Prestito rifiutato – 3 errori da non commettere

Prestito rifiutato – 3 modi per ottenere soldi subito online

Incorrere in un prestito rifiutato è un’eventualità che si può verificare molto più facilmente di quanto si pensi, poiché è possibile che le banche o le finanziarie riscontrino irregolarità nelle verifiche che vengono effettuate sulla credibilità finanziaria del richiedente.

Ogni istituto erogante infatti effettua ricerche per accertarsi che chi richiede il finanziamento abbia la possibilità economica di restituire l’importo prestato.

Quando un prestito viene rifiutato spesso non vengono fornite neanche le motivazioni del diniego (anche se tanto le banche che le finanziarie come Agos e Compass, sono tenute a farlo) ed è importante comprendere quali sono gli errori più comuni che si fanno e che portano ad avere un prestito rifiutato e le possibili soluzioni da attuare per evitare di commetterli.

Segnalazioni alla CRIF impediscono il rilascio del prestito

Una delle motivazioni più scontate e comuni per ricevere un rifiuto da una banca o da una finanziaria è quella di risultare negli elenchi della CRIF, la maggior società che gestisce le banche dati utilizzata dagli Istituti di Credito, come cattivo pagatore, magari per una mancato pagamento passato o per un ritardo.

Per evitare che ciò accada si consiglia di richiedere una visura CRIF per verificare la propria posizione prima di richiedere il prestito e, nel caso risultasse qualche segnalazione di finanziamenti in corso pagati in ritardo o non pagati, procedere magari con la richiesta di un prestito per consolidamento debiti al fine di estinguere i prestiti precedenti, allungare il periodo di contratto abbassando la rata e ritrovarsi con almeno parte di quella liquidità che si stava cercando.
(Approfondisci in Cancellazione Crif)

Prestito rifiutato perché si fanno più richieste contemporaneamente

La possibilità di richiedere prestiti online, se da una parte ha facilitato molto le procedure, dall’altra ha contribuito a creare confusione, dovuta principalmente ad un sommarsi di dati riguardanti l’eventuale richiedente che possono portare ad un prestito rifiutato.

Spesso capita che l’internauta alla ricerca di un finanziamento invii la richiesta a più istituti eroganti contemporaneamente, i quali, però tendono a rifiutare in automatico il prestito quando vedono che è stato chiesto a più banche e finanziarie.

La soluzione è dunque quella di fare ricerche ben indirizzate, scegliere l’istituto creditizio che dà più fiducia, inviare una sola richiesta per volta e nel caso di risposta negativa, attendere almeno 30 giorni, tempo di permanenza della segnalazione negli archivi, prima di inoltrarne una nuova richiesta ad un’altra agenzia.

Il prestito non viene concesso perché la rata è troppo alta

Anche un reddito considerato insufficiente per far fronte alla rata è una motivazione molto comune per vedersi rifiutare un prestito. Le agenzie, infatti, non si basano solo sulla valutazione del rapporto che sussiste tra importo rata e stipendio ma tengono in considerazione anche altre eventuali rate e/o carichi economici periodici del richiedente.

Se dovesse essere questo il motivo del prestito rifiutato, un’ottima soluzione potrebbe essere quella di chiedere ad un coniuge e/o un parente di diventare cointestatario o garante del finanziamento, in modo da aumentare le entrate su cui calcolare il rapporto di cui sopra, oppure di allungarlo nel tempo, al fine di far abbassare la rata mensile e rientrare nei parametri richiesti. (Vedi anche Prestito d’onore).

Altri articoli: Cessione del quinto rifiutata.