Hype Credit Boost: il credito istantaneo di Hype Plus

Hype Credit Boost: come funziona e quanto costa?

Ultimamente si sta diffondendo sempre più una forma di credito che fa dell’immediatezza e della flessibilità i suoi punti di forza. Sto parlando delle linee di credito rotative messe a disposizione dei propri correntisti da diversi istituti bancari. Anche Hype offre la sua versione di credito istantaneo: si chiama Credit Boost ed attualmente è ancora in fase di beta test, ma presto sarà disponibile per tutti gli hyper Plus. Scopriamo insieme quanto costa e come funziona.

logo hype

Indice

Cos’è?

Credit Boost è la linea di credito rotativa disponibile per i titolari di Hype Plus, erogata da Sella Personal Credit. Una volta effettuata la richiesta ed ottenuta l’approvazione, potrai accedere quando vorrai ad una riserva di denaro sempre a tua disposizione con la quale accrescere il tuo “Puoi Spendere”.

Ogni volta che attingerai al credito, diminuirà l’importo a tua disposizione, ma ogni mese lo andrai a ripristinare con i rimborsi rateali.

Che tu voglia regalarti l’ultimo modello di Iphone o cogliere al volo un last minute davvero imperdibile, Credit Boost ti fornirà la liquidità necessaria per realizzare il tuo progetto.

Il credito massimo a cui puoi accedere è 2.000€, utilizzabili tutti in una volta o in parte a seconda delle tue esigenze (approfondimento: Prestito personale 2.000€). Il rimborso avverrà in comode rate mensili, addebitate sul tuo conto Hype Plus il 20 di ogni mese e il numero delle rate lo sceglierai tu al momento dell’utilizzo (da 3 a 12, con un importo minimo di 25€).

Appena selezionerai nell’area dedicata dell’app l’importo che desideri ottenere (nei limiti ovviamente della disponibilità) e il numero di rate in cui restituirlo, riceverai istantaneamente il denaro tramite bonifico, senza attese e burocrazia.

Quanto costa?

Ovviamente una tale praticità e immediatezza di utilizzo ha il suo costo. Innanzitutto, l’attivazione del servizio costa 5€ una tantum. Inoltre, pur non essendo applicati interessi sulle somme utilizzate, bisogna mettere in conto alcune commissioni e costi accessori al finanziamento. Richiedendo ad esempio 2.000€ in un’unica soluzione con rimborso in 12 mesi, il totale dovuto sarà di 2.185€, con un TAEG del 18,04% ( data rilevazione 24 Ottobre – Fonte: sito ufficiale Hype). Sono infatti previste, tra le altre, commissioni mensili per singolo utilizzo, commissioni mensili di gestione rata e imposta sostitutiva.

schermata hype credti boost

Come richiederlo?

Richiederlo è facile e veloce e tutta la procedura si svolge dall’app. Basta registrarsi nella sezione dedicata (gran parte dei tuoi dati saranno preinseriti nel form in quanto già cliente Hype) e scattare col tuo smartphone una foto nitida della tua tessera sanitaria.

Riceverai in tempo reale una prima email con la quale Hype ti comunica se hai i requisiti per accedere a Credit Boost o meno. In caso di esito negativo puoi chiedere spiegazioni al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected].

Entro qualche giorno riceverai una seconda email con il risultato definitivo: da questo momento in poi, quando vorrai potrai accedere in app e attivare il tuo Credit Boost.

(Approfondimento: Prestito con carta prepagata).

Come utilizzare Credit Boost?

Una volta approvata la tua richiesta, potrai immediatamente cominciare ad usufruire di Credit Boost inserendo importo desiderato e rateizzazione nell’area dedicata dell’app.

Ogni volta saranno visualizzati i tassi applicati a seconda del numero di rate impostate, il tutto con la massima chiarezza e trasparenza, in perfetto stile Hype.

Dopo avere scelto i dettagli e confermata l’operazione, il denaro sarà istantaneamente caricato sul tuo conto, pronto per essere utilizzato. Semplice e veloce.

Sempre dall’app potrai inoltre visualizzare il credito residuo a tua disposizione, le rateizzazioni in corso, lo stato dei pagamenti e così via.

credit boost da app

Opinioni

E’ sicuramente un vantaggio poter fare affidamento su una linea di credito immediatamente disponibile, anche se ciò comporta dei costi accessori. Purtroppo tale possibilità è ancora in fase di beta test, quindi non tutti gli hyper plus possono ancora usufruirne.

Girando in rete ho trovato opinioni discordanti su Hype e i suoi servizi. Ad esempio su trustpilot.com Hype ottiene un giudizio Mediocre, con 2 ½ stelline su 5 (su un totale però di solo 71 recensioni). Le lamentele riguardano soprattutto il servizio clienti non sempre efficiente, il fatto appunto che Credit Boost non sia ancora accessibile a tutti e i costi di ricarica che dal 1° Ottobre hanno subito delle piccole modifiche.

Data rilevazione 22/10/2019 – Fonte: Trustpilot

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Mini prestito Bancoposta – Requisiti e come richiederlo online

Mini prestito Bancoposta: ecco come ottenere fino a 3000 euro con Postepay

Tra i vari finanziamenti proposti da Poste Italiane tramite BancoPosta troviamo quello che è denominato “Mini Prestito BancoPosta”. Come si può evincere anche dal nome si tratta di un piccolo prestito, logicamente per quanto riguarda la somma che può essere concessa, e rientra tra i classici prestiti personali.

A queste caratteristiche standard unisce però una peculiarità specifica, ovvero il Mini Prestito può essere richiesto solo da chi è titolare di una carta Postepay Evolution. Questo finanziamento viene fattivamente concesso da Compass spa, in quanto Poste Italiane funge da collocatore, ma non ci sono costi aggiuntivi applicati per i finanziati (non solo, in caso di estinzione anticipata non viene applicata alcuna penale).

Caratteristiche principali

Il Mini Prestito Bancoposta può essere usato per qualsiasi necessità, entro la somma massima che viene concessa. Questa può essere scelta tra tre diversi importi, tutti legati a ad un’unica durata predeterminata. Ricordiamo che il prestito una volta erogato viene messo a disposizione direttamente sulla carta Postepay Evolution, per offrire una maggiore libertà di utilizzo negli acquisti che si vogliono effettuare.

(Fonte: sito ufficiale Poste Italiane – Data: 3 marzo 2019)

Requisiti

I requisiti sono solo legati all’età del richiedente, alla titolarità della Postepay Evolution e alla possibilità di dimostrare un reddito, quindi riassumendo bisogna avere:

  • età compresa tra i 18 e 70 anni ( che non devono essere stati compiuti a fine rimborso);
  • residenza in Italia;
  • Postepay Evolution attiva;
  • reddito da lavoro/pensione (che sia dimostrabile e che sia prodotto in Italia).

Documentazione necessaria

Al fine di poter dimostrare di possedere tutti i requisiti necessari si deve poter presentare:

  • un documento d’identità non scaduto;
  • la Tessera Sanitaria oppure il tesserino del codice fiscale;
  • un documento di reddito;

Solo per i cittadini stranieri devono essere anche presentati:

  • passaporto (che va in aggiunta all’altro documento di identità presentato);
  • carta di soggiorno oppure il Permesso di soggiorno non scaduto;
  • documento che dimostra che si è residenti in Italia da almeno 12 mesi per chi ha un contratto come lavoratore dipendente (dovendo anche dimostrare di lavorare da almeno 12 mesi presso lo stesso datore di lavoro) oppure 36 mesi per chi è lavoratore autonomo.

Importi e durate

Come già detto in precedenza gli importi richiedibili con il Mini Prestito Bancoposta sono 3 e cioè:

Per quanto riguarda la durata questa è sempre pari a 22 mesi, il che incide in modo diverso sugli interessi rendendo più “oneroso” come Tan e Taeg applicati quello da 1.000 euro in proporzione rispetto agli altri due importi più elevati.

(Fonte: sito ufficiale Poste Italiane – Data: 3 marzo 2019)

Rimborso e richiesta

Se la domanda di erogazione del Mini Prestito Bancoposta viene accettata la somma ottenuta viene accreditata in una sola soluzione sulla carta Postepay Evolution. Per il rimborso poi le relative rate vengono addebitate sulla stessa Postepay oppure sul conto Bancoposta. Le rate sono addebitate il giorno 15 o il giorno 30 di ogni mese fino alla scadenza del piano di ammortamento.

La richiesta va fatta presso un ufficio postale che ha la sezione per i servizi e prodotti Bancoposta. Per conoscere questa possibilità e per fissare un appuntamento si può chiamare il numero verde 800.00.33.22. L’appuntamento può essere fissato anche il Sabato mattina (logicamente se c’è disponibilità di orario presso l’ufficio postale scelto al momento di prendere l’appuntamento).

E’ anche possibile prendere un appuntamento online con il sito di Poste Italiane tramite area personale previa registrazione od accesso attraverso le credenziali Spid se possedute.

Perché Postepay Evolution?

Non si tratta di una vera e propria novità quella di collegare una carta conto a un prestito, grazie alla possibilità di addebito della rid bancaria per rimborsare le rate anche con alcune ricaricabili con iban. Tuttavia in questo finanziamento troviamo alcune innegabili peculiarità a partire dalle tre taglie ‘fisse’ di importi richiedibili tutti rimborsabili con una stessa durata (come detto pari a un anno e 10 mesi).

Detto questo l’obbligo di possedere una Postepay Evolution per accedere alla richiesta impone di valutare attentamente i costi diretti collegati proprio all’uso della carta oltre a quelli di tenuta (in primis il canone mensile). La prepagata con iban offerta da Poste Italiane anche in caso di non utilizzo prevede infatti l’applicazione di alcuni costi come quello di emissione che è di 5 euro (con obbligo di fare 15 euro di ricarica quindi una spesa iniziale di 20 euro) più 12 euro all’anno di canone( data rilevazione: 03/04/2019 – Fonte: sito Poste Italiane).

La durata della carta è di 5 anni, con rinnovo “automatico” a meno di disdetta. L’eventuale costo per l’addebito di ogni rid SDD è a partire da 40 centesimi ad eccezione di alcune ipotesi specificate da Poste Italiane (per cui in fase di richiesta bisogna informarsi sull’applicazione o meno di tali commissioni, che sono soggette a variazioni).

Prodotti Poste Italiane

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Pagoflex – Quanto costa pagare a rate con Ing Direct?

Pagoflex: come funziona il credito revolving con Ing Direct

La carta di credito Mastercard di Ing Direct, richiedibile solo dai clienti che hanno conto corrente Arancio e in possesso di specifici requisiti, è stata da qualche mese dotata della funzione Pagoflex. Di cosa si tratta? Vediamolo assieme.

Caratteristiche principali della funzione “di dilazione”

La carta di credito Mastercard del conto corrente Arancio è nata come una carta di credito a saldo. Tuttavia per rendere i rimborsi più flessibili, assecondando le preferenze e le esigenze dei propri clienti, Ing Direct ha introdotto la funzione Pagoflex che, nella pratica, la rende una carta di credito con opzione revolving. Come?

In poche parole, se si ha la necessità di sostenere alcuni pagamenti a rate, lo si potrà fare attivando, entro l’ultimo giorno lavorativo del mese in cui si è sostenuta la spesa da rateizzare, la funzione Pagoflex. Questa permetterà il rimborso dell’importo rateizzato in un numero di rate prefissato a monte tra le tre opzioni disponibili, sostenendo un tasso di interesse che è rappresentato da una commissione variabile. Proprio per questo il Taeg può risultare anche molto elevato (il che dipende dall’importo da rateizzare e dalla durata) nonostante il Tan pari a zero perché non sono applicati interessi in misura fissa.

In che cosa è diversa la funzione dalle altre carte revolving?

Pagoflex presenta alcuni spunti che rendono la funzione revolving parzialmente diversa da carte concorrenti a partire dalla già citata assenza di interessi fissi. A questo si aggiunge la necessità di attivare la funzione Pagoflex contestualmente alla richiesta di rateizzazione. Questo, come vedremo in seguito, porta a sostenere un costo per ogni volta in cui la si utilizza. Un aspetto sicuramente da tenere presente tranne che per la Mastercard Gold di Ing Direct per la quale la funzione risulta già attiva in promozione (almeno da quello che risulta al 6 Marzo 2019),

Non tutte le carte sono inoltre abilitate alla funzione. Se si ha una carta Mastercard che non ha questa abilitazione, si dovrà firmare tutta l’apposita modulistica. Questo avviene ‘in remoto’ tramite firma digitale, passando per il servizio di internet banking (nel particolare entrando nella propria area personale e selezionando la funzione “gestione delle carte”).

(Fonte: sito ufficiale Ing Direct – Data: 6 marzo 2019)

Approfondimento: Finanziamento con carta di credito.

Requisiti

Come si legge dal foglio informativo ufficiale della banca olandese per fruire di questa ‘dilazione’ la carta di credito deve risultare “attiva” (entro 12 mesi dalla data della sua richiesta). Questo avverrà procedendo all’accredito dello stipendio (o pensione) sul conto corrente oppure grazie ad un saldo sul conto stesso di un importo di almeno 3 mila euro per un periodo almeno pari a 30 giorni che precedono la richiesta di attivazione stessa.

(Fonte: foglio informativo ufficiale Pagoflex – Data: 6 marzo 2019)

Quando si può richiedere la rateizzazione?

I limiti relativi all’impiego di Pagoflex sono legati all’importo rateizzabile, alla disponibilità del plafond della carta ed al tipo di operazione. In particolare è possibile richiedere la rateizzazione su tutte le operazioni di acquisto mentre rimangono escluse:

  • le operazioni di anticipo contante;
  • i pagamenti di una rid;
  • gli addebiti ricorrenti disposti sulla carta di credito).

L’importo per la quale si chiede la rateizzazione deve essere compreso tra i 200 euro e i 3 mila euro a fronte di un sufficiente plafond disponibile sulla carta (quindi se la spesa da rateizzare è 800 euro, ma come plafond residui da spendere ho solo 700 euro, la rateizzazione non viene concessa).

(Fonte: foglio informativo ufficiale Pagoflex – Data: 6 marzo 2019)

Come funziona il rimborso?

Nella modalità di rimborso non si hanno grandi differenze rispetto a una ‘classica’ carta revolving. Attraverso il pagamento delle rate mensili si andrà infatti a ristabilire il plafond della carta. Il rimborso delle rate avviene dal mese successivo a quello in cui è stata richiesta la rateizzazione e si aggiunge al totale delle spese da rimborsare a saldo. Ad esempio se ho una rata di 100 euro per la funzione revolving, e 500 euro di spese non rateizzate l’estratto conto mensile sarà di 600 euro. Se poi sono state disposte più opzioni Pagoflex nello stesso mese (o in mesi successivi), il totale da pagare sarà dato dalla somma delle varie rate pattuite nella rateizzazione più l’importo da rimborsare a saldo.

Costi applicati

I costi da considerare per valutare la convenienza di questa soluzione sono principalmente 3 e cioè:

  • quelli mensili associati alla carta di credito Mastercard (quando previsti);
  • il costo di attivazione della funzione Pagoflex, pari a una commissione fissa di 2 euro (indipendente dall’importo da rateizzare o dalla durata scelta);
  • la commissione di dilazione, pari allo 0,50% della somma rateizzata (che corrisponde a 50 centesimi di euro ogni 100 euro rateizzati, per fare una proporzione).

Ovviamente il Taeg, viste queste premesse, non può essere fisso, e per capire meglio questo aspetto possiamo riprendere alcuni esempi fatti dalla stessa Ing Direct

Importo che si vuole rateizzare Numero di rate di rimborso Taeg Rata mensile Importo dovuto per la dilazione Importo totale da restituire (importo rateizzato più le commissioni)
200 € 6 mesi 18,37% 34,33 € 8 € 208,00 €
500 € 9 mesi 14,39% 58,06 € 25,50 € 524,50 €
1.000 € 12 mesi 13,35% 88,33 € 62 € 1.062,00 €
1.500 € 6 mesi 14,09% 257,50 € 47 € 1.547,00 €
3.000 € 12 mesi 13,09% 265,00 € 182 € 3.182,00 €

(Fonte: sito ufficiale Ing Direct – Data: 6 marzo 2019)

Approfondimento: Dilazione di pagamento.

Quale durata scegliere?

Per quanto riguarda il numero di rate è possibile scegliere tra 6, 9 e 12 mesi. L’impatto degli interessi e costi globali scende con l’aumentare la somma da rateizzare, mentre potrebbe risultare elevato per le piccole somme. Come si evince dalla tabella precedente in generale importi più elevati ed un numero di rate più basso portano ad un Taeg più contenuto.

Approfondimenti:

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Prestiti Last Minute – I vantaggi delle banche online

Prestiti personali last minute da richiedere online

Non tutti sanno che spesso le banche e le finanziarie mettono sul mercato prodotti finanziari con condizioni particolarmente agevolate. Si tratta dei cosiddetti prestiti last minute, ovvero particolari finanziamenti rivolti alle famiglie o ai piccoli imprenditori, che hanno tassi di interesse molto interessanti e possono essere utilizzati per spese impreviste, come per esempio un viaggio di piacere, qualche piccolo lavoro di ristrutturazione in casa o le tasse universitarie dei figli.

Gli istituti di credito in pratica approfittano dei periodi dell’anno in cui solitamente i prestiti personali vengono richiesti con meno frequenza, per proporre delle vere e proprie “offerte speciali”, al fine di soddisfare l’esigenza di quei consumatori che si trovano in difficoltà economica ed hanno la necessità di ottenere liquidità velocemente.

Come ottenerli velocemente

I prestiti last minute vengono concessi sia dagli istituti bancari più classici sia dalle finanziarie e dalle banche online, grazie alle quali è possibile ottenere prestiti personali anche in sole 24/48 ore. È quasi sempre sufficiente compilare il form presente sul sito della banca prescelta, inviare i documenti di richiesta tramite l’area riservata ed attendere l’esito che, se non ci sono intoppi, può arrivare anche in giornata.

In generale i prestiti last minute online sono decisamente più vantaggiosi dei finanziamenti classici; il risparmio è possibile in particolare perché si riducono i costi accessori di solito richiesti da agenzie presenti sul territorio. Nella categoria di quelli “online” possono essere inclusi anche quelli di ultimissima generazione, rappresentata dai prestiti richiedibili tramite App, dove la concessione della somma richiesta è ancora più veloce.

Vantaggi e requisiti

Solitamente i prestiti last minute devono essere richiesti entro una determinata scadenza per poter usufruire delle condizioni particolarmente vantaggiose che offrono, come per esempio nessuna spesa di istruttoria o il tasso zero (vedi anche Finanziamenti auto a tasso zero).
Le cifre che si possono ottenere non sono particolarmente alte, difficilmente superano i 30.000 €, per una durata massima di 60 o al massimo 84 rate, anche se solitamente gli istituti di credito preferiscono sottoscrivere contratti più brevi.

Ovviamente i prestiti last minute possono essere concessi a quei consumatori, siano essi lavoratori dipendenti o autonomi, che abbiano una sufficiente capacità reddituale dimostrata che consenta loro di restituire quanto ottenuto.

Quando si è alla ricerca di un prodotto finanziario di questo tipo è sempre opportuno effettuare una ricerca online confrontando tutte le proposte disponibili sul Web e leggendo le opinioni degli utenti; spesso si trovano offerte particolari, come ad esempio quella di Carrefour Banca (vedi anche Opinioni Carta Pass), la divisione finanziaria della nota azienda specializzata nella grande distribuzione, particolarmente apprezzata dai clienti, o il prestito CreditExpress Easy di Unicredit.

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Prestito urgente anche senza busta paga e garanzie

Prestito urgente – Come ottenerlo anche senza garanzie

Quando non si posseggono i requisiti reddituali per poter avere accesso ad un prestito personale ma ci si trova nella necessità di reperire liquidità al più presto per poter far fronte ad un imprevisto improvviso, una buona soluzione per poter ottenere un prestito urgente è rivolgersi ai prestiti cambializzati.

Sfruttando infatti le potenzialità messe a disposizione dagli strumenti informatici che permettono di velocizzare le operazioni e gli iter procedurali è possibile ottenere un prestito urgente cambializzato anche in giornata e senza garanzie particolari da dover produrre.

Prestiti cambializzati: come funzionano

I prestiti cambializzati, se si è alla ricerca di un prestito urgente facile da ottenere, sono strumenti finanziari molto versatili che si prestano anche a risolvere le situazioni più difficili, quelle che comunemente potremmo definire situazioni per disperati. D’altro canto non possiamo negare che tali finanziamenti siano anche molto vincolanti ed importanti, quindi è necessario conoscere bene ciò di cui stiamo parlando.

I prestiti cambializzati vengono regolati attraverso l’emissione di cambiali, ovvero dei veri e propri titoli di credito che il debitore rilascia alla banca, la quale può renderli esecutivi nel caso di inadempienza da parte del sottoscrittore. Ciò significa, in concreto, che nel caso in cui le cambiali non vengano coperte alla data di scadenza, il creditore può facilmente attivare la procedura espropriativa dei beni del debitore.

Prestito urgente: chi può aver accesso?

Il prestito urgente cambializzato, nonostante la maggior facilità di erogazione, resta pur sempre un prodotto finanziario come gli altri; ciò comporta che l’istituto di credito che lo rilascia attiva comunque le verifiche sulla capacità reddituale del richiedente perché è interessato a comprendere come questo possa riuscire a restituire il capitale prestato.

Da ciò si evince che se è pur vero che si può aver accesso ad un prestito cambializzato anche se si è iscritto nei Registri dei Protesti e negli elenchi dei cattivi pagatori (vedi anche Visura protesti). E’ altrettanto vero che se non si produce una documentazione che certifichi un reddito sufficiente per coprire gli importi delle cambiali potrebbe essere richiesta la partecipazione di un garante che condivida la responsabilità del debito con l’intestatario (vedi anche Finanziamento auto senza busta paga).

Ciò non toglie, però, che un prestito urgente si possa ottenere più facilmente di quelli standard, eventualmente anche in giornata e senza garanzie da dover presentare.

Possiamo quindi affermare che i prestiti cambializzati anche se possono essere richiesti da dipendenti e dai pensionati, le categorie solitamente più agevolate nel settore del credito al consumo, sono una soluzione adatta soprattutto alle persone economicamente più disagiate e meno garantite, come le casalinghe, i giovani studenti, i disoccupati, i lavoratori autonomi o quelli che hanno contratti di lavoro a tempo determinato o occasionali.

Altri articoli: Prestiti cambializzati veloci.

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Prestiti entro 48 ore – Anche senza garanzia?

Prestiti in 48 ore – Sono sicuri?

Spesso si presentano esigenze economiche inaspettate che vanno affrontate con urgenza: il conto del dentista, una riparazione improvvisa alla macchina o un pagamento più oneroso del previsto, tutte situazioni che corrono il rischio di mettere in seria difficoltà chi non ha la disponibilità di liquidità sufficiente per farvi fronte.

In questi casi si può provare a ricorrere al mondo del credito al consumo ed in modo particolare ai prestiti 48 ore, ovvero quegli strumenti finanziari che vengono erogati appunto entro 48 ore dall’approvazione.

Sono numerose le finanziarie e le banche che mettono a disposizione i prestiti 48 ore; segnaliamo a puro titolo informativo Duttilo Fast di Agos ed i prodotti finanziari online di Findomestic.

Come richiedere i prestiti 48 ore

Fondamentalmente si tratta di prestiti rapidi in tutto e per tutto simili ai prestiti personali più standard da utilizzarsi quindi per acquistare beni e/o servizi non necessariamente finalizzati. Ciò che permette la velocizzazione dell’erogazione è dovuto in primis alla gestione della pratica che avviene online, attraverso il sito della finanziaria prescelta.

Inserendo nell’apposito modulo i dati necessari infatti si possono completare le varie fasi della procedura guidata fino a che non si arriva al modello della proposta di finanziamento che a tutti gli effetti rappresenta un vero e proprio preventivo personalizzato. A questo punto basta inoltrare la richiesta ed attendere la risposta che arriva solitamente in giornata.

A chi si rivolgono e quali sono le tipologie principali

I prestiti personali veloci sono dedicati fondamentalmente a chi ha un reddito certo e dimostrabile ed una buona reputazione creditizia. Possiamo suddividere le tipologie di finanziamento veloce in due categorie:

  • prestiti rapidi personali: vengono solitamente concessi a lavoratori, dipendenti e non, e pensionati che possano certificare un reddito mensile sufficiente per coprire la rata del finanziamento richiesto al netto di altre eventuali esposizioni periodiche; il richiedente dovrà inoltre risultare non segnalato nei SIC, i Sistemi di Informazione Creditizia, o nel Registro dei Protestati (vedi anche Cancellazione Crif);
  • cessione del quinto: si tratta di un prestito personale dedicato esclusivamente a lavoratori dipendenti e pensionati che, a fronte della rinuncia di una parte della loro entrata periodica, fino ad un massimo di un quinto del totale, che il datore di lavoro o l’ente pensionistico si impegna a corrispondere alla finanziaria fino alla completa estinzione del debito, si vedono corrispondere facilmente prestiti in 48 ore. Possono accedere a questa tipologia di prestiti immediati anche i cosiddetti cattivi pagatori ed i protestati perché il vincolo posto direttamente sullo stipendio e/o pensione tutela a sufficienza l’istituto di credito.

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Prestiti in 1 ora – Le migliori finanziarie online

Prestiti in 1 ora: a chi rivolgersi

Sono numerose le persone che devono soddisfare un’esigenza economica improvvisa e si rivolgono al Web per ottenere dei prestiti immediati, quelli che in poche ore, di solito in giornata o al massimo 48, vengono erogati senza iter procedurali lunghi e faticosi.

Nello specifico i più veloci sono i prestiti in 1 ora, ovvero quelli per i quali entro appunto un’ora, massimo due, viene data una risposta sull’esito, negativo o positivo che sia, dalla finanziaria presso cui si è inoltrata la richiesta. Ciò risulta particolarmente vantaggioso perché nella situazione di urgenza in cui ci si trova è molto importante poter avere le informazioni necessarie per sapere come è meglio muoversi.

Sono poche sinceramente le finanziarie che concedono prestiti di questa natura ed altrettanto poche le categorie di utenti che vi possono accedere. Tra le società più attive in questo settore segnaliamo la Finatel e la Kìron che si contraddistinguono per la particolare celerità.

Cerchiamo di capire bene insieme dunque se ottenere prestiti in 1 ora è più un miraggio o è davvero una concreta possibilità da perseguire.

Come richiederli

Seppur difficile non è impossibile ottenere prestiti in 1 ora. Certamente va detto che per poter sperare di accedere a prestiti immediati di questo tipo bisogna obbligatoriamente rivolgersi al Web e richiedere un finanziamento online, perché doversi recare fisicamente nella filiale di un’agenzia di credito comporta necessariamente che le pratiche procedurali si allunghino ed impediscano l’erogazione della somma richiesta entro poche ore.

Altra attenzione che bisogna porre quando si ambisce ad avere accesso a prestiti immediati è nella preparazione delle documentazione da allegare, documentazione che deve poter dimostrare senza ombra di dubbio la capacità reddituale del richiedente al fine di agevolare e facilitare le fasi di controllo a cui le finanziarie sottopongono tutte le richieste di finanziamenti che ricevono.

Chi può richiederli

La documentazione, seppur completa, potrebbe però non essere sufficiente per poter ottenere un prestito così veloce perché per quanto celeri possano essere i controlli che devono essere effettuati c’è comunque bisogno di un po’ di tempo per interrogare tutte le banche dati dei cattivi pagatori a cui il richiedente potrebbe essere iscritto.

Per queste tipologie di utenti è probabilmente preferibile richiedere una cessione del quinto sullo stipendio o sulla pensione, quel tipo di finanziamento riservato ai lavoratori ( dipendenti pubblici, statale, privati) o ai pensionati.

Per poter ottenere infatti questo tipo di prestito non è necessario avere una reputazione creditizia immacolata ed è sufficiente presentare la busta paga dell’azienda presso cui si lavora ed il certificato di stipendio correttamente compilato dal datore di lavoro sul quale viene segnalata la parte dello stipendio netto che può essere dedicata alla restituzione del prestito.

Altri articoli: Prestiti INPS per dipendenti pubblici.

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Prestiti lampo – Finanziamenti da smartphone in 24 ore

Come ottenere prestiti lampo online

Un prestito lampo è quello che può essere richiesto ed ottenuto in tempo davvero molto breve, tramite finanziamenti super veloci che però non hanno bisogno di particolari caratteristiche da chi lo richiede, bensì possono essere accessibili anche a lavoratori autonomi ed a titolari di partita Iva. Esistono diversi tipi di finanziamenti lampo o “fulmine” (tra i quali non possono rientrare i cambializzati in senso stretto) vediamone qualche esempio.

Il modello dei payday loans inglesi

Uno dei trend di questi ultimi anni, soprattutto in territorio britannico, in fatto di credito al consumo si chiama “Payday loans”: si tratta, appunto, di prestiti lampo che aziende di credito concedono senza bisogno di alcuna garanzia da parte di chi lo richiede, se non la dimostrazione di essere in effettivo stato di bisogno economico.

Questi tipi di prestiti servono a sanare la difficoltà della quarta settimana, di chi insomma non arriva a fine mese. L’importo prevede somme piccole, ma il lato positivo è che esse vengono erogate immediatamente senza alcun passaggio o iter burocratico. Ovviamente un lato negativo c’è ed è rappresentato dal tasso di interesse molto alto di questo particolare microcredito, anche con una maggiorazione del 30% rispetto alla somma erogata al principio. Se poi non si riesce a pagare, il tasso purtroppo crescerà ancora di più.

Le banche italiane si affidano ad app e credito smart

In Italia il modello dei payday loans non ha mai attecchito completamente, dal momento che il concetto di prestito lampo è più ampio. Se ad esempio grandi banche come Unicredit si affidano a credito veloce e smart con codice barcode e ad app per avviare immediatamente la richiesta di una somma, anche dal proprio smartphone (vedi anche Come avere uno smartphone a rate), esistono addirittura linee di credito chiamate proprio Lampo e che sono dirette anche ai cattivi pagatori.

Persone senza garanzia di busta paga dunque, come lavoratori a Partita Iva, lavoratori autonomi o chi ha avuto episodi di non onorabilità del credito con altre banche, possono con questo tipo di prestito ottenere la somma desiderata in circa 24 ore, basta avere con sé solo carta di identità, codice fiscale e l’ultimo modello Unico.

Anche in questi casi qualche minima garanzia bisogna offrila, come un’anzianità lavorativa di almeno 24 mesi. Le somme erogate di solito superano di poco i 10.000 euro, ma il periodo di restituzione non deve oltrepassare i 12 mesi.

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Prestiti rapidi: sono davvero immediati?

Prestiti rapidi: quali sono le reali tempistiche?

Sempre più spesso banche e finanziarie pubblicizzano la possibilità di ottenere un prestito in tempi rapidi, addirittura in poche ore. Ma è davvero così? Nel seguente articolo ti svelerò il “non detto” degli slogan pubblicitari e ti fornirò alcune dritte per non farti trovare impreparato di fronte ad eventuali urgenze.

Cosa si intende per prestiti rapidi?

immagine di un sacchetto di monete che arriva velocemente

Non facciamoci illusioni, sia presso le banche che le finanziarie, fisiche o online, se si è un nuovo cliente e si presenta una richiesta di prestito, sperare in un’erogazione in giornata nella maggioranza dei casi è decisamente troppo ottimista.

Quando si parla di prestiti rapidi o immediati solitamente si intende che si potrà usufruire di una fase di istruttoria veloce, anche di sole 24 ore e/o, una volta ottenuto esito positivo, di una successiva altrettanto rapida erogazione (in ulteriori 24/48 ore).

E tali tempistiche, sempre per i nuovi clienti, sono rispettate solo nel caso in cui non si presenti alcun tipo di intoppo, cioè:

  • si sia consegnata tutta la documentazione richiesta in un’unica soluzione, senza dover procedere quindi a successive integrazioni;
  • non ci siano elementi avversi alla concessione del credito riguardanti reddito e valutazione del merito creditizio, il che vuol dire essere in possesso di tutti i requisiti minimi ritenuti indispensabili dalla banca interpellata.

Se viene a mancare anche uno solo di questi aspetti l’istituto di credito inevitabilmente dovrà prendersi il tempo necessario per effettuare ulteriori valutazioni, richiedendo, se necessario, documentazioni aggiuntive o garanzie. Risulta quindi molto difficile accedere ai prestiti rapidi a tutti quei consumatori che rientrano nella categoria dei cattivi pagatori, che non possono dimostrare un reddito costante (con o senza busta paga) o che non possono offrire alcun tipo di garanzia.

Inoltre, la rapidità di tali prestiti, non sempre ma spesso, si paga accollandosi tassi più alti rispetto a quelli di un prestito tradizionale.

Le cose cambiano se il prestito viene richiesto da chi è già cliente dell’istituto di credito interpellato. In questo caso, infatti, la nostra situazione economica è già nota alla banca in questione, quindi la fase di istruttoria può essere molto più rapida, anche di pochi minuti, soprattutto quando si è già stati valutati in passato (ad esempio per una precedente richiesta di una carta di credito) e quando l’importo a cui si aspira è contenuto. E la maggior parte delle volte la domanda potrà essere effettuata direttamente online, dall’area personale del proprio internet banking. Si deve comunque mettere in conto una tempistica totale di almeno 24/48 ore.

Esiste però la possibilità di prepararsi in anticipo, prima di avere effettivamente bisogno di liquidità, richiedendo i cosiddetti prestiti rotativi pre-valutati. Sempre più istituti bancari offrono ai propri correntisti la possibilità di richiedere (solitamente dalla propria area privata dell’internet banking) la concessione di una linea di credito (generalmente non superiore ai 5.000€) concordata in anticipo, ma a cui accedere, anche solo in parte, al momento del bisogno, pagando gli interessi solo sulla parte di volta in volta utilizzata. Il rimborso avviene con addebiti mensili in conto corrente che vanno a ricostituire il plafond concesso in partenza. Anche in questo caso, attenzione ai tassi applicati (TAN e TAEG) che potrebbero in alcuni casi essere piuttosto salati.

A tale forma di credito rotativo pre-valutato è possibile accedere anche da alcune carte conto attualmente in commercio.

Alcuni esempi

-Compass Banca SpA

logo compass

Compass ha fatto della rapidità dei suoi prestiti il suo cavallo di battaglia, tanto è vero che il suo slogan pubblicitario è “Basta un giorno”. Presso una filiale Compass, sfruttando tale formula, sarà possibile richiedere da 5.000€ a max. 30.000€ da rimborsare in max. 84 mesi.

Compass prevede anche la forma del credito rotativo pre-valutato per i possessori della Conto&Carta Compass Pay. Attivando in filiale il servizio di Minicredito (concesso a discrezione della banca previa istruttoria), si avrà a disposizione una linea di credito di 1.500€ da rimborsare in piccole rate fisse il cui importo dipenderà dall’entità del debito dovuto.

(Data di rilevazione 07/02/2020 Fonte: compass.it)
(Approfondimento: Prestiti Compass)

-Agos Ducato SpA

logo agos

Agos offre la possibilità di richiedere direttamente online Prestiti Veloci, con erogazione entro 48 ore dall’approvazione del finanziamento. Si può arrivare fino a 30.000€ da restituire in max. 120 mesi.

(Data di rilevazione 07/02/2020 Fonte: agos.it)
(Approfondimento: Prestiti Agos)

-Unicredit

logo unicredit

Ai suoi correntisti da almeno 6 mesi, Unicredit offre la possibilità di richiedere direttamente dall’internet banking il Credit Express, nelle versioni Easy (da 1.000€ a 5.000€ da rimborsare in 12/36 mesi) e Dynamic (fino a 30.000€ in max 84 mesi, richiedibile in filiale anche dai non correntisti). Erogazione rapida previa valutazione del merito creditizio.

(Data di rilevazione 07/02/2020 Fonte: unicredit.it)
(Approfondimento: Prestiti Unicredit)

-Intesa SanPaolo

logo intesa sanpaolo

Ai suoi correntisti da più di 6 mesi, Banca Intesa SanPaolo offre il credito rotativo pre-valutato Per Te Credito in Tasca, che mette a disposizione del cliente un plafond di 5.000€, con rimborsi in piccole rate da 12 a 48 mesi.

(Data di rilevazione 07/02/2020 Fonte: intesasanpaolo.com)

-Ubi Banca

logo ubi banca

Ubi Banca offre ai correntisti RicariConto, un servizio che permette di rateizzare le spese effettuate con la carta di debito collegata al conto, da un minimo di 250€ ad un max. di 5.000€. Niente interessi, ma commissioni fisse in base al numero di rate scelto. Il servizio va richiesto in filiale e, una volta concesso, potrà essere gestito in autonomia dal proprio internet banking.

(Data di rilevazione 07/02/2020 Fonte: ubibanca.com)
(Approfondimento: Prestiti Ubi Banca)

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Prestiti online immediati: quello che le banche non ti dicono

Prestito online immediato: consigli per evitare truffe

Davanti ad un’emergenza di carattere finanziario dall’entità modesta, i prestiti veloci o immediati sono una vera manna dal cielo: ottenere con rapidità una disponibilità economica che ci consenta di venire a capo della nostra necessità, oggi giorno è più facile anche grazie a strumenti offerti dalla rete in grande diffusione, quali i prestiti immediati online (vedi anche Prestiti cambializzati a domicilio).

La comodità di poter accedere a detta operazione comodamente dalla propria postazione domestica è oggettivamente il volano che ha garantito, nel corso degli anni, lo sviluppo di tipo esponenziale certificato dagli istituti di credito.

Ma attenzione! Come si suol dire “Non è sempre tutto oro quel che luccica!”.

A cosa fare attenzione?

I primi due indicatori da controllare con estrema attenzione, quando si chiede un prestito di questo tipo, sono il TAN e il TAEG.

Chi propone tali prestiti, spesso e volentieri, pubblicizza il TAN, cioè il tasso annuale, che in realtà influisce poco sul tasso effettivo applicato. E’, invece, il TAEG (tasso annuo effettivo globale) la misura di tutte le spese inerenti il prestito e cioè: spese di istruttoria, assicurazione, garanzia, pratica, finanziamento. Spesso inoltre i messaggi pubblicitari parlano di prestiti immediati online anche senza busta paga, ma ciò non significa senza garanzie, e cioè senza la presentazione di garanzie reddituali presentate sotto altre forme.

Di contro oggi i consumatori sono molto più tutelati, grazie a numerose direttive comunitarie, già recepite anche nel nostro ordinamento, che hanno imposto alle banche e alle finanziarie maggiore trasparenza e chiarezza. Quindi che cosa può fare una persona interessata ad un prestito online immediato per sentirsi tutelato?
Deve semplicemente fare attenzione che la società interpellata abbia redatto il preventivo con la modulistica riconosciuta dalla Ue (detto o noto come modulo Secci). In modo più semplice però basta controllare che il preventivo riporti in modo chiaro e facilmente individuabile:

  • il Tan;
  • il Taeg;
  • il totale degli interessi passivi;
  • il totale importo da restituire;
  • le spese accessorie;
  • il tasso di mora e/o penale di estinzione anticipata se prevista.

Ma non tutti i prestiti sono tenuti a rispettare questa condizione e, paradossalmente, sono quelli con i quali bisogna fare maggiore attenzione. E’ ad esempio il caso dei prestiti cambializzati, che seguono un iter quasi totalmente differente. Infatti se da una parte hanno una minore standardizzazione dall’altra aprono possibilità che sono precluse ad alcune categorie di consumatori. Un caso specifico si ha con il prestito tra privati assistito da cambiali che può essere concesso anche ai protestati. Si tratta di un finanziamento che può essere concesso senza ulteriori garanzie, godendo della forza di atti esecutivi come le cambiali stesse.

Ciò non toglie che bisogna tutelarsi controllando altri fattori primo fra tutti il rispetto dei limiti dei tassi usurari (limite invalicabile per qualsiasi prestito senza alcuna eccezione anche tra privati). E’ sempre consigliato anche stipulare un vero e proprio contratto o una scrittura privata autenticata: il fatto che siano immediati non significa che non debbano seguire delle regole ben precise.

Principali caratteristiche

I prestiti online immediati rientrano nella categoria di finanziamenti personali oppure finalizzati all’acquisto di prodotti di importo basso, che vengono concessi in tempi molto stretti, non oltre le 24 ore. Con il termine ‘concessione’ si intende la delibera di approvazione dopo la quale bisogna considerare i tempi necessari per ottenere l’accredito (1 o 2 giorni lavorativi).

Questa categoria si è recentemente arricchita con prodotti realmente “immediati” che sfruttando la prefattibilità: si avvia una richiesta di finanziamento per un importo massimo che non viene immediatamente utilizzato quando è accordato, ma che viene utilizzato nella misura in cui serve quando sorge la necessità di ulteriore liquidità. Da quel momento si inizieranno a pagare le rate e gli interessi prestabiliti dal contratto di finanziamento. Rientrano in questa categoria ad esempio il Credit express Easy di Unicredit e il Prestito smart sempre di Unicredit.

Interessi passivi ed il rischio di anatocismo

Un altro aspetto su cui porre maggior attenzione di quanta ne viene posta in genere, sono i tassi di interesse passivi che vanno indicati in maniera trasparente. La Banca ha, inoltre, il dovere di indicare sin da subito i criteri coi quali verranno calcolati.

Di cosa stiamo parlando? Sono gli interessi che il cliente che ha ricevuto l’erogazione di un prestito da un Istituto bancario è tenuto a versare allo stesso (vedi anche Fido bancario). Il giochetto che spesso le banche mettono in atto consiste nel calcolo di nuovi interessi passivi su interessi pre-esistenti. Cosa succede in questo caso? La banca ricapitalizza l’interesse ogni tre mesi, applicando il tasso, però, non solo sul capitale iniziale, ma sul nuovo capitale nel quale sono inclusi gli interessi già maturati. Ricordiamo, però, che tale pratica è vietata e può essere denunciata. Parliamo in questo casso di vero e proprio anatocismo.

La legge di stabilità 2014 (Legge 27 dicembre 2013, n. 147) ha apportato delle novità in tal senso rimarcando il divieto di tale pratica per gli Istituti di credito.
Il consiglio è, come sempre, leggere con attenzione le condizioni, che spesso e volentieri sono meno pubblicizzate, e di guardarsi bene da gruppi bancari poco conosciuti e affidabili.

Tuttavia nel 2016 è stata fatta una nuova piccola modifica che è andata a toccare il calcolo dello scoperto bancario che può permettere alle banche di applicare l’anatocismo con il permesso del correntista stesso. Si tratta di una situazione dovuta al decreto del Ministero dell’Economia che nel 2016 ha introdotto la capitalizzazione degli interessi passivi a livello annuale. Se si vuole evitare questa situazione, che porterebbe a una situazione di anatocismo annuale, bisogna firmare una richiesta con la quale si autorizza il pagamento degli interessi quando diventano esigibili.

Conclusioni

Oggi le possibilità di ottenere una liquidità in tempi strettissimi (da qualche ora per finanziare, anche a tasso zero, un pc, un tablet o una Tv, a un giorno circa) sono molte e caratterizzate da condizioni molto variabili che bisogna valutare al momento, anche in virtù di specifiche promozioni.

Soprattutto nel caso dei prestiti immediati online si può sperare di trovare un’offerta molto valida dal punto di vista economico ma avendo almeno un paio di giorni di tolleranza per poter ottenere la liquidità di cui si ha bisogno. Se si punta a un prestito realmente immediato le soluzioni migliori come tempistica sono:

  • il fido (ovviamente già accordato);
  • i finanziamenti con prefattibilità (con vaglio della richiesta e approvazione già avvenuta).

In entrambi i casi bisogna però muoversi con anticipo in tempi in cui l’urgenza ancora non si è verificata.

Altri articoli: Mini prestiti immediati.

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