene in tempi brevissimi, tramite accredito diretto sul conto corrente del soggetto che ne ha fatto richiesta. Uno strumento finanziario, quindi, che strizza l’occhio alla praticità ed è in grado di soddisfare, nel breve termine, le esigenze di liquidità dei dipendenti e dei pensionati pubblici.
Durata finanziamento e calcolo rata
Le tipologie di ammortamento del piccolo prestito Inpdap sono numerose: i richiedenti, infatti, possono avanzare domanda per ottenere un credito da rimborsare su base annuale, biennale, triennale o quadriennale o, nei casi eccezionali, si possono richiedere i prestiti pluriennali con scadenze quinquennali e decennali, che arricchiscono ulteriormente il panorama dei prestiti Inpdap.
A seconda della durata viene calcolato l’importo massimo erogabile che, in modo crescente, sarà di importo pari a 1, 2, 3 o 4 volte il reddito mensile percepito (vedi anche Finanziamenti da 10000 euro). Inoltre, nel caso non sussistano sulla pensione o sulla stipendio ritenute dovute a cessioni del quinto, è possibile ottenere cifre doppie per ciascuna categoria di richiesta.
Qualunque sia la scelta sulla durata di rimborso, sulla somma complessiva verrà applicato un tasso di interesse annuo del 4,25%, a cui aggiungere un percentuale dello 0,50% come quota per le spese di amministrazione, ed una relativa al contributo del fondo rischi, secondo la normativa vigente.
Gli importi delle spese relative all’amministrazione e al contributo per il fondo rischi, vengono applicate ad inizio contratto, con trattenuta sull’importo erogato.