BeCrowdy – Cos’è e come funziona?

BeCrowdy Crowdfunding – Vantaggi e svantaggi

In un’era sempre più social e digitale, internet può fare la differenza. Ed è ciò che avviene attraverso il Crowdfunding. Si tratta di una raccolta fondi alimentata dalla community con donazioni spontanee che ha lo scopo di finanziare i più svariati progetti. Sono tante le piattaforme di crowdfunding in circolazione: Eppela, BoomStarter, GoFundMe…Oggi voglio parlarti di una in particolare, tutta italiana: BeCrowdy.

Indice articolo

Cos’è?

BeCrowdy è una piattaforma di crowdfunding “reward-based”, cioè di raccolta fondi basata sulle ricompense offerte dai progettisti ai propri sostenitori. Nasce dall’intuizione di cinque giovani che nel 2013 hanno partecipato e vinto la prima edizione di ON/OFF, un concorso promosso dal Comune di Parma per incoraggiare le innovative idee imprenditoriali degli under 31.

I fondatori hanno voluto mettere al servizio esclusivamente dell’arte e della cultura le loro competenze nel settore creando questa piattaforma di raccolta fondi volta a finanziare artisti, musicisti, scrittori, attori e ballerini che hanno un progetto ma che non dispongono delle risorse economiche necessarie per realizzarli. Una forma di mecenatismo culturale 3.0, per intenderci.

Come funziona e costi

Artista/promoter

L’utilizzo della piattaforma è molto semplice. Se sei un artista o un promoter culturale ed hai un progetto in cerca di finanziatori, dovrai registrarti gratuitamente su BeCrowdy inserendo i tuoi dati personali, la tua e-mail e scegliendo Username e Password. A questo punto potrai proporre il tuo progetto esponendolo seguendo le linee guida che ti saranno fornite ed indicando l’importo di cui necessiti. Se il team della piattaforma riterrà la tua idea valida e realizzabile, avrà inizio la campagna vera e propria, che avrà una durata variabile a tua scelta tra i 30 e i 90 giorni. Dovrai fornire al team di BeCrowdy l’indirizzo email di un tuo conto PayPal attivo e un IBAN bancario su cui versare l’importo raccolto (attenzione:il denaro viene erogato soltanto nel caso in cui a fine campagna l’obiettivo sia stato raggiunto al 100% o superato, secondo la formula “all or nothing”).

Per invogliare la community ad investire nel tuo progetto dovrai offrire delle “ricompense” a tema. Ad esempio, se stai cercando finanziamenti per incidere un cd, a seconda del contributo che il sostenitore vorrà fornirti, potresti offrire un ringraziamento specifico sul tuo sito ufficiale, una copia autografata del cd oppure un biglietto per il tuo prossimo concerto, una maglietta promozionale ecc.

Al momento di stabilire il budget che desideri raccogliere dovrai tenere presenti oltre alle spese di realizzazione del progetto vere e proprie, anche quelle necessarie a finanziare le ricompense promesse e a coprire la commissione della piattaforma. Iscriversi ed aprire una campagna presso BeCrowdy è infatti gratuito e se non si raggiunge l’obiettivo non ottieni nulla e non devi nemmeno nulla, ma nel caso in cui la raccolta fondi copra per intero il budget stabilito, al momento della liquidazione dei fondi ottenuti la piattaforma tratterrà l’8% dell’importo +IVA e ti addebiterà anche i costi legati alle singole transazioni effettuate dai donatori.

Queste spese aggiuntive devi preventivarle nell’importo fissato come obiettivo della campagna, per evitare di trovarti impreparato dopo. L’importo preventivato ed effettivamente raccolto sarà erogato sul c/c da te indicato entro 30 giorni dalla chiusura della campagna.

logo becrowdy

Sostenitori

Il vero cuore pulsante di BeCrowdy è la community. Gli utenti, non necessariamente iscritti alla piattaforma, navigando sul sito si informeranno sulle varie campagne in atto leggendo le presentazioni dei progetti e i loro aggiornamenti. Se incuriositi e interessati, potranno decidere di diventarne sostenitori (acquistando fino a massimo tre ricompense) effettuando una donazione tramite carta di credito, prepagata o Paypal, il cui importo sarà visibile esclusivamente al progettista, per motivi di privacy.

Nel caso in cui non si disponga di un conto Paypal, quest’ultimo può essere aperto contestualmente alla donazione. L’importo minimo che si può finanziare è 2€, quello massimo 1000€. Le donazioni possono avvenire attraverso due circuiti differenti: PayPal e MangoPay. Nel primo caso si tratta in realtà di una promessa di pagamento, cioè il donatore si impegna a mantenere disponibile la somma offerta alla data di chiusura della campagna.

Se il progetto raggiungerà l’obiettivo indicato, solo allora la quota offerta sarà effettivamente prelevata dal conto PayPal ed erogata. Nel caso in cui, invece, si utilizzi il circuito MangoPay, la quota offerta viene immediatamente prelevata, ma, se alla fine della campagna non dovesse esser stata raggiunto l’obiettivo, ti sarà riaccreditato quanto donato. In ogni caso al sostenitore non si applica alcuna commissione.

Sito web

Il sito ha una grafica ed un’impaginazione chiare ed accattivanti di facilissima intuizione. La formica, operosa e risparmiatrice, è stata scelta come figura simbolo della cooperazione nel logo della piattaforma.

Nella homepage sono proposti in bella vista i progetti in evidenza, ma è possibile navigare nel sito per categoria, a seconda dei propri interessi (arti visive, editoria, eventi, musica e arti performative), oppure digitando nel campo “Cerca” il nome dell’artista di cui si è sentito parlare e che si intende finanziare, ad esempio Cisco, De Rev.

becrowdy home page

Cliccando su un progetto in particolare, si apre la pagina dedicata, dove troverai tutte le informazioni a riguardo, eventuali aggiornamenti, informazioni sul progettista e l’elenco dei sostenitori. Sempre ben in evidenza l’obiettivo da raggiungere, l’importo raccolto, i giorni rimanenti della campagna e il numero dei sostenitori per adesso coinvolti.

esempio raccolta fondi becrowdy

Sicurezza: ci si può fidare?

Nel momento in cui viene pubblicata una campagna di raccolta fondi per un dato progetto, BeCrowdy si obbliga a fornire al progettista i mezzi per la raccolta fondi, ma non assicura il risultato. Per questo è dovuta una commissione solo nel caso in cui il budget viene raggiunto al 100% e quindi erogato. Si tratta di un tipo di finanziamento moderno, che proviene dalla folla, che offre tanti vantaggi ma che può nascondere qualche insidia.

Ad esempio, il progettista potrebbe temere il furto della sua idea. Effettivamente il pericolo c’è, ma per realizzare un qualunque progetto è necessario condividerlo, soprattutto se si cercano dei finanziatori. Occorre rischiare. Alcuni rischi li corre anche il sostenitore. Potrebbe capitare che i fondi offerti vengano solo intascati dal progettista e non utilizzati per la realizzazione del progetto.

La piattaforma, infatti, termina il suo compito e si libera da ogni responsabilità erogando il budget raggiunto al 100% all’artista/promoter finanziato dalla community e non ha alcun controllo su ciò che accade dopo. La responsabilità di come viene utilizzato il denaro offerto è esclusivamente del progettista. I sostenitori sono però tutelati da PayPal nel caso in cui si dovesse entrare in contestazione con l’artista o il promoter.

Per ulteriori informazioni è a disposizione degli utenti il seguente contatto: [email protected]

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Greenfunding – Come funziona il crowdfunding eco sostenibile

Greenfunding: la raccolta fondi per l’ambiente e l’agricoltura

Una piattaforma di crowdfunding specializzata nella raccolta dei fondi per i progetti nell’ambito della green economy è la Greenfunding. Sfrutta le modalità tipiche di raccolta fondi “dal basso”: è nata proprio per offrire un servizio di reperimento di denaro alternativo ai canali più tradizionali, per i progetti che hanno come requisito obbligatorio e fondamentale la sostenibilità ambientale. La gestione della piattaforma Greenfunding è ad opera della associazione senza scopo di lucro ‘Associazione Greencommerce’.

Quali caratteristiche specifiche presenta la piattaforma?

Come detto Greenfunding è una piattaforma di crowdfunding, ma al di là di questo punto in comune, presenta delle caratteristiche uniche o comunque molto particolari rispetto ad altri siti web di finanziamento collettivo. Tra le principali peculiarità abbiamo:

  • l’integrazione della piattaforma stessa con un network dedicato esclusivamente alla green economy (questo sfrutta vari canali di comunicazione che passano attraverso Greengooo! New Media Production, compresa la web magazine Greenews.info, partner di LaStampa.it, l’e-commerce Greencommerce.it e IMAGE);
  • una maggiore durata delle campagne di raccolta fondi;
  • la possibilità di proporre modalità di raccolta differenti tra il reward, il donation, il misto o la raccolta fondi semplice;
  • la possibilità di poter anche definire dei target intermedi;
  • durante la ‘campagna’ la possibilità di creare una bacheca annunci che riporta le offerte di lavoro da parte di chi propone un progetto.

Tutte queste caratteristiche sono state inserite per rendere la piattaforma adatta sia a chi ha già un progetto realizzato almeno sulla carta (e che ha bisogno solo di fondi per farlo partire) che a chi invece parte da zero e vuole creare una base di fondi per avere maggiore appeal anche nella presentazione del proprio progetto verso i canali tradizionali (finanziamenti da parte di banche, grandi partner, ecc).

Cosa fare per presentare un progetto?

Bisogna per prima cosa registrarsi (ottenendo un nome utente e una password univoci) e quindi definire bene l’importo che si vuole raccogliere fissando anche i tempi di raccolta che devono essere compresi tra 7 e 270 giorni. Quindi bisogna registrare il proprio progetto, al quale va dato un nome per poterlo identificare e promuovere. Questo viene sottoposto alla valutazione da parte del team della Greenfunding che valuta in particolare la sussistenza di “ coerenza, verosimiglianza e generale fattibilità del progetto”.

Come accennato si può/deve decidere se si vuole usare per la raccolta fondi una delle seguenti modalità:

  • Ricompensa tutti (reward): in questo caso la ricompensa può essere definita in misura proporzionale all’importo donato, definendo dei vari step;
  • Donazione (donation);
  • Misto (Donation senza ricompensa entro una certa soglia, Reward solo a chi dona oltre la soglia indicata);
  • Raccolta fondi semplice (in questo caso non si ha la definizione di un budget da raggiungere e nemmeno di soglie o target da raggiungere, e non è previsto alcun compenso per i donatori).

Per ogni tipologia si può scegliere di indicare un target intermedio, che porta a un parziale successo della campagna. Nel caso della sola donazione si può optare anche per la formula ‘all or nothing’ (se non si raggiunge il “goal” le donazioni vengono restituire ai donatori). Una volta terminata la fase di caricamento degli strumenti necessari (compresi video, supporti grafici, ecc) bisogna promuovere la campagna, sia tramite i propri canali che quelli di Greenfunding.

(Fonte: sito ufficiale Greenfunding – Data: 11/07/2018)

Quali sono i costi?

La Greenfunding prende un compenso che va dal 3 al 6% (più Iva) dell’importo raccolto, ma solo se la campagna si conclude con successo. Solo nel caso della raccolta fondi semplici sarà comunque dovuta la commissione del 6% più Iva sull’importo raccolto. Inoltre bisogna considerare il compenso previsto per i donatori, che però è da pagare solo se viene scelta una modalità differente rispetto alla donation, e se ovviamente la campagna si conclude con successo. Il compenso deve essere indicato nelle modalità di raccolta della campagna stessa e può prevedere sia dei beni materiali che immateriali.

(Fonte: sito ufficiale Greenfunding – Data: 11/07/2018)

Chi può presentare un progetto?

Si possono registrare alla piattaforma coloro che hanno un progetto “green” per il quale lanciare una campagna, sia se si stratta di una persona fisica che di enti, associazioni o aziende.

Chi può donare?

La donazione può essere fatta da chiunque. Nel caso delle persone fisiche bisogna che si tratti di maggiorenni. Come limiti di importo è definito solo quello della donazione minima che non può essere inferiore a 5 euro, mentre non ci sono limiti per la donazione massima.

(Fonte: sito ufficiale Greenfunding – Data: 11/07/2018)

Quali sono i tempi?

I tempi di durata della campagna vengono decisi autonomamente dal proponente la campagna (come detto entro i termini di un minimo di 7 giorni e un massimo di 270 giorni). Detto questo bisogna considerare il limite di massimo 90 giorni per le campagne con budget inferiore a 10 mila euro. I tempi decorrono dal momento in cui c’è l’approvazione e la pubblicazione della campagna da parte della Greenfunding. Il personale preposto alla valutazione ha al massimo 15 giorni di tempo per decidere.

(Fonte: sito ufficiale Greenfunding – Data: 11/07/2018)

Approfondimento: Social Lending.

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Siamosoci – Crowdfunding per startup innovative

Siamosoci – La piattaforma per finanziare startup

Siamosoci è un marketplace che dà supporto a tutti i privati che vogliano avvicinarsi al mondo delle start up e degli asset non quotati. Nata nel 2011, Siamosoci srl conta già più di 15 mila utenti. Di questi 2000 fanno parte dei profili business angel, 3500 son i profili che hanno accreditato una start up. Insomma, in poche parole si tratta di una piattaforma dove le start up (Vedi anche i Finanziamenti start up) possono proporsi al pubblico e farsi conoscere, i privati scelgono i progetti che sembrano più interessanti e aderiscono alla loro promozione.

I business angel sono infatti gli utenti avanzati della piattaforma e che potremmo anche definire semplicemente come intermediari, promotori, dei progetti proposti dalle start up. Anche questa è quindi una forma di crowdfunding, riservata prettamente alle start up.

Cosa bisogna fare

Le start up propongono un progetto che viene attentamente valutato dal team di Siamosoci. Se il progetto viene ritenuto valido viene proposto sulla piattaforma per ottenere appunto dei finanziamenti da parte dei privati. Si parte quindi da un buon progetto, si può anche consultare la facile guida su come muoversi per fare una buona presentazione, in modo da trovare visibilità presso i business angel.

La procedura quindi consiste nel creare un profilo e una presentazione che sia in grado di attirare l’attenzione della community di SiamoSoci. Di fatto questa non investe direttamente nei progetti delle start up ma crea un punto d’incontro con i finanziatori qualificati. Dopo aver creato il proprio account su Siamosoci si procede con il caricamento di una o più start up.

L’avvio della campagna ha un costo, un Retainer Fee, di 500 euro IVA esclusa che vengono corrisposti a Siamosoci a seguito della stipula di un contratto relativo ai servizi erogati dalla piattaforma.

L’equity crowdfunding

Un altro modo per trovare finanziamenti per la propria start up è quello di utilizzare l’equity crowdfunding ovvero un processo di collaborazione per la raccolta di fondi online. (Vedi anche prestiti a Fondo perduto) A differenza del normale crowdfunding si possono comprare quote o anche altri strumenti finanziari proposti dall’offerente e diventarne quindi soci a tutti gli effetti. Siamosoci ha sviluppato un’ulteriore piattaforma che si occupa della gestione di questo aspetto: Mamacrowd.

Ulteriori informazioni

Siamosoci è stata fondata da professionisti ed esperti del settore dell’imprenditoria e degli investimenti, ed è partecipata da Azimut Holding, oggi una delle più importanti realtà indipendenti italiane per quanto riguarda il settore del risparmio gestito e che negli ultimi anni ha raccolto diverse opinioni positive ed interessanti riscontri.

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Limoney Crowdfunding – Le commissioni applicate dalla piattaforma

Limoney – E’ una piattaforma sicura di crowdfunding?

In principio c’era Kickstarter, poi le piattaforme di crowdfunding hanno preso piede anche in Italia, sebbene questa piattaforma statunitense sia rimasta nel cuore degli italiani che continuano a fare offerte interessanti con tanti bei soldi che vanno a finire all’estero.

Eppure non è che qui le piattaforme di crowdfunding manchino, ce ne sono per tutti i gusti, come Kendoo, Siamosoci o anche l’europea Ulule. Alcune piattaforme di crowdfunding poi sono un vero gioiellino del made in Italy come Limoney.

Come nasce un’idea

Limoney è nata in modo ufficiale il 7 novembre del 2013 e in questi pochi anni può già vantare un curriculum di tutto rispetto. Sono ben 174 i progetti presentati su questa piattaforma di cui ben 146 rifiutati: questo fa capire come sia efficace il meccanismo di selezione. I 15 progetti che sono stati finanziati hanno raccolto un totale di 68.200 euro.

La mission della piattaforma in principio era orientata nel promuovere quelle realtà meritevoli che si basavano su un obiettivo minimo, che quindi davano maggiore fiducia ai finanziatori e pertanto si utilizzava esclusivamente la formula all or nothing (si ritirano i soldi solo se si raggiunge l’obiettivo).

Nel corso del tempo però si è notato che molti progetti utilizzavano la piattaforma di crowdfunding per reperire solo una parte dei fondi e che contemporaneamente sfruttavano anche altri canali di finanziamento. In base a questa osservazione quindi Limoney ha pensato di finanziare progetti anche con la formula keep it all (consente di ritirare il denaro finanziato anche se non si raggiunge l’obiettivo).

Più nel dettaglio

Limoney è una piattaforma di crowdfunding di tipo reward-donation che ha integrato un marketplace di advisors (utenti che mettono a disposizione il proprio know how per aiutare chi presenta i progetti ad avere il maggior numero di sostenitori) oltre al team professionale di Limoney.

L’azienda è composta da 15 soci di età compresa tra i 22 e i 35 anni, tutti con conoscenze complementari e con la stessa passione per le buone idee soprattutto che nascono in Italia. Decisamente in controtendenza rispetto al periodo economico poco fiorente, i giovani imprenditori di Limoney vogliono aiutare gli imprenditori a realizzare i loro progetti.

Nel direttivo: Matteo Nicolosi, responsabile media & communication, Alessandro Pedote, Business Development Director, Lorenzo Zabban, Legal Director, Giuseppe de Martino Norante, CTO, e Federico Kluzer, President & CEO.

Condizioni economiche

Il servizio di accesso e di iscrizione a Limoney è completamente gratuito così come è gratuita la pubblicazione del progetto sul portale e la sua condivisione mediante gli strumenti messi a disposizione.

Se la soglia di finanziamento richiesta dall’inserzionista fosse raggiunta, Limoney tratterrà una commissione pari al 5% dell’importo finanziato. Ogni transazione effettuata da ciascun singolo sostenitore ha un costo di commissione pari al 2,5% + 0,20 € che viene trattenuta solo qualora il progetto raggiunga l’obiettivo.

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Com-Unity – Crowdfunding di Banca Interprovinciale

Com-Unity: la piattaforma crowdfunding dotata di tutors

Per chi ha un progetto da realizzare, un sogno nel cassetto, ma non ha i fondi necessari per poterlo concretizzare oggi c’è una risorsa in più: le piattaforme di crowdfunding.

Vi sono ormai decine di portali di questo tipo anche in Italia, come Kendoo e Kapipal, il cui funzionamento è più o meno sempre lo stesso per tutte: presentare un progetto che prima viene valutato e poi, se l’esito è positivo, viene pubblicato sul portale. A questo punto chiunque abbia voglia di supportare tale progetto può fare delle donazioni. Nel momento in cui si è raggiunto il valore stabilito, il promotore del progetto riceve il denaro che gli permetterà di avviare la propria attività o coronare quel sogno che da tanto tempo aveva chiuso nel cassetto.

Com-Unity è una di queste piattaforme di crowdfunding in Italia, un portale di proprietà di Banca Interprovinciale spa fondata da un gruppo di imprenditori modenesi e bolognesi.

Qual è la finalità di questo portale

Lo spirito è proprio quello di aiutare chi ha un’idea o un progetto che apporti valore alla comunità e intende realizzarlo.
Il portale mette a disposizione dei candidati dei Tutors che li aiutano a redigere il progetto in modo che possa essere presentato nel migliore dei modi.
Il progetto viene prima di tutto valutato da un comitato etico indipendente, dando così ai donatori una sicurezza maggiore dovuta alla professionalità e alla trasparenza di Com-Unity.

Come funziona

La registrazione al portale è totalmente gratuita e permette di curiosare tra i progetti esistenti, commentarli e naturalmente fare le proprie donazioni.

Oltre al supporto economico, è possibile aiutare il progetto anche sfruttando il “love it”, un tasto a forma di cuore che esprime il proprio amore per un progetto. Più voti si ricevono più il progetto viene messo in evidenza sulla Home Page del portale.
Se il progetto nel limite di tempo prestabilito non raggiunge l’obiettivo minimo, i soldi donati vengono totalmente restituiti senza altra spesa ai donatori.

Questo non significa che un progetto debba fallire, ci si può riprovare ancora, magari dividendolo in più parti e con soglie minori per poter raggiungere l’obiettivo con maggiore facilità. Vedi anche finanziamenti start up.

Quali sono i costi

Se il progetto nel periodo selezionato raggiunge la somma prefissata, vi sono delle commissioni che vengono detratte dalla somma totale raggiunta prima di essere consegnata. Il portale Com-Unity trattiene il 5% oltre all’Iva, mentre i Tutor trattengono solo l’1% dell’importo lordo raccolto con regolare fattura.

Si tratta quindi di una piattaforma di Crowdfunding decisamente chiara e trasparente che opera in modo molto meticoloso per dare voce ai progetti più validi.

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Buonacausa – Come fare gratis crowdfunding

Buonacausa.org: la raccolta fondi a costo zero

Ormai i crowdfunding sono davvero tantissimi, molti di questi si sono specializzati in settori particolari, alcuni raccolgono fondi per iniziative a carattere prettamente artistico, altri a carattere sociale, altri ancora accettano come donazioni quanto destinato a regali e bomboniere per occasioni speciali come matrimoni, compleanni e cresime.

Tutte queste piattaforme però sono accomunate dal fatto che per avviare delle campagne di raccolta fondi da privati trattengono una piccola commissione sulle donazioni ricevute, in genere stiamo parlando del 5%. Alcune piattaforme consentono di ritirare il denaro solo se si raggiunge l’obbiettivo, altre anche se non lo si raggiunge.

Una piattaforma di crowdfunding diversa dalle altre

Buonacausa.org è una piattaforma di crowdfunding che si distingue dalle altre, come per esempio Iodono o simili, per il semplice motivo che è totalmente gratuita, quindi non prende alcuna percentuale sulle donazioni.

Approfondisci anche Prestiti per Artigiani

La piattaforma è semplice da utilizzare e la caratteristica della gratuità è sicuramente un punto a suo vantaggio. Il fatto di essere una DIY, Do It Yourself, infatti, la rende particolarmente accessibile a chi abbia dei progetti con una rilevanza sociale e che veramente apportino un valore alla società. Si può anche affermare che Buonacausa.org è una community fatta da singoli individui o società, onlus, enti, che vogliono sostenere o promuovere tutti quei progetti che, come detto, abbiano un contenuto di qualità e utilità per la collettività.

Su Buonacausa le opinioni sono in maggioranza positive, perché chi ha provato a utilizzarla si è reso conto di poter ottenere grandi risultati rispetto, per esempio a una pagina social o a un normale sito web. Infatti, la piattaforma ideata e gestita dall’associazione Treeware, ha come vision un utilizzo della tecnologia e dell’informazione al fine di dare valore sociale in modo etico, responsabile e assolutamente trasparente. Buonacausa.org stessa si avvale del finanziamento da parte di privati. Vedi anche Come funzionano le piattaforme di Social Lending.

Come funziona

Ci si deve iscrivere al sito, fornendo tutti i dati richiesti, in questo modo si ha la possibilità di aprire una pagina interamente dedicata alla propria causa. Il profilo deve quindi essere validato, per questo si devono inviare i documenti richiesti. Una volta ricevuti possono passare 5 giorni per l’apertura del crowdfunding.

Non è necessario raggiungere l’obiettivo prestabilito per poter incassare le donazioni ricevute, infatti Buonacausa.org è una piattaforma di crowdfunding keep it all, ovvero quella formula che, appunto, consente di ritirare quanto ricevuto, anche se non si è raggiunto l’obiettivo.

I progetti che con più facilità vengono finanziati dalle persone sono quelli che davvero arrecano un qualche valore alla società, mentre non funzionano quelle fatte a scopo personale solo perché si è in una cattiva condizione economica. Questo in buona sostanza significa che vengono premiate le idee, e se si sa come raccogliere fondi online, mediante una buona campagna di comunicazione, si ha un’elevata probabilità di successo.

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Terzo Valore – Crowdfunding o Social Lending?

Terzo Valore: la piattaforma per prestiti e donazioni

Ormai le piattaforme di crowdfunding in Italia si stanno diffondendo sempre di più, basti pensare che il numero attuale è di circa una cinquantina e diverse altre sono già in fase di sviluppo.

Questa forma di finanziamento collettivo ha già ottenuto grandi risultati, riuscendo a racimolare interessanti fondi per il restauro di opere d’arte, o per girare un film, o costruire una scuola, fino a organizzare il proprio matrimonio. Insomma, si parla quindi di finanziare progetti che diano un certo valore sociale, sono invece meno finanziate le raccolte fondi per scopi personali, anzi, in certi casi non vengono nemmeno prese in considerazione. Vedi anche il progetto Garanzia Giovani

Un servizio per le organizzazioni

Oggi parliamo di Terzo Valore, una piattaforma di crowdfunding decisamente differente da tutte le altre. Nata come servizio di Banca Prossima con sede a Milano, la banca dedicata al mondo no-profit sia laico che religioso e che fa parte parte del Gruppo Intesa Sanpaolo. (Vedi anche prestiti Intesa San Paolo)
Ma cosa si può fare con questa particolare piattaforma di raccolta fondi ? Ebbene, attraverso Banca Prossima online è infatti possibile sostenere progetti di associazioni no-profit prestando o donando denaro, avendo alle spalle un gruppo bancario molto rinomato, a maggior garanzia di professionalità e sicurezza.


Terzo Valore si propone quindi come un servizio al quale le organizzazioni no-profit possono appoggiarsi una volta che i loro progetti sono stati accuratamente selezionati, ottenendo dei finanziamenti a tassi molto agevolati rispetto alle normali procedure bancarie e anche attraverso donazioni che vanno così ad abbassare la soglia del finanziamento richiesto.

Come funziona

Le persone fisiche residenti in Italia, Società o fondazioni, quindi una persona giuridica sempre residente in Italia, possono registrarsi su Terzo Valore, senza obbligo di donare o prestare denaro.
I donatori hanno due possibilità:

Prestobene: è la formula per prestare denaro ai progetti sociali, indicando la cifra desiderata e il tasso di interesse che è variabile da zero al massimo disponibile indicato dall’organizzazione del progetto.
Viene quindi stipulato un contratto tra il donatore e l’organizzazione con durata da 12 a 120 mesi, con rata di rimborso semestrale.
Possono essere prestati da un minimo di 500€ per progetto a un massimo di 50.000€ in totale (limite valido sia per le persone fisiche che giuridiche).

Dono: questa formula invece consiste nella classica donazione, con un importo minimo che di solito è di 10 €; si può decidere anche di versare una parte di denaro come prestito e una parte sotto forma di donazione, il tutto sempre tramite Banca Prossima online.

Informazioni aggiuntive

Le organizzazioni che vogliono entrare a far parte di Terzo Valore devono superare dei criteri di selezione e di ammissione e solo progetti che Banca Prossima è disposta a finanziare.

Infatti con la modalità PrestoBene, la banca finanzia il 33% dell’importo necessario, a ulteriore garanzia della bontà della piattaforma in questione. Visto che si tratta di una sorta di finanziamento si dovrà quindi firmare e consegnare in formato elettronico una Dichiarazione di Debito.

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Rete del Dono – Come fare una donazione online sicura

Rete del Dono – Crowdfunding per associazioni no profit

Sono ormai tante le piattaforme di crowdfunding, ma negli ultimi tempi alcune hanno deciso di specializzarsi in determinate nicchie di mercato.

Tra le tante che si distinguono per finalità dei progetti finanziabili, Rete del dono, così come Io dono, è una di quelle che sta ottenendo maggiori riscontri con un finanziamento totale che ad oggi si aggira attorno ai 3.443.171 euro.

Diversi i progetti al momento finanziabili: tra questi anche una raccolta per il centro Italia martoriato dalle scosse telluriche.

Il crowdfunding che opera nel sociale

Sicuramente a questo punto ci si starà chiedendo: Rete del dono come funziona? Chiaramente più o meno come tutte le altre piattaforme di raccolta fondi, si decide quale progetto sostenere, si dona e si aspetta di vedere gli sviluppi dei progetti finanziati.

A questo punto però è opportuno spiegare che rete del dono onlus è una piattaforma a favore di progetti di utilità sociale che vengono ideati e dunque anche gestiti dalle ONP, organizzazioni no profit, con i loro donatori e sostenitori.

Le organizzazioni no profit si iscrivono al portale e propongono i loro progetti che vengono visionati da sostenitori e donatori. Si utilizza il meccanismo del personal fundraising per dare sempre maggiore visibilità ai progetti da finanziare.
Costi: su ciascuna donazione Rete del dono trattiene le commissioni bancarie, l’ ONP deve corrispondere una fattura del 5% +IVA sulle donazioni. Decurtate queste cifre tutto il resto va all’associazione promotrice. Per creare il proprio progetto basta iscriversi al sito seguendo le istruzioni.

Personal Fundraising e donatori

Questa sezione è dedicata a chi pensa di avviare una campagna di raccolta fondi da devolvere a una ONP. I traguardi importanti, così come le occasioni indimenticabili, come un matrimonio o anche un compleanno, possono essere l’occasione perfetta per raccogliere fondi: invece di chiedere un regalo si propone ai propri amici e parenti una donazione.

Ogni fundraiser può sostenere più progetti. La raccolta può durare un massimo di 12 mesi, l’obiettivo da raggiungere può essere modificato.

I donatori, invece, possono liberamente scegliere il progetto da finanziare, il procedimento è semplice: si trova il progetto d’interesse, si dona con carta di credito, Paypal o bonifico bancario, si riceve la ricevuta della donazione. Sulla cifra devoluta, l’ ONP riceve tutta la somma decurtata delle commissioni bancarie e di una commissione del 5% sulla cifra donata, che Retedeldono utilizza per investimenti in tecnologia, quindi anche per migliorare il sito.

Per ulteriori approfondimenti basta porre tutte le domande che si vuole semplicemente andando sul sito e selezionando l’area Rete del dono Contatti.

Altri articoli: Microcredito.

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Musicraiser – Il crowdfunding per band musicali

Musicraiser – Il crowdfunding per artisti

Tra le piattaforme di crowdfunding ce n’è una decisamente peculiare, Musicraiser, perché si occupa esclusivamente del crowdfunding per artisti in generale, etichette musicali indipendenti , progetti speciali e artisti emergenti che vogliono dare corpo alle loro idee musicali (vedi anche Come avere un prestito online immediato). Come con tutti gli altri crowdfunding, anche con Musicraiser si offrono delle ricompense a coloro che contribuiscono con una donazione a far raggiungere l’obiettivo.

Come funziona la piattaforma

Ci sono tre tipi di campagne che possono essere finanziate.

Una è quella di cui si è appena parlato e che contempla quindi il crowdfunding per progetti musicali. La campagna di raccolta fondi ha una durata di 60 giorni entro i quali si deve raggiungere la somma indicata in fase di avvio. Se tale somma non viene raggiunta i fan che hanno donato verranno rimborsati.

  • Costi: nessuno, ma Musicraiser trattiene il 10% più Iva e commissioni di PayPal sulla somma raccolta.
  • Vantaggi: distribuzione digitale gratuita, promozione, possibilità di suonare live negli eventi organizzati da Musicraiser.

L’altra è il Ticket pre-order, finalizzata alla promozione della prevendita di biglietti di uno spettacolo. Il biglietto può essere anche abbinato al merchandising. In questo modo si sovverte la modalità di acquisto dei biglietti in preordine. Come? Generalmente l’acquisto di una prevendita è mosso dalla paura di non trovare più biglietti, con Ticket pre-order di Musicraiser, invece, i biglietti verranno acquistati in prevendita per avere delle esperienze speciali e articoli esclusivi.

Con questa modalità si possono creare tariffe personalizzabili, biglietti elettronici da inviare via mail promozioni extra. Possono fruire di questo servizio promoter, organizzatori di concerti, gestori di locali e agenzie di booking. Il servizio funziona come una vera e propria campagna di marketing che da una perfetta visibilità nazionale.

  • Costi: la campagna è gratuita, viene solo applicato un costo minimo di emissione del biglietto, tale costo varia in base al prezzo del biglietto stesso.
  • Vantaggi: consulenza del team di Musicraiser che seguirà tutta la campagna. La community di Musicraiser contempla oltre 75 mila utenti che verranno coinvolti tramite i canali social e newsletter interna.

Il terzo servizio è l’Album pre-order. Un album può essere collegato a contenuti esclusivi e gli utenti potranno seguire la sua creazione da vicino, così l’artista inizia a guadagnare fin da subito. Il servizio è molto utile perché si acquistano sempre meno cd musicali, quindi per gli artisti riuscire a vendere è sempre più difficile. In questo modo invece gli utenti saranno incentivati grazie all’offerta di contenuti speciali.

Questo servizio è rivolto alle etichette discografiche, ai professionisti, manager e ai distributori.

  • Costi: nessuno, in compenso i guadagni sono stimati 7 volte maggiori rispetto a quelli dei normali canali di vendita.
  • Vantaggi: i guadagni sono immediati e maggiori perché la promozione è mirata.

Un caso particolare

Musicraiser è su Wikipedia e mostra come un gruppo, gli Ex-Otago, abbia ottenuto un grosso successo col disco “In capo al mondo” nel 2014 mediante un’operazione di crowdfunding avviata su Musicraiser Italia. Il primo singolo pubblicato dal gruppo è “Foglie al vento”, pubblicato il 25 febbraio del 2014.

Come si partecipa

Se ti stai chiedendo in definitiva Musicraiser come funziona? Basta andare sul sito e compilare i campi richiesti per sottoporre il progetto alla commissione che ne valuterà l’interesse dell’operazione. ugualmente per richiedere uno degli altri servizi offerti si compilano i campi del form e si contatta il servizio utenti.

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Fundraising – Come raccogliere fondi online

Donazioni per associazioni no profit: il Fundraising

Il fundraising è la forma di raccolta fondi utilizzata principalmente dalle organizzazioni non profit, anche se è riduttivo dare questa definizione, perché il fundraising non è una semplice richiesta di denaro ma è quell’insieme di attività utili a creare rapporti di comunicazione e di interesse tra l’associazione che è alla ricerca di risorse economiche ed i potenziali donatori che sono interessati agli scopi sociali e/o umanitari obiettivo della stessa (vedi anche Microcredito).

È importante sottolineare come il fundraising sia lo strumento più efficace che le OdV, Organizzazioni di Volontariato, hanno a disposizione per raggiungere gli obiettivi statutari che si sono preposte e come, quindi, le risorse economiche che vengono raccolte non debbano servire per la sopravvivenza dell’associazione stessa ma piuttosto per portare a termine le azioni legate al raggiungimento di tali obiettivi.

Come fare fundraising: il DBC

Il Documento di Buona Causa è quel documento che, riassumendo la storia, la mission, gli obiettivi e le modalità operative dell’associazione rappresenta in qualche modo una sorta di carta d’identità dell’Organizzazione non profit che richiede la partecipazione economica da parte dei donatori.

Il DBC deve essere articolato, ben scritto ed approfondito perché rappresenta il manifesto pubblico dell’OdV ed ha il compito di creare quel rapporto di fiducia tra ente e donatori necessario e possibilmente duraturo nel tempo; più è articolato, chiaro e trasparente più diventa efficace e crea l’occasione di convertire in denaro la richiesta.

Come richiedere fondi

Sono molteplici gli strumenti di fundraising utili per veicolare il messaggio dell’associazione e richiedere i fondi ai donatori. Descriviamo di seguito i più efficaci:

  • fundraising mailing: si tratta dell’invio di una mail ad una serie di nominativi scelti che promuova l’attività della non profit e che contenga le modalità di donazione al fine di reperire nuovi donatori o di confermare e rivitalizzare i rapporti con i donatori già esistenti;
  • quota associativa: per le associazioni che prevedono il tesseramento di soci la quota annuale di iscrizione rappresenta una discreta fetta di finanziamento oltre a rappresentare una modalità di fidelizzazione del donatore, il quale, sentendosi parte dell’organizzazione, sarà stimolato a partecipare attivamente;
  • eventi per raccolta fondi: cene di beneficenza, sagre, mercatini a tema, rappresentazioni teatrali o proiezioni di filmati rappresentano strumenti importanti nell’ambito dei quali è possibile sia presentare le attività che l’associazione svolge sia raccogliere direttamente i fondi;
  • Web: sito internet su cui attivare la donazione diretta, campagne di crowdfunding ed in generale sfruttare la potenzialità che oggi il Web offre è molto probabilmente una delle strade più veloci ed economiche per implementare la raccolta di denaro;
  • fondazioni bancarie ed imprese: rivolgersi a interlocutori importanti come le aziende o le banche che erogano finanziamenti a fondo perduto è la strategia di marketing che comporta l’acquisizione di donazioni di entità significativa e durature nel tempo.

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