Prestito Infruttifero tra privati e parenti

Caratteristiche e condizioni del prestito infruttifero tra parenti e familiari

Si sente spesso parlare di prestito infruttifero tra privati, coniugi e parenti, che si chiama così (infruttifero) perché non comporta interessi di maggiorazione del debito (vedi anche Social lending). Si tratta, perciò, di un prestito che viene fatto da familiari o conoscenti molto stretti (ad esempio soci in imprese S.r.l.). Ma cosa occorre sapere per non incorrere in violazioni della legge e portare avanti questo prestito infruttifero senza avere noie dall’Agenzia delle Entrate? Ecco cosa si deve fare.

Erogazione occasionale e sempre in forma scritta

Per non incorrere in violazioni delle leggi in materia (soprattutto riciclaggio di denaro e strozzinaggio), la prima cosa da sapere è che un prestito infruttifero tra privati o familiari dovrà avere un carattere puramente occasionale e sporadico, poiché tutti i movimenti effettuati su conto corrente vengono sempre tracciati e movimenti costanti di ingenti somme di denaro potrebbero dar luogo ad accertamenti (vedi anche Cambiali tra privati).

Altra cosa da sapere è che questi tipi di prestito vanno sempre messi per iscritto, con un regolare contratto o con la cosiddetta “lettera per prestito infruttifero”, cioè una scrittura privata. Tali documenti consentono infatti all’Agenzia delle Entrate di verificare che determinate somme ricevute non derivino da atti illeciti ma proprio da un prestito eseguito da parte di un familiare. Inoltre aiutano anche a muovere le azioni di recupero crediti nel caso in cui non dovesse venir restituito.

Quali informazioni inserire in un contratto o una scrittura privata

In un prestito infruttifero tra privati o parenti, un contratto scritto o una scrittura privata consentono di tutelare sia chi deve ricevere il denaro che chi lo sta erogando, visto che al loro interno è necessario indicare diverse informazioni.

Innanzitutto dovranno essere riportati i dati personali di chi eroga e di chi riceve il prestito (quindi nome e cognome, codice fiscale, data di nascita). Dovranno in secondo luogo essere indicate le scadenze da rispettare per la restituzione della somma, la causale ed eventuali penali da applicare se la somma non viene restituita in tempo. Occorre poi firmare ogni singola pagina del contratto da entrambi i soggetti (chi presta e chi riceve la somma) ed una firma in calce al documento. Da non dimenticare, infine, che questo tipo di contratto è da redigere sempre in duplice copia, ed è importante anche far datare le pagine in maniera inopinabile, meglio se da un ufficio postale.