Prestiti Inpdap prima casa per acquisto e ristrutturazione

Prestito Inpdap per acquisto prima casa e ristrutturazione abitazione

Tra le varie possibilità di prestito offerte dall’Inpdap ai dipendenti pubblici vi sono anche quelle dedicate appositamente all’acquisto di un’abitazione o alla ristrutturazione di un alloggio.
Come qualsiasi altro tipo di prestito anche questo necessita il rispetto di alcuni requisiti. Vediamo insieme i principali.

Requisiti per l’accesso ai prestiti acquisto prima casa

Il primo requisito è l’iscrizione alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali con un’anzianità al fondo di almeno tre anni. In aggiunta si deve possedere un lavoro a tempo indeterminato e, affinchè la domanda venga accolta, è necessario che l’abitazione non rientri nelle categorie “di lusso”, ovvero non deve appartenere alle seguenti categorie: A/2, 3, 4, 5, 6, 7.

Per i pensionati il requisito è quello di non aver ancora compiuto i 60 anni di età.

Si può acquistare anche un box purchè risulti pertinenza dell’abitazione. In ogni caso l’importante è non superare il massimale consentito, ovvero 300.000 euro. Come tasso si può optare per il fisso od il variabile.

Per poter accedere al mutuo a tassi agevolati, perchè poi alla fine di questo si tratta, è necessario presentare la domanda nei termini previsti ed aspettare l’uscita delle graduatorie che vengono esposte con scadenza quadrimestrale. Le graduatorie tengono conto di diversi fattori, principalmente composizione del nucleo familiare (figli a carico, coniuge, ecc) e reddito familiare (vedi anche Prestiti personali senza busta paga).

Prestiti per ristrutturazione

Un altro tipo di finanziamento è studiato appositamente per chi, invece, ha la necessità di ristrutturare la propria abitazione principale o semplicemente deve far fronte a lavori di manutenzione. A tal proposito rientrano come motivazione anche eventuali spese straordinarie di condominio o l’installazione di impianti di energia rinnovabile.
Possono accedere al presto diverse categorie di dipendenti pubblici e statali, compresi gli insegnanti, purchè si siano maturati almeno 4 anni di anzianità.

Gli importi erogabili vanno da un minimo di 10.000 euro ad un massimo di 30.000 euro. Ovviamente all’atto di presentazione della domanda si deve documentare in maniera opportuna l’intervento fatto, fornendo preventivi e/o fatture. La rata verrà poi determinata in base al capitale scelto ed avrà un importo in ogni caso non superiore al quinto dello stipendio.

All’interno della rata saranno ovviamente presenti le quote relative alla somma totale da restituire, la parte di interesse e vi sarà un’aliquota destinata all’assicurazione sulla vita. In questo modo i familiari del contraente saranno sgravati in caso di decesso. Per il calcolo della rata purtroppo non ci sono tool Inpdap online, ma si possono usare quelli generici disponibili online, dove va semplicemente inserito il tasso relativo al tipo di prestito scelto (vedi anche Prestiti in 24 ore).

In caso di diminuzione della disponibilità economica è possibile , inoltre, richiedere una rinegoziazione del finanziamento con una rimodulazione della rata mensile da corrispondere.